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8 Dic [21:57]

Svelato l’elenco della stagione 2026
35 vetture: 17 Hypercar e 18 LMGT3

Michele Montesano - DPPI Images

Il conto alla rovescia della stagione 2026 del FIA WEC ha preso ufficialmente il via con l’annuncio dell’elenco delle vetture che affronteranno il prossimo campionato. ACO e FIA hanno sciolto le riserve svelando le 35 vetture pronte a sfidarsi nel Mondiale Endurance. Ci sarà una griglia leggermente ridotta, visto che mancheranno le tre Porsche 963 LMDh ma la novità sarà l’ingresso in campo delle Genesis GMR-001 LMDh.

Al via della prossima stagione ci saranno 17 Hypercar e 18 LMGT3. Non tutte le squadre hanno ancora definito i propri equipaggi, anzi si attendono gli ultimi colpi di mercato nei prossimi giorni, ma possiamo già definire la griglia del 2026. Schieramento che però verrà ampliato in occasione della 24 Ore di Le Mans dove, oltre al ritorno delle LMP2, ci saranno diverse squadre invitate per la maratona de La Sarthe.



La classe Hypercar si presenta con 17 prototipi, per un totale di otto costruttori ufficiali più la Ferrari 499P privata di AF Corse. Il costruttore di Maranello sarà quindi il marchio più rappresentato con ben tre vetture. Nessuna modifica per quanto riguarda gli equipaggi ufficiali con i campioni Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado che saranno affiancati da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. In attesa di scoprire l’intero terzetto, l’unica conferma in AF Corse è quella di Yifei Ye.

Anche Toyota proseguirà con la stabilità visto che ha confermato la sua formazione con l’equipaggio Kamui Kobayashi, Mike Conway e Nyck De Vries e il terzetto Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. Al contrario la Casa nipponica scenderà in pista con una versione evoluta della sua GR010 Hybrid LMH. Ugualmente Cadillac-Jota si presenta senza stravolgimenti, confermando la formazione del 2025 e introducendo Jack Aitken accanto a Sébastien Bourdais e Earl Bamber, mentre sull’altra V-Series.R LMDh si alterneranno Norman Nato, Alex Lynn e Will Stevens.



Nel solco della continuità anche BMW, che prosegue il proprio percorso con il Team WRT. Invariati gli equipaggi con Raffaele Marciello, Kevin Magnussen e Dries Vanthoor ad alternarsi sulla M Hybrid V8 LMDh numero 15, mentre sulla 20 si daranno il cambio Robin Frijns, René Rast e Sheldon van der Linde. Nessuna novità anche per Aston Martin che, alla sua seconda stagione con la Valkyrie LMH, non cambierà la sua squadra. Sulla numero 007 ci sarà il terzetto Harry Tincknell, Tom Gamble e Ross Gunn, mentre sulla vettura 009 si alterneranno Alex Riberas, Marco Sørensen e Roman De Angelis.

Più movimentata la situazione in Peugeot che ha parzialmente rivoluzionato la sua formazione. Sebbene non abbia ancora scelto i due equipaggi, a difendere i colori del team del Leone nel WEC 2026 saranno i veterani Paul di Resta e Loïc Duval, oltre ai confermati Stoffel Vandoorne e Malthe Jakobsen. Doppia novità con l’ingresso in squadra di Nick Cassidy e Theo Pourchaire.



Rivoluzione parziale anche in Alpine. Da segnalare l’arrivo di Antonio Felix Da Costa che andrà ad affiancare i confermati Charles Milesi, Joules Gounon e Frederic Makowiecki. Ancora in forse la presenza di Ferdinand Habsburg, mentre si attende il nome anche del sesto pilota. L’unica novità del Mondiale Endurance 2026 sarà l’ingresso di Genesis. Sulla GMR-001 LMDh numero 17 si alterneranno André Lotterer, Pipo Derani e Mathys Jaubert, mentre sulla 19 ci saranno Daniel Juncadella, Mathieu Jaminet e Paul-Loup Chatin.

