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16 Nov [9:45]

Macao - Gara Finale
Naël-Boya, doppietta KCMG Pinnacle
Slater sbaglia, Colnaghi quarto

Davide Attanasio - Dutch Photo Agency e Foto GCS

Macao, non ti sei smentita neanche stavolta. Nelle corse, in queste corse soprattutto, che basta nominarle per sentirne il peso, non c’è una logica a governare gli eventi. Le cose succedono e non ti aspettano. È tutto finito, sulle strade del Circuito da Guia, che mentre stiamo scrivendo torneranno a ospitare le vetture di tutti i giorni. Ed è bastato un giro, a Théophile Naël (foto sotto), per aggiudicarsi la 72esima edizione di un Gran Premio… bellissimo.



Non era iniziata bene, dalla terza casella, per il pilota di KCMG Pinnacle. Dopo la svolta a destra della Lisboa, doveva inseguire tre piloti. Era stato superato anche da Enzo Deligny, mentre davanti Freddie Slater (Theodore Prema) aveva ceduto il passo al compagno di Naël, Mari Boya. La posizione di Slater, quasi obliquo prima dello spegnimento dei semafori, a ricordare quella di Sebastian Vettel nel Gran Premio di Cina 2017, è apparsa piuttosto bizzarra, e forse non ha giocato a suo favore, mentre Boya, come nella gara di qualifica, non ha offerto repliche.

In realtà, Naël non era partito male, ma era stato costretto a sollevare il piede dal gas per evitare di finire a muro, dato che alla sua destra non aveva più spazio. Nel dopo gara, inoltre, si è venuto a sapere che quella di partire "di sguincio" non è stata una scelta voluta da parte di Slater; bensì, il riflesso del sole gli ha reso molto difficile vedere la linea gialla, e così ha cercato alla meglio di individuare il punto corretto. Non ci è esattamente riuscito, ma adesso sappiamo che non era pianificato.

Ripresa la corsa al giro quattro di quindici, dopo il primo intervento della safety-car, chiamata per rimuovere le Tatuus T-318 (alla loro ultima apparizione prima dell’avvento, l’anno prossimo, della nuova T-326) di Kiyoshi Umegaki, Reza Seewooruthun e Zhenrui Chi, ecco che la risposta di Slater non si fa attendere: staccata profondissima su Boya e prima posizione.



Sarebbe probabilmente finita così, almeno quanto al vincitore, data la superiorità del britannico. Boya, inizialmente, ha provato a reggere l’urto, ma tra il giro sei e il giro nove ha rimediato più di tre secondi di distacco. Nel frattempo, Naël non riusciva a superare Deligny, e quasi rischiava la frittata. Tra i due, prima della Lisboa, saranno passati centimetri.

E il perché non è finita così è molto semplice. L’avvento della seconda safety-car, per l’ennesimo incidente che ha riguardato Oscar Wurz, fermo contro le barriere della Lisboa. Questa, la prima “sliding door”, così direbbero gli inglesi.

Tra la chiamata della SC e la ripresa saranno passati sì e no tre-quattro minuti. Merito dei preparatissimi commissari a bordo pista, dotati delle tecnologie giuste ma anche e soprattutto di tanta competenza.

Al giro 11, il nuovo via. Slater parte bene, Boya non tanto. Ha una piccola indecisione sulla penultima piega, ma riesce comunque a risucchiare tutta la scia dell’avversario, replicando pari pari il sorpasso del giro quattro.

Le stelle, per Naël, si allineano proprio alla fine dell’11esima tornata. Slater tenta con tutte le sue forze di restare il più vicino possibile a Boya, ma la macchina gli scappa due volte all’ingresso dell’ultima curva. La seconda si è rivelata fatale. Contatto con il muro di sinistra, che significa ritiro. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una stagione di altissimo profilo, ma è così che vanno le corse. A Slater bravo comunque per averci provato.

Safety-car. La terza. Lascerà strada ai piloti per i due giri finali.

Boya riparte bene, Deligny lo marca a uomo, ma Naël prima scarta il connazionale del team R-Ace, poi si affianca al compagno Boya, mette il musetto davanti e stacca profondo. Primo. Gli è bastato trovarsi in testa per una curva. Poi, la chiamata della quarta safety-car (incidente multiplo sul rettilineo principale) ha fatto il resto.

Grande festa per Naël, per il team KCMG Pinnacle di John O’Hara, sul podio per ritirare il trofeo, e per la Francia. Nell’alba italiana, Jules Roussel ha conquistato la prima edizione della Coppa del Mondo di Formula 4. Nel pomeriggio macaense, i transalpini sono tornati a vincere la Coppa del Mondo F3/Regional per la prima volta dal 2004 (Alexandre Prémat, con la Dallara F304 Mercedes-HWA).

Sul podio un affranto Boya, come dargli torto, e Deligny. Sostanzialmente una gara di casa per quest’ultimo, che vanta radici cinesi. C’era la sua famiglia a guardarlo dal vivo, e dal sesto posto la chiave è stata la partenza, mettersi davanti a Naël, difendersi e sfruttare l’errore di Slater. Forse il podio sarebbe arrivato lo stesso, ma quel che conta è la coppa che ha ricevuto.

Boya ha fatto tutto giusto. Purtroppo - e per fortuna - la scia di Macao dà e toglie.



Medaglia di legno per Mattia Colnaghi (PHM). Lui che è sempre rimasto a guardare, ma non perché non volesse provarci, ma perché di più evidentemente era difficile fare. Ha colto il massimo, e chissà che non vorrà riprovarci tra un anno, con molta più esperienza, sulla falsa riga degli stessi Naël e Boya. Era da due anni che un italiano non finiva tra i primi cinque (Gabriele Minì, terzo). Un discreto ottavo posto, invece, per l’altro italiano, Matteo De Palo. Il suo inizio di weekend prometteva molto bene, poi è mancato qualcosa.

Sin da giovedì, il miglior debuttante è stato Taito Kato. Quinto davanti al compagno Evan Giltaire, non si è smentito neppure stavolta. Settimo senza far rumore Noah Strømsted.

Notevole la prova di Yuki Sano (Tom’s, foto sopra): dal 18esimo posto, il classe 2006 di Shizuoka, junior Toyota e attualmente secondo nel campionato di Super Formula Lights, alla sua prima Macao è cresciuto alla distanza. Non ha sbagliato e si è pienamente meritato il nono posto sotto la bandiera a scacchi. Molto bravo anche José Garfias, decimo. Eccezion fatta per quell’incidente nella seconda qualifica, a stupire è stata la competitività dimostrata.



