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Le Mans - Libere 3
Jaminet porta la Porsche in testa

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Esclusa la Porsche 963 LMDh di Estre
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12 Giu [19:45]

La Gran Bretagna sbanca Le Mans
Sono 12 i piloti nella classe Hypercar

Massimo Costa - XPB Images

Facciamo un gioco. La classe regina della 24 Ore di Le Mans è la Hypercar con i suoi splendidi Prototipi. Sono ben 21 schierati da otto diversi costruttori: Aston Martin, Porsche, Toyota, Cadillac, BMW, Alpine, Ferrari, Peugeot. A guidarle sono 63 piloti provenienti da tutto il mondo e con esperienze maturate in carriera molto diverse. Volete sapere qual è la Nazione maggiormente rappresentata?

E' la Gran Bretagna che schiera 12 piloti, una squadra di calcio con tanto di arbitro... Di questi, quattro hanno disputato almeno un Gran Premio di F1, ma non solo. Tra di loro c'è il campione del mondo 2009 Jenson Button.

A ruota, segue la Francia, con 11 presenze. La 24 Ore di Le Mans è la corsa dei francesi, ma sono stati battuti dagli storici nemici d'oltre Manica. Tra i transalpini, due gli ex F1, Sebastien Bourdais e Jean-Eric Vergne.

A sorpresa, sul terzo gradino del podio troviamo la Danimarca. La bandiera del piccolo Paese del nord Europa è sventolata da sette piloti e tra questi spicca l'ex F1 (uscito proprio alla fine della scorsa stagione) Kevin Magnussen.

L'Italia è quarta, con quattro rappresentanti, tra cui l'ex F1 Antonio Giovinazzi. La Germania nonostante la presenza consistente di Porsche, ha tre piloti come il Belgio, poi via via tutti gli altri Paesi.

Il totale dei piloti F1 che guidano le Hypercar è di 17, quasi lo schieramento di partenza di un Gran Premio...

La lista dei piloti Hypercar e dei Paesi rappresentati
In neretto i piloti di Formula 1

Gran Bretagna - 12
Harry Tincknell - Tom Gamble - Ross Gunn - Nick Tandy - Mike Conway - Will Stevens - Alex Lynn - Jenson Button - James Calado - Philip Hanson - Paul Di Resta - Jack Aitken

Francia - 11
Julien Andlauer - Mathieu Jaminet - Kevin Estre - Norman Nato - Paul Loup Chatin - Charles Milesi - Frederic Makowiecki - Jules Gounon - Sebastien Bourdais - Jean Eric Vergne - Loic Duval  

Danimarca - 7
Marco Sorensen - Michael Christensen - Kevin Magnussen - Nicklas Nielsen - Mikkel Jensen - Malthe Jakobsen - Frederik Vesti

Italia - 4
Raffaele Marciello - Antonio Fuoco - Alessandro Pier Guidi - Antonio Giovinazzi

Germania - 3
Pascal Wehrlein - René Rast - Mick Schumacher 

Belgio - 3
Laurens Vanthoor - Dries Vanthoor - Stoffel Vandoorne

Spagna - 2
Alex Riberas - Miguel Molina

Brasile - 2
Felipe Nasr - Felipe Drugovich

Giappone - 2
Kamui Kobayashi - Ryo Hirakawa

Olanda - 2
Nyck De Vries - Robin Frijns

Svizzera - 2
Sebastien Buemi - Neel Jani

Nuova Zelanda - 2
Brendon Hartley - Earl Bamber

Stati Uniti - 2
Ricky Taylor - Jordan Taylor

Canada - 1
Roman De Angelis

Australia - 1
Matt Campbell

Sud Africa - 1
Sheldon Van der Linde 

Austria - 1
Ferdinand Habsburg

Polonia - 1
Robert Kubica 

Cina - 1
Yifei Ye

Argentina - 1
Nicolas Varrone 

Cile - 1
Nicolas Pino

Portogallo - 1
Felipe Albuquerque




12 Giu [17:55]

Le Mans - Libere 3
Jaminet porta la Porsche in testa

Massimo Costa - XPB Images

Sta entrando sempre più nel vivo la 24 Ore di Le Mans. L'intensa giornata di mercoledì, con due turni di prove libere, di cui uno in notturna, e la prima qualifica, ha fatto capire che la Cadillac è in gran forma avendo occupato la prima posizione, con due Hypercar diverse, nella FP1 e nella Q1, rispettivamente con i tempi di 3'25"148 e 3'22"847. Mentre senza la luce del sole, è emersa la Toyota in 3'28"156, il costruttore giapponese che ha visto esclusa dalla Q2 odierna una delle sue Hybrid.

Una vera doccia fredda che ha travolto anche la Porsche, con l'esclusione della 963 che aveva conquistato in qualifica il quarto tempo. Il motivo? Sottopeso. Kevin Estre e i suoi compagni di avventura Laurens Vanthoor e Matt Campbell, partiranno ultimi per quanto riguarda lo schieramento delle Hypercar.

Nonostante la delusione per l'errore commesso in casa Penske Porsche, nel terzo turno libero, molto intenso e di ben 3 ore come da programma, il team americano si è rifatto con il primo tempo. A segnarlo è stato Mathieu Jaminet, pilota di provata esperienza nel mondo endurance e da tre stagioni impegnato con la 963. Il francese ha concluso il suo miglior giro in 3'24"717 precedendo le due Cadillac di Earl Bamber e Will Stevens, che si confermano al top con 3'25"533 e 3'25"609. Quarta la Ferrari 499, a lungo prima, con il crono di 3'25"705 realizzato da Antonio Giovinazzi.

L'italiano si è portato in testa nelle prime fasi della sessione finché nel finale prima Jaminet e Stevens lo hanno superato. E nel giro finale, è arrivato anche Bamber, salito secondo. Sono anche state due le 499 a comandare la classifica. Secondo si era infatti portato Yifei Ye con la Hypercar gestita direttamente da AF Corse. Nel finale del turno però, Will Stevens ed Earl Bamber con le Cadillac, e prima ancora la Porsche di Jaminet, hanno fatto scendere la gialla Ferrari in quinta piazza.

Le due BMW si sono prese la top 10 (sesta e decima) e dopo la bella prima qualifica con il secondo tempo ottenuto, occorrerà prestare una certa attenzione alle M Hybrid del team WRT. Toyota sotto tono, solo 11esima quella di Kamui Kobayashi che non parteciperà alla Q2 per la sfortunata esclusione nel Q1 con Nyck De Vries al volante (bandiere gialle nel suo giro finale).

Non sono mancati gli errori, che per lo più hanno coinvolto le vetture LMP2. Jonas Ried ha colpito le barriere con la Oreca Iron Lynx, riuscendo a raggiungere i box. Alexander Malykhin del CLX Pure, per evitare la Porsche LMGT3 Iron Dames in sbandata e condotta da Celia Martin, ha virato largo andando a colpire con la parte anteriore destra della Oreca le gomme di protezione.