Stabilità per quanto riguarda la classe LMGT3 con 18 vetture al via anche nella prossima stagione. Assente in Hypercar, Porsche resta uno dei riferimenti in GT3 con il team Manthey che conferma la sua presenza con due 911 GT3 R Evo. La squadra tedesca introduce Ayhancan Güven, fresco campione DTM, accanto al campione Richard Lietz che probabilmente tornerà a dividere l’abitacolo con Riccardo Pera. Per quanto riguarda BMW, il Team WRT ha confermato Darren Leung e si accinge ad accogliere Anthony McIntosh per guidare le M4 GT3 Evo. Ancora in forse la presenza di Valentino Rossi che, come lo scorso anno, non appare nella prima stesura dell’entry list.



Novità per quanto riguarda McLaren che, visto il coinvolgimento di United Autosport nel programma Hypercar, vedrà le sue 720S GT3 gestite dal team Garage 59. La squadra inglese ha però già definito i suoi equipaggi. Sulla McLaren numero 10 si daranno il cambio Antares Au, Marvin Kirchhöfer e Thomas Fleming, mentre sulla numero 58 si alterneranno Alex West, Finn Gehrsitz e Benjamin Goethe.

Formazione al completo anche per Iron Lynx. Messo in stand-by nel WEC il programma Iron Dames, la squadra italiana sarà al via con due Mercedes AMG GT3, di cui una per il terzetto composto da Maxime Martin, Rui Andrade e Martin Berry e l’altra per Matteo Cressoni, Lin Hodenius e Johannes Zelger. Invece Corvette e TF Sport per ora hanno confermato solamente gli ufficiali Nicky Catsburg e Charlie Eastwood.



Ad eccezione delle nuove 296 GT3 Evo, non ci sarà nessuna novità in casa Ferrari, con il team Vista AF Corse che ha confermato tutti i suoi piloti. Sulla rossa numero 21 si alterneranno Alessio Rovera, Simon Mann e François Heriau, mentre sulla 54 a darsi il cambio saranno Davide Rigon, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. Raddoppia l’impegno di The Heart of Racing che schiererà due Aston Martin Vantage GT3. La squadra per ora ha confermato il proprietario Ian James e Gray Newell.

Chiuso il programma Hypercar nel WEC, Proton Competition si focalizzerà esclusivamente sulle Ford Mustang GT3. Ad oggi sono stati confermati Giammarco Levorato e Ben Tuck. Infine, nell’attesa che arrivi la nuova Toyota GR GT3, per il 2026 il team Akkodis ASP schiererà ancora due Lexus RC F GT3. La squadra, per ora, ha confermato i soli José Maria Lopez ed Esteban Masson.

Entry-list ufficiale del FIA WEC 2026

6 Dic [10:40]

Proton getta la spugna: il prossimo
anno non schiererà la Porsche 963

Michele Montesano - DPPI Images

Nulla da fare, il prossimo anno non vedremo più le Porsche 963 LMDh impegnate nel FIA WEC e tantomeno nella 24 Ore di Le Mans. Proton Competition, con una nota ufficiale, ha confermato che non schiererà più le Hypercar di Zuffenhausen nel Mondiale Endurance. Nonostante i numerosi sforzi per salvare il programma, il team tedesco diretto da Christian Ried non è riuscito a racimolare il budget sufficiente per schierare due vetture.

Quella di Porsche era diventata una telenovela. Dopo l’annuncio del ritiro dal WEC da parte del costruttore tedesco, avvenuto a inizio ottobre, Proton si è ritrovato costretto a fare i salti mortali per provare a imbastire un programma con due 963 LMDh. Infatti, secondo le attuali regole, non è possibile schierare una sola vettura oltretutto da un team privato.

Per alcune settimane hanno avuto luogo diverse trattative tra Porsche, Proton e Penske Motorsport per cercare una quadra della situazione. Se inizialmente la sinergia tra i due team poteva sembrare la scelta più logica, Porsche ha poi posto il veto alla squadra di Roger Penske in quanto poteva essere visto come un suo ritorno “dalla finestra” dopo la chiusura dell’impegno ufficiale.

Per ultimo il tentativo disperato da parte dello sponsor F.A.T. International, il cui proprietario e CEO è nientemeno che Ferdi Porsche (pronipote di Ferdinand Porsche), di racimolare il budget per la seconda 963 LMDh. Tutto ciò però non è andato a buon fine e, di conseguenza, l’avventura di Porsche nel Mondiale Endurance per ora è definitivamente conclusa.

