formula 1

GP a Madrid: svelata una
prima bozza del tracciato
L’italiana Dromo vince l’appalto

Alfredo Filippone Ci sono aggiornamenti sul probabile GP urbano a Madrid, con il quotidiano El Mundo che continua a pubblicar...

Leggi »
Rally

Hankook sarà il nuovo fornitore di
pneumatici per il triennio 2025-27

Michele Montesano A partire dal 2025 Hankook fornirà in esclusiva gli pneumatici nel WRC. A deciderlo il Consiglio Mondiale...

Leggi »
Rally

Mikkelsen torna in Hyundai
Dividerà la i20N con Lappi e Sordo

Michele Montesano - XPB Images Hyundai Motorsport ha ufficializzato la propria formazione in vista della stagione 2024 del ...

Leggi »
formula 1

Anteprima
Gran Premio di Spagna urbano a
Madrid dal 2026: è quasi fatta

Alfredo Filippone Sarebbe imminente l’annuncio da parte di Liberty Media del ‘trasferimento’ a partire dal 2026 del GP di Sp...

Leggi »
formula 1

Saranno sei le gare Sprint 2024
Shanghai e Miami le novità

Saranno nuovamente sei le gare Sprint che la F1 svolgerà nella stagione 2024. Oltre a Spielberg e San Paolo, che hanno ospita...

Leggi »
World Endurance

Cambiano le qualifiche con l’Hyperpole
GT con singola mescola nelle prime gare

Michele Montesano Fervono i preparativi in vista della prossima stagione del FIA WEC. Nessuna rivoluzione per il Mondiale E...

Leggi »
PrevPage 1 of 10Next
5 Dic [11:45]

Cambiano le qualifiche con l’Hyperpole
GT con singola mescola nelle prime gare

Michele Montesano

Fervono i preparativi in vista della prossima stagione del FIA WEC. Nessuna rivoluzione per il Mondiale Endurance, bensì piccole modifiche per garantire uno spettacolo ancora più serrato ed entusiasmante. La prima novità riguarda il format di qualifiche che ricalcherà quanto visto nella 24 Ore di Le Mans. Con l’esclusione della LMP2, il Mondiale Endurance vedrà solamente due classi in pista. Sia le Hypercar che le LMGT3 avranno quindi a disposizione una qualifica di dodici minuti ciascuna. In seguito, i migliori dieci di ogni categoria accederanno all’Hyperpole, un’ulteriore sessione di dieci minuti per decretare la pole e la parte alta della griglia.

Un’altra novità riguarderà l’introduzione della Virtual Safety Car, regime di neutralizzazione che andrà ad affiancarsi alla Full Course Yellow e alla safety car. La nuova procedura, che sarà introdotta ai sensi dell’articolo 14.7 del Regolamento Sportivo, potrà essere usata a discrezione del direttore di gara e prevede che le vetture procedano in fila indiana ad una velocità massima di 80 km/h. Ogni periodo di VSC potrà durare al massimo due giri e sarà seguito sempre da una procedura di safety car. Inoltre, sempre durante il regime di VSC, rimarrà aperto l’accesso alla pit-lane.

Dal punto di vista prettamente tecnico Goodyear, fornitore unico della nuova classe LMGT3, nel primo scorcio di stagione fornirà gli pneumatici slick con una sola mescola denominata B. In seguito, con ogni probabilità dopo la 24 Ore di Le Mans, verrà introdotta una seconda specifica più dura (la C) per affrontare i circuiti con un degrado più elevato. In ogni caso, anche quando ci saranno a disposizione due mescole, Goodyear porterà un solo tipo di pneumatico per ogni weekend di gara. Confermata la gomma da bagnato basata su quella già sviluppata per la 24 Ore del Nürburgring.

27 Nov [12:08]

Svelato l’elenco della stagione 2024:
19 Hypercar per l’assoluto e 18 LMGT3

Michele Montesano

Non accenna ad arrestarsi il successo del FIA WEC. I numeri fatti registrare nella stagione appena conclusa verranno ulteriormente incrementati nel 2024. Saranno infatti ben trentasette le vetture che prenderanno parte al campionato Mondiale Endurance che scatterà con la 1812 km del Qatar del prossimo marzo. Per la prima volta il WEC sarà composto solamente da due classi: la Hypercar, che vedrà diciannove tra LMH e LMDh, e diciotto LMGT3.

