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8 Nov [21:30]

Sakhir – Gara: Ferrari da mondiale
Il titolo a Pier Guidi-Giovinazzi-Calado

Michele Montesano - DPPI Images

Il deserto del Bahrain si è tinto di rosso Ferrari. Il Cavallino Rampante è tornato sul tetto del Mondiale Endurance dopo un’assenza di oltre cinquant’anni. L’ultimo titolo assoluto risale infatti al 1972, quando a trionfare fu la 312PB al termine di una stagione costellata da ben dieci vittorie. Nel più recente FIA WEC, Ferrari aveva trionfato nelle varie classi GT. L’ultimo successo nel 2022 con la 488 GTE divisa da Alessandro Pier Guidi e James Calado. Coppia che, assieme ad Antonio Giovinazzi, ha ora conquistato il titolo assoluto con la 499P. 


Trionfo a tutto campo per Ferrari che, oltre al successo nella classifica riservata ai piloti, ha trionfato anche nel Costruttori grazie all’apporto di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, magnifici terzi al termine della 8 Ore del Baharain. Un anno da incorniciare per il Cavallino Rampante nell’Endurance, visto il terzo successo consecutivo nella 24 Ore di Le Mans ad opera di Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson. Terzetto che al volante della Hypercar di Maranello, gestita da AF Corse, ha vinto anche il campionato riservato ai team privati. 


Oltre alla Ferrari, la 8 Ore del Bahrain ha avuto anche un’altra grande protagonista. Infatti a brillare sotto i riflettori di Sakhir è stata la Toyota che, al termine di un anno estremamente sofferto, ha chiuso la stagione con una splendida doppietta. A tagliare per primi il traguardo sono stati Kamui Kobayashi, Mike Conway e Nyck de Vries, mentre la GR010 Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa ha centrato la seconda posizione.

Fin dalle prime battute, le GR010 Hybrid LMH hanno dimostrato di avere il passo giusto per controllare la gara. Se Conway e Hartley hanno dettato l’andatura, Giovinazzi si è fatto largo dalla settima piazzola risalendo con costanza il gruppo fino a portarsi in zona podio. Ugualmente anche Nielsen, sull’altra Ferrari 499P, si è reso protagonista di una bella rimonta, mentre la Ferrari di AF Corse è rimasta leggermente più attardata per via di una sosta più lenta.



La 8 Ore del Bahrain sembrava saldamente nelle mani della Toyota quando, quasi in corrispondenza della metà corsa, si è assistito a un incidente che ha scompaginato la corsa. Jenson Button, alla sua ultima presenza con la Cadillac V-Series.R LMDh, ha spinto contro le barriere la Ferrari 296 LMGT3 dell’incolpevole Thomas Flohr. La direzione gara ha quindi neutralizzato la corsa dapprima con la Virtual Safety Car e poi con l’intervento della vettura di sicurezza.

Alla ripartenza le due Toyota si sono ritrovate comodamente davanti, seguite dalla Ferrari di Pier Guidi. Ma a sorprendere è stato Alex Riberas. Lo spagnolo, su una strategia differente con l’Aston Martin Valkyrie LMH, ha inanellato una sequenza di giri da qualifica superando prima De Vries e poi Buemi per istallarsi al comando della corsa. La festa nel box The Heart of Racing è, però, durata poco. In quanto un’infrazione commessa durante il periodo di VSC gli è costato un drive through.



Ripreso il comando, le Toyota sono tornate a imprimere il ritmo della 8 Ore del Bahrain. Subito dietro le Ferrari capitanate dalla 499P di Calado e seguito, a sua volta, dalle vetture gemelle di Fuoco e Ye. Neppure l’ultima neutralizzazione, dovuta allo stop della BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor, ha scomposto la cavalcata del costruttore nipponico. De Vries ha così tagliato il traguardo per primo seguito, a 14 secondi, dal compagno di squadra Buemi. Con la seconda GR010 Hybrid attardata per via di un drive through scontato per aver effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle.