Contro le barriere anche François Perrodo di AF Corse, ma ha recuperato la via dei box, mentre Nicky Catsburg di Algarve Pro ha forato l'anteriore sinistra. Job Van Uitert del team Idec ha visto la sua ruota anteriore sinistra andare per i fatti suoi. Tra le LMGT3, testacoda e scivolata in ghiaia per Thomas Flohr, tra le Hypercar, problema tecnico per la Peugeot di Paul Di Resta.

Giovedì 12 giugno 2025, libere 3

1 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'23"544
2 – Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'25"533
3 – Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'25"609
4 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'25"705
5 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'26"322
6 – Rast-Frijns-S.Van der Linde (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'26"367
7 - Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'26"855
8 – Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series.R) – Whelen – 3'26"914
9 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'26"948
10 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'27"080
11 – Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'27"356
12 – Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) – Penske – 3'27"400
13 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'27"507
14 – Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'27"741
15 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'28"702
16 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'29"269
17 – Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'29"292
18 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'29"315
19 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'29"401
20 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'30"035
21 – Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'30"650
22 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'36"827
23 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'37"436
24 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'37"563
25 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier (Oreca 07 P2) – United AS – 3'37"663
26 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'37"797
27 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'38"744
28 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'38"745
29 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'38"820
30 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'39"155
31 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'39"303
32 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'39"560
33 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'39"619
34 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'40"172
35 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'40"296
36 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'40"602
37 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'41"041
38 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'41"744
39 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 3'55"897
40 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'55"934
41 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – ASP – 3'56"024
42 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'56"608
43 – Al Harthy-Rossi-K.Van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'56"878
44 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United AS – 3'56"932
45 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'56"946
46 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 3'56"995
47 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United AS – 3'57"040
48 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – AF Corse – 3'57"100
49 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – ASP – 3'57"129
50 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'57"372
51 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – 3'57"382
52 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'57"411
53 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'57"495
54 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'57"638
55 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 3'57"741
56 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'58"037
57 – C.Martin-Frey-Bovy (Porsche 911) – Iron Dames – 3'58"371
58 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"430
59 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"914
60 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'59"531
61 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 4'00"194
62 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'00"385

12 Giu [0:54]

Le Mans – Libere 2
Toyota brilla nella notte, Lexus in GT

Michele Montesano

Vietato fermarsi a Le Mans. Terminata la qualifica, le vetture sono scese nuovamente in pista per affrontare le seconde prove libere. La sessione in notturna ha consentito ai piloti di potersi ambientare sia al buio che alle luci artificiali, ma soprattutto ha permesso ai meccanici di poter lavorare sull’assetto per affrontare le temperature più basse del tracciato. A svettare nella notte di Le Mans è stato Ryo Hirakawa che ha letteralmente terminato la sessione con il botto.

Dopo aver siglato il riferimento in 3’26”156 e con la bandiera a scacchi già esposta, il giapponese della Toyota è arrivato al contattato con la Ferrari 296 GT3 di Casper Stevenson. Forse per via di una incomprensione nel giro di rientro, fatto sta che la GR010 Hybrid è andata in testacoda rischiando di finire la corsa rovinosamente contro le barriere delle curve Porsche. Fortunatamente la vettura si è arrestata prima e Hirakawa è riuscito a riportarla ai box.



Peccato per Robert Kubica che, con un crono di 3’25”101, aveva letteralmente dominato la sessione. Purtroppo, a causa di un eccesso di velocità nella corsia box, il polacco si è visto toglier il miglior giro scivolando al terzo posto. Ad approfittarne è stato Norman Nato che si è istallato al secondo posto con la Cadillac. Al debutto a Le Mans, Pascal Wehrlein è risultato il pilota Porsche più veloce classificandosi al quarto posto davanti all’ufficiale Ferrari Miguel Molina.

Buona prestazione da parte di Raffaele Marciello che, proprio allo scoccare della bandiera a scacchi, ha siglato il suo miglior crono che gli è valso la sesta piazza, sebbene a più di un secondo dalla vetta. Più staccate il resto delle Hypercar con Peugeot, Alpine e Aston Martin fuori dalle prime dieci posizioni. Fanalino di coda di classe la Porsche 963 LMDh del terzetto Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell che, dopo aver ricevuto la squalifica per essere stata pizzicata sottopeso al termine della qualifica, ha trascorso diverso tempo ai box.



In LMP2 prosegue la marcia della Oreca 07 del team AO by TF. Se nelle qualifiche era toccato a Louis Deletraz siglare il riferimento, col calare delle tenebre Dane Cameron ha stampato un crono di 3’37”515 stabilendo anche il primato in classe ProAm. Secondo Pietro Fittipaldi, al volante della Oreca dello United Autosports, seguito da Tom Blomqvist sul prototipo del CLX Pure Rxcing.

Clement Novalak ha siglato il quarto crono con la Oreca 07 del TDS Racing precedendo l’alfiere del VDS Panis Racing Franck Perera. Dopo aver preso le misure, Antonio Felix Da Costa è riuscito a portare in sesta posizione il team AF Corse. Archiviata una qualifica poco incisiva, il team Iron Lynx Proton è riuscito a centrare la top-10.



Doppietta Lexus in LMGT3. Ad avere la meglio è stato l’esperto José Maria Lopez che, stampando un crono di 3’55”422, ha battuto per appena 27 millesimi il compagno di squadra Jack Hawksworth. Seconda fila virtuale per Richard Lietz, sulla Porsche 911 GT3 del Manthey, e Daniel Serra al volante della Ferrari 296 GT3 del Kessel. Guizzo notturno di Maxime Martin che ha issato la Mercedes AMG GT3 dell’Iron Lynx al quinto posto precedendo l’Aston Martin Vantage di Mattia Drudi.

Oltre alla Mercedes di Stephen Grove, il cui telaio verrà sostituito in tempo per la terza sessione di prove libere in scena domani, a mancare all’appello è stata anche la Corvette Z06 GT3 di Ben Keating, Daniel Juncadella e Jonny Edgar. La vettura americana è infatti rimasta ferma ai box per problemi al cambio.