Prosegue la ‘Golden Age’ del Mondiale Endurance con Toyota che sarà ancora la squadra da battere. Le due GR010 Hybrid vedranno al via i campioni del mondo Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa affiancati da Mike Conway, Kamui Kobayashi e la new entry Nyck De Vries. A sfidarla ancora una volta la Ferrari che, per ora, ha confermato il vincitore della 24 Ore di Le Mans Alessandro Pier Guidi e il poleman della classica francese Antonio Fuoco. Un’interessante novità sarà la terza 499P gestita privatamente dal team AF Corse che verrà affidata dal già confermato Robert Kubica al quale potrebbero aggiungersi Yifei Ye e Robert Shwartzman.

Il 2024 dovrà essere la stagione del riscatto per Peugeot che, stando a indiscrezioni, si presenterà con due 9X8 LMH aggiornate nella veste aerodinamica. Il costruttore francese per ora ha confermato i piloti Paul di Resta e Loïc Duval. Nulla di fatto per il team Pescarolo che aveva provato ad iscrivere un prototipo transalpino in forma privata. Respinta l’iscrizione anche al Vanwall Racing, mentre nel 2024 ci sarà il debutto della Isotta Fraschini. La Tipo 6 LMH verrà gestita dal team Duqueine e affidata a Jean-Karl Vernay e Alejandro Garcia, ancora da annunciare il terzo pilota.

Decisamente nutrito il gruppo delle LMDh. C’è trepidazione per il debutto della Lamborghini SC63 schierata dall’Iron Lynx. La formazione italiana, che sarà impegnata anche in IMSA, per ora ha confermato il solo Mirko Bortolotti. Stagione d’esordio anche per Alpine che ha già annunciato i piloti che guideranno la coppia di A424. Dopo una prima stagione di apprendimento in IMSA, BMW farà il suo debutto anche nel Mondiale Endurance supportata dal team WRT.

Già presenti quest’anno, Cadillac e Porsche hanno confermato la presenza anche per il 2024. Sarà ancora una sola la V-Series.R con Earl Bamber e Alex Lynn. Così come il campionato appena concluso, le 963 LMDh saranno le vetture più rappresentate in griglia. Oltre alle due vetture ufficiali del Penske, squadra che ha confermato in toto i suoi piloti, ci sarà il raddoppio del Team Jota oltre alla Porsche del Proton Competition.

Assenti le LMP2, che saranno regolarmente al via della 24 Ore di Le Mans, e mandate in pensione le LMGTE, farà il suo esordio la classe LMGT3. Ferrari, tramite AF Corse, sarà al via con le nuove 296 GT3 una affidata a Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr e la seconda ad Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau. WRT scenderà in campo con due BMW M4 GT3 di cui una per l’ex campione della MotoGP Valentino Rossi. Non potevano mancare le Lamborghini Huracan GT3 dell’Iron Lynx e della squadra tutta al femminile Iron Dames.

Da sempre legato a Porsche, il Proton Competition porterà all’esordio le nuovissime Ford Mustang. La Casa di Zuffenhausen verrà invece rappresenta dal Manthey che tra i suoi piloti può annoverare l’esperto Richard Lietz. Cambio di colori anche per il TF Sport che passerà da Aston Martin a Corvette potendo contare su Charlie Eastwood e Daniel Juncadella. Le Vantage GT3 verranno invece schierate dall’Heart of Racing, il quale si occuperà anche dello sviluppo della Valkyrie LMH, e dal D’Station Racing.

Orfana della LMP2, United Autosports sarà presente ugualmente nel WEC ma con le McLaren 720S GT3 Evo annunciando la presenza di Marino Sato e Gregoire Saucy. Reduce dalla stagione trionfale nel GT World Challenge Europe, l’Akkodis-ASP farà il grande balzo nel Mondiale Endurance. Per l’occasione la squadra abbandonerà le Mercedes AMG per schierare due Lexus RC F GT3 per i già annunciati Josè Maria Lopez e l’ex Audi Kelvin van der Linde.


23 Nov [14:53]

Intervista a Daniil Kvyat
“Orgoglioso di rappresentare Lambo
Super Formula? Perché no..."

Luca Basso - XPB Images

L’avventura di Daniil Kvyat in Formula 1 si è conclusa definitivamente nel 2020, dopo aver corso per due stagioni consecutive con la Toro Rosso (poi diventata AlphaTauri). Il pilota russo pensa ancora al Circus iridato ma, nei successivi tre anni, ha ricoperto il ruolo di riserva in Alpine, ha corso nella NASCAR e nel FIA World Endurance Championship.

Lo scorso aprile è arrivata la chiamata da parte di Lamborghini, per competere nella categoria Hypercar con la nuovissima SC63 LMDh, e Kvyat ha colto l’occasione al volo. Proprio in occasione delle Lamborghini World Finals di Vallelunga, è stato annunciato il suo impegno nel WEC, insieme a quello di Andrea Caldarelli (altro ufficiale Lamborghini) nell’IMSA.