Negli ultimi giri Pier Guidi ha lasciato strada a Nielsen che, assieme a Fuoco e Molina, ha così conquistato l’ultimo gradino del podio della 8 Ore del Bahrain. Quarta piazza per i neo campioni del WEC Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, mentre Kubica-Ye-Hanson hanno ottenuto il quinto posto completando la festa Ferrari sul circuito di Sakhir. Cavallino Rampante che, oltre a vincere l’iride riservato ai Costruttori, ha monopolizzato l’intero podio del campionato piloti.



Cadillac e Porsche sono spariti dai radar. Gli altri contendenti al titolo si sono limitati a svolgere il ruolo di comprimari. Sesta, la V-Series.R LMDh di Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens ha perso subito terreno, mentre l’altra Cadillac ha chiuso sedicesima dopo la penalità inflitta a Button. Dopo essersi affacciata nelle posizioni di vertice, l’Aston Martin Vantage di Riberas, Marco Sørensen e Roman De Angelis ha concluso in settima piazza davanti l’unica BMW superstite di René Rast, Robin Frijns e Sheldon van der Linde.

Zona punti completata dalle due Peugeot 9X8 LMH, mentre sia Alpine che soprattutto Porsche non sono mai state in gara. In particolare le 963 LMDh del Penske Motorsport, alla loro ultima apparizione nel Mondiale Endurance, sono parse la brutta copia delle vetture che, solamente un anno fa, avevano conquistato il titolo piloti.



La Casa di Zuffenhausen si è però rifatta in LMGT3. Al terzetto del Manthey Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick è stato sufficiente il quarto posto per laurearsi campione di classe. Un successo più che meritato vista anche la vittoria ottenuta nella 24 Ore di Le Mans. L’equipaggio Porsche ha concluso proprio davanti ai diretti rivali Alessio Rovera, François Heriau e Simon Mann che fino all’ultimo hanno cercato di provare a strappargli il titolo.

Così come nell’assoluta, anche la classe LMGT3 ha parlato giapponese. Infatti a tagliare per prima il traguardo è stata la Lexus RC F GT3 divisa da José Maria Lopez, Clemens Schmidt e Razvan Umbrarescu. Il terzetto del team Akkodis ASP è stato al comando della 8 Ore del Bahrain per la maggior parte de tempo. Secondo posto per la Mercedes AMG GT3 di Maxime Martin, Martin Berry e Lin Hodenius che hanno regalato il primo podio stagionale al team Iron Lynx.



Dopo aver guidato brevemente la corsa, Mattia Drudi si è dovuto accontentare del terzo posto con l’Aston Martin Vantage GT3 divisa con Ian James e Zacharie Robichon. Fuori dalla top-5 la Corvette Z06 GT3 del TF Sport con Daniel Juncadella, in equipaggio con Ben Keating e Jonny Edgar, che è riuscito ad avere la meglio su Augusto Farfus, il quale ha diviso il volante della BMW M4 GT3 con Yasser Shahin e Timur Boguslavskiy. Finale di stagione amaro per Valentino Rossi, solamente quindicesimo di classe assieme a Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy.

Sabato 8 novembre 2025, gara

1 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010) - Toyota - 237 giri
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 19"378
3 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"342
4 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"504
5 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 39"729
6 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 40"527
7 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'03"701
8 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
9 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
10 - Duval-Jakobsen-Pourchaire (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
11 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
12 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
13 - Estre-Campbell-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
14 - Andlauer-Jaminet-Heinrich (Porsche 963) - Penske - 1 giro
15 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1 giro
16 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2 giri
17 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 2 giri
18 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 21 giri
19 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMGGT3) - Iron Lynx - 21 giri
20 - James-Robichon-Drudi (Aston Martin VantageGT3) - HoR - 21 giri
21 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3) - Manthey - 21 giri
22 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 21 giri
23 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 21 giri
24 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4 GT3) - WRT - 21 giri
25 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang GT3) - Proton - 21 giri
26 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 21 giri
27 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 22 giri
28 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 22 giri
29 - C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 22 giri
30 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG LGT3) - Iron Lynx - 22 giri
31 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S.Leman - 22 giri
32 - Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 22 giri
33 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 44 giri

Giro più veloce: Nyck De Vries 1'50"410

Ritirati
Vanthoor-Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT
Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse
Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP

7 Nov [15:58]

Sakhir – Qualifica
Kobayashi nella prima fila Toyota

Michele Montesano - DPPI Images

L’ultima qualifica della stagione 2025 del FIA WEC si è chiusa nel segno di Toyota. Quasi a sorpresa, le GR010 Hybrid LMH si sono rivelate velocissime sul circuito di Sakhir monopolizzando la prima fila della 8 Ore del Bahrain. A siglare la pole position è stato Kamui Kobayashi, autore del miglior crono in 1’46”826, seguito a un decimo e mezzo dal compagno di squadra Brendon Hartley.

