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7 Set [10:51]

Monza – Gara 2
Prima vittoria di Browning

Luca Basso - XPB Images

Ci era arrivato più volte vicino nel corso della stagione, ma finalmente Luke Browning ha ottenuto la prima vittoria in Formula 2. Partito dalla pole position, il britannico ha tenuto il comando fino al secondo ingresso della safety-car, quando è stato poi superato alla ripartenza da Joshua Dürksen. Il pilota Hitech non si è lasciato scoraggiare, riuscendo poi ad avere la meglio sul paraguaiano di AIX nelle fasi finali e a transitare per primo sul traguardo.

Una carriera molto particolare quella di Browning: ha corso solo nei campionati locali di kart nel Regno Unito a causa delle limitate finanze, puntando al contempo a crescere e migliorare le proprie doti di guida nelle competizioni sim racing. Il debutto in auto è arrivato nel 2016, partecipando però allo Junior Saloon Car Championship con una Citroen Saxo, e con due solide stagioni nella Ginetta Junior Cup con Richardson Racing è riuscito a fare il balzo in Formula 4 con lo stesso team.

Dopodiché, il titolo britannico del 2020 con Fortec e il BRDC Young Driver of the Year gli hanno spalancato diverse porte, fino ad arrivare a vincere il GB3 Championship e l’Aston Martin BRDC Young Driver of the Year Award nel 2022 (che, tradotto, vuol dire un test con la monoposto di Formula 1 a Silverstone), a entrare nella Williams Driver Academy e a svettare nel Gran Premio di Macao nel 2023.

Dürksen ha ottenuto il secondo podio a Monza, dopo l’ottimo terzo posto di sabato, anche se è stato costretto all’ultimo giro a difendersi da un aggressivo Pepe Martí di Campos, partito 13esimo e giunto terzo. Lo spagnolo è riuscito a sottrarre l’ultimo gradino del podio a un positivo Rafael Villagomez di Van Amersfoort Racing, rimasto a lungo alle spalle di Browning e Dürksen.

La feature race ha visto dei ritiri eccellenti, tra cui Alex Dunne: l’irlandese di Rodin è stato letteralmente buttato fuori da un caotico Arvid Lindblad (Campos) che, successivamente, con l'ala anteriore a terra per il precedente incidente, ha centrato alla Prima Variante anche Roman Staněk, quando il ceco di Invicta occupava il secondo posto. Leonardo Fornaroli ha approfittato del caos creato da Lindblad per balzare al quinto posto, cogliendo punti preziosi per uscire da Monza ancora in testa al campionato, davanti a Browning.



Il piacentino di Virtuosi ha dovuto, comunque, lottare con Jak Crawford, dopo avergli ceduto la posizione dopo un restart, e si è ben difeso da Dino Beganovic, sesto con Hitech. Buona la prova anche di Gabriele Minì, settimo con Prema, mentre Richard Verschoor non è andato oltre l’ottava posizione: l’olandese di MP Motorsport perde sempre più contatto da Fornaroli nella classifica a punti.

Sebastian Montoya (Prema) e John Bennett (Van Amersfoort Racing) hanno chiuso in zona punti, escludendo di fatto un opaco Crawford, scivolato ora al quarto posto in campionato. Male Kush Maini, secondo sulla griglia di partenza e partito malissimo al via, finendo addirittura nella ghiaia della Prima Variante al secondo giro.

In totale, la safety-car è intervenuta tre volte: per il già citato incidente di Dunne (in cui quasi tutti i piloti hanno effettuato la sosta obbligatoria); per il violento contatto tra Stanek e Lindblad subito dopo la prima ripartenza, insieme al testacoda di Victor Martins causato da Minì; infine, per la Trident di Sami Meguetounif ferma dopo il secondo restart. La classifica della feature race rimane comunque provvisoria, in quanto ci sono ancora degli episodi sotto investigazione da parte della direzione gara.

Aggiornamento: Lindblad è stato penalizzato con un totale di 20" per i due incidenti, trasformati tuttavia in una retrocessione di dieci posizioni sulla griglia di partenza della prossima gara.

Domenica 7 settembre 2025, gara 2

1 – Luke Browning – Hitech – 30 giri in 53'52"454
2 – Joshua Dürksen – AIX – 3"560
3 – Pepe Martí – Campos – 3"913
4 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 4"091
5 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 4"767
6 – Dino Beganovic – Hitech – 4"844
7 – Gabriele Minì – Prema – 10"784
8 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 11"500
9 – Sebastián Montoya – Prema – 12"100
10 – John Bennett – Van Amersfoort – 14"883
11 – Jak Crawford – DAMS – 15"592
12 – Kush Maini – DAMS – 16"280
13 – Amaury Cordeel – Rodin – 17"057
14 – Ritomo Miyata – ART – 17"687
15 – Max Esterson – Trident – 30"836
16 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 59"214

Ritirati
Sami Meguetounif – Trident
Victor Martins – ART
Arvid Lindblad – Campos
Roman Staněk – Invicta
Cian Shields – AIX
Alex Dunne – Rodin

Il campionato
1. Fornaroli 174 punti; 2. Browning 153; 3. Verschoor 144; 4. Crawford 137; 5. Dunne 124; 6. Martí 112; 7. Lindblad 101; 8. Staněk 81; 9. Montoya 74; 10. Beganovic 70; 11. Martins 69; 12. Dürksen 47; 13. Minì 43; 14. Maini 26; 15. Miyata 25; 16. Villagómez, Goethe 23; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2; 20. Bennett 1; 21. Esterson, Shields 0.