Kvyat troverà quindi Mirko Bortolotti al proprio fianco, più un terzo nome ancora da annunciare (si parla di Edoardo Mortara). Caldarelli, invece, condividerà l’abitacolo con Romain Grosjean e, molto probabilmente, Matteo Cairoli.  

Dal prossimo anno sarai impegnato con la nuova SC63 LMDh di Lamborghini come pilota ufficiale nel WEC. Cosa rappresenta questa nuova avventura per la tua carriera? Possiamo considerarla una svolta?
“In qualche senso sì, penso che il WEC sia decisamente uno dei più importanti campionati del mondo nell’endurance. Per me è un grande orgoglio e opportunità poter rappresentare Lamborghini in questo nuovo progetto LMDh. Essendo quest’ultimo partito da zero, ci tengo molto, c’è tanto sviluppo e lavoro da fare, quindi sono contento di essere insieme a loro in questa avventura.”

Com’è nato l’accordo con Lamborghini?
“Direi tra me, Enrico Toccacielo e i fratelli Piccini [Andrea e Giacomo, ndr]. Ci siamo visti lo scorso anno e abbiamo svolto un paio di giornate di test in Bahrain. Da lì abbiamo capito che ci piaceva lavorare insieme e che potevo essere parte di questo progetto di Lamborghini. Tutto è nato così ed è stato facile trovare un accordo.”

Quest’anno hai corso nel FIA WEC, nella classe LMP2, con Prema, dunque hai avuto modo anche di vedere da vicino Hypercar e LMDh insieme in pista. Credi che, anche nel 2024, ci sarà una notevole differenza di prestazioni tra questi due tipi di prototipi?
“È chiaro che è stato fatto un grande lavoro nel Balance of Performance. Quest’anno è stato importante per tutti capire come gestirlo al meglio, ho visto comunque delle battaglie abbastanza ravvicinate e tante squadre erano molto vicine tra loro. Speriamo che, da tutto ciò che abbiamo imparato quest’anno, si possa partire da una buona base nel 2024.”



Ti è servita questa esperienza in LMP2, in vista del tuo approdo in LMDh?
“Per me è stata molto importante perché la gestione e l’approccio sono diversi rispetto a dove ho corso e ho imparato molte cose. In questo modo, per il prossimo anno, non devo stare lì a pensare troppo alle procedure, alla gestione della corsa. Sono subito pronto a concentrarmi sulle performance e nient’altro.”

Come ti sei trovato a dividere l’abitacolo con altri piloti, abituato a correre da solo?
“Non è stato così difficile. È un cambiamento in più a cui devi abituarti, cercando di capire il comportamento della macchina e guidarla così com’è. Se tutti si sentono a loro agio e sono contenti puoi procedere tranquillamente. Ripeto, per me non è stato difficile.”

Parlando invece della tua stagione, avete iniziato con un secondo posto a Sebring ed una pole position a Portimao. Dopodiché, come mai non siete riusciti a riconfermarvi sul podio?
“Abbiamo avuto tanti alti e bassi quest’anno. Direi che, da un certo punto di vista, non è stata una stagione costante. Abbiamo commesso qualche errore e non abbiamo tenuto quel buon ritmo delle prime gare. In Bahrain non è andata così male, però come team abbiamo imparato molto bene su quali aspetti possiamo migliorare. Abbiamo individuato quali aree su cui dobbiamo lavorare perché, qualche volta, la vettura non è stata così performante o lasciavamo alcune cose indietro.”

Com’è stato lavorare al fianco di Mirko Bortolotti, che ritroverai in equipaggio il prossimo anno?
“Molto bene, sono stato molto contento di averlo come compagno di squadra. Lui ha tantissima esperienza in questo tipo di gare: ad esempio, a Sebring mi ha fatto subito capire che dovevo lavorare molto sulla procedura del cambio pilota, mi ha spiegato tutti i dettagli. Mi è stato molto d’aiuto e, senza di lui, sarebbe stato molto più difficile apprenderla. Poi, si adatta bene e velocemente alla situazione, è molto esperto. Penso che possiamo essere un buon equipaggio insieme in Lamborghini.”

Oltre all’impegno con Lamborghini, hai in mente altri programmi per il 2024? Proprio in questi giorni si è parlato di un tuo interessamento alla Super Formula giapponese…
“Mi becchi proprio nel momento giusto, in cui non posso dirti ancora nulla... Non nascondo che l’interesse verso la Super Formula è alto, le macchine sono le più veloci e le più simili alla Formula 1 che ho guidato per tanti anni. Lì non avrei problemi di adattamento, penso di poter fare molto bene. E più gare fai meglio è, ed io voglio disputare più corse possibili.”