Giovedì 12 giugno 2025, libere 2

1 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3'26"156
2 - Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series R) - Jota - 3'26"607
3 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 3'26"680
4 - Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) - Penske - 3'26"748
5 - Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) - Ferrari - 3'26"809
6 - D.Vanthoor-Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT - 3'27"193
7 - Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 3'27"204
8 - Rast-Frijns-Van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 3'27"254
9 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series R) - Jota - 3'27"285
10 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 3'27"332
11 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 3'27"364
12 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 3'27"635
13 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3'27"784
14 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3'27"790
15 - Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series R) - Cadillac - 3'27"974
16 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 3'28"346
17 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3'28"400
18 - Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) - Alpine - 3'28"451
19 - Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 3'28"530
20 - Taylor-Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series R) - WTR - 3'28"909
21 - Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) - Penske - 3'29"542
22 - Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca-Gibson) - AO by TF - 3'37"515
23 - Van der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca-Gibson) - United Autosports - 3'38"644
24 - Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca-Gibson) - CLX Pure - 3'38"720
25 - Sales-Beche-Novalak (Oreca-Gibson) - TDS - 3'38"975
26 - Gray-Masson-Perera (Oreca-Gibson) - VDS Panis - 3'38"997
27 - Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca-Gibson) - AF Corse - 3'39"360
28 - Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca-Gibson) - Nielsen - 3'39"522
29 - Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca-Gibson) - Algarve Pro - 3'39"559
30 - Ried-Capietto-De Gerus (Oreca-Gibson) - Iron Lynx - 3'39"560
31 - Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca-Gibson) - Inter Europol - 3'39"561
32 - Roda-Binder-Viscaal (Oreca-Gibson) - Proton - 3'39"742
33 - Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca-Gibson) - United Autosports - 3'39"840
34 - Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca-Gibson) - Algarve Pro - 3'39"933
35 - Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca-Gibson) - Idec - 3'39"959
36 - Jensen-Cullen-Pilet (Oreca-Gibson) - RLR M - 3'40"491
37 - Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca-Gibson) - Idec - 3'40"927
38 - Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca-Gibson) - Inter Europol - 3'41"517
39 - Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) - ASP - 3'55"422
40 - Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) - ASP - 3'55"449
41 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 3'55"986
42 - Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) - Kessel - 3'56"594
43 - Berry-Hodenius-Martin (Mercedes-AMG) - Iron Lynx - 3'56"913
44 - James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 3'56"955
45 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) - AF Corse - 3'57"013
46 - Au-Hartog-Bachler (Porsche 911 GT3 R) - Manthey - 3'57"136
47 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 3'57"286
48 - Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) - Tempesta - 3'57"370
49 - Al Harthy-Rossi-Van der Linde (BMW M4) - WRT - 3'57"405
50 - Deboer-Hasse Clot-E.Barrichello (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 3'57"422
51 - Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S) - United Autosports - 3'57"572
52 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 3'58"036
53 - Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) - AF Corse - 3'58"286
54 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 3'58"872
55 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes-AMG) - Iron Lynx - 3'58"896
56 - Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) - AWA - 3'58"966
57 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 3'59"009
58 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 3'59"065
59 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT - 3'59"141
60 - Martin-Frey-Bovy (Porsche 911 GT3 R) - Iron Dames - 3'59"215
61 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - Senza tempo
62 - Grove-Grove-Stolz (Mercedes-AMG) - Iron Lynx - Senza tempo

12 Giu [0:29]

Esclusa la Porsche 963 LMDh di Estre
dalla Hyperpole perché sottopeso

Michele Montesano

Doccia fredda per il team Penske Motorsport. La Porsche 963 LMDh dell’equipaggio composto da Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell è stata trovata sottopeso al termine della sessione di qualifica. I commissari hanno quindi cancellato tutti i crono fatti registrare da Estre. La Porsche numero 6 non solo è stata esclusa dalla Hyperpole, ma partirà dal fondo dello schieramento delle Hypercar.

La notizia è arrivata durante lo svolgimento delle seconde prove libere in preparazione alla 24 Ore di Le Mans. A seguito delle verifiche, effettuate dopo la qualifica, sulla Porsche 963 LMDh è stata riscontrata un’incongruenza riguardo il peso imposto con i parametri del BoP (Balance of Performance). Di conseguenza, il peso totale della vettura è risultato inferiore a quello previsto dal regolamento.

Nonostante il quarto crono siglato da Estre, la Porsche è stata esclusa dalla qualifica. Ciò significa che prenderà il via della 24 Ore di Le Mans dall’ultima casella dello schieramento delle Hypercar. A beneficiare di tale esclusione è stata la Aston Martin Valkyrie LMH di Alex Riberas, Roman De Angelis e Marco Sørensen. La vettura inglese accederà all’Hyperole grazie alla prestazione del danese che ha siglato il sedicesimo crono.

Mercoledì 11 giugno 2025, qualifica

1 – Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'22"847
2 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'22"887
3 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"163
4 – Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'23"467
5 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"514
6 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'23"544
7 – Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'23"805
8 – Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series.R) – Whelen – 3'23"890
9 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'23"945
10 – Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'23"988
11 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'23"994
12 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'24"030
13 – Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'24"584
14 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'24"667
15 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'24"869
16 – Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'25"062
17 – Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"240
18 – Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"494
19 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'25"527
20 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'26"349
21 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'35"472
22 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"657
23 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'35"954
24 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'36"163
25 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'36"536
26 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'36"588
27 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'36"612
28 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'36"958
29 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"004
30 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'37"119
31 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'37"394
32 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'37"652
33 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'37"767
34 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"940
35 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'38"548
36 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'39"328
37 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'40"271
38 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'56"875
39 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 3'57"083
40 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'57"255
41 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"321
42 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'57"690
43 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'57"827
44 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'57"960
45 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"106
46 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"116
47 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"632
48 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"732
49 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"977
50 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'59"004
51 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'59"037
52 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'59"092
53 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'59"288
54 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 3'59"379
55 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'59"472
56 – C.Martin-Frey-Bovy (Porsche 911) – Iron Dames – 4'00"026
57 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 4'00"450
58 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'01"099
59 – Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) – Penske – Senza tempo
60 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
61 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
62 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – Senza tempo

11 Giu [20:41]

Le Mans – Qualifica
Cadillac si conferma con Lynn

Michele Montesano - XPB Images

Ora si inizia a fare sul serio. Concluse le prime prove libere, team e piloti sono scesi nuovamente in pista per affrontare la qualifica della 24 Ore di Le Mans. Anche in questo contesto la Cadillac si è confermata la vettura più veloce sul Circuit de La Sarthe. Se nelle libere era stato l’idolo di casa Sebastien Buemi a siglare il riferimento, questa volta è toccato al compagno di squadra piazzare la V-Series.R LMDh in cima alla lista dei tempi. 


L’inglese della Cadillac, gestita dal Team Jota, ha stabilito il riferimento in 3’22”847 quasi allo scadere dei 30 minuti beffando, per appena 40 millesimi, la BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor che, proprio lo scorso anno, era stato l’assoluto protagonista della sessione. A dividere l’ipotetica seconda fila sono stati Antonio Giovinazzi, il più rapido tra i piloti Ferrari, e l’alfiere della Porsche, nonché campione in carica del FIA WEC, Kevin Estre.

Bourdais ha quindi completato la top-5 seguito dalla 499P di Antonio Fuoco. In particolare Ferrari ha adottato una strategia diversa dagli avversari. Infatti dapprima sono scesi in pista Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen che, dopo alcuni giri, hanno ceduto il volante agli specialisti del giro veloce Giovinazzi e Fuoco. A sorprendere, inoltre, è stato l’incremento delle prestazioni delle Hypercar che, rispetto allo scorso anno, sono risultate mediamente più veloci di oltre un secondo.



