17 Nov [14:50]
Il dilemma in casa Yamaha
Lavorare sul telaio 2016 o sul 2017?
Jacopo Rubino
Per la Yamaha la stagione appena conclusa in MotoGP è stata la peggiore dal 2007: nessun pilota nelle prime due posizioni in classifica, quattro vittorie totali, l'ultima ottenuta addirittura nel Gran Premio d'Olanda a giugno. È tempo di voltare pagina, ma da quale base tecnica? Anche nei test di Valencia il team di Iwata ha proseguito le comparazioni fra il telaio 2016 e quello 2017, fonte di tanti grattacapi durante l'anno. E in contemporanea, Valentino Rossi e Maverick Viñales hanno avuto un primo assaggio del motore 2018.
Una decisione sulla strada da seguire non è stata presa: "Con la moto 2017 ho più trazione e più accelerazione, con la 2016 mi sento più sicuro sull'anteriore. Si tratterà di scegliere se usare la versione 2016 e migliorarla in accelerazione, o prendere la 2017 e lavorare sulla frenata", ha raccontato Viñales, relegato nelle retrovie durante il weekend di gara affrontato con la vecchia specifica, e poi al top nella sessione di martedì. "Bisogna capire qual sia il modo più semplice per andare forte".
Lo spagnolo ha coperto parecchi giri anche con alette molto ingombranti sulla carena, che hanno scatenato non poche discussioni fra la concorrenza. Lo spagnolo alla fine si è detto soddisfatto: "Sono abbastanza contento, abbiamo lavorato bene. Mercoledì le condizioni sono cambiate un po', ma questo ci ha aiutato nel capire di più la situazione". Rossi, invece, ha dato priorità allo sviluppo motore, restando mercoledì sul telaio 2016: "È stata una lunga giornata, ma positiva", ha sottolineato. "Cerchiamo di avere più cavalli ma senza perdere coppia in basso, non è andata così male".
A confendere le idee c'è però Johann Zarco, portacolori della squadra satellite Tech 3: il francese nei collaudi al "Ricardo Tormo" ha avuto in dotazione proprio la temuta M1 2017, riuscendo ad andare subito forte. Più chidei piloti ufficiali, e non senza creare qualche imbarazzo. "Mi è piaciuta", ha detto Zarco, "ho buone sensazioni in frenata e richiede una guida meno fisica. È una cosa di cui tenere conto".
Fra una decina di giorni la Yamaha tornerà in pista a Sepang per le ultime prove private dell'anno. La speranza, curiosamente, è di trovare la pioggia almeno per un giorno: "Per noi sarebbe perfetta, per provare moto, elettronica e propulsore anche in queste condizioni", ha spiegato Viñales. Basterà per avere le idee chiare?