La squadra nipponica ha così salutato nel migliore dei modi la sua Hypercar, visto che il prossimo anno farà il debutto la versione aggiornata, ottenendo il miglior risultato stagionale in qualifica. Ma le sorprese non sono finite qui, perché a scattare dalla seconda fila saranno le Peugeot 9X8 LMH con Malthe Jakobsen, autore del terzo crono, che ha avuto la meglio su Jean-Eric Vergne alla sua ultima gara nel Mondiale Endurance.

Quinto al termine della sessione, Alex Lynn è stato il pilota meglio piazzato in lizza per la lotta al titolo. L’alfiere della Cadillac è riuscito ad avere la meglio per appena 81 millesimi su Marco Sørensen che, al volante della Aston Martin Valkyrie LMH, aveva ottenuto il secondo crono nella prima sessione. Si preannuncia una gara in rimonta per Ferrari, con la sola 499P di Antonio Giovinazzi in grado di entrare nella top-10.

Il pugliese, primo in classifica iridata assieme ad Alessandro Pier Guidi e James Calado, è riuscito a stampare il settimo crono. A seguire troviamo la Porsche 963 LMDh di Julien Andlauer, mentre a completare la top-10 sono stati Ross Gunn, sulla seconda Aston Martin Valkyrie LMH, e la BMW M Hybrid V8 LMDh portata in pista da Dries Vanthoor.

Ad essere beffati nel primo segmento di qualifica sono state le due Ferrari 499P di Antonio Fuoco e Robert Kubica, staccati di otto decimi dalla vetta, che prenderanno il via dalla sesta fila. A seguire la Alpine A424 LMDh di Jules Gounon e la Cadillac V-Series.R di Earl Bamber. Qualifica complessa per Kevin Estre. Ancora in lizza per il titolo, l’alfiere della Porsche ha concluso la sessione tristemente come fanalino di coda.

Giappone sugli scudi anche in LMGT3. Lexus si è assicurata l’ultima Hyperpole della stagione tra le GT. Dopo quella ottenuta a Spa-Francorchamps, la RC F GT3 ha guadagnato la pole anche in Bahrain. Dapprima è toccato ad Arnold Robin passare la tagliola del primo segmento, segnando il secondo tempo alle spalle della Mercedes AMG GT3 di Martin Berry, poi Finn Gehrsitz ha stampato il riferimento in 2’01”661 già nel suo primo tentativo.

Alle spalle della Lexus troviamo le due Mercedes del team Iron Lynx, alla loro miglior qualifica stagionale. Lorcan Hanafin, autore del secondo crono, è riuscito ad avere la meglio su Lin Hodenius. Le vetture di Stoccarda hanno diviso le due RC F GT3 del team Akkodis ASP, visto che Clemens Schmidt si è assicurato il quarto tempo.

A scattare dalla terza fila della 8 Ore del Bahrain saranno la BMW M4 GT3 di Timur Boguslavskiy e la Aston Martin di Zach Robichon. Simon Mann, primo dei contendenti al titolo con la Ferrari 296 GT3 di AF Corse, partirà dall’ottava piazzola davanti alla BMW portata in pista da Valentino Rossi. Mentre il leader di campionato Ryan Hardwick non è riuscito ad andare oltre il diciassettesimo crono con la sua Porsche 911 GT3.