Proton Competition resterà attiva nel WEC nella classe LMGT3. Così come nella stagione appena conclusa, il team tedesco schiererà due Ford Mustang GT3, con il nuovo pacchetto Evo, anche nel prossimo campionato. Dopo la positiva stagione di debutto, ad oggi sono stati già confermati i piloti Gianmarco Levorato e Ben Tuck al volante della Ford.

6 Dic [10:40]

Toyota conferma i suoi due equipaggi
Primi test per la GR010 Hybrid LMH Evo

Michele Montesano

Nel solco della continuità. Come ormai ci ha abituato da diversi anni, Toyota anche per la prossima stagione del FIA WEC ha deciso di confermare in blocco la sua formazione. Reduce da un dolce finale, coinciso con la doppietta nella 8 Ore del Bahrain, il costruttore nipponico ha concluso nel migliore dei modi una stagione più avara del previsto. Per la prima volta nell’era delle Hypercar, Toyota è parsa quasi sempre un passo indietro rispetto agli avversari occupando le posizioni di metà classifica in diversi appuntamenti.

Al netto delle prestazioni in pista, i vertici hanno deciso di sviluppare la versione aggiornata della GR010 Hybrid. Nessuna novità, invece, sul fronte piloti che sono stati confermati in blocco. Così ad alternarsi sulla LMH nipponica con il numero 7 saranno i recenti vincitori della 8 Ore del Bahrain Kamui Kobayashi, Nyck de Vries e Mike Conway. Mentre sulla vettura numero 8 si daranno il cambio Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.



Toyota ha inoltre già messo alla frusta la nuova GR010 LMH Hybrid svolgendo delle prove comparative con la precedente versione sul circuito del Paul Ricard. Attraverso le foto scattate a Le Castellet, sebbene in livrea mimetica, si sono potute osservare già le prime novità aerodinamiche apportate sulla Hypercar giapponese.

Innanzitutto a cambiare è il frontale con un muso più basso e i fari completamente ridisegnati, che seguono lo stile delle vetture stradali del marchio nipponico. Rivisto anche lo splitter che, pur presentando sempre un andamento arcuato, ora è discendente verso le estremità. I passaruota, meno tondeggianti, si raccordano in maniera differente con la carrozzeria creando un’ampia apertura inferiore per convogliare l’aria verso le fiancate.



Al fine di bilanciare l’aerodinamica, anche il retrotreno della GR010 Evo è stato ridisegnato. Innanzitutto l’alettone posteriore presenta un profilo principale a cucchiaio concavo nella parte centrale, dove sono presenti due supporti a collo di cigno, e rialzato alle estremità che si raccordano alle paratie laterali con un nuovo disegno. Ugualmente anche il cofano motore è stato rivisto ed è dotato di una pinna più pronunciata. Nuovo anche il diffusore e i gruppi ottici posteriori che si sviluppano orizzontalmente.

In Toyota non sono voluti entrare nei dettagli delle prestazioni registrate nei primi test di Le Castellet. Ma il team giapponese si è detto fiducioso che lo sviluppo della GR010 Evo sta proseguendo nella giusta direzione. Inoltre il tempo a disposizione è ancora abbondante prima dell’omologazione che, ricordiamo, avverrà dopo i test nella galleria del vento Winshear in North Carolina, in quanto quella della Suber è ancora in ristrutturazione.

6 Dic [10:39]

Iron Dames molla dopo cinque stagioni
Prosegue il sodalizio Iron Lynx Mercedes

Michele Montesano - DPPI Images

Fine dell’avventura nel FIA WEC per le Iron Dames. Con un’annuncio via social, la squadra tutta al femminile ha reso noto che non sarà al via della prossima stagione del Mondiale Endurance. Non un fulmine a ciel sereno, perché negli ultimi tempi si era vociferato di un possibile ridimensionamento del programma ideato da Deborah Mayer. Ora c’è la certezza che nel prossimo anno non vedremo la Porsche 911 GT3 R in livrea rosa sia nel FIA WEC che, soprattutto, nella 24 Ore di Le Mans.