Nel 2021 sei stato pilota di riserva Alpine, mentre lo scorso anno addirittura hai corso in NASCAR. Come hai trascorso questi due anni “a mezzo servizio”? Sono stati difficili?
“Con Alpine è stato, diciamo, un anno sabbatico, che serviva per rimanere nell'ambiente. Nel 2022 ho fatto un po’ di tutto, sono finito nella NASCAR perché è un campionato che mi ha sempre affascinato. Correrci è stato una realizzazione di un piccolo sogno, ma è complicato entrarci a tempo pieno. Mi è piaciuta molto l’esperienza, ma sono ritornato in Europa dove avevo già un nome e molte conoscenze.”

Quindi, com’è stato correrci e come hai trovato l’ambiente della NASCAR, molto diverso rispetto all’Europa?
"Ho fatto delle gare nella Cup, la squadra è stata creata all’ultimo minuto e non siamo stati troppo competitivi. Al contrario della Xfinity dove ho avuto modo di correre con un team da top 5. Usare un cambio ad H e con una frizione old-style è stata un’esperienza da anni Ottanta. Devo dire che mi è piaciuto un sacco, tanta bagarre, la gente che cerca di buttarti fuori perché non ci sono le penalità, gli ultimi giri sono stati quelli più pazzi della mia vita. Se ci fosse stata un’opportunità mi sarebbe piaciuto provare di nuovo, ma ora il mio focus è in Lamborghini".

Pensi ancora alla Formula 1 e alla possibilità di poterci ritornare? Oppure è un capitolo chiuso?
“Ovvio, chi non ci pensa alla Formula 1? Nel Mondiale, ho fatto una delle mie gare migliori nel 2020, sicuramente la mia qualifica migliore è stata l’ultima gara in carriera. Come performance sento che è la cosa più facile per me. Le opportunità, come sappiamo, sono pochissime e servono tante cose che capitano affinché io possa tornare. Chissà, tutto può succedere nella vita… Però, come detto, tengo tantissimo a questo progetto di Lamborghini e non voglio distrarmi.”

22 Nov [12:55]

Kubica a Imola con la Ferrari
Sarà un pilota di AF Corse

Massimo Costa

Sono arrivati a Imola lunedì sera. Prima i bilici BMW Motorsport e WRT, poi quello di AF Corse, un solo truck. Che si sono sistemati nella parte iniziale dei box del circuito romagnolo, quella verso la Rivazza. Ad attenderli, due giornate di test privati e una novità molto interessante: la presenza sulla Hypercar Ferrari di Robert Kubica. Un vero colpo a sorpresa quello messo a segno da Amato Ferrari che porterà in pista l'ex pilota di F1 polacco. In un certo senso, una chiusura del cerchio, perché quando Kubica ebbe nel 2011 quel drammatico incidente in un Rally italiano amatoriale, ad Andora, che mise fine alla sua lanciatissima carriera, l'accordo con la Ferrari F1 per la stagione 2012 era praticamente concluso.

Poi, il ritorno nel Motorsport nel Mondiale Rally 2013, l'avvicinamento alla pista, il clamoroso ritorno in F1 nel 2017 con la Renault in un test a Budapest, il passaggio alla Williams nel 2018 per una serie di prove libere e test. Incredibile il rientro nel mondo dei Gran Premi nel 2019, sempre con la Williams. Nel 2020, il passaggio alla Sauber come tester e l'opportunità di disputare due Gran Premi nel 2021. Nel frattempo, Kubica aveva avviato la partecipazione a gare con le ruote coperte come il DTM nel 2020 e l'Endurance nel 2021 dove ha vinto il titolo LMP2 con WRT. Sautata la Sauber alla fine del 2022, Kubica nel frattempo si era dedicato all'Endurance LMP2 correndo nel FIA WEC con Prema e poi nuovamente con WRT vincendo quest'anno il Mondiale Endurance.

Ora la grande occasione di passare alla guida delle Hypercar e per di più con la Ferrari. Una grande opportunità che si potrebbe concretizzare se la Ferrari schiererà nel campionato WEC un terzo prototipo.sotto le insegne di AF Corse. 

22 Nov [11:35]

Alpine annuncia Schumacher
In arrivo anche Habsburg e Chatin

Michele Montesano

Alpine ha annunciato la formazione con cui affronterà il ritorno nella classe regina del FIA WEC. A guidare le due A424 LMDh, oltre ai confermati Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere e Charles Milesi, saranno Mick Schumacher, Ferdinand Habsburg e Paul-Loup Chatin. Per la definizione degli equipaggi bisognerà però attendere il prossimo sette febbraio quando, per l’occasione, verrà svelata anche la livrea definitiva dell’Hypercar transalpina.