Venerdì 7 novembre 2025, qualifica

1 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010) - Toyota - 1'46"826
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 1'46"977
3 - Duval-Jakobsen-Pourchaire (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'47"166
4 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'47"208
5 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'47"543
6 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'47"624
7 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'47"726
8 - Andlauer-Jaminet-Heinrich (Porsche 963) - Porsche Penske - 1'47"870
9 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'48"036
10 - D.Vanthoor-Marciello-K.Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'48"136
11 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 1'48"176
12 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'48"186
13 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1'48"217
14 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota- 1'48"392
15 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'48"470
16 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'48"716
17 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'48"914
18 - Estre-Campbell-L.Vanthoor (Porsche 963) - Porsche - 1'49"157
19 - Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'01"661
20 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes-AMG GT3) - Iron Lynx - 2'01"987
21 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes-AMG GT3) - Iron Lynx - 2'02"017
22 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 2'02"219
23 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4 GT3) - TWRT - 2'02"427
24 - James-Robichon-Drudi (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 2'02"624
25 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'02"717
26 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'02"763
27 - Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 2'03"067
28 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S GT3 Evo) - United Autosports - 2'03"531
29 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'03"675
30 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S GT3 Evo) - United Autosports - 2'03"710
31 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang GT3) - Proton - 2'03"938
32 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 2'04"230
33 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S. of Leman - 2'04"322
34 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 2'04"462
35 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3) - Manthey - 2'04"520
36 - C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 2'04"992

7 Nov [13:40]

McLaren annuncia Sanna
come responsabile Motorsport

Michele Montesano

Mentre in Bahrain si sta svolgendo l’ultimo atto della stagione 2025 del FIA WEC, McLaren ha annunciato la nomina di Giorgio Sanna quale nuovo responsabile del reparto Motorsport della Casa di Woking. L’italiano raccoglierà il testimone di Ian James, che ha lasciato l’incarico per dirigere il team Jaguar in Formula E. Sanna avrà l’onore e l’onere di supervisionare tutti i programmi GT McLaren, incluso il Mondiale Endurance, ma non è escluso che possa seguire anche lo sviluppo e il debutto della Hypercar inglese.

Per Sanna si apre così un nuovo capitolo professionale dopo nove anni trascorsi alla guida di Lamborghini Squadra Corse, il reparto che egli stesso ha contribuito a fondare e portare al successo internazionale. Infatti, sotto la sua direzione, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha vissuto una delle fasi più floride della propria storia sportiva spaziando dal Super Trofeo fino al programma GT3 con la Gallardo e la Hurácan.

Il manager italiano, nonché ex pilota, riporterà direttamente a Jonathan Simms, direttore di McLaren Special Operations e Motorsport, all’interno della struttura di McLaren Automotive. Si tratta di una scelta strategica che conferma la volontà dell’azienda di consolidare la propria presenza nel panorama delle competizioni GT, un ambito in cui McLaren ha costruito nel tempo una solida reputazione grazie soprattutto alla 720S GT3.

Il compito che attende Sanna è complesso ma, al contempo, affascinante. L’ex pilota romano, potrà contare sul suo vasto bagaglio di esperienze, maturato in Lamborghini, per poter rilanciare e consolidare la presenza di McLaren nei campionati GT, incluso il Mondiale Endurance, oltre al campionato monomarca McLaren Trophy, attivo sia in Europa che in Nord America.

4 Nov [6:51]

Italia protagonista nei Rookie Test
A Sakhir Rovera e Drudi sulle Hypercar

Michele Montesano - DPPI Images

Al termine della 8 Ore del Bahrain, il FIA WEC vivrà la sua tradizionale giornata di chiusura con i Rookie Test in programma domenica 9 novembre sul circuito di Sakhir. Tra giovani talenti e futuri piloti che affronteranno la prossima stagione del Mondiale Endurance, spiccano due nomi di grande interesse, vale a dire quello di Alessio Rovera e Mattia Drudi. Come giusto riconoscimento per un anno vissuto da protagonisti nella classe LMGT3, i due italiani saranno impegnati al volante di altrettante Hypercar.

Per Rovera si tratta del ritorno al volante della Ferrari 499P. Il varesino salirà sulla LMH del Cavallino Rampante gestita dal team AF Corse. Non si tratta di una prima assoluta per Rovera in quanto, avendo preso parte allo sviluppo e seguito da vicino il programma Hypercar come pilota di riserva, guiderà una vettura che conosce a fondo. Pilota ufficiale Ferrari dal 2022 e fresco di rinnovo con Maranello, Rovera arriva a questo test dopo aver disputato una stagione brillante in LMGT3 con la Ferrari 296 GT3 del team AF Corse.