6 Set [15:01]

Monza – Gara 1
Prova superba di Fornaroli

Luca Basso – Dutch Photo Agency 

Nessuno riesce più a fermare Leonardo Fornaroli in Formula 2. Dopo aver vinto a Silverstone, Spa-Francorchamps e Budapest, l’italiano ha conquistato anche il successo in casa, a Monza, in occasione della sprint race odierna. Una prova solida da parte del pilota Invicta: scattato dalla seconda fila, si è facilmente liberato di Sami Meguetounif al primo giro, dopo di ché ha passato anche il leader provvisorio Dino Beganovic.

Tuttavia, nel corso della gara, Fornaroli è stato costretto a guardarsi le spalle da un minaccioso Arvid Lindblad, ma con la sicurezza che lo ha contraddistinto in questi ultimi anni, è riuscito a contenere agilmente il rivale del team Campos e a precederlo sul traguardo. È comunque un positivo secondo posto per il britannico, cresciuto sempre più durante questa prima stagione nella categoria.

Dietro ai due, Dino Beganovic e Joshua Dürksen se le sono date di santa ragione per l’ultimo gradino del podio disponibile. Lo svedese si era liberato del paraguaiano dopo un duro corpo a corpo alla Seconda Variante, ma ha ricevuto successivamente 5” di penalità per un’infrazione in regime di Virtual Safety Car, consegnando quindi il terzo posto al portacolori AIX.

Partito 14esimo dopo l’incidente nella qualifica, Richard Verschoor (MP Motorsport) ha rimontato fino alla quarta posizione, battendo Roman Staněk (Invicta) negli ultimi giri. Beganovic è stato quindi retrocesso in sesta piazza. Buon recupero anche per l’altro italiano, Gabriele Minì (Prema), arrivato settimo. Luke Browning (Hitech) ha collezionato l’ultimo spot della zona punti, ottavo.

Numerosi pasticci ed errori per Alex Dunne, che non è andato oltre l’11esimo posto. L’irlandese di Rodin ha spedito Kush Maini (DAMS) nella ghiaia della curva Biassono, poi è entrato in contatto con Meguetounif alla Prima Variante (con il francese poi ritirato a seguito dei danni subiti). Sabato da dimenticare anche per Jak Crawford, costantemente nel fondo della classifica e 16esimo al traguardo.

Aggiornamento: Dunne ha ricevuto 10" di penalità per aver forzato Maini ad andare fuoripista e, di conseguenza, scivola da 11esimo a 13esimo. Infine, la direzione gara ha sanzionato Meguetounif di 5" per l'incidente proprio con l'irlandese, ma essendosi ritirato dovrà scontare tre posizioni sulla griglia di partenza nella prossima gara.

Sabato 6 settembre 2025, gara 1

1 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 21 giri in 35'25"925
2 – Arvid Lindblad – Campos – 1"262
3 – Joshua Dürksen – AIX – 6"992
4 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 12"524
5 – Roman Staněk – Invicta – 13"088
6 – Dino Beganovic – Hitech – 13"700 *
7 – Gabriele Minì – Prema – 15"535
8 – Luke Browning – Hitech – 17"951
9 – Josep Martí – Campos – 18"223
10 – Sebastián Montoya – Prema – 19"801
12 – Ritomo Miyata – ART – 20"807
13 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 28"886
13 - Alex Dunne - Rodin - 30"678 **
14 – John Bennett – Van Amersfoort – 31"825
15 – Cian Shields – AIX – 32"311
16 – Jak Crawford – DAMS – 34"531
17 – Amaury Cordeel – Rodin – 35"049
18 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1'09"303
19 – Victor Martins – ART – 1'11"886

* 5" di penalità
** 10" di penalità 

Ritirati
Max Esterson - Trident
Sami Meguetounif - Trident
Kush Maini - DAMS

Il campionato
Fornaroli 164; 2. Verschoor 140; 3. Crawford 137; 4. Browning 128; 5. Dunne 124; 6. Lindblad 101; 7. Martì 97; 8. Staněk 81; 9. Montoya 72; 10. Martins 69; 11. Beganovic 61; 12. Minì 37; 13. Dürksen 29; 14. Maini 26; 15. Miyata 25; 16. Goethe 23; 17. Villagómez 11; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2. 

5 Set [16:39]

Monza – Qualifica
Browning ringrazia Verschoor

Luca Basso - XPB Images

Si è deciso a pochi minuti dalla conclusione, con l’incidente di Richard Verschoor, la qualifica della Formula 2 a Monza. Nel tentativo di strappare la pole position a Luke Browning, l’olandese è andato troppo largo alla prima curva di Lesmo, ha messo le ruote nella ghiaia e ha picchiato contro le barriere interne della pista. Il britannico di Hitech, in quel momento primo con un tempo di 1’32”390, ha ringraziato il pilota MP Motorsport – classificato comunque secondo – e si è assicurato la pole position per la feature race di domenica.