Com’era lecito attendersi, la ‘trazione’ del team Alpine sarà prettamente francese vista la presenza di ben quattro piloti transalpini. Se Lapierre è da sempre un punto fermo della squadra, oltre a essere stato il primo a occuparsi proprio dello sviluppo della A424, Milesi e Vaxiviere quest’anno hanno preso parte al WEC difendendo i colori Alpine in classe LMP2. Infine Chatin, che ha provato la LMDh francese negli ultimi test ad Alcaniz, non è di certo un volto nuovo per il costruttore. Il trentaduenne transalpino ha conquistare la ELMS nel 2024 proprio con il team Signatech Alpine, titolo poi bissato nel 2019 con l’IDEC Sport.

Anche Habsburg ha avuto l’opportunità di provare la A424 LMDh nel corso della sessione andata in scena sul tracciato spagnolo di Alcaniz. Nonostante i soli ventisei anni, l’austriaco può vantare una vasta esperienza nel mondo Endurance. Oltre al campionato ELMS conquistato lo scorso anno con il Team Prema, Habsburg nel 2021, nelle vesti di pilota WRT, ha ottenuto il titolo di classe LMP2 del WEC coronato dal trionfo della 24 Ore di Le Mans.

All’esordio nel mondo delle gare di durata, senza dubbio il nome che attirerà maggior risonanza mediatica sarà quello di Schumacher. Dopo aver preso parte a quarantatré Gran Premi di Formula 1 con il team Haas nel biennio 2021-22, per il figlio d’arte si apre un nuovo capitolo. Il
test svolto a Jerez de la Frontera a metà ottobre ha convinto entrambe le parti, tanto da decide di intraprendere insieme questa nuova avventura. Il tedesco, inoltre, anche per il prossimo anno manterrà il ruolo di terzo pilota Mercedes in Formula 1.

21 Nov [7:00]

Prove di durata per Alpine ad Alcaniz
Completati oltre 5.000 km in 30 ore

Michele Montesano

Alpine ha completato la prima simulazione di durata della A424 in vista del debutto nel FIA WEC nella prossima stagione. La LMDh francese è stata messa alla prova sul circuito spagnolo di Alcaniz dove ha completato 5.027 km in trenta ore. Oltre a sviluppare la vettura e appurarne l’affidabilità, nella quattro giorni di test sono state provate alcune nuove componenti e approfondita la messa a punto degli pneumatici Michelin.

Come confermato da Philippe Sinault, Team Manager della Signatech, nella lunga sessione si è cercato di simulare le più disparate fasi di gara, comprese neutralizzazioni e ripartenze, al fine di testare a fondo la A424 e allenare il team. Purtroppo l’obiettivo di completare 5.400 km non è stato raggiunto per problemi riscontrati al turbo del propulsore Mecachrome e all’impianto elettrico della LMDh, oltre a perdite di acqua e di olio.



Ad alternarsi sulla Alpine A424, costruita sul telaio Oreca LMP2, sono stati gli ufficiali Charles Milesi, Nicolas Lapierre e Martthieu Vaxiviere. Inoltre in Spagna si è visto al volante della vettura francese anche Paul-Loup Chatin. Per il francese un test conoscitivo in ottica di un possibile impegno con i colori Alpine nella prossima stagione del Mondiale Endurance.

Contemporaneamente un secondo esemplare della A424 è giunto in America per avviare l’iter di omologazione per l’IMSA. Il telaio della LMDh francese verrà quindi analizzato nella galleria del vento Windshear in Carolina del Nord prima di ricevere il nullaosta. Dopo aver analizzato i dati raccolti, l’Alpine scenderà nuovamente in pista a metà dicembre sul circuito di Portimão.

20 Nov [23:18]

Toyota nel segno della stabilità
Unica novità De Vries al posto di Lopez

Michele Montesano

Squadra che vince non si cambia, o quasi. Per la stagione 2024 del FIA WEC Toyota ha confermato tutti i suoi piloti meno che uno. Sarà infatti Josè Maria Lopez a cedere il volante della GR010 Hybrid a Nyck De Vries che andrà ad affiancare Mike Conway e Kamui Kobayashi. Proveniente da una breve quanto difficile esperienza in Formula 1 con Alpha Tauri, l’olandese già tre anni fa ha avuto modo di provare la LMH nipponica ricoprendo anche il ruolo di pilota di riserva della squadra giapponese.

Non nuovo nelle gare Endurance, l’ultima stagione completa di De Vries nel WEC risale al 2019-20 quando ha corso tra le fila del Racing Team Nederland conquistando la vittoria della 6 Ore del Fuji in classe LMP2. L’olandese il prossimo anno si alternerà tra l’impegno nel Mondiale Endurance con Toyota e la Formula E nelle vesti di pilota Mahindra.