A condividere la scena sul circuito di Sakhir ci sarà Drudi, pronto al suo debutto assoluto su una Hypercar. Dopo un anno di apprendistato con l’Aston Martin Vantage in Classe LMGT3, il romagnolo salirà per la prima volta sulla Valkyrie LMH del team The Heart of Racing. Dodici mesi fa, proprio su questa pista, Drudi aveva avuto modo di provare la Vantage GT3 prima di diventare pilota ufficiale Aston Martin per la stagione 2025 del WEC. A distanza di un anno, il romagnolo si ritroverà al volante del prototipo britannico come giusto riconoscimento per una stagione di debutto nel Mondiale Endurance estremamente positiva.

Il Rookie Test del Bahrain sarà importante anche per Alpine, che schiererà António Félix Da Costa al volante della A424 LMDh. Il portoghese, reduce dai recenti test di Formula E a Valencia con Jaguar, si prepara così a rientrare ufficialmente nel WEC prendendo confidenza con la vettura francese. Da Costa ha già avuto modo di svolgere un breve shakedown con la A424 LMDh, ma quello di Sakhir sarà il suo primo test ufficiale con il prototipo transalpino. Per l’occasione il portoghese sarà affiancato in pista da Frédéric Makowiecki che avrà il compito di facilitare l’inserimento in squadra del nuovo arrivato.

3 Nov [16:31]

Ecco il BoP per Sakhir: Ferrari e Toyota
più leggere, salgono Porsche e Cadillac

Michele Montesano - DPPI Images

Alla vigilia dell’ultimo appuntamento della stagione 2025 del FIA WEC, come da programma FIA e ACO hanno diffuso il nuovo Balance of Performance (BoP) che regolerà le prestazioni delle vetture impegnate nella 8 Ore del Bahrain. L’atto conclusivo del Mondiale Endurance, in programma sul circuito di Sakhir dal 6 all’8 novembre, vedrà in pista nuovi equilibri per quella che sarà la gara decisiva per assegnare i titoli piloti e costruttori.

Per la prima volta dopo diverse gare, non saranno Ferrari e Toyota a presentarsi come le Hypercar più pesanti della griglia. Il primato spetterà infatti alle Porsche 963 LMDh, che guadagnano 4 kg rispetto al Fuji arrivando a toccare quota 1069 kg. Un incremento di peso che si accompagna anche a una riduzione della potenza disponibile: sotto i 250 km/h le LMDh tedesche potranno contare su 481 kW, ben 9 in meno rispetto all’ultimo round giapponese, con un incremento del 2,3% oltre quella soglia. Anche l’energia disponibile per stint cala leggermente, scendendo a 901 MJ.



Come detto in precedenza, Ferrari e Toyota saranno più leggere. Le 499P scenderanno di 5 kg, fermandosi a 1064 kg, mentre le GR010 Hybrid peseranno 1062 kg. Inoltre le rosse di Maranello potranno contare su 483 kW di potenza (+3 kW), con un leggero calo dello 0,2% oltre i 250 km/h, mantenendo invariata l’energia per stint a 893 MJ. La Toyota, invece, sale a 489 kW (+6 kW) perdendo l’1,4% alle alte velocità ma migliorando la propria efficienza complessiva grazie a un’energia per stint di 909 MJ.

Non sorride invece la Cadillac, che in Bahrain sarà costretta a convivere con un doppio handicap. Le Hypercar americane si ritroveranno a Sakhir con un peso incrementato di 4 kg (per un totale di 1063 kg) e una potenza sensibilmente ridotta di 486 kW (-24 kW). Solo oltre i 250 km/h le V-Series.R LMDh potranno sfruttare un incremento del 6%, ma a fronte di soli 893 MJ per stint di energia disponibile.



