formula 1

Montmelò - Qualifica
Verstappen in pole, Sainz secondo
Male Alonso e Perez, Leclerc 19esimo

Una pole facile facile quella di Max Verstappen nel GP di Spagna. Per lui è la numero 24 in carriera, la quarta nel 2023 su s...

Leggi »
GT World Challenge

Endurance a Le Castellet – Gara
Doppietta Mercedes, Marciello vince

La fase notturna della 1000 km di Le Castellet, gara valida come secondo round endurance del Fanatec GT World Challenge Europ...

Leggi »
Rally

Rally d’Italia – 3° giorno finale
Neuville prenota la vittoria, fuori Ogier

Michele Montesano Tra i due litiganti il terzo gode: è Thierry Neuville il nuovo leader del Rally d’Italia Sardegna. Impreve...

Leggi »
F4 French

Spa - Gara 2
Il riscatto di Peugeot

Arrivato da leader sul circuito di Spa-Francorchamps, su cui nel 2022 ottenne la prima vittoria in carriera, Enzo Peugeot ha ...

Leggi »
FIA Formula 2

Montmelò - Gara 1
Prestazione perfetta per Vesti

La gara sprint della Formula 2 a Montmelò è stata quanto mai complicata. Asfalto bagnato nella prima parte, traiettoria che s...

Leggi »
formula 1

Montmelò - Libere 3
Sessione disturbata dalla pioggia
Ma le Red Bull sempre al comando

La terza sessione libera è solitamente un valido banco di prova di quel che si vedrà dopo un paio di ore nella qualifica. Ma ...

Leggi »
PrevPage 1 of 10Next
25 Mag [16:47]

Vanwall rivede il suo equipaggio
Vautier prende il posto di Villeneuve

Michele Montesano - XPB Images

In vista della 24 Ore di Le Mans il Floyd Vanwall Racing Team ha deciso di modificare la sua formazione sostituendo Jacques Villeneuve con Tristan Vautier. Con un breve comunicato la squadra diretta da Colin Kolles ha annunciato che il canadese, campione del mondo F1 nel 1997, non prenderà parte al quarto round stagionale del FIA WEC.

Sebbene non sia stato reso noto il motivo della scelta, a pesare sulla decisione finale sarà stata la poca competitività mostrata da Villeneuve, se confrontata con i suoi compagni di squadra, nel corso delle prime tre gare. Tuttavia anche la Vandervell 680 LMH è una vettura ancora acerba e poco affidabile, lo stesso canadese è stato costretto al ritiro nella 6 Ore di Portimão a causa di un guasto ai freni. La sostituzione potrebbe essere circoscritta alla 24 Ore di Le Mans visto che Villeneuve, oltre a essere regolarmente iscritto nella lista provvisoria della 6 Ore di Monza, era presente ai test che il team Vanwall ha effettuato proprio sul tracciato lombardo due settimane fa.

Scartato il tester Esteban Muth, veloce ma ancora a corto di esperienza per una gara così atipica come quella del Circuit de la Sarthe, la scelta è quindi ricaduta su Vautier che andrà ad affiancare i confermati Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri. Il francese, classe ’89, può vantare già una buona esperienza in ambito endurance avendo conquistato la 12 Ore di Sebring nel 2021 al volante della Cadillac DPi del JDC-Miller Motorsport. Vautier, che lo scorso anno ha preso parte alla 24 Ore di Le Mans in LMP2 con il team ARC Bratislava, attualmente è impegnato in ELMS fra le fila dell’Algarve Pro Racing in classe LMP2 ProAm.

12 Mag [17:33]

FIA e ACO: revocato il divieto
di scaldare gli pneumatici

Michele Montesano - XPB Images

Alla fine ha prevalso il buon senso. Seppure esclusivamente per la 24 Ore di Le Mans, FIA e ACO hanno confermato che i concorrenti del WEC potranno tornare a scaldare gli pneumatici prima di scendere in pista. Una scelta logica e condivisibile per evitare, così, possibili situazioni di pericolo già viste nella recente 6 Ore di Spa.

Proprio sul circuito delle Ardenne, tra pioggia e bassa temperatura dell’asfalto, si è potuto assistere a numerosi incidenti che hanno coinvolto, non solo i piloti gentleman della LMGTE Am, ma anche i professionisti della classe Hypercar. Tra tutti Brendon Hartley, che ha perso il controllo della Toyota nel corso delle qualifiche, e l’ufficiale Ferrari Antonio Fuoco andato a sbattere, per colpa delle gomme fredde, appena uscito dai box durante la gara.

