F4 Italia

Misano - Libere 2
Slater prende il comando

Sorpasso di Freddie Slater ai danni di Akshay Bohra nelle prove libere 2 di Misano. Il pilota inglese della Prema si è portat...

Leggi »
F4 Italia

Misano - Libere 1
Bohra apre le danze

Primo tempo per Akshay Bohra nelle prove libere 1 della Formula 4 Italia a Misano. Dopo le due sessioni di test collettivi di...

Leggi »
F4 Italia

Misano - Test collettivi
Powell leader, Olivieri terzo

Con le due sessioni di test collettivi a Misano, è ufficialmente cominciata la stagione 2024 della F4 Italia. Ben 37 i piloti...

Leggi »
gt italiano

Parte la stagione Sprint
A Misano 53 vetture iscritte

E’ un ennesimo record quello che verrà stabilito nella 22esima edizione del Campionato Italiano Gran Turismo in procinto di p...

Leggi »
formula 1

Newey potrà lavorare per il nuovo
team già dal mese di aprile '25

Un maestro non solo nella progettazione delle monoposto di F1, ma anche a curare al meglio i propri interessi. Avendo deciso ...

Leggi »
formula 1

La Red Bull ufficializza
l'uscita dal team di Newey

Stamane, 1 maggio, è arrivato il comunicato del team Red Bull in cui ufficializza l'uscita di scena dello storico progett...

Leggi »
9 Apr [1:27]

Marquez vs Rossi
La MotoGP non è sport di contatto

Stefano Semeraro

Valentino Rossi che dice: «Ho paura a correre insieme a Marquez». Il suo amico di sempre Uccio che, quando il Piccolo Diavolo si presenta insieme al padre e al manager Alzamora per chiedere scusa, lo affronta a brutto muso e gli intima: «Non venire qui». Due segnali che spiegano come probabilmente un confine è stato passato. Quello fra il duello duro e puro, che piace a tutti gli appassionati, e l'azzardo a cervello scollegato. Fra rivalità e follia, fra voglia di emergere e mancanza di rispetto verso gli avversari.

Marquez è un grande talento, ma da anni ormai è recidivo, si scusa ma poi ricade nell'errore, è convinto che il motociclismo possa essere un round di lotta libera, uno sconto no limits. «Ma il nostro non è uno sport di contatto», ha spiegato Rossi. «Marquez invece, fa quello che vuole, non rispetta nessuno. Stavolta ha colpito fra la gamba e la moto, voleva farmi cadere, così distrugge lo sport. Le regole parlano chiaro, oggi doveva essere fermato. Poi, viene a chiedere scusa, ma non è sincero, perché la volta dopo si comporta nella stessa maniera».

E Lin Jarvis, team managere della Yamaha: «E' una situazione da chiarire, non solo per noi, ma per il bene del motociclismo». Fra Rossi e lo spagnolo le ruggini sono antiche, datano almeno tre anni, e sono di quelle difficili da raschiare via, perché Valentino addossa al rivale la perdita di un Mondiale. Le moto sono uno sport rischioso, in gara si mette in gioco la vita, la salute, non solo un piazzamento ed è bene che chi deve intervenire lo faccia, chiarisca, definisca le colpe, le responsabilità, agisca di conseguenza.

Spesso Valentino ha reagito male verso chi ha commesso il reato di Lesa Maestà, mettendo in dubbio le sue qualità, ma stavolta le prove sembrano schiaccianti. Tutti in pista vogliamo vedere duelli veri, sinceri. Ma nessuno ha voglia di veder scorrere il sangue, tanto meno quando in ballo non c'è la vittoria, ma l'orgoglio di una posizione di rincalzo persa per colpa propria.