Il progetto Iron Dames è nato nel 2018 da una costola del team Iron Lynx, squadra fondata dalla stessa Mayer assieme al marito Claudio Schiavoni, Sergio Pianezzola e l’ex pilota Andrea Piccini. Già dall’anno successivo la squadra tutta al femminile ha fatto il suo debutto nella 24 Ore di Le Mans e nella European Le Mans Series con la Ferrari 488 GTE affidata al terzetto Rahel Frey, Michelle Gatting e Manuela Gostner.

Dopo due stagioni nella European Le Mans Series, nel 2021 è arrivato il debutto nel Mondiale Endurance sempre con la Ferrari seguito, l’anno successivo, dal primo podio nella 6 Ore di Monza con l’equipaggio composto da Frey, Gatting e Sarah Bovy. Il momento più alto è arrivato nel 2023 con la vittoria in occasione della 8 Ore del Bahrain, l’ultima gara della classe LMGTE Am, che è coinciso con il secondo posto finale di campionato del terzetto tutto al femminile.

Il passaggio alla LMGT3 non ha portato altrettante soddisfazioni. Nel 2024 sia Iron Lynx che Iron Dames si sono legate a Lamborghini, ma con la Huracán GT3 non sono arrivati i risultati sperati. Dopo la rottura del sodalizio con la Casa di Sant’Agata Bolognese ha visto, nella stagione appena conclusa, Iron Lynx schierare due Mercedes AMG GT3, mentre Iron Dames ha preso il via del WEC con la Porsche 911 GT3. Ma anche con la vettura di Zuffenhausen Frey, Gattin e l’ultima arrivata Celia Martin non sono riuscite a conquistare neppure un podio.

Oltre al Mondiale Endurance, Iron Dames ha esteso i suoi programmi Endurance anche nella ELMS, nella Le Mans Cup, in IMSA e in ALMS. Il progetto della Mayer si era poi allargato anche nei rally, sia nel campionato francese che nel WRC2, e addirittura nell’equitazione. Frutto del progetto è anche Doriane Pin, recente vincitrice della F1 Academy.

Sullo sfondo c’è una situazione economica difficile, tanto che Schiavoni e Mayer hanno messo all’asta la loro personale collezione di supercar e hypercar. Se si assisterà a una riorganizzazione del programma Iron Dames, le Mercedes AMG GT3 griffate Iron Lynx proseguiranno la loro avventura nel WEC. Ugualmente anche Prema, di cui Iron Lynx detiene la maggioranza delle quote dal 2021, continuerà il suo impegno nelle formule minori mentre è tutta da verificare la sua presenza in IndyCar.

5 Dic [16:17]

Genesis: formati i due equipaggi
che guideranno le GMR-001 LMDh

Michele Montesano

Non è tardato ad arrivare l’annuncio di Genesis riguardo i due equipaggi che prenderanno il via della prossima stagione del FIA WEC. Lo scorso mese, quando erano stati
svelati gli ultimi piloti scelti dal costruttore coreano, i vertici del team avevano deciso di prendersi ancora del tempo prima di decidere le formazioni delle due GMR-001 LMDh.

Il Direttore Sportivo Gabriele Tarquini, assieme al Team Principal Cyril Abiteboul e agli ingeneri della squadra hanno analizzato attentamente le prestazioni di ciascun pilota. Inoltre si sono focalizzati anche sulle loro indicazioni fornite in merito alla vettura, per indirizzarne lo sviluppo, il modo in cui lavorano e si interfacciano tra di loro.

Infine, altro aspetto fondamentale, si è cercato di trovare il giusto compromesso in termini di altezza e peso dei vari piloti per velocizzare il cambio durante le concitate fasi di gara e risparmiare tempo prezioso ai box. Al termine di questa attenta analisi i vertici di Genesis hanno sciolto le riserve e annunciato la formazione dei due equipaggi.

Il terzetto che si alternerà al volante della GMR-001 LMDh numero 17 sarà composto da André Lotterer, Pipo Derani e Mathys Jaubert. Se quest’ultimo è al debutto assoluto con una Hypercar, gli altri due sono stati i primi piloti a prendere parte al programma Genesis occupandosi dello sviluppo della LMDh realizzata su telaio Oreca.