La decisione, come si può leggere nella nota congiunta, è stata presa dopo un’attenta valutazione effettuata con i fornitori Michelin (per le classi Hypercar e LMGTE) e Goodyear (per le LMP2), al fine di garantire che tutti i piloti delle tre categorie possano competere in maniera sicura indipendentemente dalle condizioni della pista.

Vista la deroga, nella 24 Ore di Le Mans torneranno nei box gli armadietti (o ‘forni’) per riscaldare gli pneumatici. Questi, in ossequio all’impronta green della categoria, verranno alimentati esclusivamente con carburante sostenibile al 100% prodotto da Total Energies, fornitore esclusivo del FIA WEC. Mentre, per il prosieguo della stagione del Mondiale Endurance, è stato confermato il bando di pre-riscaldare le gomme.

9 Mag [19:04]

Valentino Rossi a Road to Le Mans
su BMW WRT con Policand di ASP

Alfredo Filippone

La notizia è di quelle che stupiscono: Valentino Rossi disputerà la Road to Le Mans, le due gare sprint di contorno al weekend della 24 Ore (e valide per la Michelin Le Mans Cup), su una Bmw M4 del Team WRT. Fin qui nulla di strano: la macchina è quella che guida quest’anno e il team quello in cui milita da quando corre seriamente in GT3. Il proposito, anche, è logico: dare la possibilità a Vale di scoprire il tracciato di 13 km nella Sarthe (usato solo la settimana della 24 Ore) in chiave futura. E, en passant, portare un elemento di pregio in più all’edizione del Centenario della grande classica (l’ACO ringrazia).

A sorprendere, invece, è il nome del compagno di Vale, che non sarà altri che Jérôme Policand, cioè il team owner di ASP, il più diretto concorrente di WRT in questi tredici anni di gare GT3 targate SRO, e team di riferimento della Mercedes AMG. Come si è arrivati a questa paradossale scelta? Per regolamento, Rossi (che è pilota Silver) doveva essere abbinato a un Bronze e spulciando la lista dei papabili, Vincent Vosse, patron di WRT e mai a corto di idee, è giunto alla conclusione che Policand era la scelta migliore. A 58 anni, il francese, che ha un ottimo passato da pilota (con 13 partecipazioni e 5 podi di classe a Le Mans), è team manager a tempo pieno, ma si concede ancora qualche gara per piacere, come fatto negli ultimi anni in GT Open o nella 24 Hours Series, e Vosse non ha avuto remore a pensare che fosse il miglior compagno per Rossi.

Il resto lo racconta Policand stesso: “Quando Vincent mi ha chiamato ho pensato ad uno scherzo... Ci conosciamo da una vita, i nostri team sono rivali e si confrontano quasi ogni weekend da anni, ma c’è grande rispetto tra di noi e siamo della stessa scuola, quella di un tempo. Tornare a correre sul circuito grande a Le Mans, affiancando un mito dei motori come Vale, è come chiedere a un non-vedente se gli piacerebbe ritrovare la vista... un vero regalo".

"Ho chiamato subito in AMG per vedere se mi davano il permesso e non hanno posto alcun problema, visto che è a titolo personale. Mi farà strano salire su una BMW di WRT, ma non ho dubbi né sulla macchina né sul team. Piuttosto, spero di essere all’altezza perchè quest’anno Rossi ha davvero un bel passo. Tempo per fare delle prove non c’è, al massimo 4-5 giri nei giorni di test pre-24 Ore di Spa a fine mese, giusto per prendere le misure della macchina e capirne le differenze, che non devono essere molte rispetto all’AMG. A uno della vecchia scuola dovrebbero bastare...”

30 Mar [11:35]

Nasr, Jaminet e Tandy al volante
della terza Porsche 963 LMDh Penske

Michele Montesano

Porsche ha recentemente ufficializzato la formazione della terza 963 LMDh con cui affronterà la prossima 24 Ore di Le Mans. Al volante del prototipo gestito dal Penske Motorsport, oltre al già annunciato Felipe Nasr, si alterneranno Mathieu Jaminet e Nick Tandy. Inoltre, la vettura avrà il numero 75 sulle fiancate per celebrare il settantacinquesimo anniversario del marchio tedesco.