Proseguendo con la classifica troviamo Julian Andlauer, settimo con la Porsche 963 LMDh, e la BMW di Robin Frijns. Primo a pagare un distacco superiore al secondo dalla vetta, Jack Aitken ha siglato il nono crono con la Cadillac che normalmente prende parte all’IMSA, mentre Mick Schumacher ha completato la top-10. Con le prime 15 Hypercar che hanno accesso di diritto alla Hyperpole, sorprende trovare solamente una Toyota dentro questa classifica, quella di Brendon Hartley, mentre Nyck De Vries non è andato oltre il 17° crono.

A passare la tagliola anche la Ferrari 499P di AF Corse, guidata del sempre veloce Robert Kubica, seguita da Felipe Albuquerque, autore del 13° crono con la Cadillac del Wayne Taylor Racing. Passaggio in Hyperpole centrato anche dal campione in carica dell’IMSA Felipe Nasr, al volante della Porsche 963 LMDh. Proprio all’ultimo istante Paul-Loup Chatin, su Alpine A424 LMDh, ha cacciato fuori un bravissimo Marco Sørensen che era riuscito a issare l’Aston Martin Valkyrie LMH nelle prime 15 posizioni. Mestamente fuori dalla Hyperpole entrambe le Peugeot 9X8, poco competitive sulla pista di Le Mans.



In LMP2 a siglare il riferimento è stato Louis Deletraz. Lo svizzero, due volte campione della ELMS, nei primi istanti ha piazzato in cima alla graduatoria la Oreca 07 del team AO by TF con un crono di 3’36”020, appena 96 millesimi davanti l’alfiere della United Autosports Ben Hanley. La qualifica, che ha visto scendere contemporaneamente in pista LMP2 e LMGT3, è stata neutralizzata dopo un quarto d’ora. A causare la bandiera rossa è stato Andrew Gilbert uscito fuoripista dopo la chicane Dunlop. È così proseguita la giornata nera di Iron Lynx che, dopo aver visto Stephen Grove andare a muro nelle prove libere, ha subito un altro ko.

Alla ripartenza, Deletraz ha subito migliorato il suo crono siglando il riferimento in 1’35”472 che è risultato inattaccabile fino alla bandiera a scacchi. In scia, a meno di due decimi, si è piazzato nuovamente Hanley che ha preceduto Alex Quinn, sulla Oreca dell’Algarve Pro Racing e l’alfiere del TDS Racing Mathias Beche. Caso curioso, le prime quattro posizioni vedono tutti team iscritti in classe ProAm. Per trovare il primo equipaggio Pro bisogna scendere al quinto con la Oreca griffata United Autosports di Pietro Fittipaldi.

Seguono a ruota Esteban Masson, alfiere del VDS Panis, e il portacolori dell’Algarve Pro Racing Theo Pourchaire. Leggermente più staccato Nick Yelloly che, al volante della Oreca dell’Inter Europol Competition, ha stampato l’ottavo crono. Undicesimo tempo per il portacolori di AF Corse Matthieu Vaxiviere. A differenza della classe regina, in LMP2 solamente le prime 12 vetture hanno accesso all’Hyperpole di domani. Nell’elenco degli eliminati troviamo entrambe le vetture del Proton Competition, inclusa quella griffata Iron Lynx, nientemeno che André Lotterer, al debutto con il team Idec Sport, il nostro Luca Ghiotto e la LMP2 del Nielsen Racing.



Si è riscattato nel migliore dei modi Ahmad Al Harthy, dopo essere stato costretto alla resa nella notte della 24 Ore di Le Mans dello scorso anno. L’alfiere del team WRT, che divide la BMW M4 GT3 con Valentino Rossi e Kelvin van der Linde, ha piazzato il miglior tempo in LMGT3 fermando le lancette del cronometro in 3’56”875. Nonostante l’ottima prestazione, Ian James si è dovuto accontentare del secondo tempo. Il proprietario del team The Heart of Racing, che gestisce la Aston Martin Vantage, ha preceduto la Porsche del Manthey guidata da Ryan Hardwick.

In LMGT3 è regnato l’equilibrio assoluto, con otto vetture diverse in altrettante prime posizioni. Quarto crono per Arnold Robin, sulla Lexus RC F GT3, seguito da Tom Van Rompuy sulla prima delle Corvette del TF Sport. Prestazione da incorniciare per Stefano Gattuso che ha piazzato la Ford Mustang in sesta posizione. Subito competitiva la Ferrari 296 GT3 del Tempesta Racing guidata da Jonathan Hui. Ottavo James Cottingham, sulla McLaren dello United Autosports. Mentre le Ferrari 296 GT3 griffate AF Corse di François Heriau e Thomas Flohr hanno completato le prime dieci posizioni.

L’unica gioia in casa Iron Lynx porta la firma di Martin Berry, undicesimo al termine della qualifica. L’ultima vettura ad accedere nella Hyperpole tra le LMGT3 sarà la McLaren 720S grazie al dodicesimo crono di Darren Leung. Fuori la Ferrari del Kessel, oltre alla Corvette di Ben Keating. Non è andata meglio a Yasser Shahin, sulla BMW M4 del WRT, e alla Iron Dames Celia Martin diciannovesima di classe.

Mercoledì 11 giugno 2025, qualifica

1 – Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'22"847
2 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'22"887
3 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"163
4 – Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) – Penske – 3'23"360
5 – Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'23"467
6 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"514
7 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'23"544
8 – Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'23"805
9 – Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series.R) – Whelen – 3'23"890
10 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'23"945
11 – Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'23"988
12 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'23"994
13 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'24"030
14 – Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'24"584
15 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'24"667
16 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'24"869
17 – Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'25"062
18 – Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"240
19 – Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"494
20 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'25"527
21 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'26"349
22 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'35"472
23 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"657
24 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'35"954
25 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'36"163
26 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'36"536
27 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'36"588
28 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'36"612
29 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'36"958
30 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"004
31 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'37"119
32 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'37"394
33 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'37"652
34 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'37"767
35 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"940
36 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'38"548
37 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'39"328
38 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'40"271
39 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'56"875
40 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 3'57"083
41 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'57"255
42 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"321
43 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'57"690
44 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'57"827
45 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'57"960
46 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"106
47 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"116
48 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"632
49 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"732
50 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"977
51 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'59"004
52 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'59"037
53 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'59"092
54 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'59"288
55 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 3'59"379
56 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'59"472
57 – C.Martin-Frey-Bovy (Porsche 911) – Iron Dames – 4'00"026
58 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 4'00"450
59 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'01"099
60 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
61 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
62 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – Senza tempo

11 Giu [17:04]

Le Mans - Libere 1
Bourdais (Cadillac) batte Fuoco (Ferrari)

Massimo Costa - XPB Images

Tripletta a Losail, vittoria singola a Imola, doppietta a Spa. Ed ora ecco la gara delle gare, la 24 Ore di Le Mans. La Ferrari è la grande favorita non solo per i successi rimediati nelle prime tre prove del campionato WEC, ma perché sul mitico circuito francese ha vinto sia nel 2023 sia nel 2024, e con due equipaggi diversi. Il primo anno, con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, dodici mesi fa con Fuoco-Nielsen-Molina.