Invece a darsi il cambio sulla Genesis numero 19 saranno Daniel Juncadella, all’esordio nella classe Hypercar nel WEC, e i più esperti Mathieu Jaminet e Paul-Loup Chatin. I piloti francesi infatti hanno accumulato notevole esperienza prendendo parte al Mondiale Endurance, rispettivamente, tra le fila di Porsche e Alpine.

Le prossime sessioni di test saranno quindi fondamentali per avallare tale decisione e osservare sul campo se effettivamente i due equipaggi lavorano bene. Il tutto per trovare il giusto affiatamento in vista della 1812 km del Qatar che, a fine marzo, darà il via alla stagione 2026 del WEC.

28 Nov [9:54]

I piloti Peugeot: Cassidy
e Pourchaire le novità, Quinn la riserva

Michele Montesano - DPPI Images

Nessun colpo di scena nel box Peugeot in vista della prossima stagione del FIA WEC. Di fatto dell’avvicendamento dei piloti se ne era già ampiamente parlato in questi mesi, ma solamente ora c’è l’ufficialità. I nuovi volti che entrano a far parte del team del Leone sono Nick Cassidy e Theo Pourchaire, entrambi già in azione nelle sessioni di test svoltesi in Texas e a Sakhir.

Il resto della squadra è stato confermato a partire da Stoffel Vandoorne che, dopo aver
inizialmente salutato Peugeot per andare in direzione Genesis, all’ultimo ha fatto retromarcia per riabbracciare il team francese. Confermati i veterani Paul di Resta e Loïc Duval, di fatto gli unici piloti presenti fin dai primi passi della 9X8 LMH. Infine, dopo l’ottima stagione appena archiviata, Malthe Jakobsen è stato confermato anche per il prossimo anno.

La vera novità riguarda il ridimensionamento degli impegni di Jean-Eric Vergne. Il francese ha infatti deciso di fare un passo indietro per dedicarsi appieno al programma Citroën in Formula E. Vergne non abbandonerà del tutto Peugeot, ma lavorerà dietro le quinte occupandosi principalmente dello sviluppo della 9X8 LMH.

Sono stati sufficienti 62 giri a Sakhir, in occasione dei Rookie Test del WEC, per convincere i vertici di Peugeot a far entrare in squadra Alexander Quinn. Il britannico, classe 2000 e già protagonista in LMP2 tra ELMS e IMSA, il prossimo anno svolgerà il ruolo di pilota di sviluppo e di riserva della squadra transalpina.

Se la rosa dei piloti è di fatto già formata, in Peugeot non hanno ancora sciolto le riserve in merito alla formazione dei due equipaggi. Infatti gli innesti di Cassidy e Pourchaire porteranno a nuovi equilibri interni. Per questo la squadra francese si concederà un altro po’ di tempo per valutare al meglio lo stile di guida di ogni singolo pilota, prima di difinire i due terzetti che affronteranno la prossima stagione del Mondiale Endurance.

25 Nov [10:54]

Cadillac chiama Aitken al posto
di Button, confermati gli altri piloti

Michele Montesano

Stabilità è la parola chiave per Cadillac. Il Team Jota, squadra che schiera nel FIA WEC le V-Series.R LMDh, ha deciso di confermare in blocco i suoi piloti andando solamente a inserire Jack Aitken come novità nella formazione. Scelta dettata dal ritiro dall’attività agonistica da parte di Jenson Button,
il quale ha annunciato tale decisione lo scorso luglio.

Per sostituire l’ex iridato di Formula 1, la scelta di Jota è quindi ricaduta su Aitken. Il pilota britannico, con cittadinanza sudcoreana, conosce molto bene la V-Series.R LMDh in quanto parte della rosa dei piloti ufficiali Cadillac. Aitken inoltre quest’anno ha affrontato l’IMSA SportsCar Championship proprio con la vettura americana schierata dal team Action Express Racing al fianco di Earl Bamber.

Nel 2026 la coppia proseguirà il sodalizio sia nella serie americana che nel Mondiale Endurance, al quale si aggiungerà il confermato Sebastien Bourdais. Tuttavia in occasione della 6 Ore di Imola la formazione verrà rivista per via della concomitanza con la gara dell’IMSA a Long Beach. Nel fine settimana del 19 aprile, Bamber e Bourdais affronteranno la seconda tappa del WEC, mentre Aitken sarà impegnato in America con Frederik Vesti.