La Casa di Zuffenhausen punta, senza mezzi termini, al colpaccio per l’edizione del centenario della maratona francese (in scena dal 10 all’11 giugno) schierando ben tre 963 ufficiali, oltre alla LMDh privata affidata al Team Jota. Già attiva nel campionato IMSA WeatherTech SportsCar sempre con i colori Porsche, la coppia Tandy-Jaminet affiancherà Nasr, anch’egli impegnato nella serie americana con il prototipo tedesco. Al suo rintrono a Le Mans nella classe assoluta, Tandy proverà quindi a bissare lo storico trionfo conquistato con la Porsche 919 Hybrid LMP1 nel 2015.

L’equipaggio della Porsche numero 75 si andrà ad affiancare ai due che affrontano l’intera stagione del FIA WEC, ovvero Michael Christensen, Dane Cameron e Frédéric Makowiecki, sulla LMDh numero 5, e Kevin Estre, André Lotterer e Laurens Vanthoor sulla numero 6. Contestualmente all’annuncio delle formazioni per la 24 Ore di Le Mans, Matt Campbell è stato confermato quale pilota di riserva sia nel WEC che in IMSA.

28 Feb [10:56]

Edizione del centenario da record:
al via 62 vetture, ben 16 le Hypercar

Michele Montesano

Fervono senza sosta i preparativi per l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans. L’Automobile Club dell’Ouest ha svelato l’elenco dei partecipanti alla maratona del Circuit de la Sarthe che si terrà il 10-11 giungo 2023. Saranno ben 16 le Hypercar, 24 le LMP2 e, per l’ultimo anno, 21 le LMGTE che si daranno battaglia nella gara più famosa del mondo. Innanzitutto è stata data priorità ai
38 iscritti alla stagione completa del FIA WEC, ai quali sono stati aggiunti i vincitori dei vari campionati continentali Endurance oltre alla Chevrolet Camaro ZL1 NASCAR del Garage 56 che vedrà alternarsi Jenson Button, Mike Rockenfeller e Jimmie Johnson.



Per la vittoria assoluta si sfideranno 16 Hypercar, in rappresentanza di 8 costruttori, di cui 9 LMH e 7 LMDh. Il team Toyota, squadra vincitrice delle ultime 6 edizioni, cercherà di confermarsi schierando sempre 2 GR010 Hybrid. I nipponici dovranno difendersi oltre che dalle Glickenhaus 007, la cui seconda vedrà il supporto dell’HK Motorcars, anche dalle 2 Peugeot 9X8 che finalmente calcheranno il circuito francese. Ma tutti gli occhi saranno puntati sulla Ferrari (nella foto sopra) che tornerà nel mondo dei prototipi con le sue 499P.

Porsche sarà il costruttore in superiorità numerica. Oltre alle due 963 LMDh presenti nel WEC, il Team Penske schiererà una terza su cui, per ora, è confermato il solo di Felipe Nasr. Inoltre prenderà il via anche la Porsche privata del Team Jota, mentre non compare nell’elenco la 963 del Proton Competition. Raddoppieranno anche le Cadillac schierate da Chip Ganassi Racing. Inoltre una terza V-LMDh sarà portata in pista dall’Action Express Racing, squadra vincitrice dell’IMSA, affidata a Pipo Derani, Alexander Sims e Jack Aitkein. Infine confermata la presenza della Vanwall Vandervell che vedrà il ritorno a Le Mans di Jacques Villeneuve.



Come da tradizione la classe LMP2 sarà la più numerosa con ben 24 Oreca 07 Gibson al via. Priorità agli 11 prototipi iscritti regolarmente al WEC schierati da Prema, Alpine, Jota, WRT, United Autosports, Vector Sport e Inter Europol Competition. Nonostante l’invito per aver conquistato la ELMS, in Prema hanno deciso di non schierare la terza LMP2. Confermata invece la presenza del Panis Racing, giunto secondo nella ELMS 2022. Saranno 8 le squadre che si sfideranno nella divisione LMP2 ProAm: AF Corse, Cool Racing, Graff, Algarve Pro Racing, Racing Team Turkey, Nielsen Racing e DKR Engineering. Ricordiamo che da regolamento ogni equipaggio della ProAm dovrà schierare almeno un pilota Bronze.

Scomparsa la categoria Pro, il 2023 segnerà l’ultimo giro di valzer per la LMGTE Am. Infatti dal prossimo anno anche nel Mondiale Endurance correranno esclusivamente le GT3. Alla lista dei partecipanti del WEC si aggiungeranno altre 7 Gran Turismo. Il Walkenhorst Motorsport, vincitore dell’Asian Le Mans Series, schiererà una Ferrari 488 GTE. Resteranno fedeli alla GT del Cavallino anche il JMW Motorpsort e il Kessel Racing, quest’ultimo reduce dal secondo posto in ELMS.