Pur proseguendo il legame con la Casa giapponese, Lopez verrà dirottato nel programma Lexus LMGT3. Dopo sette stagioni, due titoli mondiali e quindici gare vinte, tra cui la 24 Ore di Le Mans del 2021, l’argentino correrà con la GT nipponica gestita dal team Akkodis ASP.

Del tutto invariato l’equipaggio dei campioni in carica composto da Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. Dopo aver conquistato il titolo sia nella Super Formula che nel Super GT, Ritomo Miyata è stato nominato pilota di riserva Toyota nel WEC. Inoltre il ventiquattrenne giapponese il prossimo anno prenderà parte anche alla ELMS, con il Cool Racing, e in Formula 2 con un team ancora da definire.

9 Nov [12:35]

Il BoP non può essere un alibi per i
costruttori, ma servono nuove misure

Michele Montesano - XPB Images

Croce e delizia del FIA WEC, il BoP (Balance of Performance),
pur se non espressamente menzionato dagli addetti ai lavori, è stato nell’occhio del ciclone nell’arco di tutta la stagione del Mondiale Endurance appena conclusa. Infatti, in diverse occasioni i team hanno puntato il dito sul sistema chiamato a bilanciare i valori in campo tra le due tipologie di vetture, LMH e LMDh, impegnate in pista.

L’arrivo di numerosi costruttori, che aumenteranno ulteriormente nel 2024, ha portato più visibilità al WEC ma, al contempo, ha messo in evidenza un sistema troppo macchinoso e di difficile comprensione da parte di un pubblico più generalista. Senza dubbio un male necessario, al fine di uniformare le prestazioni delle varie Hypercar, il BoP però dovrà essere rivisto per rendere più comprensibili le gare e, soprattutto, rendere giustizia al lavoro svolto dai costruttori.



La stagione appena trascorsa, la prima che ha visto correre contemporaneamente LMH e LMDh, si può infatti dividere in tre fasi. La prima, che ha preceduto Le Mans, in cui tutte le squadre hanno lavorato al fine di trovare la quadra sulle rispettive vetture, oltre a studiare il livello degli avversari, e che ha visto emergere le LMH di Toyota e Ferrari. La 24 Ore di Le Mans stessa, in cui è stato utilizzato un BoP differente oltre alla reintroduzione del pre-riscaldamento degli pneumatici prima di scendere in pista. Infine l’ultimo scorcio di campionato che, da Monza fino al Bahrain, ha visto un BoP più favorevole alle LMDh.

Nate da due regolamenti diametralmente opposti, il primo anno di coabitazione tra LMH e LMDh ha costretto FIA e ACO a rivedere le procedure del BoP. A differenza della scorsa stagione, in cui le equivalenze venivano ritoccate di gara in gara, si è quindi deciso di garantire una maggiore stabilità stilando un BoP che raggruppasse più gare, basandosi inizialmente tramite simulazioni e poi sull’analisi dei dati raccolti in pista.



A seguito di un incontro, tenutosi a Parigi lo scorso settembre, in cui si è discusso tra i costruttori e la FIA sulla possibilità di rivedere il sistema del BoP, pare siano uscite reazioni contrastanti. Di conseguenza si è deciso di mantenere invariata la linea adottata finora cercando di perfezionarla anziché stravolgerla. Infatti, oltre alle performance in pista, bisogna monitorare anche una possibile escalation di costi da parte delle Case automobilistiche impegnate nel campionato.

A tal proposito Richard Mille, il presidente della Commissione Endurance della FIA, si è così espresso: “Sappiamo già come evitare una possibile impennata di costi. Oltre alla finestra di prestazione, abbiamo diversi parametri su cui poter lavorare per mitigare una tale ipotesi. Il BoP non può essere un alibi per i costruttori, se sono state effettuare scelte errate in fase di progettazione non c’è modo di poter agire per riportate tutti allo stesso livello. Stiamo lavorando per introdurre un sistema di equivalenza più semplice e che dia più meritocrazia a chi ha lavorato meglio”.

6 Nov [9:59]

Rookie Test a Shakir: Shwartzman 1°
Patrese in GT, Rossi debutta in LMP2

Michele Montesano

I motori non si sono fermati sul circuito di Sakhir. Conclusa la stagione con la 8 Ore del Bahrain, le squadre protagoniste del FIA WEC sono tornate in pista per i Rookie Test. A svettare al termine delle due sessioni è stato Robert Shwartzman che, dopo aver preso le misure della Ferrari 499P in mattinata, ha fermato il cronometro in 1’48”559 nel corso del turno pomeridiano. Il russo, alla sua prima presa di contatto con una LMH, è stato supportato dall’esperto Alessandro Pier Guidi inanellando trenta tornate.