Owen Tangavelou (Saintéloc, foto sopra) ha chiuso in 17esima posizione il suo capitolo con le corse. Non è riuscito a partire nel giro di formazione, ma per sua fortuna ha preso il via dalla pit-lane. Non si è ritirato e si è goduto quelli che sono stati a tutti gli effetti gli ultimi quindici giri della sua carriera.

Domenica 16 novembre 2025, gara finale

1 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 15 giri in 43'01"466
2 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 0"250
3 - Enzo Deligny - R-Ace - 1"130
4 - Mattia Colnaghi - PHM - 1"978
5 - Taito Kato - ART - 2"322
6 - Evan Giltaire - ART - 2"571
7 - Noah Strømsted - Trident - 3"606
8 - Matteo De Palo - R-Ace - 4"140
9 - Yuki Sano - Tom's - 4"720
10 - José Garfias - PHM - 5"021
11 - Kanato Le - ART - 5"234
12 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 5"538
13 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 5"837
14 - James Egozi - Saintéloc - 5"988
15 - Enzo Yeh - PHM - 6"686
16 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 7"689
17 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 7"971
18 - Charlie Wurz - Evans - 8"279

Ritirati
Jin Nakamura
Rashid Al Dhaheri
Tokiya Suzuki
Hon Chio Leong
Freddie Slater
Oscar Wurz
Kiyoshi Umegaki
Reza Seewooruthun
Zhenrui Chi

L'albo d'oro di Macao dal 2000 al 2025

2025 - Théophile Naël
2024 - Ugo Ugochukwu
2023 - Luke Browning
2019 - Richard Verschoor
2018 - Dan Ticktum
2017 - Dan Ticktum
2016 - Antonio Félix Da Costa
2015 - Felix Rosenqvist
2014 - Felix Rosenqvist
2013 - Alex Lynn
2012 - António Felix Da Costa
2011 - Daniel Juncadella
2010 - Edoardo Mortara
2009 - Edoardo Mortara
2008 - Keisuke Kunimoto
2007 - Oliver Jarvis
2006 - Mike Conway
2005 - Lucas Di Grassi
2004 - Alexandre Prémat
2003 - Nicolas Lapierre
2002 - Tristan Gommendy
2001 - Takuma Sato
2000 - André Couto

15 Nov [9:59]

Macao - Gara di qualifica
Impeccabile Slater, Boya 2°

Davide Attanasio - Foto GCS e Dutch Photo Agency

Sarà Freddie Slater a partire dal palo nel 72esimo Gran Premio di Macao, Coppa del Mondo Regional, sui saliscendi del Circuito da Guia. L’alfiere di Theodore Prema era stato beffato da Théophile Naël in qualifica, ma nei dieci giri della gara di qualifica si è rifatto con gli interessi.

Slater ha subito avuto la meglio del francese, affiancato dopo pochi metri e superato all’interno della prima piega. Naël ha dovuto per un momento sollevare il piede dall’acceleratore, e ciò lo ha dato in pasto a Evan Giltaire e Mari Boya, con quest’ultimo partito splendidamente dal sesto posto.

La prestazione del 2008 britannico è stata sensazionale, e l’assenza di interruzioni - fatto più unico che raro nel contesto di Macao - ha fatto sì che potesse inanellare un giro veloce dopo l’altro. Già dopo la tornata inaugurale, il vantaggio su Giltaire era di 1.6 secondi. Al termine del terzo passaggio, il divario ammontava a 3.3 secondi. Alla fine, Freddie ha chiuso con 5.1 secondi di vantaggio. Non poteva esserci viatico migliore per la gara di domani, nella quale a questo punto non potrà che puntare al bersaglio grosso.



Non gliela renderanno così facile, però, i due pezzi da novanta del team KCMG Pinnacle, vale a dire Boya (foto sopra) e Naël, scesi dalla Formula 3 per provare a vincerla, Macao. Boya, dicevamo, è stato autore di un avvio al fulmicotone, che lo ha portato a occupare il terzo posto in un men che non si dica. Giltaire, in chiaro debito di ossigeno dopo due giri di strenua difesa, ha concesso la resa al quarto passaggio, con Boya a che si è così guadagnato la piazza d’onore all’interno della Lisboa. Neanche il tempo di riprendere fiato, per Giltaire, che Naël lo svernicia nello stesso punto con facilità.

Naël, dopo la gara, ha evidenziato come il fatto di non aver guidato per tutto l’anno la Tatuus Regional (fatta eccezione per qualche gara nel Middle East nei mesi invernali) lo abbia penalizzato al momento dello stacco frizione. Vero, ma la cosa, almeno per oggi, non è decisamente valsa per Boya. Nei confronti di Slater, Théophile e Mari hanno più esperienza. Specialmente l’iberico, che domani si presenterà ai nastri di partenza come avversario temibilissimo.

Resta un solo nodo da sciogliere, ovvero un’investigazione che pende sul capo di Slater, reo secondo i commissari di aver superato la velocità minima in pit-lane nei giri di acclimatamento prima di schierarsi. L’esperienza ci dice che non dovrebbe inficiare sui risultati, ma non ci metteremmo le mani sul fuoco.

Anche Enzo Deligny (R-Ace), per lo stesso motivo, sarà oggetto di un'indagine. La gara del franco-cinese, sesto sotto la bandiera a scacchi, non ha offerto grandi spunti. Bloccato, davanti, da Giltaire e Taito Kato, non è quasi mai riuscito a farsi vedere, e quando la ha fatto l’ottimo Kato (foto sotto) gli ha sbarrato l’ingresso. D’altro canto, Deligny non poteva neanche dormire sonni tranquilli, visto che alle sue spalle si ergeva minacciosa la figura di Mattia Colnaghi (PHM), che settimo è partito e settimo è arrivato.



Un solo incidente ha contraddistinto lo svolgimento dell’evento, quello del primo giro tra il beniamino di casa Hon Chio Leong (Theodore Prema) e Oscar Wurz (Evans). Leong, quasi all’imbocco dello strettissimo tornante Melco, ha dovuto schivare una vettura del team Trident, e Wurz, subito dietro, non è riuscito a evitare l’impatto, risultando l’unico ritirato.

La bizzarra penuria di collisioni non ha portato a grandi scombussolamenti nell’ordine di arrivo. Da citare senz’altro l’ottavo posto di James Egozi (Saintéloc), che ha guadagnato due posizioni, mentre José Garfias (da 15esimo a 12esimo), Kanato Le (da 22esimo a 15esimo) e il campione della F4 giapponese Tokiya Suzuki (da 24esimo a 17esimo) si sono ben distinti risalendo la corrente. Peccato per Enzo Yeh, che ha stallato gettando alle ortiche quanto di buono aveva fatto in qualifica.