Dispiegamento di forze per l’Aston Martin: oltre al TF Sport, che schiererà una terza Vantage, ci sarà anche il GMB Motorsport vincitore della Michelin Le Mans Cup. Il Proton Competition gestirà 4 Porsche 911 RSR di cui una per l’attore Michael Fassbender, alla sua seconda 24 Ore di Le Mans, oltre a supportare le vetture griffate Iron Lynx e Iron Dames. Così come nel WEC, anche sul Circuit de la Sarthe ci sarà solamente una Corvette C8R per Nicky Catsburg, Benjamin Keating e Nicolas Varrone.

Per quanto riguarda le riserve ai primi 3 posti figurano le Ferrari 488 GTE dello Spirit of Race e del Risi Competizione. La prima LMP2 è quella del DragonSpeed, con l’ex F1 Juan Pablo Montoya e suo figlio Sebastian, seguita dal Nielsen Racing e dall’ARC Bratislava. Da segnalare anche la Porsche del Project 1, con al via l’ex ufficiale BMW Timo Glock, e le 2 Aston Martin del TF Sport e The Heart of Racing.

Entry-list ufficiale della 24 Ore di Le Mans 2023

21 Nov [12:05]

Hendrick Motorsport continua i test di
sviluppo per la NASCAR del ‘Garage 56’

Michele Montesano

La 100ª edizione della 24 Ore di Le Mans non vedrà solamente l’arrivo delle numerose Hypercar in lotta per la vittoria assoluta. Il prossimo anno, sul Circuit de la Sarthe, riecheggerà anche il suono del V8 della Chevrolet Camaro ZL1 NASCAR. Invitato dall’ACO per il programma ‘Garage 56’, che prevede l’ingresso di vetture sperimentali e di progetti innovativi, l’Hendrick Motorsport ha iniziato un fitto programma di test per sviluppare al meglio l’auto. Per l’occasione è stato reclutato Mike Rockenfeller che si occuperà della messa a punto della NASCAR Next Gen in vista della maratona francese.



Scesa in pista per la prima volta a Road Atlanta a fine agosto, la Camaro ZL1 vista in occasione del secondo test, svoltosi sul Virginia International Raceway, risulta già più vicina alla versione definitiva che potremo ammirare a Le Mans nel 2023. Le modifiche più evidenti riguardano l’aspetto aerodinamico al fine di generare maggior carico e stabilità, nello specifico sono stati introdotti nuovi flap, oltre ad uno splitter e un diffusore più robusti. Inoltre è stata incrementata la potenza del V8 associato ad un nuovo sistema di controllo della trazione, oltre all’introduzione del cambio al volante, di un cruscotto ridisegnato e anche di specchietti retrovisori più grandi.

Il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2010 Rockenfeller ha fatto il punto sullo sviluppo della vettura: “È sicuramente un grande passo in avanti rispetto alla Camaro provata a Road Atlanta. Siamo già più vicini alla versione definitiva che correrà in Francia, è più leggera e genera maggior deportanza. È decisamente veloce, per dare un’idea credo che sul circuito del VIR siamo circa 10” più rapidi rispetto alla versione Cup”.



Non sono mancati però i problemi di gioventù. La ZL1 è astata costretta a due lunghe soste ai box dapprima per un problema elettrico, prontamente risolto dai tecnici della Bosch, e poi da un guasto alla pompa del carburante che ha richiesto un intervento più laborioso. Ma il programma di sviluppo è ancora all’inizio e nei prossimi mesi, oltre che sull’affidabilità, ci saranno altri interventi significativi su motore, trasmissione e sospensioni. Ad oggi non c’è la conferma se la Camaro del ‘Garage 56’ monterà un sistema ibrido, visto che in NASCAR dovrebbe essere implementata tale soluzione a partire dalla stagione 2024.

Chad Knaus, vicepresidente del reparto corse Hendrick Motorsport, si è detto soddisfatto dei primi riscontri: “Attualmente siamo ancora nelle prime fasi dello sviluppo. Le prestazioni della Camaro sono incoraggianti anche se dobbiamo risolvere ancora i problemi di affidabilità. È un’enorme sfida, ma il numero di persone e le risorse coinvolte dimostrano l’importanza che stiamo dando al programma. Questo è solamente il primo passo, nei prossimi mesi continueremo con i test e ci saranno importanti novità. Inoltre con Goodyear stiamo lavorando per ottimizzare le mescole degli pneumatici e per mettere a punto anche quest’altro fondamentale aspetto. D’ora in avanti ci sarà molto lavoro da fare”.