Gli equipaggi delle 499 che corrono sotto il marchio di AF Corse, sono i medesimi e nel primo turno libero, disputato col sole e tracciato perfetto, Fuoco si è rapidamente messo in mostra occupando a lungo la prima posizione in classifica con il tempo di 3'25"302. Nel finale del turno, di tre ore, è però emerso Sebastien Bourdais con la Cadillac Jota, che si è portato in cima alla classifica col crono di 3'25"148.

Un motivo di orgoglio notevole per Bourdais che, pensate un po', è nato proprio a Le Mans 46 anni fa. Ci ha provato ben 16 volte Sebastien a vincere la corsa di casa, ma la vittoria l'ha soltanto sfiorata quando era in Peugeot, tra il 2007 e il 2011, piazzandosi per ben tre volte in seconda posizione, partendo dalla pole in tre occasioni. Roba da innervosirsi non poco. Pilota Cadillac dal 2023, ha vinto una Petit Le Mans (almeno il nome della sua città c'era...) nel campionato Imsa, ma è nella vera Le Mans che Bourdais vuole coronare la sua lunga carriera che lo ha visto campione Champ Cars (la Indycar di oggi) per quattro volte consecutive tra il 2004 e il 2007, e brevemente in F1 con la Toro Rosso nel 2008.

Cadillac e Ferrari hanno tracciato la via in questa primissima frazione del lungo weekend di Le Mans, ma attenzione a Porsche e Toyota. Le Hypercar tedesche sono terza e quinta, mentre l'attessisiima Toyota è quarta grazie al crono segnato da Rio Hirakawa. La seconda Ferrari è 11esima col tempo realizzato da Alessandro Pier Guidi, poco dietro (15esima) la 499 gialla interamente gestita da AF Corse.

In casa Cadillac, Bourdais ha volutamente cercato il gran tempo. La seconda hypercar americana è sesta con Will Stevens, crono segnato all'ultimo secondo. Piuttosto indietro sono la BMW, la Aston Martin, la Alpine (Mick Schumacher ha rischiato di danneggiare il fondo causa errore all'ultima variante) e la Peugeot, ultima tra le hypercar. Ma è presto per dare giudizi definitivi ovviamente. Questa sessione è servita per lavorare sulle vetture, rimediare a quel che non si era riusciti a fare nei test della scorsa settimana. E ovviamente, non è mancata una certa prudenza dei piloti in quanto tra poco si terrà la prima qualifica.

Tra le LMP2 è emerso il prototipo del team RLR di Jensen-Cullen-Pilet (3'36"888), 22esimo assoluto, davanti alla Oreca Inter Europol per Smiechowski-Dillmann-Yelloly. Con questa squadra corre Luca Ghiotto (Simmenauer e Boulle i suoi compagni), 34esimo assoluto e 13esimo tra le LMP2.

Tra le LMGT3 è emersa la Lexus ASP di Robin-Hawksworth-Gehrsitz col tempo di 3'57"248, ma braccata da vicino dalla Ferrari AF Corse di Flohr-Castellacci-Rigon in 3'57"295. Alla Porsche Manthey spetta il record (negativo) di giornata. Ryan Hardwick, che condivide la vettura con Riccardo Pera e Richard Lietz, si è girato alla prima variante dopo appena 1 minuto dall'inizio della sessione. E' riuscito a ripartire, ma che brivido per la sua squadra.

Brivido seguito da profonda malinconia invece, per il team Iron Lynx che ha visto mezza distrutta la Mercedes affidata a Stephen Grove. Ha perso il posteriore in frenata (problema tecnico?) in prossimità della variante finale ed ha sbattuto frontalmente contro le barriere nella parte destra del tracciato. Sulla gru del carro attrezzi ci è finita anche la Ferrari 296 AF Corse di Cusodio Toledo, tolta dalla ghiaia e rimessa in pista per raggiungere i box.

Mercoledì 11 giugno 2025, libere 1

1 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series R) - Jota - 3'25"148
2 - Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499) - AF Corse - 3'25"302
3 - Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) - Penske - 3'25"568
4 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3'25"702
5 - Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 3'25"744
6 - Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series R) - Jota - 3'25"932
7 - Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) - Penske - 3'25"962
8 - D.Vanthoor-Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid) - WRT - 3'26"022
9 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 3'26"120
10 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 3'26"224
11 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 3'26"271
12 - Rast-Frijns-Van der Linde (BMW M Hybrid) - WRT - 3'26"424
13 - Taylor-Taylor-Albuquerque (Cadilac V-Series R) - WTR - 3'26"549
14 - Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) - Alpine - 3'26"772
15 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499) - AF Corse - 3'26"864
16 - Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series R) - Cadillac - 3'26"898
17 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3'27"068
18 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 3'27"391
19 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499) - AF Corse - 3'27"435
20 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 3'28"761
21 - Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 3'29"127
22 - Jensen-Cullen-Pilet (Oreca-Gibson) - RLR M Sport - 3'36"888
23 - Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca-Gibson) - Inter Europol - 3'37"125
24 - Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca-Gibson) - Algarve Pro - 3'37"342
25 - Gray-Masson-Perera (Oreca-Gibson) - VDS Panis - 3'37"377
26 - Sales-Beche-Novalak (Oreca-Gibson) - TDS - 3'37"732
27 - Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca-Gibson) - Idec - 3'38"014
28 - Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca-Gibson) - Idec - 3'38"165
29 - Roda-Binder-Viscaal (Oreca-Gibson) - Proton - 3'38"244
30 - Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca-Gibson) - United Autosport - 3'38"367
31 - Kaiser-L.Fluxa-Pourchaire (Oreca-Gibson) - Algarve Pro - 3'38"525
32 - Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca-Gibson) - AO by TF - 3'38"579
33 - Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca-Gibson) - AF Corse - 3'38"853
34 - Ried-Capietto-De Gerus (Oreca-Gibson) - Iron Lynx - 3'39"161
35 - Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca-Gibson) - Inter Europol - 3'39"707
36 - Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca-Gibson) - CLX Pure - 3'39"857
37 - Van der Zande-P.Fittipaldi-Heinemeier (Oreca-Gibson) - United Autosports - 3'39"947
38 - Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca-Gibson) - Nielsen - 3'40"896
39 - Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) - ASP - 3'57"248
40 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 3'57"295
41 - Deboer-HasseClot-E.Barrichello (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 3'57"344
42 - Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) - AF Corse - 3'57"461
43 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 - AF Corse - 3'57"557
44 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche) - Manthey - 3'57"563
45 - James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) - Heart of Racing - 3'57"623
46 - Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) - Kessel - 3'57"794
47 - Berry-Hodenius-Martin (Mercedes) - Iron Lynx - 3'57"813
48 - Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) - ASP - 3'57"884
49 - Al Harthy-Rossi-Van der Linde (BMW M4) - WRT - 3'57"909
50 - Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) - AF Corse - 3'58"013
51 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 3'58"158
52 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 3'58"246
53 - Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S) - United Autosports - 3'58"398
54 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 3'58"406
55 - Au-Hartog-Bachler (Porsche) - Manthey - 3'58"425
56 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes) - Iron Lynx - 3'58"459
57 - Van Roumpy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sprot - 3'58"690
58 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 3'58"917
59 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT - 3'59"912
60 - Martin-Frey-Bovy (Porsche) - Iron Dames - 3'59"589
61 - Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) - AWA - 3'59"827
62 - Grove-Grove-Stolz (Mercedes) - Iron Lynx - 4'01"241