Chiosiamo con Matteo De Palo (R-Ace). Qualificatosi nono, aveva ricevuto una penalità di tre posizioni sullo schieramento della gara in questione per aver bloccato Egozi, Slater e Al Dhaheri nei loro rispettivi giri lanciati. Partito quindi dalla sesta fila, ha guadagnato l’11esima posizione con un sorpasso pulito su Tasanapol Inthraphuvasak (Trident). Vent’anni ieri, Inthraphuvasak, almeno in pista, non sta festeggiando nel modo che avrebbe voluto.

Aggiornamento
Solo 300 euro di multa per Slater per aver superato il limite di velocità in pit-lane prima di schierarsi. Risultato finale che resta quindi invariato.

Sabato 15 novembre 2025, gara di qualifica

1 - Freddie Slater - Theodore Prema - 10 giri in 22'52"216
2 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 5"171
3 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 5"674 
4 - Evan Giltaire - ART - 10"140 
5 - Taito Kato - ART - 11"444 
6 - Enzo Deligny - R-Ace - 12"050 
7 - Mattia Colnaghi - PHM - 13"152 
8 - James Egozi - Saintéloc - 18"518
9 - Noah Strømsted - Trident - 19"212
10 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 19"832 
11 - Matteo De Palo - R-Ace - 21"004 
12 - José Garfias - PHM - 21"890
13 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 23"383 
14 - Jin Nakamura - R-Ace - 23"832
15 - Kanato Le - ART - 24"941
16 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 31"556
17 - Tokiya Suzuki - Tom's - 32"324
18 - Yuki Sano - Tom's - 33"880
19 - Charlie Wurz - Evans - 34"800
20 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 35"457
21 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 36"561
22 - Reza Seewooruthun - Trident - 37"228
23 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 37"572
24 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 53"242
25 - Enzo Yeh - PHM - 1'07"413 
26 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 1'36"610

Ritirato
Oscar Wurz

14 Nov [9:30]

Macao - Qualifica 2
Naël beffa Slater

Davide Attanasio - Foto GCS e Dutch Photo Agency

Sembrava essere in ghiaccio, la pole position di Freddie Slater. Un tempo, il 2’15”708 messo a segno nella qualifica 1 di giovedì, che per tante ragioni non sembrava raggiungibile. Poi, a sei minuti dalla fine, Théophile Naël, fino a quel momento sempre tra i primi, entra in un’altra dimensione. Il primo giro, 2’15”977, non basta, ma è il preludio del secondo, 2’15”609. Pole position. O meglio, prima posizione nella gara di qualifica, la quale si articolerà su una distanza di dieci giri e deciderà la griglia di partenza del Gran Premio di Macao, che le vetture della Formula Regional disputano per il secondo anno di fila.

Naël, schierato dal team KCMG Pinnacle, era presente anche l’anno scorso, seppur con Saintéloc. E, malgrado la squalifica nel GP, si era comportato piuttosto bene. Con un anno di esperienza in più (ottavo nella F3 2025), il ragazzo della Loira ha deciso di riprovarci. Quarto nella prima qualifica, il fatto che fosse tra i papabili era evidente. Ma da qui a dire che ce l’avrebbe fatta, ce ne passa di acqua sotto i ponti.



Slater (foto sopra), beffato, per un motivo o per un altro non ha trovato il colpo del ko. Il momento per graffiare era la fine, dato che la pista, a inizio turno baciata dal sole, appariva più lenta rispetto a giovedì, mentre nei minuti conclusivi la comparsa delle nuvole aveva raffreddato di quel tanto che bastava l’asfalto. Inoltre, le molte interruzioni (tre bandiere rosse) avevano fatto sì che lo stesso sole calasse. Tutti fattori che Naël ha sfruttato meglio del campione della Regional europea, uno dei tre piloti all’interno delle prime dieci posizioni a non essersi migliorato dal Q1 al Q2.

A ogni modo, per quanto a Macao sorpassare sia difficile, le occasioni di rifarsi non mancheranno.

Chi ha invece compiuto un balzo mica male è stato Evan Giltaire (ART). Troppo brutto per essere vero, il 16esimo posto di giovedì. Il campione della Regional Middle East 2025 partirà così dal terzo posto, con al suo fianco il compagno Taito Kato. Molto bene il pilota della Honda, al momento il miglior debuttante per distacco.

Più sconsolati Enzo Deligny (R-Ace) e Mari Boya. Deligny, in testa prima dell’exploit del connazionale Naël, si è impantanato sul più bello, e partirà dal quinto posto, mentre Boya aveva in mano il giro per battere il primato del compagno, ma anche lui, all’ultimo giro, è andato al bloccaggio degli pneumatici gettando al vento un’occasione d’oro.

Settimo nella qualifica 2, Boya partirà una posizione più avanti nella gara di qualifica. Il tempo da lui ottenuto nel Q1 (2’16”029) si è infatti rilevato sette millesimi più rapido di quello messo a segno nel Q2 da Mattia Colnaghi (PHM, nella foto sotto), che quindi prenderà il via dalla P7. Positiva la prova dell’italiano, miglioratosi di quasi sette decimi nell’arco di 24 ore.

I primi sette hanno fatto un altro sport, visto che l’ottavo classificato, Rashid Al Dhaheri (Theodore Prema), paga mezzo secondo dallo stesso Colnaghi.

Sulla falsa riga di quanto ha mostrato il junior Red Bull, ci si attendeva un salto in avanti anche da Matteo De Palo. Il fatto che nella Q1 si fosse piazzato quinto senza aver montato pneumatici nuovi ci aveva ingolosito alquanto. Invece, il romano, di recente “acquistato” dalla McLaren nel suo programma di sviluppo, non si è neppure migliorato: 2’16”651 giovedì, 2’16”676 venerdì. Peccato.



Tra i piloti più cresciuti è senz’altro da citare Enzo Yeh. Nonostante sia di Taiwan, quindi non lontano da Macao, la fase di acclimatamento non è stata paragonabile a quella di molti suoi altri colleghi. Scherzi a parte, la ragione per cui ha tolto quasi un secondo dal tempo della prima sessione (2’17”900 contro 2’17”001) non è tanto nel fatto che non conoscesse Macao (qui disputò due gare di Formula 4 nel 2023), bensì nella "lontananza" dalle vetture Regional, avendo disputato solo la prima parte di stagione con il team RPM.