13 Giu [15:40]

Il cowboy Glickenhaus e la
realizzazione di un sogno

Stefano Semeraro

Sul podio della novantesima 24 Ore di Le Mans, l’intruso di lusso è lui, Jim Glickenhaus, cappello da urban cowboy, terzo assoluto con la sua ‘hypercar’ dietro lo strapotere tecnologico Toyota, che ha colto con una doppietta il suo quinto successo di fila a Le Mans. Era dai tempi della Ford trionfante con Jacky Ickx e Jackie Oliver alla guida - anno del signore 1969 - che un costruttore made in USA non arrivava così in alto. Ma mezzo secolo fa, dietro il sogno di vincere la gara più famosa del mondo, c’era il colosso Ford e i mitici duelli con la Ferrari immortalati anche dal cinema che portarono in America quattro titoli.

Adesso c’è solo la visione testarda e apparentemente utopica di James Glickenhaus, miliardario, filantropo, regista e produttore cinematografico, collezionista di auto da favola e costruttore in proprio. Un uomo solo contro la più grande casa automobilistica del mondo. Newyorchese, figlio di un magnate di Wall Street, ha diretto (e prodotto) action movie come «The Exterminator» e «The Protector» (con la star cinese Jackie Chan) si è innamorato delle auto da corsa spiando le vetrine di un rivenditore Ferrari.



«Entrai nella concessionaria e feci conoscenza con Mr. Chinetti», ha raccontato. «Pian piano iniziai a lavorare con lui nella sua officina di Greenwich, spesso mi mandava a prendere i pezzi di ricambio in bicicletta». Galeotta è stata la passione per le auto: belle, veloci e soprattutto con una storia dietro. Il suo garage si è riempito, fra l’altro, con la Ferrari vittoriosa a Daytona nel ’67 e l’ultima Ford, la MKIV J6, capace di conquistare Le Mans, la Baja Boot di Steve McQueen, di cui possiede anche un’altra «rossa» che l’attore aveva acquistato da Andy Wharol. «Ogni volta che facevo un film e guadagnavo dei soldi, ne investivo metà a Wall Street e metà nella mia collezione».

Nel 2004, le macchine Glickenhaus ha iniziato a costruirle e farle correre in proprio, fondando la Scuderia Cameron-Glickenahus, che porta anche il cognome di sua moglie Meg e ha sede nello stato di New York: guarda caso in una località «cinematografica» come Sleepy Hollow (vedi il film di Tim Burton con Johnny Depp). Sembrava un delirio per ricchi - quelli che potevano permettersi le sue vetture - poi sono arrivati i successi nei campionati GT e nell’endurance, e le molte collaborazioni con l’Italia.

Da Pininfarina all’Autotecnica Motori di Casalmaggiore, e per questa Le Mans con Podium Engineering, l’azienda della Val D’Aosta che ha compiuto tutti gli studi per il telaio, mentre il motore è realizzato in Francia e per la galleria del vento si è appoggiato alla Sauber. La sua Hypercar è sicuramente meno tecnologica delle due Toyota ibride che gli si sono piazzate davanti, va solo a benzina, ma utilizza carburanti in parte ricavati dagli scarti dei vitigni. E per Jim e il suo sogno, questa è stata decisamente un’ottima annata.

12 Giu [16:26]

Quinta vittoria Toyota di fila
Primo trionfo con Porsche per Bruni

Mattia Tremolada

È toccato al poleman Brendon Hartley tagliare il traguardo in prima posizione alla 24 ore di Le Mans 2022 per consegnare la quinta vittoria consecutiva a Toyota. Rotta la maledizione che le aveva tolto almeno due vittorie ormai sicure, la casa giapponese dal 2018 al 2020 ha conquistato tre successi con la TS050 LMP1, a cui ha aggiunto altri due centri nel 2021 e 2022 con la nuova GR010, costruita secondo i dettami del nuovo regolamento Hypercar. Per Toyota in queste ultime stagioni la vita è stata relativamente facile, data la quasi totale assenza di case rivali, ma nel 2023 saranno chiamati alla prova del nove dovendo sfidare avversari temibili come Peugeot e Ferrari.