Con la sessione terminata anzitempo in regime di bandiera rossa, molti tentativi sono andati del tutto “in fumo” e la classifica ha riservato qualche sorpresa. A cominciare da Kush Maini, velocissimo nelle prove libere di questa mattina e posizionatosi terzo con la vettura di DAMS. Roman Staněk ha ben sfruttato l’occasione per piazzarsi quarto con Invicta, davanti a Oliver Goethe (MP Motorsport), sesto. Alex Dunne è rimasto “bloccato” al sesto posto con Rodin, seguito in graduatoria da Arvid Lindblad (Campos), settimo, e Joshua Durksen (AIX), ottavo.

Ancora una volta, Mecachrome ha mietuto le sue vittime e, a pagarla cara, sono stati i due piloti italiani della serie, Gabriele Minì e Leonardo Fornaroli. Il palermitano di Prema si è ritrovato con il motore completamente spento alle curve Lesmo ed è stato costretto a fermarsi in mezzo alla pista; dopodiché è toccato al piacentino di Invicta, bloccato alla Parabolica. Anche Cian Shield (AIX) ha accusato dei problemi, ma è riuscito a entrare in pit-lane.

Nella sfortuna, il leader del campionato Fornaroli è riuscito comunque a cogliere la nona posizione, che si traduce quindi in una prima fila per la sprint race. Al suo fianco, nella prima casella di partenza, scatterà Sami Meguetounif (Trident), decimo in qualifica. Minì è costretto, invece, a partire 15esimo in entrambe le corse.

Aggiornamento: a Verschoor è stato cancellato il mgilior tempo. L'olandese, con l'incidente alle curve Lesmo dovuto a un suo errore di guida, ha causato la definitiva bandiera rossa, violando l'articolo 33.5 del regolamento sportivo. Dino Beganovic è promosso al decimo posto, con lo svedese che partirà quindi primo nella sprint race di sabato.

Venerdì 5 settembre 2025, qualifica

1 – Luke Browning – Hitech – 1'32"390 – 7 giri
2 – Kush Maini – DAMS – 1'32"708 – 7
3 – Roman Staněk – Invicta – 1'32"754 – 7
4 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1'32"817 – 8
5 – Alex Dunne – Rodin – 1'32"851 – 8
6 – Arvid Lindblad – Campos – 1'32"881 – 6
7 – Joshua Dürksen – AIX – 1'32"863 – 6
8 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 1'32"993 – 4
9 – Sami Meguetounif – Trident – 1'32"997 – 6
10 – Dino Beganović – Hitech – 1'33"030 – 8
11 – Jak Crawford – DAMS – 1'33"064 – 7
12 – Victor Martins – ART – 1'33"069 – 8
13 – Pepe Martí – Campos – 1'33"148 – 7
14 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 1'33"175 – 8 *
15 – Gabriele Minì – Prema – 1'33"195 – 8
16 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 1'33"246 – 7
17 – John Bennett – Van Amersfoort – 1'33"558 – 7
18 – Ritomo Miyata – ART – 1'33"572 – 8
19 – Cian Shields – AIX – 1'33"593 – 3
20 – Amaury Cordeel – Rodin – 1'33"667 – 7
21 – Max Esterson – Trident – 1'39"952 – 7
22 – Sebastián Montoya – Prema – 1'45"473 – 8

* miglior tempo cancellato

5 Set [11:55]

Monza, libere
Verschoor davanti a tutti

Luca Basso - XPB Images

Archiviata la pausa estiva, la Formula 2 torna in pista a Monza in occasione del primo dei due appuntamenti di settembre (il secondo è quello di Baku tra due settimane). Nella sessione unica di libere in Italia, a imporsi davanti a tutti è stato Richard Verschoor: il portacolori di MP Motorsport, reduce da un discreto weekend in Ungheria che lo ha fatto scivolare al terzo posto in campionato, ha realizzato un tempo di 1’32”547, di poco migliore rispetto a Luke Browning, secondo con Hitech, e di Alex Dunne, terzo con Rodin.

Proprio i due piloti d’Oltremanica (il primo è britannico, il secondo è invece irlandese) sono balzati ai vertici della classifica solamente nei minuti finali, prima che il fuoripista di Joshua Dürksen e la conseguente bandiera rossa ponessero fine alle prove. L’olandese, al contrario, era salito al primo posto poco a circa venti minuti dal termine, dopo che Kush Maini (DAMS) era stato a lungo il miglior riferimento della categoria.

L’altra monoposto di MP Motorsport, quella affidata a Oliver Goethe, si è piazzata quarta, davanti al sopracitato Maini, quinto. Victor Martins, indicato come uno dei grandi favoriti per il titolo a inizio stagione e ormai fuori dai giochi, è sesto con ART, seguito in classifica da Dino Beganovic (Hitech), settimo, e da Arvid Lindblad (Campos), ottavo.