8 Giu [20:19]

Le Mans – Test
È subito duello tra Toyota e Ferrari

Michele Montesano

Con il Test Day della domenica si è ufficialmente aperta la settimana della 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans. I protagonisti del FIA WEC, oltre ai team invitati dall’ACO e quelli di LMP2, sono scesi in pista per prendere le misure al Circuit de La Sarthe. Quasi a proseguire quanto visto nelle ultime battute della gara dello scorso anno, Toyota e Ferrari si sono date subito battaglia. Ad avere la meglio è stato il team giapponese, che grazie a Brendon Hartley ha siglato il riferimento della giornata in 3’26”246.

In generale i tempi fatti registrare in queste prime due sessioni, da tre ore ciascuna, sono da prendere con le dovute precauzioni. Infatti non sappiamo i programmi svolti dai vari team e, soprattutto, c’è la possibilità che più di qualcuno si stia nascondendo per cercare di ottenere un BoP più favorevole in vista della gara.

La sessione andata in scena questa mattina ha visto Robert Kubica chiudere al comando della graduatoria. Il polacco del team AF Corse, al volante della Ferrari 499P, ha fermato il cronometro in 3’27”010 battendo di quasi un secondo la Toyota GR010 Hybrid portata in pista da Hartley. Earl Bamber, a 40 minuti dalla bandiera a scacchi, ha stampato il terzo crono. Mentre il portacolori della Ferrari Antonio Giovinazzi ha scalzato dal quarto posto Jack Aitken, che quest’oggi è stato chiamato a dividersi tra Le Mans e Zandvoort per il DTM. Laurens Vanthoor, sesto, è stato il più veloce dei piloti Porsche.



Complice una pista più gommata, i tempi sul giro sono notevolmente calati nella sessione pomeridiana. Hartley ha stampato quasi subito il riferimento in 3’26”246 che è poi risultato inavvicinabile. Infatti James Calado, autore del secondo crono con la Ferrari 499P (nella foto sopra), si è fermato a mezzo secondo dal neozelandese della Toyota. Terzo, Kubica è riuscito a migliorare il tempo fatto registrare nella mattinata. Il più veloce tra le LMDh è stato Mick Schumacher, su Alpine, che si è portato al quarto posto a 1”067 dalla vetta. A seguire le due Porsche di Kevin Estre e Nick Tandy.

Purtroppo la seconda sessione di test è stata inframezzata da ben tre bandiere rosse. La prima è stata causata dal pilota BMW Sheldon van der Linde, uscito di pista alla curva Porsche alla fine della seconda ora. A quaranta minuti dalla bandiera a scacchi Giorgio Roda ha perso il controllo della sua Oreca LMP2 in prossimità della curva Indianapolis. Infine, a cinque minuti dal termine, Brenton Grove ha colpito le barriere all’uscita delle curve Porsche con la sua Mercede AMG GT3.



In LMP2 il più veloce è stato Pietro Fittipaldi che, nella sessione pomeridiana, ha piazzato un crono di 3’35”770 al volante dell’Oreca 07 Gibson gestita dal team United Autosports (nella foto sopra). Staccato di meno di mezzo secondo, Mathias Beche ha siglato il riferimento in LMP2 ProAm. L’alfiere del TDS Racing ha così preceduto il diretto rivale Louis Deletraz del team AO by TF. Quarta piazza per Tom Dillmann sulla Oreca dell’Inter Europol Competition. Restando nel box polacco, Luca Ghiotto nella sessione mattutina è andato rovinosamente a muro alle curve Porsche danneggiando la sua LMP2. Fortunatamente i meccanici sono riusciti a riparare il prototipo in tempo per la seconda sessione.

Top-5 di classe, e terzo in LMP2 ProAm, per Patrick Pilet che ha ottenuto il miglior tempo in mattinata. Ugualmente anche Tom Blomqvist, sesto, non è riscuoto a migliorarsi nel pomeriggio. Autore del settimo crono, Job van Uitert è stato il più rapido del team Idec Sport, la squadra che il prossimo anno farà correre le Genesis in Hypercar. Buon nono posto per Antonio Felix Da Costa che, per l’occasione, sarà in forze al team AF Corse.



In LMGT3 si è assistita a un’intensa lotta tra Lexus e Ferrari. Ad avere la meglio è stato il costruttore nipponico grazie a Jack Hawksworth (nella foto sopra) autore del miglior tempo in 3’55”267. L’ufficiale del Cavallino Rampante Alessio Rovera ha chiuso al secondo posto, ma staccato di oltre un secondo e mezzo. Lexus e Ferrari hanno completato l’intera top-5. Infatti Clemens Schmidt, terzo, ha preceduto sia la 296 GT3 del Kessel Racing, portata in pista da Casper Stevenson, che la rossa di Davide Rigon.

Vincitore della scorsa 24 Ore di Le Mans, il team Manthey ha chiuso la giornata al sesto posto con la Porsche 911 GT3 portata in pista da Klaus Bachler. Subito dietro si è piazzato Augusto Farfus, al volante della BMW M4 GT3 del team WRT, seguito dalla beniamina di casa Lilou Wadoux, sulla Ferrari 296 GT3 griffata Richard Mille. Conclusa la giornata di test, le attività in pista riprenderanno mercoledì con le prime prove libere in preparazione alla 24 Ore di Le Mans.