A trionfare è stato l’equipaggio composto da Hartley, Sebastien Buemi e Rio Hirakawa. Buemi aveva conservato la testa della corsa nelle prime fasi, difendendo la pole position messa a segno da Hartley giovedì nell'hyperpole, ma dopo il primo pit-stop la vettura gemella di Mike Conway aveva guadagnato la prima posizione. L’equipaggio composto da Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez, vincitore nel 2021, ha però patito alcuni problemi elettrici, che avevano portato al ritiro la vettura già nel precedente appuntamento di Spa. Dopo la nottata Buemi, Hartley e Hirakawa hanno mantenuto saldamente la vetta, tagliando vittoriosi il traguardo.

Buemi diventa il sesto pilota più vincente nella maratona della Sarthe, salendo a quattro successi (2018, 2019, 2020 e 2022) in compagnia di Olivier Gendebien, Henri Pescarolo e Yannick Dalmas. Meglio di lui solo Tom Kristensen (9), Jacky Ickx (6) e il trio composto da Derek Bell, Frank Biela ed Emanuele Pirro (5). Per Hartley si tratta della terza affermazione, la seconda con Toyota dopo quella ottenuta nel 2020. In precedenza aveva vinto con la Porsche 919 nel 2017. Hirakawa corona invece un percorso in endurance iniziato nel 2016 con il debutto nella European Le Mans Series, in cui ha ottenuto quattro vittorie in dieci gare. La carriera del pilota di Kure è legata a doppio filo con Toyota, che lo ha portato al successo nella Formula 3 giapponese nel 2012 e al titolo nel Super GT nel 2017 con Lexus.



Completano il podio assoluto Conway/Kobayashi/Lopez sulla seconda Toyota, distanti solamente due minuti dai vincitori, e la migliore delle Glickenhaus, affidata alle esperte mani di Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux. La SCG 007 gemella ha invece ben recuperato fino al quarto posto dopo un problema alla posteriore sinistra nelle prime ore di buio. Una bella soddisfazione per la squadra dell’imprenditore di New York, che alla seconda apparizione a Le Mans è riuscito ad arpionare il podio grazie anche allo splendido lavoro di Podium Advanced Technologies, realtà tricolore con sede a Pont Saint Martin (Valle d’Aosta), che si è occupata dello sviluppo delle vetture SCG, portate poi in pista dall’esperto team Joest. 23esima piazza per l’Alpine, mai realmente in lizza per il podio. Il quasi miracolo di Nicolas Lapierre, velocissimo in Hyperpole, aveva alimentato una falsa speranza.

Il quinto posto assoluto è così andato alla prima vettura di classe LMP2. Nella categoria cadetta si è consumata una bella lotta tra Jota, squadra inglese con esperienza quasi ventennale alla 24 ore di Le Mans, e Prema, che alla prima stagione in endurance ha subito dimostrato di poter competere per il successo. Jota ha conquistato la terza vittoria di classe con l’equipaggio composto da Antonio Felix Da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez, che dopo aver preso il comando al termine della prima ora non lo hanno più ceduto, dettando il passo con autorità. Jota, che nel 2021 aveva sfiorato la vittoria di classe per soli 727 millesimi, ha completato il podio piazzando in terza posizione anche l’altra vettura del team, affidata ad un equipaggio più equilibrato composto da Oliver Rasmussen, Ed Jones e Jonathan Aberdein.



Splendida la prova del team Prema, che dopo aver guidato le prime fasi con Robert Kubica, ha cercato in tutti i modi di mantenere il passo dei rivali, reagendo anche ad una foratura che aveva costretto Louis Deletraz ad una sosta extra nelle prime ore di gara. La squadra italiana non ha commesso il minimo errore, con una performance perfetta da parte degli esperti Kubica e Deletraz, così come per il debuttante Lorenzo Colombo, che, non solo ha mostrato un'ottima velocità e costanza, ma anche una maturità che non ha niente da invidiare ai piloti professionisti con cui si è misurato alla pari.

Dopo l’incidente iniziale, il conseguente stop&go di un minuto e qualche problema al motore nella notte, la gara della vettura di punta del team WRT è finita contro le barriere, con un errore fatale commesso dal poleman Robin Frijns a Indianapolis. Ha invece reagito di forza il team TDS, autore di una grande rimonta dopo l’esclusione dalla gara del gentleman Philippe Cimadomo. La riserva di lusso Nyck De Vries ha ben supportato Mathias Beche e Tijmen van Der Helm verso un’inaspettata quarta posizione di classe, precedendo il team Penske e la migliore vettura di United Autosport, affidata a Lynn/Jarvis/Pierson. L’altra Oreca della squadra di Zak Brown non è andata oltre la decima piazza di classe dopo l’incidente al via. Bella prova da parte di Sebastien Ogier, 13esimo assoluto con la vettura di Richard Mille, così come per i deb di lusso Mirko Bortolotti, Dries Vanthoor e Rolf Ineichen, 15esimi.

