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prototipi viene coinvolto il dipartimento di

assemblaggio. Comprimendo i tempi, siamo

circa agosto/settembre. In questo modo

possiamo contare su due‐tre mesi di test per

pianificare la produzione finale della macchina».

Test che vengono effettuati anche nella

vostra galleria del vento?

Eugenio Bardoscia: «I test in galleria del vento

sono impegnativi da far rientrare in un solo

anno. Si può andare in galleria a giugno, e in

due mesi avere un modello della vettura, ma

siamo spesso nella fase in cui si definiscono

componenti. Potenzialmente è fattibile, più

difficile è fare rientrare le iterazioni:

significherebbe ritardare la delibera del

progetto di mesi. Diciamo che avendo a

disposizione un anno e mezzo si può

effettuare un buono studio di affinamento».

Ed eccoci arrivati ai test. Come si procede?

Corrado Casiraghi: «Anche in questa fase alla

Tatuus siamo indipendenti, in grado di gestire

un test in pista come se fosse tutto interno

alla factory. Una parte del reparto di

produzione e assemblaggio viene assegnata ai

test in pista, e all'operazione partecipano

anche i fornitori chiave. La prima giornata è il

classico shake‐down, che serve a capire se

funzionano bene tutti i sistemi e a svolgere

una prima attività di set‐up, per vedere come

la macchina risponde alle regolazioni.

Ottenuto un set‐up soddisfacente, anche se

non ancora ottimo, cerchiamo di portarci

avanti con l'affidabilità dei componenti,

calcolando i chilometraggi e tutto ciò che

serve. E' un momento in cui possono sorgere

dei problemi, quindi l'obiettivo è anticiparne

la soluzione, in modo di riprovare la vettura in

pista prima di partire produzione».

Esiste quindi una 'unità di crisi' per

risolvere le emergenze?

Gianfranco De Bellis: «Nel nostro mestiere si

vive di urgenze, e tutti all'interno di Tatuus

sono. Sabato, domenica, di notte si lavora per

risolvere ogni problema in maniera ottimale e

definitiva. Ma più passano gli anni e cresce

esperienza, meno problemi ci troviamo ad

affrontare. L'esempio è la Formula 4:

nonostante avessimo consegnato le vetture a

ridosso della prima gara, restavano da

apportare giusto alcune migliorie, che peraltro

non 'inceppavano' la produzione e la

consegna. Ormai siamo arrivati a duemila

macchine regolate dagli stessi sistemi. A volte

il budget che ci impongono le case ci portano

a restare entro certi limiti. Il Prototipo, ad

esempio, è tutta farina del nostro sacco,

mentre per la Formula 4 c'erano bel precisi

paletti regolamentare richiesti dalla Fia e

quindi era obbligatorio percorrere determinate

Area

assemblaggio

Macchine CNC