Formazione invariata per quanto riguarda la Cadillac numero 12. Infatti a dividersi la V-Series.R LMDh saranno Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens. Oltre a vincere la 6 Ore di San Paolo, il terzetto è stato l’unico equipaggio ad aver marcato punti in ogni gara della scorsa stagione del Mondiale Endurance concludendo al quinto posto finale nella classifica riservata ai piloti.

24 Nov [12:05]

Porsche blocca Penske: salta l’accordo
con Proton per far correre le 963 LMDh

Michele Montesano - DPPI Images

Subito dopo la 8 Ore del Bahrain, ultima gara del FIA WEC 2025, nel paddock di Sakhir girava l’ipotesi di uno sforzo congiunto tra il team Penske Motorsport e il Proton Competition per schierare due Porsche 963 LMDh nella prossima stagione del Mondiale Endurance. Ma a bloccare sul nascere questa partnership è stata direttamente la Casa di Zuffenhausen che ha chiesto a Roger Penske di non proseguire il progetto.

A confermarlo è stato direttamente Thomas Laudenbach, a capo di Porsche Motorsport, che in un’intervista alla rivista tedesca Motorsport-Aktuell ha categoricamente posto fine a qualsiasi possibilità di sinergia tra le due squadre chiedendo a Penske di non portare avanti la trattativa.

Il motivo, come ha spiegato lo stesso Laudenbach, è presto detto: “Abbiamo esaminato tutti gli scenari per aiutare Roger Penske e siamo giunti alla conclusione che un team privato con il coinvolgimento del Penske Motorsport potrebbe essere visto come un ritorno di Porsche dalla ‘porta di servizio’. Questo andrebbe anche in conflitto con le tre stagioni in cui la squadra americana ha ricoperto il ruolo di team ufficiale”.

Ciò significa che il Proton Competition dovrà garantire da solo l’intero budget per provare a iscrivere due Porsche nel Mondiale Endurance. Ma il proprietario della squadra Christian Ried aveva già fatto capire che l’impresa era tutt’altro che facile. L’ultima speranza ricade nello storico sponsor F.A.T. International, il cui proprietario e CEO è un certo Ferdi Porsche (pronipote del leggendario Ferdinand Porsche), che sta cercando di racimolare il budget per la seconda 963 LMDh.

Quando mancano pochissimi giorni alla chiusura delle iscrizioni alla prossima stagione del Mondiale Endurance, con l’elenco definitivo che verrà svelato a inizio dicembre, il Proton Competition è alle prese con una vera e propria corsa contro il tempo per riuscire a portare in pista le Hypercar tedesche anche il prossimo anno.

Lo stesso Penske Motorsport sarà costretto a rinunciare alla presenza nella 24 Ore di Le Mans del 2026. Pur avendo ricevuto l’invito alla maratona de La Sarthe, a seguito del titolo conquistato nella classe GTP dell’IMSA, la squadra americana non potrà prendere il via della gara francese. Infatti, stando al regolamento, l’accesso è valido solamente se un costruttore schiera due Hypercar nell’intera stagione del WEC.

20 Nov [12:20]

Genesis completa la formazione con
Chatin e Jaminet, la Chadwick riserva

Michele Montesano

Genesis Magma Racing ha completato la rosa dei piloti che porteranno al debutto la GMR-001 LMDh nella prossima stagione del FIA WEC. Gli ultimi ad aggiungersi alla squadra coreana sono stati Paul-Loup Chatin e Mathieu Jaminet. I francesi andranno così ad affiancare i già annunciati André Lotterer, Pipo Derani, Daniel Juncadella e Mathys Jaubert. In Genesis hanno inoltre confermato Jamie Chadwick come pilota di riserva.

Per Chatin si tratta di un ritorno a casa. In quanto il trentaquattrenne francese negli scorsi anni ha già avuto modo di correre con IDEC Sport, la squadra che schiererà le GMR-001 LMDh nel Mondiale Endurance. Dopo due stagioni in Alpine, con la vittoria nella scorsa 6 Ore del Fuji nel WEC, Chatin chiude un’avventura che gli ha portato belle soddisfazioni.