Vittoria targata Porsche in GTE Pro, con l’equipaggio composto da Gianmaria Bruni, Richard Lietz e Frederick Makowiecki che l’ha spuntata a sorpresa grazie ad una prova regolare e priva di sbavature. L’altra 911 di Stoccarda è stata rallentata da una foratura occorsa a Michael Christensen nelle prime ore della mattinata, mentre le due Corvette, favorite dal bop e velocissime nelle prime ore, sono state messe fuori gioco rispettivamente da un problema alla sospensione (Garcia/Taylor/Catsburg) e da un contatto con l’Oreca LMP2 di Francois Perrodo (Milner/Tandy/Sims), poi punito con uno stop&go di tre minuti.



Anche le due Ferrari ufficiali sono emerse rimanendo lontane dai guai, ma non sono riuscite ad andare oltre il secondo e terzo posto di classe. Alessandro Pier Guidi è stato ancora una volta grande protagonista, lottando a lungo con Makowiecki prima che una foratura lenta lo togliesse dalla lotta per la vittoria. Bruni ha così conquistato il primo successo importante con Porsche, in cui era approdato nel 2017 dopo tre affermazioni di classe con Ferrari. Quarto successo di categoria anche per il veterano Lietz, che proprio del Bruni ferrarista fu grande avversario prima in classe GT2 e poi in GTE Pro. Makowiecki ha invece festeggiato per la prima volta sul gradino più alto, dopo aver visitato il podio in quattro occasioni.

Ben Keating si è invece ripreso la vittoria di classe GTE Am che gli venne tolta da una squalifica nel 2019, quando la sua e un’altra Ford GT ufficiale vennero pizzicate con un serbatoio più capiente del consentito. L’imprenditore texano, uno dei bronze driver più veloci in circolazione, ha conquistato il successo con l’Aston Martin del team TF Sport, divisa con il pilota ufficiale della casa di Gaydon Marco Sorensen e con il rookie portoghese Henrique Chaves, campione del GT Open nel 2020 e del Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup (classe Pro-Am) nel 2021. Seconda posizione per il team WeatherTech (operato da Proton) con Cooper MacNeil al terzo podio di classe in otto partecipazioni. Curiosamente Sorensen ha ritrovato sul podio l’ex compagno di squadra Nicki Thiim, con cui ha vinto il FIA WEC nel 2016 e nel 2019-20 in GTE Pro. Al traguardo anche l’attore Michael Fassbender, 51esimo assoluto con la Porsche 911 RSR di Proton.