Due risultati completamente diversi per Leonardo Fornaroli e Jak Crawford, al momento i primi due nomi in campionato. L’italiano – leader con 154 punti e vittorioso a Budapest in gara 2 – ha terminato all’ultimo posto a +1”440 da Verschoor, anche se l’impressione è stata quella di un lavoro generale sul passo gara, come evidenzia la penultima posizione del compagno di squadra Roman Staněk. Lo statunitense di DAMS ha chiuso, al contrario, in nona piazza. Infine, Gabriele Minì è rimasto “nell’ombra” e si è posizionato 12esimo. 

Venerdì 5 settembre 2025, libere

1 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 1'32"547 – 14 giri
2 – Luke Browning – Hitech – 1'32"650 – 18
3 – Alex Dunne – Rodin – 1'32"681 – 15
4 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 1'32"701 – 14
5 – Kush Maini – DAMS – 1'32"799 – 15
6 – Victor Martins – ART – 1'32"829 – 17
7 – Dino Beganovic – Hitech – 1'32"993 – 18
8 – Arvid Lindblad – Campos – 1'33"016 – 18
9 – Jak Crawford – DAMS – 1'33"038 – 15
10 – Amaury Cordeel – Rodin – 1'33"054 – 15
11 – Pepe Marti – Campos – 1'33"194 – 19
12 – Gabriele Minì – Prema – 1'33"359 – 14
13 – Ritomo Miyata – ART – 1'33"465 – 14
14 – Sebastian Montoya – Prema – 1'33"510 – 15
15 – Cian Shields – AIX – 1'33"551 – 16
16 – John Bennett – Van Amersfoort – 1'33"579 – 16
17 – Joshua Durksen – AIX – 1'33"579 – 18
18 – Sami Meguetounif – Trident – 1'33"642 – 16
19 – Max Esterson – Trident – 1'33"664 – 16
20 – Rafael Villagomez – Van Amersfoort – 1'33"666 – 14
21 – Roman Stanek – Invicta – 1'33"787 – 13
22 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 1'33"987 – 14

5 Set [11:06]

Herta correrà in F2
con il team Rodin

Massimo Costa

Togliamo il punto interrogativo. Nei giorni scorsi si discuteva sull'eventualità che Colton Herta potesse correre in Formula 2 nel 2026 per adattarsi ai circuiti europei in vista di un impegno futuro in Formula 1 con la Cadillac. Si erano valutati aspetti positivi e quelli negativi, che apparivano in numero maggiore
Herta correrà in F2?).

Herta proviene da sette anni di Indycar e la categoria cadetta appare per lui un notevole passo indietro nonché un rischio per l'immagine dopo i risultati importanti ottenuti in USA. Ebbene, ora non ci sono più dubbi. Herta il prossimo anno sarà in F2.

Mercoledì, Herta è stato nominato test driver del team Cadillac e finalmente si è fatta chiarezza sulla questione. Il CEO Dan Towriss ha dichiarato: "Herta lascerà l'Indycar, ma come sapete non andrà direttamente in Formula 1, il suo è un ruolo di collaudatore e pilota di sviluppo, quindi correrà in F2. Deve imparare le piste, usare le gomme che sono molto diverse dall'Indycar. Non potrei essere più orgoglioso di Colton, per essere disposto a correre questo rischio per inseguire il suo sogno".

Secondo indiscrezioni che circolano nel paddock della F2, sarà il team Rodin ad accogliere Herta. Di fatto... un ritorno a casa per Colton. Rodin infatti, non è altro che l'ex team Carlin per il quale Herta ha corso nel 2015 nella F4 inglese risultando terzo dietro a Lando Norris e Ricky Collard, e nel 2016 nella Euroformula (terzo alle spalle di Leonardo Pulcini e Ferdinand Habsburg) oltre che in qualche gara del BRDC F3.

Nella foto, Herta nel 2016 con la Dallara Euroformula del team Carlin, oggi Rodin

2 Set [14:32]

Herta in F2 nel 2026
per i punti superlicenza?

Massimo Costa

Da qualche giorno, gira la bizzarra voce per cui Colton Herta, pilota americano presente in Indycar da diversi anni, nel 2026 parteciperebbe al campionato di Formula 2. In predicato, secondo quanto raccontava Mario Andretti, di essere il pilota Cadillac F1 benché non disponesse dei punti per la superlicenza, Herta in realtà non è mai stato seriamente preso in considerazione dai responsabili della squadra americana. Quanto meno per il debutto del prossimo anno e difatti in Cadillac hanno puntato su Valtteri Bottas e Sergio Perez, piloti di grande esperienza in F1.

L'intenzione di Cadillac è comunque quella di avvicinare, in un futuro prossimo, qualche pilota americano al Mondiale, ed Herta sarebbe tornato ai primi posti della lista. Da qui, l'idea di portarlo in Europa per correre in F2 andando a caccia dei  punti superlicenza. Gliene mancano appena 4, avendone totalizzati 36 negli ultimi tre anni di Indycar. A lanciare lo scoop è stato il giornale USA Racer, il quale ha informato che diversi team di F2 sono stati contattati (non è però stato precisato da chi) per fornire un sedile ad Herta nel prossimo campionato.