Reduce da un finale di stagione estremamente incoraggiante, Peugeot vedrà le sue 9X8 LMH appesantite di 4 kg, per un totale di 1034 kg. Stabile la potenza, a 519 kW, ma superati i 250 km/h scenderà dello 0,8%. Ridotta anche l’energia per stint delle vetture del Leone, portata a 891 MJ. Le uniche Hypercar a correre senza zavorra sono le Aston Martin Valkyrie LMH. Con un peso di 1030 kg, le vetture inglesi disporranno di una potenza di 520 kW, ridotta di 1,7% oltre i 250 km/h, e con l’energia per stint più elevata del lotto pari a 915 MJ.

Infine, con un peso di 1054 kg, anche Alpine e BMW continuano a restare tra le più pesanti. Inoltre la A424 LMDh perderà anche potenza, ora a 503 kW con un incremento del 1,1% oltre i 250 km/h. Il prototipo francese rimane anche il meno efficiente del gruppo, con appena 887 MJ di energia per stint. Ugualmente le BMW M Hybrid V8 LMDh registrano un lieve calo di potenza, 498 kW con una variazione dello -0,2% oltre la soglia di riferimento, e un’energia per stint di 898 MJ.



Passando alla categoria LMGT3, il BoP per la 8 Ore del Bahrain segna un incremento generale per quanto riguarda i pesi. Solo Mercedes e Lexus mantengono invariati i propri valori rispetto al Fuji: le AMG GT3 restano a 1333 kg, mentre le RC F GT3 rimangono a 1354 kg. Le Ferrari 296 GT3 diventano le vetture più pesanti della categoria, toccando i 1365 kg, seguite dalle McLaren 720S GT3 e dalle Corvette Z06 GT3, rispettivamente a 1353 e 1352 kg.

L’aumento più vistoso riguarda però le Porsche 911 GT3 R, che guadagnano ben 20 kg, raggiungendo i 1352 kg totali. Anche le Aston Martin Vantage GT3 ricevono un piccolo incremento arrivando a quota 1343 kg. Mentre le uniche a perdere peso sul tracciato di Sakhir saranno le BMW M4 GT3 e le Ford Mustang GT3 che scenderanno, rispettivamente, a 1332 e 1344 kg.



A completare il quadro c’è il Success Handicap, che tiene conto dei risultati delle ultime gare e della posizione in campionato. Le penalizzazioni più consistenti, pari a 24 kg, colpiscono la Ferrari del terzetto Rovera-Mann-Heriau e la Corvette di Eastwood-Andrade-Van Rompuy. Seguono con 18 kg di handicap la Porsche di Pera-Lietz-Hardwick e la McLaren dell’equipaggio Gelael-Sato-Leung. Mentre la BMW di Rossi-van der Linde-Al Harty dovrà caricare 12 kg di zavorra. Infine alla Ferrari di Rigon-Castellacci-Flohr e alla BMW di Farfus-Boguslavskiy-Shahin spetteranno 6 kg supplementari.

31 Ott [12:48]

Ferrari blinda Calado
con un contratto pluriennale

Michele Montesano

Alla vigilia della 8 Ore del Bahrain, l’ultimo atto stagionale del FIA WEC che andrà in scena tra poco più di una settimana, Ferrari ha annunciato l’estensione del contratto con James Calado. La strada della Casa del Cavallino Rampante e del pilota inglese continuerà ancora per diverse stagioni, visto che nel comunicato è stata confermata la durata pluriennale dell’accordo.

Un legame, quello tra Ferrari e Calado, nato nel 2014 e cresciuto proprio nel Mondiale Endurance visti i diversi titoli e vittorie conquistati assieme. Classe 1989 e originario di Worcester, nel Regno Unito, Calado ha trovato subito nel team AF Corse e nel compagno Alessandro Pier Guidi un’intesa capace di trasformarsi in risultati sbalorditivi. Un percorso iniziato con il primo podio alla 6 Ore di Spa-Francorchamps del 2014, sulla Ferrari 458 Italia GT2, e proseguito con la prima vittoria nel WEC due anni più tardi, alla 6 Ore del Nürburgring.