Domenica 12 giugno 2022, classifica finale di gara

1 - Buemi/Hartley/Hirakawa (Toyota Hypercar) - Toyota - 347 giri
2 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota Hypercar) - Toyota - 2’01”222
3 - Briscoe/Westbrook/Mailleux (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 5 giri
4 - Pla/Dumas/Derani (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 10 giri
5 - Gonzalez/Felix Da Costa/Stevens (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 11 giri
6 - Kubica/Deletraz/Colombo (Oreca-Gibson LMP2) - Prema - 11 giri
7 - Rasmussen/Jones/Aberdein (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 12 giri
8 - De Vries/Beche/Van Der Helm (Oreca-Gibson LMP2) - TDS - 12 giri
9 - Cameron/Collard/Nasr (Oreca-Gibson LMP2) - Penske - 12 giri
10 - Lynn/Jarvis/Pierson (Oreca-Gibson LMP2) - United - 12 giri
11 - Ye/Taylor/Kruetten (Oreca-Gibson LMP2) - Cool - 13 giro
12 - Lafargue/Chatin/Pilet (Oreca-Gibson LMP2) - Idec - 14 giri
13 - Wadoux/Ogier/Milesi (Oreca-Gibson LMP2) - Richard Mille - 14 giri
14 - Hanson/Albuquerque/Owen (Oreca-Gibson LMP2) - United AS - 14 giri
15 - Ineichen/Bortolotti/Vanthoor (Oreca-Gibson LMP2) - WRT - 14 giri
16 - Canal/Jamin/Van Uitert (Oreca-Gibson LMP2) - Panis - 14 giro
17 - Smiechowski/Brundle/Gutierrez (Oreca-Gibson LMP2) - Inter Europol - 15 giri
18 - Heinemeier-Hansson/Scherer/Fittipaldi (Oreca-Gibson LMP2) - Inter Europol - 16 giri
19 - Thomas/Allen/Binder (Oreca-Gibson LMP2) - Algarve - 17 giri
20 - Sales/Bell/Hanley (Oreca-Gibson LMP2) - Nielsen - 18 giri
21 - Andrade/Habsburg/Nato (Oreca-Gibson LMP2) - Realteam WRT - 18 giri
22 - Horr/Glorieux/Cougnaud (Oreca-Gibson LMP2) - DKR - 18 giri
23 - Negrao/Lapierre/Vaxiviere (Alpine Hypercar) - Alpine - 18 giri
24 - Perrodo/Nielsen/Rovera (Oreca-Gibson LMP2) - AF Corse - 19 giri
25 - Floersch/Falb/Aitken (Oreca-Gibson LMP2) - Algarve - 19 giri
26 - Konopka/Viscaal/Vautier (Oreca-Gibson LMP2) - ARC Bratislava - 20 giri
27 - Müller/Cullen/Bourdais (Oreca-Gibson LMP2) - Vector - 23 giri
28 - Bruni/Lietz/Makowiecki (Porsche GTE-Pro) - Porsche - 30 giri
29 - Pier Guidi/Calado/Serra (Ferrari GTE-Pro) - AF Corse - 30 giri
30 - Molina/Fuoco/Rigon (Ferrari GTE-Pro) - AF Corse - 31 giri
31 - Christensen/Estre/Vanthoor (Porsche GTE-Pro) - Porsche - 32 giri
32 - Fraga/Bird/Van Gisbergen (Ferrari GTE-Pro) - Riley - 33 giri
33 - Trouillet/Page/Droux (Oreca-Gibson LMP2) - Graff - 36 giri
34 - Keating/Chaves/Sørensen (Aston Martin GTE-Am) - TF Sport - 37 giri
35 - Macneil/Andlauer/Merrill (Porsche GTE-Am) - WeatherTech - 37 giri
36 - Dalla Lana/Pittard/Thiim (Aston Martin GTE-Am) - Northwest - 38 giri
37 - Wainwright/Pera/Barker (Porsche GTE-Am) - GR Racing - 40 giri
38 - Poordad/Root/Heylen (Porsche GTE-Am) - Dempsey Proton - 40 giri
39 - Flohr/Castellacci/Cassidy (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 40 giri
40 - Frey/Gatting/Bovy (Ferrari GTE-Am) - Iron Dames - 41 giri
41 - Mann/Ulrich/Vilander (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 41 giri
42 - Prette/Grunewald/Abril (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 41 giri
43 - Cameron/Griffin/Perel (Ferrari 488 GTE-Am) - Spirit of Race - 41 giri
44 - Haryanto/Picariello/Rump (Porsche GTE-Am) - Hardpoint - 42 giri
45 - Kimura/Schandorff/Jensen (Ferrari GTE-Am) - Kessel - 44 giri
46 - Cressoni/Fisichella/Heistand (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx - 44 giri
47 - Ried/Priaulx/Tincknell (Porsche GTE-Am) - Dempsey Proton - 44 giri
48 - Lahaye/Lahaye/Heriau (Oreca-Gibson LMP2) - Ultimate - 45 giri
49 - Cresp/Jensen/Palette (Ligier-Gibson LMP2) - CD Sport - 47 giri
50 - Van Der Zande/Kvamme/Hart (Ferrari GTE-Am) - JMW - 49 giri
51 - Fassbender/Campbell/Robichon (Porsche GTE-Am) - Proton - 51 giri
52 - Bradley/Rojas/De Gerus (Oreca-Gibson LMP2) - Duqueine - 54 giri
53 - Ehret/Hook/Varrone (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx - 56 giri

Ritirati
Gelael/Frijns/Rast (Oreca-Gibson LMP2) - WRT
Garcia/Taylor/Catsburg (Corvette GTE-Pro) - Corvette
Milner/Tandy/Sims (Corvette GTE-Pro) - Corvette
Schiavoni/Balzan/Giammaria (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx
Iribe/Millroy/Barnicoat (Porsche GTE-Am) - Project 1
West/Ledogar/Klein (Ferrari GTE-Am) - Inception
Dezoteux/Ragues/Aubry (Ferrari GTE-Am) - Spirit of Race
Cairoli/Pedersen/Leutwiler (Porsche GTE-Am) - Project 1
Hoshino/Fujii/Fagg (Aston Martin GTE-Am) - D'Station

PrevPage 1 of 10Next

News

24 ore le mans
v

Tutti i nostri Magazine

I Magazine da leggere e sfogliare anche su tablet e smartphone