In occasione dell'ultima gara Indycar del weekend scorso, i giornalisti americani hanno posto qualche domanda in merito ad Herta, il quale è parso infastidito da questa possibilità, il ché fa supporre che non sia stato lui a spingere per una soluzione in Formula 2. Tra l'altro va sottollineato che Bottas e Perez hanno un contratto che li lega a Cadillac anche per il 2027, quindi le porte per Herta per correre in F1 dopo l'eventuale campionato di F2 sarebbero comunque chiuse. Sempre che poi riesca a recuperare quei 4 punti, la F2 non è un terreno facile anche per un pilota che arriva da sette anni in Indycar (9 vittorie, 16 pole in totale, vice campione nel 2024, il suo miglior anno dopo il terzo posto del 2020). 

Piste nuove per lui, monoposto completamente differenti, poca possibilità di intervenire sul set-up a differenza di quanto accade in Indycar, gomme Pirelli tutte da capire, zero test a parte quelli pre camponato, possono essere un ostacolo durissimo per un pilota proveniente da sette anni in Indycar ad alto livello. E poi, ritrovarsi a 26 anni a gareggiare contro avversari molto più giovani, è un altro punto negativo per Herta. Ci poniamo una domanda: veramente si sta pensando di portare Colton in Formula 2 o è stato solo un tentativo per sondare il terreno?

Anche perché ci sarebbero altri modi per recuperare quei 4 punti mancanti per ottenere la superlicenza. Per esempio, partecipare a quattro FP1 nei weekend dei Gran Premi. Molto più semplice e magari potrebbe essere proprio il team Cadillac a concedergli questa facile opportunità. Tra l'altro, il campionato Indycar è già finito, al Mondiale F1 mancano ancora nove GP da disputare, bussare alla porta di qualche team per avere un sedile per la FP1 non sembra così impossibile, pagando ovviamente.

Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà questa stravagante notizia circolata in USA...

21 Ago [15:09]

Il punto della stagione
Il "deb" Fornaroli incanta

Massimo Costa - XPB Images

Alzi la mano chi, a inizio stagione, immaginava che a soli quattro appuntamenti dalla chiusura del campionato di Formula 2, davanti a tutti ci sarebbe stato il debuttante Leonardo Fornaroli. Una crescita dirompente quella del piacentino, campione della Formuila 3 nel 2024, che ci ha messo un attimo ad adattarsi alla Dallara della F2 gestita perfettamente dal team Invicta.

Fornaroli al secondo evento in calendario programmato a Sakhir, ha subito centrato la pole , ripetuta a Spielberg. Poi, ha messo la parola fine a chi sosteneva che non sapesse vincere le gare, conquistando il primo posto a Silverstone e Spa nelle corse Sprint, poi il capolavoro di Budapest nella Feature Race.

E adesso è là davanti con 154 punti precedendo piloti esperti come Jak Crawford del team Dams (137) e Richard Verschoor di MP Motorsport (135). Ma attenzione anche agli altri rookie velocissimi come Luke Browning, quarto con 125 punti ed Alex Dunne, che segue con 124.

Fornaroli, dopo un primo breve salto al comando del campionato a Sakhir, ha preso con decisione la testa della classifica generale dopo la gara 2 di Spa e l'ha mantenuta anche al termine del weekend di Budapest. Verschoor, che era salito al comando del campionato fin dalle prime fasi, dopo la vittoria nella Feature Race di Spielberg si è perso recuperando appena 21 punti nelle successive sei corse. Per capire la differenza, in quelle sei gare, Fornaroli ne ha totalizzati 68 e Crawford, salito secondo, 46.

La partita è ancora apertissima. Crawford e Verschoor sono dei grandi esperti della Formula 2 . Basti pernsare che l'olandese è al quinto anno nella categoria mentre l'americano ex Junior Red Bull ed ora in orbita Aston Martin, è al terzo tentativo. Fornaroli tra Monza, Baku, Losail e Yas Marina dovrà gestire al meglio la pressione, che sarà fortissima, cercando di mantenere il passo dell'ultimo periodo. Del resto, lo scorso anno in F3 ha dimostrato di essere un maestro nel gestire al meglio i piazzamenti.



Dicevamo sopra dei rookie Browning e Dunne. Inglese il primo (foto sopra), e nella Academy Williams, irlandese il secondo, Academy McLaren. Sono veloci, talentuosi, e sono inseriti nei team Hitech e Rodin. Browning è alla ricerca della prima vittoria ed è salito sul podio sette volte, Dunne vanta due successi, prestazioni di alta qualità, ma si è anche messo in luce per scorrettezze sciocche ed evitabili.

Sono loro, Fornaroli, Crawford, Verschoor, Browning e Dunne che con ogni probabilità lotteranno fino all'ultima corsa per aggiudicarsi il titolo. A dimostrazione della competitività del campionato, i sopra citati piloti appartengono a cinque diversi team: Invicta, Dams, MP, Hitech e Rodin.

Non ha compiuto il salto di qualità , al secondo anno nella serie, Josep Maria Martì , sesto per il team Campos che lo scorso anno ha sfiorato il successo finale con Isack Hadjar. Lo spagnolo è sesto con 97 punti, tre le vittorie e tutte nelle gare Sprint. Mart' ha deluso in qualifica: per ben sette volte è rimasto fuori dalla top 10.