Il Team Jota ha piazzato due piloti alle spalle della Ferrari. Autore del riferimento della mattinata, Will Stevens ha chiuso con uno scarto di sessantasei millesimi nei confronti di Shwartzman. Di ritorno nel mondo dei prototipi, Norman Nato ha subito trovato il giusto ritmo siglando il terzo crono di giornata. Quarto l’ufficiale Cadillac Alex Lynn che ha preceduto Lilou Wadoux all’esordio sulla Ferrari 499P. La francese, che lo scorso anno aveva provato la Toyota GR010 Hybrid, si è ben comportata al volante dell’Hypercar del Cavallino completando trenta giri con il miglior crono in 1’49”488.



Quinto al termine della mattinata, René Binder ha piazzato la Porsche 963 LMDh gestita dal Proton Competition in settima posizione davanti al campione in carica della LMGTE Am Nicolas Varrone, per l’occasione al volante della Cadillac V-Series.R. Peugeot ha schierato entrambe le 9X8 per raccogliere chilometri e dati in vista dello sviluppo della LMH del Leone. Ad alternarsi Stoffel Vandoorne, Malthe Jakobsen e Mikkel Jensen, con quest’ultimo autore del nono crono.

Stacanovista di giornata Thomas Preining che ha inanellato ben ottantadue giri. Il fresco campione del DTM ha girato con la Porsche ufficiale del Penske Motorsport siglando 1’50”603 come miglior crono, meno di tre decimi più lento rispetto a Binder. Ben Barnicoat, autore del quattordicesimo tempo, è stato il più rapido tra i piloti Toyota seguito dai compagni di squadra Joshua Pierson e Jack Hawksworth. Fanalino di coda in classe Hypercar la Vanwall Vandervell di Job Van Uitert.



In LMP2 riflettori puntati tutti sull’esordio nei prototipi di Valentino Rossi. La stella della MotoGP ha guidato l’Oreca 07 del Team WRT per l’occasione rinumerata con l’iconico 46 completando ben sessantasette tornate. In vista di un possibile test al volante della BMW LMDh, Rossi ha fatto registrare il terzo miglior crono di classe girando con costanza soprattutto nella sessione pomeridiana.

A svettare tra le LMP2 è stato però Clement Novalak. L’alfiere dell’Inter Europol Competition ha fermato il cronometro in 1’54”302 nella sessione mattutina. Vani i tentativi da parte di Charles Weerts che, nonostante sia riuscito a svettare nel pomeriggio, non è riuscito a togliere il primato a Novalak. Quarto posto per il pilota del team Proton Harry Tincknell. La squadra tedesca ha ricevuto le due Oreca acquistate da PREMA dopo l'impegno di quest'anno in WEC. Alle spalle di Tincknell, il portacolori dello United Autosports Oliver Jarvis.



Ultimo giro di valzer per le LMGTE che, dal prossimo anno, lasceranno spazio alle LMGT3. Lorenzo Patrese è stato il dominatore indiscusso del Rookie Test svettando in entrambe le sessioni al volante della Ferrari 488 GTE del Richard Mille AF Corse. Il figlio d’arte, nonché campione in Silver Cup nel GT World Challenge Europe, ha ottenuto il miglior crono nel pomeriggio siglando 1’58”261 battendo di oltre un secondo l’ufficiale Corvette Nicky Catsburg.

Positivo terzo posto da parte di Nicola Marinangeli, anche lui al volante di una Ferrari gestita da AF Corse. A seguire la Corvette C8.R che ha dominato la stagione 2023 del WEC che ha visto alternarsi al volante Antoine Doquin e il campione del GT World Challenge Europe Endurance Cup Timur Boguslavskiy, quest’ultimo in vista di un possibile impegno a tempo pieno nel Mondiale Endurance. A chiudere Christophe Ulrich autore di un’uscita che ha causato l’unica bandiera rossa di giornata.