Da allora la sua crescita è stata inarrestabile, basti pensare che insieme al Cavallino Rampante e a Pier Guidi hanno hanno costruito un palmarès impressionante nella categoria LMGTE Pro, conquistando tre titoli mondiali Piloti e Costruttori nelle stagioni 2017, 2021 e 2022 al volante della 488 GTE. I freddi numeri parlano di 27 vittorie e 62 podi nelle 130 gare disputate al volante di una Ferrari.

L’apice del sodalizio sportivo tra Calado e la scuderia di Maranello è arrivato nel 2023, con la vittoria assoluta della 24 Ore di Le Mans del Centenario al volante della Ferrari 499P divisa con Pier Guidi e Antonio Giovinazzi. Terzetto che poi si è ripetuto in questa stagione del WEC conquistando il successo sia nella 6 ore di Imola che nella successiva tappa di Spa-Francorchamps. Risultati che, a una gara dal termine della stagione, vedono l’equipaggio Ferrari in testa alla classifica piloti e ad un passo dal titolo.

Parallelamente agli impegni nel Mondiale Endurance con la 499P, Calado ha continuato a distinguersi anche al volante delle vetture GT3 del Cavallino Rampante, aggiungendo al suo palmarès la vittoria nella 24 Ore di Daytona 2024 in classe GTD Pro. Un trionfo che ha ribadito la sua versatilità e la capacità di adattarsi a qualsiasi contesto competitivo, dote che ha fatto dell’inglese un pilastro insostituibile anche nel programma Corse Clienti e GT Ferrari.

27 Ott [11:38]

Salta l’accordo con Genesis
Vandoorne resta in Peugeot

Michele Montesano

“Questo matrimonio non s’ha da fare”. Così avrà esclamato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis, mentre stracciava il contratto con Stoffel Vandoorne. Le nozze tra il pilota belga e la squadra coreana, marchio premium di Hyundai che il prossimo anno debutterà nel FIA WEC, sembravano ormai fatte, ma la Formula E si è messa di traverso. Pare, infatti, che il manager francese non abbia gradito il recente annuncio di Jaguar che ha nominato, come terzo pilota del team nella serie elettrica, proprio Vandoorne.

Abiteboul ha più volte dichiarato di non voler assumere piloti impegnati in un doppio programma tra il Mondiale Endurance e la Formula E. Anche se nella prossima stagione non ci saranno concomitanze tra i due campionati, la mole di lavoro per sviluppare la GMR-001 LMDh non è sicuramente trascurabile. Inoltre, già diversi team del campionato elettrico stanno lavorando sulla futura monoposto Gen4 che debutterà fra un anno.

Pur senza la certezza di un sedile per la prossima stagione, Vandoorne non ha voluto chiudere del tutto la sua avventura in Formula E, campionato che ha vinto con Mercedes nel 2022. Ma il destino ha voluto che Jean-Eric Vergne concluderà il capitolo WEC al termine della prossima 8 Ore del Bahrain. Reduce dal podio della 6 Ore del Fuji, a partire dal prossimo anno, il francese ha deciso di focalizzarsi esclusivamente sulla Formula E. Al debutto con la Citroën, Vergne guiderà il team transalpino dando le giuste indicazioni per crescere e, al contempo, sviluppare la nuova monoposto Gen4.

Anche se ha recentemente annunciato l’arrivo sia di Theo Pourchaire che di Nick Cassidy, Peugeot si è ritrovata di colpo sguarnita di un pilota. Con Mikkel Jensen diretto verso la McLaren e Vergne al termine della sua avventura nel WEC, la Casa del Leone ha iniziato a guardarsi attorno. Peugeot ha quindi scelto di riallacciare i rapporti con Vandoorne preferendo un pilota esperto e che conosce bene la squadra. Il team francese ha inoltre confermato Paul di Resta, Loïc Duval e Malthe Jakobsen. Ma per conoscere le formazioni dei due equipaggi bisognerà ancora aspettare.

24 Ott [16:38]

A Sakhir Heinrich debutta su Porsche
Pourchaire alla prima con Peugeot

Michele Montesano

In vista della 8 Ore del Bahrain, ultimo appuntamento stagionale del FIA WEC, si registrano diverse novità sulla griglia di partenza delle Hypercar. Considerata la distanza di gara, superiore alle canoniche sei ore, tutti i team saranno chiamati a schierare tre piloti per equipaggio. Ecco quindi che sia Porsche che Aston Martin, entrambe al via di alcuni appuntamenti iridati con due soli piloti, hanno rivisto le proprie line-up. Inoltre anche Peugeot porterà una novità interessante in vista del 2026.

