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4 Mar [21:51]

Con Paddon, in Valtiberina si parla straniero

Successo straniero, alla 6^ Ronde Valtiberina, penultima prova del Challenge Raceday Ronde Terra, organizzata da PRS Group e Valtiberina Motorsport, svoltasi oggi con quattro passaggi sulla celebre Prova Speciale “Alpe di Poti”, per l’occasione rispolverata dopo oltre un decennio di pausa dalle gare di alto livello.
La gara era annunciata come una sfida “mondiale” per via dei diversi motivi di respiro internazionale che proponeva alla vigilia ed uno di questi, il 24enne neozelandese Hyden Paddon, l’ha onorata al meglio vincendola, in quello che è stato il suo debutto in Italia. Affiancato dall’esperta Fabrizia Pons (la prima e per adesso unica donna italiana a vincere una prova di Mondiale Rally, il “Sanremo” del 1981) ed alla guida della Mitsubishi Lancer Evolution Gruppo N della trevigiana HRT, il Campione del Mondo in carica del “produzione” (il “mondiale delle vetture derivate dalla serie) ha fatto sfoggia di una classe cristallina interpretando al meglio le insidie della “piesse” con cui aveva preso confidenza soltanto con le ricognizioni di ieri.
Un attacco deciso sul primo passaggio della prova ed un secondo ancora più incisivo hanno portato Paddon al comando con un buon margine sulla concorrenza, per poi vederselo ridurre dopo il terzo appuntamento per via di problemi all’elettronica del motore. Con la quarta ed ultima prova il ragazzo della terra dei Maori si è esibito in una prestazione d’effetto mettendo così la sua firma sull’albo d’oro della competizione, dando ad essa un tocco di internazionalità, peraltro mettendo in riga alcune vetture World Rally Car più potenti della sua Gruppo N.
“Sono felicissimo – ha commentato Paddon all’arrivo – questa era la mia prima gara in Italia e l’ho vinta con una gioia certamente particolare. Mi avevano detto che avete prove speciali bellissime, da alta scuola e quella corsa oggi - che non sapevo fosse stata nel mondiale tanto tempo fa - ne è stata l’immediata conferma. L’ho vista soltanto ieri, sono entrato subito in sintonia con le sue caratteristiche. E’ stata una bella gara, una ottima organizzazione e sicuramente una buona scuola per me, grazie anche alla mia copilota, semplicemente eccezionale. Grazie anche alla squadra HRT, con cui ho subito legato e che mi ha messo a disposizione una vettura performante”.
Sotto la bandiera a scacchi, posta a Porta Fiorentina in Sansepolcro, Paddon ha staccato il giovane bassanese Edoardo Bresolin (Peugeot 206 WRC) di 20”8 mentre terzo è giunto il veronese Luca Hoebling (Citroen Xsara WRC), a 24”3. Bresolin per tutta la gara ha avuto da recriminare problemi al cambio che lo hanno evidentemente limitato nella prestazione mentre Hoebling ha corso una gara in progressione cercando soprattutto di trovare il miglior feeling con la vettura francese del doppio Chevron.

La classifica finale
1. Paddon-Pons (Mitsubishi Lancer Evo X) in 27'23.1
2. Bresolin-Pollet (Peugeot 206 WRC) a 20.8
3. Hoelbling-Siena (Citroen Xsara WRC) a 24.3
4. Bentivogli-Cecchi (Subaru Impreza STI) a 38.6
5. Pierangioli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 43.4
6. Nerobutto-Nerobutto (Subaru Impreza Spec C) a 58.6
7. Romagna-Zanella (Citroen Xsara WRC) a 1'04.4
8. Succi-Guzzi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 1'21.0
9. De Angelis-Costa (Abarth Grande Punto S2000) a 1'21.3
10. Carella-Riolfo (Renault New Clio) a 1'45.3