Appena 5 punti dietro Martì, c'è il compagno di squadra Arvid Lindblad . L'inglese è arrivato in F2 dopo una stagione in F4 e una in F3 (terzo e quarto) e considerando tutto il can can che girava attorno al suo nome ci si aspettava un debutto da leader. Invece no, Lindblad ha vinto una Feature Race a Montmelò, ma nelle ultime otto gare ha raccolto appena 13 punti.

Al terzo anno di Formula 2, Roman Stanek è nel team Invicta ed è stato schiacciato dal compagno di squadra Fornaroli al debutto. Non un bel biglietto da visita per il ceco che pure ha colto una bella vittoria a Spa nella Feature Race. Nella top 10 il rookie Sebastian Montoya che col team Prema non se la sta cavando male considerando i pochi risultati ottenuti in carriera tra F4, Regional e F3.

Un altro nome da inserire nella lista di chi sta deludendo, è quello di Victor Martins. E' decimo con 69 punti , peggio del 2023 e del 2022, anno del suo debutto nella serie che ha sempre affrontato col team ART. Poco da dire per Dino Beganovic, prodotto FDA,, al debutto in F2 e lontanissimo dalle posizioni che contano nonostante sia nel team Hitech, lo stesso di Browning... E purtruppo, tra chi non sta vivendo una stagione positiva, anche Gabriele Minì, foto sotto, solo 35 punti conquistati, 12esimo e con la metà dei punti del compagno Montoya.

3 Ago [12:04]

Budapest - Gara 2
Vittoria pazzesca di Fornaroli
Gran gioco di squadra di Stanek

Massimo Costa - Dutch Photo

Una vittoria pazzesca, importantissima, quella di Leonardo Fornaroli del team Invicta nella Feature Race di Budapest. Costruita con giri velocissimi dopo l'errore in ingresso corsia box, per il cambio gomme, quando per velocità eccessiva ha rimediato una penalità di 5". Una vittoria ampiamente meritata e che ha visto protagonista anche il suo compagno di squadra Roman Stanek, abilissimo, da secondo che era, a difendersi da Jak Crawford. Questo ha permesso a Fornaroli di portare a oltre 5" il vantaggio sullo stesso Stanek e sull'americano del team Dams.

Negli ultimi tre appuntamenti della Formula 2, Fornaroli (che ricordiamo è al debutto nella serie) è salito sul gradino più alto del podio tre volte: nelle Sprint Race di Silverstone e Spa, nella Feature Race di Budapest. In totale sono sette i podi conquistati dal piacentino, diciassette i risultati utili conseguiti su venti corse disputate. Un cammino inesorabile il suo e, finalmente, condito da successi proprio nella categoria più difficile e che si trova a un passo dalla Formula 1. Ricorderete che Leonardo lo scorso anno si è laureato campione della F3 senza alcuna vittoria e questo aveva fatto storcere il naso a qualcuno.

Fornaroli ha preso il comando della classifica di campionato dopo la seconda gara di Spa, con 3 punti di vantaggio su Richard Verschoor. Dopo la prima corsa all'Hungaroring, ha mantenuto la prima posizione con 4 lunghezze sempre sull'olandese di MP Motorsport, infine, concluso il weekend di Budapest, tiene saldamente il comando con 154 punti contro i 137 di Crawford e i 135 di Verschoor.



Come detto, Fornaroli è un rookie e, per ora, tiene a distanza gli altri volti nuovi della Formula 2 come Luke Browning (Junior Williams) che è quarto con 125 punti, Alex Dunne (Junior McLaren) quinto con 124 punti, Arvid Lindblad (Junior Red Bull) settimo con 92 punti e ancora più lontano Dino Beganovic (Junior Ferrari), undicesimo con 58 punti. Come vedete, Leonardo al momento non è nel mirino di nessun team del Mondiale F1, eppure è davanti a tutti gli altri Junior molto più considerati da certa stampa, dal sistema, eccetera...

Il cammino è ancora lungo, il campionato è ancora apertissimo e mancano otto gare, quattro eventi (Monza, Baku, Losail, Yas Marina) quindi ancora tutto può accadere. Ma intanto, là davanti a tutti c'è un italiano di nome Fornaroli, campione 2024 di quella Formula 3 che proprio oggi ha incoronato, ancora col team Trident, Rafael Camara. Nel 2023 invece, sempre con Trident, aveva vinto il titolo Formula 3 Gabriel Bortoleto, poi campione Formula 2 lo scorso anno proprio con Invicta e quindi salito nel Mondiale F1 dove è con Sauber. Intrecci curiosi.



La corsa ha visto inizialmente al comando Stanek, che partiva dalla pole, seguito da Fornaroli, Crawford, Browning, Joshua Durksen, Victor Martins. Dopo un testacoda di Ritomo Miyata e due VSC per la rottura del motore ad Amaury Cordeel e un problema tecnico che ha bloccato in pista Martins (ormai non sorprendono più le fumate bianche dei motori Mecachrome) è iniziata la procedura dei cambi gomme da parte di chi era partito con le soft.

