15 Dic [18:54]
Jorge: “Vale è fortissimo. Ma io sono giovane...”
Metti una sera a Bologna. All’inaugurazione del nuovo shop della Dainese, il 19esimo nel mondo, insieme a due dei piloti che sanno riempire al meglio le tute dello sponsor vicentino: Marco Simoncelli e Jorge Lorenzo. Due campioni del mondo. Uno che in futuro potrebbe fare concorrenza Valentino Rossi, uno che già gliela fa. Eccome.
Ma che a differenza del Dottore restaconcentrato sulle due ruote, anche perché deve ancora dimostrare di saperlo strappare a Vale, un Mondiale in MotoGp. “Certo che mi piacerebbe essere bravo anche in auto”, dice Jorge con quel suo sguardo penetrante, appuntito, da freddo apparente che nasconde una lava di passione. “Vorrei essere forte in auto, in motocross, magari a tennis e a calcio. Ma non si può avere tutto. Sono veloce con le moto, e mi basta. E poi, a 22 anni, credo di essere ormai troppo vecchio per darmi ad un altro sport… ”.
Insomma, una frecciatina a Rossi, che a trent’anni suonati avrebbe tanta voglia di spadroneggiare anche sugli sterrati. Un avversario, il drago di Pesaro, a cui il 22enne Jorge non risparmia né il dolce né l’amaro, da avversario leale ma tutt’altro che sottomesso. “Valentino è un grande campione, si merita tutto quello che ha ottenuto. Ed è uno molto difficile da battere, perché tecnicamente è quasi impossibile trovargli un difetto, non ha una cosa in cui puoi dire ‘in questo gli sono superiore’. Però, anche lui è un dipendente Yamaha come me, e non credo sia giusto che sia lui a sceglierei piloti”. Una replica neanche tanto velata all’aut aut che Rossi ha posto qualche tempo fa alla Yamaha: in sintesi, se mi volete ancora, dovete dare a me la moto migliore. “In effetti, sono dichiarazioni di chi non si sente sicuro di se stesso al 100 per cento”, sorride Jorge sotto i baffi (che non ha).
Nato a Maiorca come Rafael Nadal, Lorenzo è giovanissimo, ma già possiede la dialettica di un veterano. Diplomatico ma sagace: “Nadal sa come battere Federer, io non ho ancora scoperto come si fa a battere Valentino, altrimenti ci sarei già riuscito. Invece tutte le volte che ho vinto è stato perché lui è caduto… Se ci riuscirò nel 2010? Mica ho la palla di cristallo, non lo so. Comunque non sarebbe un grosso problema, visto che sono ancora giovane. Anzi, forse la mia vera arma contro Valentino è proprio l’età. Il problema è che l’anno prossimo non ci sarà solo lui fra me e il titolo. Dovrò battermi di nuovo contro Pedrosa, Stoner, Spies che è molto migliorato, e magari anche qualcuno che arriverà dalle 250”.
Fra i duellanti nei box Yamaha c’è – fisicamente – un muro, ma Jorge giura che al di là delle polemiche, “fra di noi c’è rispetto. E qualche volta scherziamo anche insieme”. Nervi saldi, acciaio fuori e fuoco dentro, anche se a volte, come dopo certe cadute banali, certi errori pagati cari, il temperamento spagnolo del Nino motorista è venuto alla luce. Per imparare a controllare meglio le proprie emozioni, per vincere un po’ di timidezza Jorge ha fatto anche dei corsi di teatro, e i risultati sono stati ottimi. Tanto che ha anche recitato in una fiction televisiova spagnmola, “Aquila Roja”, nel ruolo (comico!) di un campione di corse di asini del XVII secolo.
“La calma serve a non sbagliare quando conta”, sorride. “Ma ogni tanto nella vita bisogna saper essere anche imprevedibili, no?”.
Stefano Semeraro
Nella foto, Jorge Lorenzo