Come Macao ci insegna, le bandiere rosse la hanno fatta da padrone anche in questa occasione. La prima, sventolata a 28 minuti dalla fine, è stata causata da un incidente per José Garfias (PHM); la seconda, quando di minuti ne mancavano 18, è da attribuire al campione dell’Euroformula 2025 Tymek Kucharczyk, mentre la terza è stata causata da Charlie Wurz, il quale ha fatto il paio con il fratello Oscar che per l’incidente avvenuto nelle libere 2 non ha preso parte all’azione. Idem anche per Zhenrui Chi e, di fatto, per Kanato Le (solo tre giri all’attivo).

Venerdì 14 novembre 2025, qualifica 2

1 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 2'15"609
2 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'15"876
3 - Evan Giltaire - ART - 2'15"884
4 - Taito Kato - ART - 2'15"916
5 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'15"959
6 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'16"036
7 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"088
8 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'16"558
9 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'16"676
10 - Noah Strømsted - Trident - 2'16"832
11 - James Egozi - Saintéloc - 2'16"913
12 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 2'16"983
13 - Enzo Yeh - PHM - 2'17"001
14 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"183
15 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'17"297
16 - Yuki Sano - Tom's - 2'17"566
17 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'17"783
18 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'17"785
19 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'17"897
20 - Reza Seewooruthun - Trident - 2'18"181
21 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'18"311
22 - Charlie Wurz - Evans - 2'18"369 *
23 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'18"431 *
24 - José Garfias - PHM - 2'18"935 *
25 - Kanato Le - ART - 2'37"433
26 - Oscar Wurz - Evans - nessun tempo
27 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - nessun tempo

* miglior tempo cancellato per aver provocato bandiera rossa

La griglia di partenza della gara di qualifica

1 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 2'15"609 - Q2
2 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'15"708 - Q1
3 - Evan Giltaire - ART - 2'15"884 - Q2
4 - Taito Kato - ART - 2'15"916 - Q2
5 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'15"959 - Q2
6 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"029 - Q1
7 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'16"036 - Q2
8 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'16"558 - Q2
9 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'16"651 - Q1
10 - Noah Strømsted - Trident - 2'16"832 - Q2
11 - James Egozi - Saintéloc - 2'16"913 - Q2
12 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 2'16"983 - Q2
13 - Enzo Yeh - PHM - 2'17"001 - Q2
14 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"046 - Q1 
15 - José Garfias - PHM - 2'17"104 - Q1 
16 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'17"297 - Q2
17 - Charlie Wurz - Evans - 2'17"359 - Q1 
18 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'17"474 - Q1
19 - Yuki Sano - Tom's - 2'17"566 - Q2
20 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'17"783 - Q2
21 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'17"785 - Q2
22 - Kanato Le - ART - 2'17"790 - Q1
23 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'17"897 - Q2
24 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'17"956 - Q1
25 - Reza Seewooruthun - Trident - 2'18"181 - Q2
26 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 2'18"317 - Q1
27 - Oscar Wurz - Evans - 2'18"820 - Q1

14 Nov [4:38]

Macao, libere 2
Slater guida tra le rosse

Davide Attanasio - Foto GCS

Di solito, nelle prove che precedono una qualifica, specialmente su un cittadino come il circuito da Guia di Macao, tutto ciò che vorresti evitare è un incidente prima dell’evento che conta. Questo perché, va da sé, danneggiare la vettura metterebbe a rischio la tua presenza quando i tempi pesano davvero. Evidentemente è più facile a dirsi che a farsi, dato che nelle seconde libere della Coppa del Mondo Regional ben tre Tatuus dovranno essere riparate in quella che si prospetta come una corsa contro il tempo.

Le tre Tatuus in questione, protagoniste di tre incidenti separati che hanno spezzettato il programma dei piloti con altrettante bandiere rosse, sono quelle di Kanato Le (ART), Oscar Wurz (Evans) e Zhenrui Chi (Van Amersfoort).

Il giapponese è andato a impattare con uno dei tanti muretti della pista, rompendo entrambi i braccetti (anteriore e posteriore) del lato destro della sua monoposto. Ciò è successo quando sul cronometro mancavano 31 minuti. I danni, tutto sommato, non sono ingenti, e la possibilità che Le possa partecipare alla qualifica 2 sono abbastanza alte.

Al contrario, il discorso si fa più difficile per Wurz e Chi (foto sotto), entrambi contro la barriera della cosiddetta curva dei pescatori, la penultima. Il primo a cascarci è stato l’austriaco Oscar, che quest’anno divide il box con il fratello Charlie oltre che con Hiyu Yamakoshi. Con una ventina di minuti a disposizione, Wurz è entrato nel tratto in questione con troppa velocità, e l’impatto è stato inevitabile. Stesso discorso per il cinese Chi, che la barriera l’ha centrata qualche metro prima, a un minuto e spiccioli dalla fine, decretando di fatto la conclusione del turno.



I danni, su entrambe le vetture, non sono uno scherzo. I meccanici di Evans e Van Amersfoort dovranno sudare le loro sette camicie, forse anche di più, per permettere ai loro piloti di scendere in pista.

Quanto ai tempi, ben cinque piloti non sono riusciti a mettere a referto nemmeno un giro valido. Tra questi, oltre a Le e Oscar Wurz, anche Théophile Naël, Tasanapol Inthraphuvasak e Reza Seewooruthun, i quali, evidentemente, tra gli ultimi del plotone a uscire dai box dopo le varie ripartenze, non hanno fatto in tempo a siglare una prestazione valida. Poco male però, l’importante era non fare danni.

Cosa che non ha certamente fatto Freddie Slater (Theodore Prema), primo anche quando non serve. Tanto per gradire, Slater si è messo davanti nel finale, con un tempo (2’16”552) di quasi un secondo più lento di quello che gli è valso il primato provvisorio in
qualifica 1. Ergo, se non era in modalità crociera, poco ci mancava. D’altronde, si è visto anche dalla sua guida, pulita, e dal margine che si è preso dai vari rail. Per sfiorarli, quale occasione migliore della seconda qualifica, nella quale partirà con un tempo che gli altri dovranno cercare di battere se vorranno scattargli davanti nella cosiddetta gara di qualifica.