Ufficialmente alla sua ultima apparizione nel Mondiale Endurance, il team Porsche Penske Motorsport schiererà una 963 LMDh con una formazione inedita. Infatti ad affiancare Juliene Andlauer e Mathieu Jaminet ci sarà Laurin Heinrich. Cresciuto nel vivaio Porsche, dopo aver vinto il Carrera Cup Germania nel 2022, il ventiquattrenne tedesco lo scorso anno ha conquistato il titolo GTD Pro nell’IMSA SportsCar Championship.

Sebbene sia al debutto nel WEC, per Heinrich la Porsche 963 LMDh non sarà un’incognita, in quanto ha già avuto modo di provare la Hypercar di Zuffenhausen. Sull’altra Porsche del Penske Motorsport si alterneranno, invece, il campione in carica Kevin Estre, Matt Campbell e Laurens Vanthoor. Quest'ultimo nella recente Petit Le Mans, ultima gara dell'IMSA, aveva sostituito Andlauer dolorante alla schiena.

Sul fronte Aston Martin verranno confermate le formazioni già viste in occasione della 1812 km del Qatar, primo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance, e della 24 Ore di Le Mans. Quindi Ross Gunn andrà ad affiancare Harry Tincknell e Tom Gamble sulla Valkyrie LMM numero 007, mentre sull’Aston Martin numero 009 Roman De Angelis andrà a supportare Marco Sørensen e Alex Riberas.

Prove di futuro per Peugeot. Lasciato libero Stoffel Vandoorne, che voci sempre più insistenti lo vogliono alla corte di Genesis nel 2026, la Casa del Leone si affiderà il prossimo anno al giovane e promettente Theo Pourchaire. Già pilota di riserva della squadra francese, il ventiduenne transalpino farà il suo debutto nella 8 Ore del Bahrain sulla 9X8 LMH al fianco di Loïc Duval e Malthe Jakobsen.

22 Ott [11:04]

Nella prossima stagione le McLaren
720S GT3 saranno gestite dal Garage 59

Michele Montesano - DPPI Images

Passaggio di testimone in McLaren. A partire dalla prossima stagione del FIA WEC le due 720S GT3 Evo, iscritte nella classe LMGT3, saranno gestite dal team Garage 59 anziché dallo United Autosports. Una scelta quasi dovuta, visto che la squadra anglo-americana dovrà concentrare forze ed energie verso il programma Hypercar che, ricordiamo, farà il debutto nel Mondiale Endurance a partire dal 2027.

La Casa di Woking affiderà quindi le sue vetture a un team decisamente esperto e ben preparato. Visto che il Garage 59 è da diversi anni il punto di riferimento di McLaren sia nel GT World Challenge che nell’International GT Open. Per gestire al meglio un impegno così importante e gravoso la squadra inglese, di proprietà di Alexander West, Andrew Kirkaldy e Chris Goodwin, inaugurerà a breve una nuova sede nei pressi della città di Northampton.

United Autosports si prenderà una pausa dal WEC ma proseguirà con l’attività in pista schierando le Oreca 07 Gibson LMP2 in Asian Le Mans Series, in IMSA e nella European Le Mans Series. Questo servirà ad affinare e a progredire la preparazione del team in vista del debutto nel Mondiale Endurance 2027 con la McLaren LMDh. A tal proposito, non è escluso che vedremo in pista piloti che poi saranno impegnati anche nel programma Hypercar.

Contemporaneamente la squadra diretta da Zack Brown avrà il compito di svezzare e testare la LMDh di Woking, realizzata su telaio Dallara e spinta da un V6 biturbo. Sebbene il progetto sia già in uno stato avanzato di sviluppo, non è stato ancora definito quando avverrà il primo shakedown del prototipo. L’unica certezza è che ad occuparsi in pista della Hypercar inglese sarà, appunto, il nuovo team McLaren United AS.

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