Domenica 5 novembre 2022, 1° turno mattina

1 - William Stevens (Porsche 963) - Jota - 1'48"625 - 5 giri
2 - Alex Lynn (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'49"444 - 10
3 - Alessandro Pier Guidi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'49"560 - 12
4 - René Binder (Porsche 963) - Proton - 1'49"704 - 17
5 - Nicolas Varrone (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'50"048 - 26
6 - Mikkel Jensen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'50"123 - 14
7 - Laurens Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1'50"464 - 8
8 - Malthe Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'50"568 - 27
9 - Norman Nato (Porsche 963) - Jota - 1'50"870 - 22
10 - Robert Shwartzman (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'51"479 - 14
11 - Stoffel Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"553 - 37
12- Thomas Preining (Porsche 963) - Penske - 1'51"615 - 26
13 - Ben Barnicoat (Toyota GR010) - Toyota - 1'51"728 - 11
14 - Joshua Pierson (Toyota GR010) - Toyota - 1'52"047 - 11
15 - Julien Andlauer (Porsche 963) - Proton - 1'52"339 - 12
16 - Job van Uitert (Vanwall Vandervell 680) - Vanwall - 1'53"304 - 35
17 - Jack Hawksworth (Toyota GR010) - Toyota - 1'54"255 - 11
18 - Clement Novalak (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 1'54"283 - 27
19 - Charles Weerts (Oreca 07-Gibson) - WRT - 1'54"968 - 42
20 - Valentino Rossi (Oreca 07-Gibson) - WRT - 1'55"728 - 38
21 - Oliver Jarvis (Oreca 07-Gibson) - United AS - 1'56"037 - 5
22 - Lilou Wadoux (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'56"056 - 11
23 - Daniel Schneider (Oreca 07-Gibson) - United AS - 1'58"549 - 22
24 - Lorenzo Patrese (Ferrari 488) - AF Corse - 1'59"024 - 37
25 - Nicky Catsburg (Chevrolet Corvette) - Corvette - 1'59"453 - 5
26 - Nicola Marinangeli (Ferrari 488) - Af Corse - 2'00"265 - 52
27 - Mikkel Pedersen (Oreca 07-Gibson) - Prema - 2'00"870 - 4
28 - Christoph Ulrich (Ferrari 488) - AF Corse - 2'01"498 - 38
29 - Antoine Doquin (Chevrolet Corvette) - Corvette - 2'02"179 - 13
30 - Timur Boguslovskiy (Chevrolet Corvette) - Corvette - 2'02"937 - 13

Domenica 5 novembre 2022, 2° turno pomeriggio

1 - Robert Shwartzman (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'48"559 - 16 giri
2 - Norman Nato (Porsche 963) - Jota - 1'49"130 - 13
3 - Lilou Wadoux (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'49"488 - 19
4 - Julien Andlauer (Porsche 963) - Proton - 1'50"308 - 32
5 - Thomas Preining (Porsche 963) - Penske - 1'50"603 - 56
6 - Ben Barnicoat (Toyota GR010) - Toyota - 1'50"740 - 26
7 - Malthe Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"037 - 26
8 - Joshua Pierson (Toyota GR010) - Toyota - 1'51"085 - 21
9 - Jack Hawksworth (Toyota GR010) - Toyota - 1'51"316 - 30
10 - Kyffin Simpson (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'51"380 - 42
11 - René Binder (Porsche 963) - Proton - 1'51"545 - 29
12 - Mikkel Jensen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'51"604 - 63
13 - Job van Uitert (Vanwall Vandervell 680) - Vanwall - 1'51"680 - 39
14 - Alessandro Pier Guidi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'52"283 - 14
15 - Malthe Jakobsen (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'52"715 - 18
16 - Nicolas Varrone (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 1'53"009 - 18
17 - Stoffel Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'53"046 - 28
18 - Esteban Guerrieri (Vanwall Vandervell 680) - Vanwall - 1'53"097 - 5
19 - Charles Weerts (Oreca 07-Gibson) - WRT - 1'54"302 - 30
20 - Clement Novalak (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 1'54"317 - 30
21 - Valentino Rossi (Oreca 07-Gibson) - WRT - 1'55"118 - 29
22 - Harry Tincknell (Oreca 07-Gibson) - Prema - 1'55"511 - 15
23 - Oliver Jarvis (Oreca 07-Gibson) - United AS - 1'55"800 - 5
24 - Mikkel Pedersen (Oreca 07-Gibson) - Prema - 1'57"260 - 14
25 - Daniel Schneider (Oreca 07-Gibson) - United AS - 1'57"380 - 44
26 - PJ Hyett (Oreca 07-Gibson) - Prema - 1'57"570 - 29
27 - Lorenzo Patrese (Ferrari 488) - AF Corse - 1'58"261 - 38
28 - Nicola Marinangeli (Ferrari 488) - Af Corse - 2'00"091 - 60
29 - Antoine Doquin (Chevrolet Corvette) - Corvette - 2'01"035 - 24
30 - Timur Boguslovskiy (Chevrolet Corvette) - Corvette - 2'01"450 - 25
31 - Christoph Ulrich (Ferrari 488) - AF Corse - 2'01"742 - 36

PrevPage 1 of 10Next

News

World Endurance
v

FirstPrevPage 1 of 5NextLast
FirstPrevPage 1 of 5NextLast

Tutti i nostri Magazine

I Magazine da leggere e sfogliare anche su tablet e smartphone