Sempre tra i primi anche Mari Boya ed Enzo Deligny (per lui un innocuo lungo nel quarto settore), rispettivamente secondo e terzo. Convince ancora Taito Kato, e a questo punto da lui ci si aspetta che piazzi la zampata più tardi. Bene anche Matteo De Palo e Mattia Colnaghi, settimo e ottavo, mentre chi continua a sorprendere è José Garfias. Il messicano del team PHM, quindi compagno di Colnaghi, aveva già dimostrato di andare forte nella qualifica di giovedì, dove aveva siglato il 12esimo crono. Le libere 2, certo non indicative, ma neanche da non prendere in esame, ci dicono che è sesto. Evidentemente, non è un fuoco di paglia.

Venerdì 14 novembre 2025, libere 2

1 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'16"552 - 8 giri
2 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"781 - 9
3 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'16"957 - 8
4 - Taito Kato - ART - 2'17"332 - 7
5 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"571 - 9
6 - José Garfias - PHM - 2'17"587 - 8
7 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'17"596 - 9
8 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'18"265 - 8
9 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'18"367 - 8
10 - Charlie Wurz - Evans - 2'18"623 - 8
11 - James Egozi - Saintéloc - 2'18"852 - 8
12 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'19"111 - 7
13 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'19"449 - 6
14 - Noah Strømsted - Trident - 2'19"472 - 7
15 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'19"484 - 8
16 - Enzo Yeh - PHM - 2'19"488 - 8
17 - Yuki Sano - Tom's - 2'19"743 - 8
18 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'20"819 - 8
19 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'21"595 - 8
20 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'21"603 - 8
21 - Evan Giltaire - ART - 2'23"179 - 7
22 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 2'26"295 - 6
23 - Kanato Le - ART - nessun tempo - 2
24 - Oscar Wurz - Evans - nessun tempo - 4
25 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - nessun tempo - 8
26 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - nessun tempo - 6
27 - Reza Seewooruthun - Trident - nessun tempo - 6

13 Nov [9:57]

Macao - Qualifica 1
Vantaggio Slater

Davide Attanasio - Foto GCS

Fosse una partita di tennis, sport tanto popolare ai giorni nostri, si potrebbe dire che il "primo set" dell'incontro è stato appannaggio di Freddie Slater. L'inglese di Theodore Prema, nella prima delle due qualifiche che contraddistinguono l'appuntamento della Coppa del Mondo Regional di Macao, ha piazzato la zampata all'ultima occasione utile. Unico a scendere al di sotto del muro dei 2'16", il campione della Regional europea ha preceduto chi in quel campionato è arrivato terzo, ovvero Enzo Deligny (R-Ace). 

A suo particolare agio tra i muretti dell'insidiosissimo circuito da Guia, Deligny - nel frattempo scagionato dal collegio dei commissari per la situazione delle libere 1, quando aveva ricevuto assistenza per rientrare in pista - si stava già pregustando il primato provvisorio. Infatti, a cinque minuti dalla fine, il francese era riuscito a mettersi davanti attimi prima dell'intervento di una bandiera rossa (Reza Seewooruthun a muro), mentre Slater, che si stava migliorando, era stato costretto a prendere la via dei box.

Ripresa l'azione, una volta di più, tutto sembrava girare dalla parte di Deligny: per la stragrande maggioranza dei piloti c'era giusto il tempo di siglare un giro, ma non per lui, che siccome guidava il plotone di giri a disposizione ne avrebbe avuti addirittura due. Come si dice, però, la ruota gira. E stavolta, è stato Slater a trarne vantaggio. Come il migliore dei cecchini, gli è bastato un solo colpo: 2'15"708. Poi, ci ha pensato Kiyoshi Umegaki (Van Amersfoort), contro le barriere, a sigillare, almeno per una notte, questi risultati.

Risultati che, tutto sommato, non hanno regalato grandissime sorprese. Bene, come nella libera 1, sia Mari Boya che Théophile Naël, nell'ordine terzo e quarto distanziati da 19 millesimi. Meno bene, invece, chi il turno libero lo aveva guidato, Taito Kato, "solamente" ottavo. Il giapponese non ha messo tutto insieme, e a dimostrazione di ciò c'è il suo crono, ben quattro decimi più lento rispetto alla FP1. Dovrebbe avere occasione di rifarsi nella seconda qualifica, stesso discorso per i suoi compagni in seno al team ART, Evan Giltaire e Kanato Le, ben al di fuori dalle posizioni di vertice.

In crescita, al contrario, i piloti italiani. Matteo De Palo (R-Ace), che ricordiamo un anno fa dimostrò grande competitività, si è fermato al quinto posto, mentre Mattia Colnaghi (PHM), sesto, lo insegue a pochi centesimi di distanza. C'è da dire, però, che la distanza tra De Palo e Naël, il pilota che lo precede, ammonta a più di mezzo secondo. Per difendere il risultato, ed eventualmente migliorarlo, servirà qualcosa di più. De Palo, va detto, negli ultimi minuti è stato costretto a rimanere ai box per un problema. Da sottolineare anche la buona la prova di José Garfias, 12esimo.

Oltre alle situazioni sopra descritte, va menzionato che la prima bandiera rossa di sessione è stata opera, come nelle libere, di Hiyu Yamakoshi (Evans), dritto contro le barriere della Lisboa, insidiosa piega a destra e prima vera curva da affrontare. Inoltre, nell'occasione dell'incidente di Seewooruthun, anche Charlie Wurz ha dovuto sventolare bandiera bianca. Avendo provocato le due rosse, per Yamakoshi e Seewooruthun migliori tempi cancellati. Sotto investigazione (pit lane infringment), invece, Jin Nakamura.

Giovedì 13 novembre 2025, qualifica 1


1 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'15"708
2 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'16"016
3 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"029
4 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 2'16"048
5 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'16"651
6 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'16"685
7 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'16"733
8 - Taito Kato - ART - 2'16"886
9 - Noah Strømsted - Trident - 2'16"954
10 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"046
11 - James Egozi - Saintéloc - 2'17"079
12 - José Garfias - PHM - 2'17"104
13 - Charlie Wurz - Evans - 2'17"359
14 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'17"474
15 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 2'17"479
16 - Evan Giltaire - ART - 2'17"765
17 - Kanato Le - ART - 2'17"790 
18 - Enzo Yeh - PHM - 2'17"900 
19 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'17"956
20 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'18"000 
21 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 2'18"317
22 - Reza Seewooruthun - Trident - 2'18"534 *
23 - Oscar Wurz - Evans - 2'18"820
24 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'18"947 *
25 - Yuki Sano - Tom's - 2'18"974 
26 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'19"163 
27 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'19"207 

* miglior tempo cancellato per aver provocato bandiera rossa

13 Nov [3:29]

Macao, libere 1
Kato sorprende tutti

Davide Attanasio - Foto GCS

C'è Taito Kato (ART) davanti a tutti, nella prima sessione libera che ha inaugurato il tradizionale lungo fine settimana della Coppa del Mondo di Macao, con le Tatuus Regional che dal 2024 hanno rimpiazzato le vetture di Formula 3. Neanche a dirlo, teatro dello spettacolo è l'iconico Circuito da Guia. Sei chilometri di passione, tra curve cieche, rail a profusione e una sede stradale larga al massimo 14 metri.