Domenica 8 giugno 2025, test mattino

1 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'27"010 - 34 giri
2 – Buemi-Hartley-Hirakawa-Conway-Lopez (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'28"000 - 39
3 – Bamber-Bourdais-Button-Stevens-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'28"491 - 35
4 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'28"843 - 36
5 – Aitken-Drugovich-Vesti-Bamber (Cadillac V-Series.R) – Cadillac – 3'28"923 - 38
6 – Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) – Penske – 3:'9"002 - 35
7 – Rast-Frijns-S.van der Linde-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'29"015 - 39
8 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'29"193 - 38
9 – Conway-Kobayashi-De Vries-Buemi-Lopez (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'29"277 - 38
10 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'29"347 - 35
11 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'29"418 - 40
12 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'29"596 - 35
13 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'29"673 - 36
14 – Stevens-Nato-Lynn-Bamber-Bourdais (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'29"821 - 31
15 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'29"960 - 31
16 – Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'29"976 - 32
17 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'30"421 - 28
18 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'30"556 - 39
19 – Di Resta-Jensen-Vergne-Pourchaire (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'30"814 - 36
20 – Duval-Jakobsen-Vandoorne-Pourchaire (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'31"759 - 37
21 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'31"849 - 31
22 – M. Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'36"593 - 37
23 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'36"853 - 39
24 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'36"927 - 37
25 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'36"975 - 32
26 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'37"243 - 30
27 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'37"611 - 36
28 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'37"983 - 36
29 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'38"333 - 32
30 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'38"338 - 31
31 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire-Flörsch (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'38"387 - 40
32 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'38"407 - 31
33 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'38"662 - 36
34 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'38"746 - 37
35 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'38"929 - 32
36 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'39"479 - 34
37 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'39"684 - 8
38 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'41"778 - 7
39 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"109 - 35
40 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'57"378 - 38
41 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"807 - 30
42 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'58"018 - 38
43 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"213 - 36
44 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'58"324 - 34
45 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'58"515 - 34
46 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"731 - 37
47 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"938 - 27
48 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'59"197 - 33
49 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'59"202 - 35
50 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'59"607 - 33
51 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 3'59"731 - 36
52 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'59"806 - 31
53 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'59"986 - 34
54 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 4'00"063 - 34
55 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 4'00"175 - 33
56 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 4'00"252 - 35
57 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 4'00"307 - 33
58 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 4'00"584 - 33
59 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'00"860 - 32
60 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 4'00"900 - 36
61 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 4'01"203 - 37
62 – C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911) – Iron Dames – 4'01"416 - 32

Domenica 8 giugno 2025, test pomeriggio

1 – Buemi-Hartley-Hirakawa-Conway-Lopez (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'26"246 - 32 giri
2 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'26"777 - 30
3 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'26"902 - 33
4 – Estre-L.Vanthoor-Campbell-Müller (Porsche 963) – Penske – 3'27"313 - 32
5 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'27"356 - 36
6 – Nasr-Tandy-Wehrlein-Müller (Porsche 963) – Penske – 3'27"489 - 32
7 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'27"516 - 30
8 – Rast-Frijns-S.van der Linde-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'27"554 - 19
9 – Stevens-Nato-Lynn-Bamber-Bourdais (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'27"620 - 31
10 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'27"754 - 33
11 – Andlauer-Christensen-Jaminet-Müller (Porsche 963) – Penske – 3'27"783 - 28
12 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'27"959 - 35
13 – Aitken-Drugovich-Vesti-Bamber (Cadillac V-Series.R) – Cadillac – 3'28"097 - 33
14 – Conway-Kobayashi-De Vries-Buemi-Lopez (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'28"385 - 32
15 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'28"675 - 32
16 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'28"909 - 32
17 – Bamber-Bourdais-Button-Stevens-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'29"119 - 22
18 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'29"249 - 35
19 – Di Resta-Jensen-Vergne-Pourchaire (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'29"386 - 33
20 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'29"422 - 19
21 – Duval-Jakobsen-Vandoorne-Pourchaire (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'29"440 - 31
22 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"770 - 26
23 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'36"225 - 32
24 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'36"540 - 27
25 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'36"566 - 33
26 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'37"519 - 31
27 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'37"642 - 30
28 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'38"098 - 29
29 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'38"122 - 31
30 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'38"301 - 32
31 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'38"431 - 33
32 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'38"514 - 30
33 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'38"552 - 26
34 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'39"096 - 24
35 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'39"330 - 31
36 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire-Flörsch (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'39"357 - 31
37 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'39"451 - 31
38 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'40"264 - 33
39 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'55"276 - 27
40 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'56"835 - 30
41 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'56"993 - 31
42 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"227 - 30
43 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'57"666 - 31
44 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 3'57"769 - 31
45 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'58"040 - 28
46 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"056 - 31
47 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'58"169 - 31
48 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'58"294 - 29
49 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'58"442 - 26
50 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'58"634 - 28
51 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"647 - 30
52 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'58"703 - 25
53 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"721 - 26
54 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'58"827 - 25
55 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"872 - 19
56 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'59"192 - 29
57 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'59"458 - 29
58 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 3'59"477 - 27
59 – C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911) – Iron Dames – 3'59"615 - 31
60 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'59"913 - 19
61 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 4'00"151 - 25
62 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'00"249 - 27

7 Giu [8:59]

Svelato il BoP: Toyota appesantita
Ferrari la più penalizzata in velocità

Michele Montesano

Il conto alla rovescia sta per terminare. Con il Test Day di domani partirà ufficialmente la settimana della 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans. Come ogni vigilia che si rispetti, da qualche anno a questa parte, FIA e ACO hanno diramato il BoP (Balance of Performance) della gara più iconica del Mondiale Endurance. A differenza degli altri appuntamenti del WEC, i parametri scaturiti non prendono in considerazione le precedenti gare del campionato, ma vengono stilati tenendo conto anche dei valori in campo della passata edizione della maratona francese. Resta chiaro che il BoP potrebbe subire qualche modifica anche nell’arco della settimana e prima della gara vera e propria.

Partendo dalle Hypercar, non si può che iniziare dalla Ferrari 499P. La vettura che ha vinto le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans si presenta sul Circuit de La Sarthe con un peso di 1042 kg e una potenza di 515 kW che, superati i 250 km/h, scenderanno del -2,9%, un valore estremamente penalizzante visto i lunghi rettilinei del tracciato francese. Le LMH di Maranello, inoltre, avranno a disposizione un’energia di 896 MJ da utilizzare in ogni singolo stint.



Le più pesanti in assoluto saranno le Toyota GR010 Hybrid che segneranno sulla bilancia ben 1053 kg. Le vetture nipponiche, però, avranno a disposizione una potenza di 520 kW, che scenderà di -1,3% superati i 250 km/h, e un’energia per stint di 914 MJ. Per quanto riguarda Peugeot, le 9X8 LMH avranno un peso di 1039 kg e una potenza di 507 kW (-1,2% oltre i 205 km/h) e 889 MJ di energia massima per stint. Le più leggere in assoluto saranno le Aston Martin Valkyrie. Al debutto a Le Mans, le LMH inglesi peseranno 1030 kg a fronte di una potenza di 520 kW, che scenderà di appena -0,8% con il guadagno di potenza, e 910 MJ per stint.

