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WTCC
ANTEPRIMA RIO HONDO
CHEVROLET DA
NON SOTTOVALUTARE
Per tutti è la terza forza in campo, ma ver-
so una creatura della RML è sempre bene
fare attenzione. La Chevrolet Cruze TC1 lo
scorso anno si è mostrata all'altezza in
diverse situazioni e nell'inverno è stata evo-
luta. Le nuove parti aerodinamiche e la
nuova sospensione hanno migliorato una
vettura che sul fronte motoristico se la gio-
cava già con la Citroen. Purtroppo, ad usar-
la sono squadre squisitamente private che
possono permettersi solamente pochi test.
Competere con i colossi diventa così una
lotta impari, nonostante il mezzo sia buo-
no. La Cruze verrà schierata dalla Roal
Motorsport che si affiderà ancora a Tom
Chilton e TomCoronel. Due bravi piloti che
sapranno levarsi qualche soddisfazione nel
corso della stagione. Chiaro che per loro, il
primo obiettivo sarà la vittoria fra gli Indi-
pendenti per confermare la bontà di una
squadra che non lesina mai sforzi. Un
discorso che riguarderà anche la Campos
Racing che schiererà il tandem giovane
composto da Hugo Valente e John Filippi
che dalla defunta TC2T è passato alla TC1.
Potrà ben figurare anche il rientrante Ste-
fanoD'Aste che porterà in gara la Cruze del-
la Munnich. Per Stefano si tratta di pren-
dere confidenza con una vettura della clas-
se TC1 a trazione anteriore, mai guidata
prima. Forse ci vorrà del tempo, ma l’italia-
no con la sua grinta saprà ridurre questa
parentesi e togliersi qualche bella soddisfa-
zione molto presto. Da verificare la rien-
trante Craft-Bamboo con Grégoire Demou-
stier. Troppo pochi cento chilometri fatti su
un aeroporto per capire di che pasta sono
fatti.
LADA DA SCOPRIRE
IN UNA NUOVA… VESTA
E mentre tutti sono concentrati sul duello
al vertice, la Lada in Argentina inizierà un
nuovo capitolo della sua storia. A Termas
de Rio Hondo debutterà infatti la nuovis-
sima Vesta. Una vettura arrivata in ritar-
do, tanto che ne verranno portate sola-
mente due delle tre previste. James Thom-
pson e Rob Huff però potranno contare su
una macchina che davvero non c'entra
proprio nulla con la Granta. Bel design,
dimensioni adeguate ed un ottima base
tecnica sulla quale lavorare. Il nuovo cor-
so parte da qui e da una squadra sempre
più integrata con i sistemi di lavoro impo-
sti dal WTCC. Non è una vettura “made in
Russia”, ma fatta dalla Oreca e assistita
tecnicamente dalla Hexathron dell'inge-
gnere Marco Calovolo. Due strutture che
nel WTCC hanno esperienza e titoli per far
crescere una vettura che ha alle spalle
pochi test, ma sembra essere nata bene.
Non c'è nulla che lo impedisca e c'è da giu-
rare che per la fine dell'anno la Vesta potrà
essere avanti in classifica, visto che a con-
durla saranno due piloti che hanno già
mostrato tutto il loro valore in passato.
Vincere qualche gara 2 potrebbe davvero
essere alla portata.
IL RISCHIO NORDSCHLEIFE
LA PERDITA DI MACAO
Quello che va ad incominciare sarà un
WTCC che oltre ad aver cambiato definiti-
vamente pelle dal punto di vista regola-
mentare, ha rivisto gran parte del suo
calendario inserendo nuove date e perden-
done altre. La rivoluzione la si nota già dal-
la gara di apertura che vede il ritorno a Rio
Hondo, tra le tappe finali del 2014. Dopo la
tappa Argentina si andrà Marocco, sede
questa che, nelle ultime due stagioni dava
il via al campionato. Dopo il Nord Africa il
mondiale arriverà in Europa con l'Unghe-
ria e con la gara sulla Nordschleife del Nur-
burgring accanto alla famosa 24 Ore. Que-
sto è uno degli eventi che François Ribeiro
vuole far diventare un “cult”. L'evento
diverso da tutti gli altri, la pietra miliare,
come si conviene ad una serie mondiale.
Vedremo se percorrere tre giri su un circui-
to di 25 Km funzionerà. Toccherà poi alla
Russia, alla Slovacchia e al Portogallo che
rientra nel mondiale con l'inedita gara di
Vila Real. Un circuito cittadino, mai visto
da nessuno dei piloti e che, a detta di Tia-
go Monteiro, è un misto fra Macao e il Nur-
burgring. Un tracciato insomma che
dovrebbe garantire spettacolo. Dopo la
gara portoghese, il WTCC si prenderà un
bella pausa per ritornare in Giappone. Non
più Suzuka, ma Motegi forse più adatta alle
vetture TC1. La Cina significherà ancora
Shanghai, mentre le ultime due prove
saranno due primizie. La prima in Thailan-
dia sull'inedito circuito di Buriram e la
seconda in Qatar a Losail in notturna per
una chiusura sicuramente spettacolare.
Peccato non si sia trovato l'accordo con
Macao, circuito che ha sempre chiuso i gio-
chi sin dal 2005. Noi lo ripetiamo. Non è
Macao che ha perso il WTCC...