Il risultato del giapponese, pupillo Honda, può definirsi sorprendente. Non è un mistero che a Macao l'esperienza giochi un ruolo importante, e non è un caso che il campione della F4 francese sia l'unico all'interno dei primi dieci che, prima di adesso, non aveva mai guidato sul cittadino dell'ex colonia portoghese. Kato ha fermato il cronometro sul 2'16"412, e all'ultimo giro si stava ulteriormente migliorando. 



Poi, forse (le immagini non ci soccorrono), una toccatina alle barriere, e il ritorno ai box con la zona sospensiva posteriore che sarà oggetto di particolare attenzione da parte dei meccanici della squadra francese. Squadra francese, ART s'intende, che è partita subito con il piede giusto: oltre a Kato, Evan Giltaire è sesto, e Kanato Le insegue a ruota.

Non sorprende, invece, il "duo di lusso" del team Pinnacle, Mari Boya-Théophile Naël, in terza e quarta posizione. Loro che sono scesi di categoria dalla F3, perché al fascino di Macao è difficile rinunciare. E allo stesso modo, come da pronostico, Freddie Slater (Theodore Prema, in primo piano nella foto sopra) ha subito messo i cosiddetti puntini sulle i: secondo... questo era più facile da prevedere, alle spalle di Kato per 44 millesimi.

Si è ben districato anche Enzo Deligny (R-Ace), quinto. Su di lui, però, pende un'investigazione da parte della direzione gara perché, uscito di pista alla Lisboa quando sul cronometro mancavano dieci minuti, sarebbe riuscito a rientrare facendosi aiutare dai commissari presenti a bordo pista. 



Quanto agli italiani, Mattia Colnaghi e Matteo De Palo (R-Ace), entrambi con la livrea dell'academy alla quale appartengono (Red Bull per Colnaghi, McLaren per De Palo, foto sopra), hanno ottenuto piazzamenti poco al di là del decimo posto. Il campione dell Eurocup-3, in forza al team PHM, è risultato 11esimo; 13esimo, invece, il romano, reduce dal secondo posto nella regional europea alle spalle del solo Slater.

Sono stati tutti bravi, o quasi. Una sola interruzione, di otto minuti, è stata resa necessaria. La "colpa" è da ricercare in Hiyu Yamakoshi (Evans). Come nel caso di Kato, le immagini arrivano in ritardo, ma è facile ricostruire la dinamica: contatto con un rail e gomma posteriore destra che si stacca. 

Giovedì 13 novembre 2025, libere 1

1 - Taito Kato - ART - 2'16"412 - 13 giri
2 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'16"456 - 14
3 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"583 - 12
4 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 2'16"671 - 12
5 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'16"731 - 13
6 - Evan Giltaire - ART - 2'16"838 - 10
7 - Kanato Le - ART - 2'16"872 - 13
8 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"125 - 15
9 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'17"177 - 13
10 - Charlie Wurz - Evans - 2'17"567 - 14
11 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'17"826 - 12
12 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'18"187 - 12
13 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'18"275 - 14
14 - Enzo Yeh - PHM - 2'18"296 - 11
15 - Noah Strømsted - Trident - 2'18"427 - 11
16 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'19"057 - 12
17 - James Egozi - Saintéloc - 2'19"195 - 13
18 - Yuki Sano - Tom's - 2'19"196 - 13
19 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 2'19"784 - 12
20 - Reza Seewooruthun - Trident - 2'19"880 - 12
21 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'20"048 - 13
22 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'20"115 - 12
23 - José Garfias - PHM - 2'20"238 - 11 
24 - Oscar Wurz - Evans - 2'20"341 - 13
25 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'20"588 - 13
26 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 2'22"954 - 7
27 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'25"633 - 4

1 Nov [16:24]

FREC e il futuro - L'ombrello FIA
porterà più stabilità tra gli iscritti?

Massimo Costa

Siamo arrivati al giorno 1 novembre e c'è un campionato internazionale molto importante, di grande interesse, che non ha ancora ufficializzato il calendario per la prossima stagione. Stiamo parlando della FREC, la Formula Regional European Championship, che per strada ha perso la A, che stava per Alpine.

Con grande rammarico infatti, Renault, che utilizzava il marchio Alpine, ha deciso di chiudere un capitolo, o meglio, un romanzo infinito, che è stato fondamentale per il motorsport minore. Quel che ha fatto il costruttore francese con le sue categorie per i giovanissimi, come la Renault 2.0 poi di fatto divenuta Regional assieme al nuovo partner ACI Sport, non ha eguali nella storia.

Ora è tutto finito, una scelta maturata quando alla presidenza del gruppo francese vi era Luca De Meo, grande manager per l'automotive, decisamente non ben centrato per quanto concerne il motorsport, vedi il disastro compiuto con il team Alpine F1. De Meo ha chiuso con troppa leggerezza i vari reparti sportivi parigini, creando scompiglio tra i dipendenti e mettendo la parola fine a un percorso che è stato incredibile e unico. Dopo di che, De Meo se ne è andato... divenendo CEO del gruppo di moda e lusso Kering.

L'uscita di scena di Renault, annunciato già a metà stagione, ha creato qualche spavento e sono cominciati i ritardi. Sull'annuncio della monoposto per il prossimo anno, su chi avrebbe preso il posto di Renault, sull'organizzazione generale. Poi, appunto, si è saputo che sarebbe entrata la FIA al fianco di ACI Sport e con la presenza importante di Top Speed (promotore del Middle East Regionale e F4), le acque si sono in un certo senso calmate, i team che stavano prendendo informazioni presso altri campionati, leggi Eurocup-3 ed Euroformula, hanno iniziato a pensare a rimanere nel Regional.

Ancora aperta la questione calendario. Tutti lo hanno già annunciato (si attende solo la F4 spagnola che lo farà in occasione dell'ultimo appuntamento del 16 novembre), ma ancora dalla FIA e da ACI Sport nulla è arrivato. C'è stato lo splendido annuncio dei 300mila euro di premio al vincitore del campionato, che in un certo senso ricorda gli aiuti che Renault offriva al vincitore della Eurocup 2.0 per salire nella WSR 3.5.