Stanek si è fermato al giro 16 insieme a Crawford, che però ha perso qualche secondo prezioso per l'anteriore sinistra che non si voleva infilare, Fornaroli ha effettuato il pit-stop la tornata seguente, imitato da Alex Dunne, mai in lizza per un posto al sole. L'italiano è entrato troppo rapidamente in corsia box, nella curvetta di inizio pit-lane ha anche controsterzato, è arrivato veloce al punto di frenata, evidentemente superata la linea bianca non ha rallentato a sufficienza e sono arrivati i 5" di penalità.

Fornaroli però, è tornato in pista davanti a Stanek e Crawford, e questo ha cambiato il volto della gara. Appreso della penalità, Leonardo ha cominciato a spingere forte per portare il gap su Stanek oltre i 5". Il suo compagno di squadra (tra l'altro parte anche dello stesso management di Gianpaolo Matteucci) si è rimboccato le maniche perché alle sue spalle premeva fortissimo Crawford. L'americano, se avesse superato Stanek, avrebbe sicuramente ridotto il gap. Alla prima curva, Crawford al giro 28 ha anche infilato all'interno il ceco, ma pronta è stata la reazione del pilota Invicta che lo ha ripassato con una manovra coraggiosa alla curva 2.

Così facendo, Fornaroli è riuscito ad aumentare il vantaggio su Stanek mentre Crawford non è più riuscito ad essere aggressivo nei giri finali. Rimaneva il "pericolo" dell'ingresso eventuale della safety-car. Questo avrebbe azzerato il vantaggio, di ormai 8 secondi, che Fornaroli aveva su Stanek pregiudicando così ogni chance di vittoria. E' andata bene, la corsa è proseguita senza intoppi e Leonardo ha vinto con 2" (togliendo i 5 della penalità) su Stanek, al terzo podio stagionale.

Buon quarto posto per Luke Browning (Hitech) che sale quarto in campionato superando Dunne, soltanto nono e combattivo come sempre. Dopo i due zeri in casella rimediati a Spa, Verschoor al sesto posto di gara 1 ha sommato il quinto della seconda corsa. Arvid Lindblad ha lottato duramente, affrontato vari duelli, e alla fine si è piazzato sesto. Bello il confronto conclusivo con Dino Beganovic, settimo. Poco da dire per Gabriele Minì, sempre lontano dalla top 10 e di nuovo senza punti dopo il bel fine settimana di Spa.

Domenica 3 agosto 2025, gara 2

1 - Leonardo Fornaroli - Invicta - 37 giri *
2 - Roman Stanek - Invicta - 2"152
3 - Jak Crawford - Dams - 4"716
4 - Luke Browning - Hitech - 6"052
5 - Richard Verschoor - MP Motorsport - 11"505
6 - Arvid Lindblad - Campos - 22"099
7 - Dino Beganovic - Hitech - 22"572
8 - Oliver Goethe - MP Motorsport - 23"080
9 - Alex Dunne - Rodin - 23"627
10 - Josep Maria Martì - Campos - 24"279
11 - Kush Maini - Dams - 26"401
12 - Joshuan Durksen - AIX - 31"075
13 - Rafael Villagomez - Van Amersfoort - 31"951
14 - Sami Meguetounif - Trident - 33"752
15 - Sebastian Montoya - Prema - 34"260
16 - Cian Shields - AIX - 38"558
17 - Gabriele Minì - Prema - 39"860
18 - Ritomo Miyata - ART - 42"525
19 - Max Esterson - Trident - 46"194

* 5" di penalità

Ritirati
John Bennett
Victor Martins
Amaury Cordeel

Il campionato
1.Fornaroli 154; 2.Crawford 137; 3.Verschoor 135; 4.Browning 125; 5.Dunne 124; 6.Martì 97; 7.Lindblad 92; 8.Stanek 77; 9.Montoya 72; 10.Martins 69; 11.Beganovic 58; 12.Minì 35; 13.Maini 26; 14.Miyata 25; 15.Dürksen, Goethe 23; 17.Villagómez 11; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2.

2 Ago [19:25]

Penalità per Lindblad e Browning
Entrambi fuori dalla zona punti

Luca Basso - XPB Images

Sono arrivate due penalità al termine della sprint race odierna della Formula 2, assegnate ai due britannici Arvid Lindblad e Luke Browning.

Il pilota di Campos si era reso protagonista nel corso della gara, difendendo in tutti i modi il proprio terzo posto. Tuttavia, quando Victor Martins era riuscito a passarlo, Lindblad - uscito dai limiti della pista - era rientrato in maniera aggressiva, costringendo il francese ad alzare il piede e a cedere una posizione anche a Jak Crawford.

Per questo motivo, Lindblad si è beccato 5" di penalità, che lo hanno retrocesso dal quarto posto al decimo, quindi fuori dalla zona punti.

Browning, invece, ha sorpassato all'ultimo giro Martins, andando tuttavia fuori dai limiti del tracciato e senza ricedere la posizione. Il portacolori Hitech è stato quindi sanzionato di 5", scendendo dalla quinta alla 12esima piazza.