Il francese si rivelerà estremamente prezioso nel dare il contributo per lo sviluppo della vettura coreana. Infatti la Genesis è costruita sul telaio Oreca, lo stesso su cui è stata realizzata la A424 LMDh. Chatin potrà quindi indirizzare il lavoro dei tecnici cercando di accorciare i tempi di messa a punto in vista della 1812 km del Qatar, la prima prova stagionale del WEC 2026.

Dopo aver militato in Porsche per dieci anni, con la vetta più alta raggiunta poche settimane fa con il titolo in GTP nell’IMSA SportsCar Championship, per Jaminet è tempo di una nuova sfida. Il trentunenne francese, già alla vigilia della 8 Ore del Bahrain, aveva reso noto la chiusura del rapporto con il costruttore di Zuffenhausen.

Ora c’è la certezza che, per il prossimo anno, Jaminet farà parte della formazione del team Genesis. Il pilota di Hayange ha, inoltre, già avuto l’opportunità di testare la GMR-001 LMDh, in occasione di una simulazione endurance svolta la settimana scorsa sul circuito spagnolo di Alcaniz.

Ancora presto per definire gli equipaggi. Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo del Genesis Magma Racing, ha infatti confermato che le formazioni verranno determinate in base ai rapporti, e all’affiatamento, che si andrà a creare tra i piloti nelle prossime sessioni di test. Infine la Chadwick ricoprirà il ruolo di pilota di riserva. La ventisettenne, tre volte campionessa della W Series, ha mostrato di meritarsi la promozione disputando un’ottima stagione nella European Le Mans Series.

19 Nov [22:49]

Cadillac aggiorna la V-Series.R LMDh
Rivisti impianto frenante e aerodinamica

Michele Montesano

È tempo di guardare al futuro. In occasione dei test dell’IMSA SportsCar Championship, svoltisi sul circuito di Daytona, Cadillac ha portato in pista una V-Series.R LMDh rivista sul piano aerodinamico. A seguito delle modifiche apportate, il costruttore americano ha confermato che è stato utilizzato un Evo Joker. Ma, oltre che per la carrozzeria, è stato utilizzato un’ulteriore gettone di sviluppo anche per l’impianto frenante del prototipo a stelle e strisce.

Le modifiche hanno riguardato tutta la superficie della Cadillac andando, così, a rivedere il bilanciamento aerodinamico complessivo. Nello specifico la V-Series.R LMDh è ora dotata di un nuovo splitter anteriore, ciò ha richiesto anche una revisione delle canalizzazioni interne. Inoltre, osservando sempre il frontale, si nota l’eliminazione dei flap posti ai lati del muso, mentre le fessure sui passaruota adottano un nuovo disegno.



Più lieve il lavoro effettuato sul corpo vettura, dove spicca l’assenza della pinna orizzontale davanti la presa dei freni posteriori. Mentre è sul retrotreno dove ci sono le novità più interessanti. Infatti l’alettone posteriore è stato abbastato, con il profilo principale che presenta un andamento leggermente a cucchiaio, oltre ad una pinna verticale più accentuata.

Nuovi anche gli estrattori dietro le ruote posteriori, con solamente due deflettori orizzontali anziché i sei della precedente versione. L’obiettivo è quello ridurre la resistenza all’avanzamento sui rettifili, uno dei talloni d’Achille della V-Series.R LMDh. L’altro gettone è invece stato speso sull’impianto frenante ora interamente “firmato” Brembo, mentre prima i dischi erano della Carbon Industrie.



Considerando l’evoluzione sulla componente elettronica effettuata all’inizio dell’anno, in Cadillac finora hanno utilizzato tre dei cinque Evo Joker a disposizione fino al 2027. Mentre, stando all’estensione regolamentare delle Hypercar, dal 2028 si potranno utilizzare ulteriori due gettoni.

Nei test di Daytona gli aggiornamenti sono già stati implementati su tutte le V-Series.R LMDh presenti in pista. Entrambi i team impegnati nella serie IMSA, vale a dire il Wayne Taylor Racing e l’Action Express Racing, e tutti i piloti impegnati nei test hanno così potuto provare e avallare le modifiche apportate. Inoltre a Daytona erano presenti anche i tecnici e gli ingegneri di Jota, il team che fa correre le Cadillac nel WEC, proprio per poter studiare a fondo i dati raccolti e prepararsi in vista della prossima stagione del Mondiale.

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