Quest'anno si è poi avuta una nota piuttosto negativa rappresentata dal calo dei partecipanti con poche macchine in griglia rispetto a quel che ci aveva abituato la categoria. Di solito erano mediamente 34, ne abbiamo viste 26-28. A incidere, senza dubbio, i costi sempre più alti, tanto che si è arrivati a cifre che rasentano il milione di euro. Nel Regional 2025, sono passati ben 45 piloti e delle 10 squadre iscritte, soltanto Trident, Van Amersfoort, R-Ace e ART non hanno cambiato i piloti che hanno partecipato al primo appuntamento.

C'è poi stata una squadra (la decima) arrivata all'ultimo minuto, Akcel GP, che non si è dimostrata all'atezza ed ha dato forfait in anticipo sulla chiusura del campionato. G4 Racing ha utilizzato 7 piloti, CL Motorsport (altra new entry) ne ha schierati 6 come Prema, Sainteloc 5, il record spetta a RPM che ha portato in pista ben 11 diversi piloti. Un trend che ha messo in luce un certo malessere che, ci si augura, non si riproponga anche nel 2026.

30 Ott [23:08]

Test a Monza, 2° giorno
Gomez si porta a casa la "pole"

Massimo Costa - Foto Pellegrini

Mercoledì a Monza si è conclusa la due giorni di test che ha visto impegnati cinque team della Regional European by Alpine. Se Maksimilian Popov (Trident) era stato il più rapido martedì in 1'44"053, il vice campione della F4 Italia, Gabriel Gomez, si è preso il miglior tempo assoluto in 1'44"038. Il brasiliano del team ART ha siglato tale crono nel primo turno come solo Andrija Kostic (Trident) ci è riuscito. Tutti gli altri hanno ottenuto i loro migliori tempi nella seconda sessione.

Martedì si era registrata una doppietta Trident, mercoledì l'uno-due lo ha realizzato il team ART. Dopo Gomez si è piazzato il compagno Kabir Anurag, anche lui protagonista della F4 Italia quest'anno, 1'44"200 il suo tempo. Kostic, come detto, ha concluso terzo in 1'44"209 davanti al compagno Popov, 1'44"306. Quinto Emanuele Olivieri, unico italiano presente, schierato da R-Ace.

Mercoledì 30 ottobre 2025, i migliori tempi dei 4 turni del 2° giorno

1 - Gabriel Gomez - ART - 1'44"038
2 - Kabir Anurag - ART - 1'44"200
3 - Andrija Kostic - Trident - 1'44"229
4 - Maksimilian Popov - Trident - 1'44"306
5 - Emanuele Olivieri - R-Ace - 1'44"341
6 - Jules Caranta - ART - 1'44"463
7 - Zhenrui Chi - CL Motorsport - 1'44"466
8 - Miguel Costa - Van Amersfoort - 1'44"487
9 - Rashid Al Dhaheri - R-Ace - 1'44"540
10 - Yuki Sano - R.Ace - 1'44"725
11 - Leandro Juncos - Van Amersfoort - 1'45"260
12 - Wiktor Dobrzanski - Van Amersfoort - 1'46"015

28 Ott [20:06]

Test a Monza, 1° giorno
Doppietta Trident con Popov e Kostic

Massimo Costa - Foto Pellegrini

Domenica pomeriggio a Monza si è concluso il campionato 2025 della Regional European by Alpine. In attesa della nuova monoposto e del nuovo motore, alcuni team della categoria si sono fermati sul circuito brianzolo , precisamente ART, CL Motorsport, R-Ace, Trident e Van Amersfoort. Per loro, l'occasione giusta per schierare nuovi volti interessati alla categoria in vista del 2026.

Alla fine dei quattro turni, il più veloce è risultato Maksimilian Popov del team Trident in 1'42"877. Il russo ha preceduto il compagno di squadra Andrija Kostic, 1'43"326 il suo crono. Entrambi provenienti dalla F4 italiana, hanno realizzato per Trident una bella doppietta.

Terza prestazione per l'unico "ripetente" della categoria presente in questa giornata di prove, Rashid Al Dhaheri. L'ermiratino, che quest'anno ha corso per Prema, è salito sulla Tatuus del team R-Ace siglando il tempo di 1'44"168. Debutto nella serie per il vice campione italiano della F4, Gabriel Gomez. Il brasiliano ha guidato per il team ART risultando quarto in 1'44"257.

Alle spalle di Gomez, Emanuele Olivieri che rimane legato a R-Ace dopo la stagione nella F4. Il piemontese ha segnato il crono do 1'44"272 precedendo il compagno di squadra Yuki Sano , vice campione della Super Formula Ligths giapponese e quarto nella F4 del suo Paese nel 2024.

Settima prestazione per Zhenrui Chi col team di famiglia, CL Motorsport. Il cinese è stato tra i protagonisti della F4 italiana e si è messo alle spalle Jules Caranta, in arrivo dalla F4 francese e Junior Red Bull, schierato da ART. Dagli USA è arrivato a Monza Leandro Juncos: con Van Amersfoort ha svolto un ottimo lavoro chiudendo non lontano da Caranta e davanti al compagno Miguel Costa, brasiliano che quest'anno ha gareggiato nella F4 spagnola.

Juncos, figlio del proprietario del team Indycar, dopo un 2024 vissuto nella USF Juniors, questa stagione è sbarcato in Europa partecipando alla inglese GB4, che si corre con le Tatuus vecchia generazione, risultando quinto in campionato con una vittoria all'attivo. Con la terza vettura di ART, Kabir Anurag, che ha corso nella F4 Italia. Con Van Amersfoort anche il polacco Wiktor Dobrzanski, prodotto della F4 spagnola.