Sabato 2 agosto 2025, gara 1

1 – Pepe Martí – Campos – 28 giri in 46'29"807
2 – Alex Dunne – Rodin – 0"225
3 – Jak Crawford – Dams – 1"964
4 – Victor Martins – ART – 4"503
5 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 5"116
6 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 5"271
7 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 5"565
8 – Dino Beganovic – Hitech – 5"969
9 – Kush Maini – Dams – 7"039
10 – Arvid Lindblad – Campos – 8"193 *
11 – Joshua Dürksen – AIX – 8"264
12 – Luke Browning – Hitech – 8"997 *
13 – Roman Staněk – Invicta – 9"109
14 – Gabriele Minì – Prema – 10"564
15 – Ritomo Miyata – ART – 11"465
16 – Amaury Cordeel – Rodin – 11"813
17 – Sami Meguetounif – Trident – 12"524
18 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 13"374
19 – Max Esterson – Trident – 13"820
20 – John Bennett – Van Amersfoort – 13"973
21 – Cian Shields – AIX – 20"879

* 5" di penalità

Ritirato
Sebastián Montoya – Prema

Il campionato
1. Fornaroli 129 punti; 2. Verschoor 125; 3. Crawford, Dunne 122; 5. Browning 113; 6. Martí 97; 7. Lindblad 84; 8. Montoya 72; 9. Martins 69; 10. Stanek 59; 11. Beganovic 51; 12. Minì 35; 13. Maini 26; 14. Miyata 25; 15. Dürksen 23; 16. Goethe 19; 17. Villagómez 11; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2.

2 Ago [15:08]

Budapest – Gara 1
Martí resiste a Dunne

Luca Basso - XPB Images

Sembrava una sprint race, quella della Formula 2, ormai destinata a concludersi con una vittoria tranquilla per Pepe Martí davanti ad Alex Dunne. Invece, la safety-car intervenuta a pochi giri dal termine – per la Prema di Sebastian Montoya ferma in rettilineo – ha ricompattato il gruppo e costretto i piloti a disputare una vera e propria seconda corsa da “tutto per tutto”.

Con sole tre tornate da completare, Dunne ha provato in tutti i modi a sopravanzare Martí, arrivando seriamente ad affiancarlo a alla curva 13: lo spagnolo di Campos ha provato a portare largo l’irlandese di Rodin, ma quest’ultimo ha cercato di resistere in tutti i modi. Alla fine, Martí è riuscito a spuntarla per quasi due decimi di secondo.

Arvid Lindblad, in terza posizione, ma completamente in crisi con i propri pneumatici, aveva approfittato del regime di SC per rifiatare dal pressing di Jak Crawford, ma lo statunitense di DAMS – un po’ a fatica, a dir la verità – è riuscito a liberarsi del britannico di Campos e a guadagnare il gradino più basso del podio. Luke Browning (Hitech) ha concluso quinto, davanti a Victor Martins (ART), sesto.

Dopo l’ottimo avvio, Leonardo Fornaroli (Invicta) è rimasto tranquillo in settima posizione, dopodiché nel finale si è ben difeso da Richard Verschoor (MP Motorsport), che si è accontentato dell’ottavo posto. Un incidente al primo giro ha, invece, rovinato la prestazione di Roman Staněk (Invicta), anche se il ceco è riuscito a raggiungere il traguardo finale senza particolari problemi.

In difficoltà anche Gabriele Minì (Prema) dopo il contatto con Staněk, per il quale aveva ricevuto 10" di penalità. L'italiano li ha scontati durante il cambio gomme (l'unico a farlo) e, sfruttando la safety-car, è riuscito a risalire 14esimo.

Sabato 2 agosto 2025, gara 1


1 – Pepe Martí – Campos – 28 giri in 46'29"807
2 – Alex Dunne – Rodin – 0"225
3 – Jak Crawford – Dams – 1"964
4 – Arvid Lindblad – Campos – 3"193
5 – Luke Browning – Hitech – 3"997
6 – Victor Martins – ART – 4"503
7 – Leonardo Fornaroli – Invicta – 5"116
8 – Richard Verschoor – MP Motorsport – 5"271
9 – Oliver Goethe – MP Motorsport – 5"565
10 – Dino Beganovic – Hitech – 5"969
11 – Kush Maini – Dams – 7"039
12 – Joshua Dürksen – AIX – 8"264
13 – Roman Staněk – Invicta – 9"109
14 – Gabriele Minì – Prema – 10"564
15 – Ritomo Miyata – ART – 11"465
16 – Amaury Cordeel – Rodin – 11"813
17 – Sami Meguetounif – Trident – 12"524
18 – Rafael Villagómez – Van Amersfoort – 13"374
19 – Max Esterson – Trident – 13"820
20 – John Bennett – Van Amersfoort – 13"973
21 – Cian Shields – AIX – 20"879

Ritirato
Sebastián Montoya – Prema

Il campionato
1. Fornaroli 127 punti; 2. Verschoor 123; 3. Crawford, Dunne 122; 5. Browning 117; 6. Martí 96; 7. Lindblad 89; 8. Montoya 72; 9. Martins 67; 10. Stanek 59; 11. Beganovic 50; 12. Minì 35; 13. Maini 26; 14. Miyata 25; 15. Dürksen 23; 16. Goethe 17; 17. Villagómez 11; 18. Cordeel 3; 19. Meguetounif 2.

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