Passando alle LMDh, le più pesanti saranno le Porsche 963 che segneranno 1041 kg sulla bilancia. Le vetture tedesche avranno a disposizione una potenza di 511 kW che subirà un incremento di 1,4% oltre i 250 km/h, mentre l’energia per stint sarà di 917 MJ. Leggermente più leggere le BMW M Hybrid V8 che, a fronte di un peso di 1039 kg, disporranno di una potenza di 510 kW oltre a un guadagno di potenza del 2% e un’energia di 919 MJ per stint.



Le Alpine A424 LMDh si presenteranno sul circuito di Le Mans con un peso di 1039 kg disponendo di una potenza di 517 kW che calerà di -1,7% superati i 250 km/h. Mentre sul fronte dell’energia le vetture francesi avranno a disposizione 897 MJ per stint. Infine le LMDh più leggere sul Circuit de La Sarthe saranno le Cadillac con un peso di 1037 kg. Le V-Series.R LMDh avranno, inoltre, una potenza di 517 kW che scenderà dello 0,8% oltre i 250 km/h e 905 MJ di energia da usare nel singolo stint.

Modifiche del BoP anche per quanto riguarda le LMGT3. Sebbene al loro debutto nella 24 Ore di Le Mans, le Mercedes AMG GT3 saranno le vetture più pesanti del lotto. Infatti le GT3 tedesche peseranno 1360 kg che verrà bilanciato dal più alto valore di energia per stint di 718 MJ. A seguire troviamo le Lexus RC F GT3 che segneranno sulla bilancia un peso di 1354 kg a fronte di 694 MJ per stint. In scia le Aston Martin Vantage GT3 con 1340 kg e 686 MJ di energia a stint.



Proseguendo le Corvette Z06 GT3 sono state alleggerite di ben 14 kg rispetto un anno fa. Infatti le vetture americane sono a quota 1333 kg e 682 MJ di energia per stint. Appena dietro, a 1332 kg, troviamo le Ferrari 296 GT3 che disporranno di un’energia per stint di 674 MJ. Più leggere le McLaren 720S GT3 che peseranno 1328 kg disponendo, però, di 680 MJ. Le nuove BMW M4 GT3 Evo gireranno a Le Mans con un peso di 1320 kg e 672 MJ di energia per stint. Alleggerite le Ford Mustang GT3 che sconteranno alla bilancia un peso di 1318 kg e 680 MJ di energia. Infine la Porsche 911 GT3, vincitrice della passata edizione, sarà la LMGT3 più leggera con 1315 kg di peso a fronte di 670 MJ di energia per stint.

24 Apr [18:53]

Roger Federer darà il via alla 93ª
edizione della maratona francese

Michele Montesano

Tutto è pronto per la 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans. Dopo che l’ACO ha svelato l’
elenco degli iscritti che prenderanno parte alla maratona francese, oggi è stato reso noto colui che avrà l’onore di dare il via alla gara più prestigiosa del Mondiale Endurance. Spetterà a Roger Federer sventolare il tricolore francese alle ore 16 in punto del prossimo 14 giugno.

Da sempre il ruolo di ‘mossiere’ della 24 Ore di Le Mans è stato affidato a personalità rilevanti sia del mondo dello sport, ma anche a star del cinema o ad alte cariche politiche. Questa volta la scelta è ricaduta sull’ex stella del tennis Federer. Simbolo di eleganza quanto di eccellenza sportiva, lo svizzero può vantare venti titoli del Grande Slam e oltre 310 settimane in cima al ranking mondiale.

Non solo una carriera costellata di successi e riconoscimenti, Federer è conosciuto dal grande pubblico per il suo stile di gioco inconfondibile. Tutto ciò ha reso lo svizzero una figura iconica, tanto apprezzata sui campi di tennis quanto amata al di fuori dalle competizioni. Federer è, inoltre, da diversi anni testimonial della Rolex, azienda che sponsorizza la stessa 24 Ore di Le Mans.

Pierre Fillon, Presidente dell’Automobile Club de l’Ouest, ha espresso grande soddisfazione per la scelta: “Sarà un enorme privilegio dare il benvenuto a Roger Federer come starter della 24 Ore di Le Mans. È una leggenda vivente, ammirato tanto per i suoi successi nel tennis quanto per le sue qualità umane. Il suo coinvolgimento aumenterà ulteriormente il fascino della gara che si preannuncia già eccezionale”.

Lo stesso Federer si è detto entusiasta: “È un grande onore essere stato invitato a dare il via alla 24 Ore di Le Mans, una gara iconica ma estremamente dura. Sono sempre stato affascinato dall’impegno, dalla precisione e dalla resilienza che richiede. Essere al centro di questo evento sarà un’esperienza straordinaria”.

25 Mar [14:02]

Wehrlein al fianco di Nasr e Tandy
sulla Porsche 963 LMDh del Penske

Michele Montesano

Dal titolo di Formula E, passando per la 24 Ore di Daytona, fino a prendere il via della 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans. Pascal Wehrlein si prepara a vivere un'esperienza inedita e ricca di fascino. Il tedesco, campione del mondo di Formula E in carica, affronterà la maratona del Circuit de la Sarthe al volante della Porsche 963 LMDh del team Penske Motorsport dividendo l'abitacolo con gli esperti Felipe Nasr e Nick Tandy. 


Nonostante i soli trent'anni, Wehrlein ha avuto una carriera ricca e variegata. Dopo aver conquistato il titolo del DTM nel 2015, al volante della Mercedes C-Coupé Class 1 del team HWA, il pilota originario delle Isole Mauritius ha affrontato due stagioni di Formula 1 con Manor e Sauber. Chiuso il capitolo della massima serie, il tedesco è approdato in Formula E dapprima con Mahindra, dal 2018 al 2020, e poi con Porsche. Proprio con il costruttore tedesco, Wehrlein è riuscito a ricostruire la sua carriera fino a laurearsi campione della serie elettrica nella passata stagione. 

Ora il tedesco si appresta a vivere una nuova sfida. Wehrlein non arriva del tutto impreparato infatti, già nell'ottobre del 2022, aveva provato la Porsche 963 LMDh a Sebring in una sessione di pre-omologazione del prototipo. Il tedesco ha poi preso parte alla recente 24 Ore di Daytona con il team cliente JDC-Miller MotorSports, in equipaggio con Gianmaria Bruni e Tijmen van der Helm, firmando un positivo sesto posto assoluto.  

Visto l'incoraggiante debutto, Wehrlein è stato scelto come pilota dal team Penske che a Le Mans schiererà una terza Porsche grazie al titolo conquistato in IMSA nel 2024. Per l'occasione il tedesco potrà fare affidamento su due piloti del calibro di Nasr e Tandy, entrambi reduci dalla doppia vittoria della 24 Ore di Daytona e della 12 Ore di Sebring.

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