Martedì 28 ottobre 2025, i migliori tempi assoluti dopo 4 turni

1 - Maksimilian Popov - Trident - 1'44"053 - 2° turno
2 - Andrija Kostic - Trident - 1'44"080 - 2° turno
3 - Rashid Al Dhaheri - R-Ace - 1'44"168 - 2° turno
4 - Gabriel Gomez - ART - 1'44"257 - 1'44"257 - 2° turno
5 - Emanuele Olivieri - R-Ace - 1'44"272 - 2° turno
6 - Yuki Sano - R-Ace - 1'44"476 - 2° turno
7 - Zhenrui Chi - CL Motorsport - 1'44"554 - 2° turno
8 - Jules Caranta - ART - 1'44"931 - 4° turno
9 - Leandro Juncos - Van Amersfoort - 1'45"131 - 2° turno
10 - Miguel Costa - Van Amersfoort - 1'45"155 - 3° turno
11 - Kabir Anurag - ART - 1'45"233 - 4° turno
12 - Wiktor Dobrzanski - Van Amersfoort - 1'46"141 - 3° turno

26 Ott [15:56]

Monza - Gara 2
Slater chiude al meglio l'anno

Da Monza - Giulia Rango

Titoli di coda per la stagione 2025 della Formula Regional European Championship by Alpine, che oggi, a Monza, ha celebrato la storica centesima gara della serie e l’ultimo appuntamento con Renault/Alpine.

Freddie Slater (Prema) ha chiuso in bellezza, conquistando l’ottava vittoria stagionale. Scattato dalla pole position, l’inglese ha gestito la corsa con autorità dal primo all’ultimo giro, difendendo la leadership anche dopo la prima delle due safety-car, con una ripartenza impeccabile che gli ha permesso di staccare immediatamente gli inseguitori.

Come spesso accaduto in questa stagione, dove c’è Slater c’è anche Matteo De Palo (Trident): i due futuri compagni di squadra in Formula 3, hanno completato ancora una volta un 1-2 che ha caratterizzato gran parte del campionato. Terzo sul podio Evan Giltaire (ART), autore di un finale in crescita: il francese, partito forte a Misano nel primo round, aveva perso un po’ di slancio nella parte centrale della stagione, ma negli ultimi appuntamenti è tornato competitivo, conquistando punti preziosi in quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione nella categoria.

Tra le rimonte più notevoli, spiccano quelle di Taito Kato (ART), salito dall’11esima alla quarta posizione, Jin Nakamura (R-Ace), da 12esimo a sesto dopo essersi difeso con grinta da Pedro Clerot (VAR), Tomass Stolcermanis (RPM), capace di rimontare dalla 19esima alla nona piazza, e Akshay Bohra (R-Ace), che dal 18esimo posto è riuscito a entrare in zona punti.

La gara ha offerto diversi duelli interessanti: Giltaire ha difeso con determinazione la terza posizione da un rapido Nikita Bedrin (Sainteloc), autore di un confronto acceso con Kato per la quarta piazza. La lotta tra i due, però, è finita con il ritiro del russo dopo un incidente di gara.

Ottima prestazione per Jan Przyrowski (RPM), quinto al traguardo, che è riuscito ad andare a punti nel weekend del suo debutto nella categoria, provenendo dalla F4 spagnola, in cui con ogni probabilità correrà anche nel 2026. Il giovane polacco ha raccolto dieci punti importanti, confermando un ottimo adattamento alla vettura.

Due le safety-car intervenute durante la corsa: la prima proprio in seguito al contatto tra Bedrin e Kato, la seconda – che ha messo ufficialmente fine alla corsa – per un incidente in curva 1 che ha coinvolto diverse vetture. In lotta per l’ottava posizione, Dion Gowda (VAR) ed Enzo Deligny (R-Ace) hanno entrambi bloccato in frenata alla prima chicane: Gowda, rientrando dopo la via di fuga, ha centrato il compagno di squadra, Hiyu Yamakoshi, coinvolgendo anche Deligny, costretto a un’escursione, ed Enea Frey (CL Motorsport), a cui è toccata la stessa sorte.

Con questa gara si chiude anche la battaglia per il titolo delle squadre, vinto da R-Ace GP, che torna al successo dopo il 2021. Grazie ai punti combinati di Jin Nakamura, Enzo Deligny e Akshay Bohra, la squadra francese ne ha totalizzati 448, superando Prema (409), a cui oggi è mancato Jack Beeton. L’australiano non ha infatti preso parte a gara 2, essendo già partito per gli Stati Uniti, dove lo attende la sua nuova avventura in Indy NXT.

Aggiornamento penalità
Liu ha ricevuto due posizioni di penalità per un sorpasso effettuato fuori pista ai danni di Maschio, scendendo così dal 12esimo al 14esimo posto. Dion Gowda (VAR) è stato sanzionato con 10” di penalità per aver causato un incidente con Al Dhaheri, oltre a un drive-through (convertito in 25”) per un ulteriore contatto con Yamakoshi. Tuttavia, il pilota indiano non ha concluso la gara, quindi le penalità non influiscono sul risultato finale. Infine, Al Dhaheri ha ricevuto una penalità di 10” per un contatto con Kanato Le, retrocedendo così dal 17esimi al 20esimo posto.

Domenica 26 ottobre 2025, gara 2

1 - Freddie Slater - Prema - 17 giri 36'23"213
2 - Matteo De Palo - Trident - 0"651
3 - Evan Giltaire - ART - 0"864
4 - Taito Kato - ART - 1"355
5 - Jan Przyrowski - RPM - 1"715
6 - Jin Nakamura - R-Ace - 2"129
7 - Pedro Clerot - Van Amersfoort - 2"293
8 - Michael Belov - CL Motorsport - 2"989
9 - Tomass Stolcermanis - ROM - 3"319
10 - Akshay Bohra - R-Ace - 3"594
11 - James Egozi - Sainteloc - 3"753
12 - Giovanni Maschio - RPM - 4"088
13 - Edu Robinson - G4 Racing - 5"129
14 - Ruiqi Liu - Trident - 3"865*
15 - Saqer Al Maosherji - G4 Racing - 5"260
16 - Nandhavud Bhirombhakdi - Trident - 6"018
17 - Yaroslav Veselaho - Sainteloc - 6"567
18 - Edouard Borgna - G4 Racing - 8"213
19 - Kanato Le - ART - 8"422
20 - Rashid Al Dhaheri - Prema - 6"196**

*2 posizioni di penalità
**10" di penalità
***35" di penalità

Ritirati
Enzo Deligny
Hiyu Yamakoshi
Dion Gowda***
Enea Frey
Nikita Bedrin

Il campionato
1.Slater 313; 2.De Palo 277; 3.Deligny, Clerot 235; 5.Giltaire 185; 6.Bohra 159; 7.Kato 107; 8.Al Dhaheri 105; 9.Yamakoshi 86; 10.Nakamura 81; 11.Bedrin 72; 12.Gowda 38; 13..Beeton 32; 14.Le 30; 15.Belov 27; 16.Bhirombhakdi 24; 17.Maschio 6; 18.Liu 4; 19.Eyckmans 2; 20.Robinson, Francot 1.

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