Il Mondiale Rally è approdato in Italia per la sesta prova stagionale. A fare da palcoscenico ai protagonisti del WRC sarà, come di consueto, l’isola dei Quattro Mori. Giunto alla sua 22ª edizione, il Rally d’Italia Sardegna potrà rivelarsi una gara tutt’altro che scontata. Perché, anche se finora a dominare la scena del Mondiale sono state le Toyota Yaris Rally1, proprio sugli sterrati della Gallura la Hyundai potrà dire la sua puntando a conquistare il primo successo stagionale.
Così come visto in Portogallo, Toyota si è presentata in Sardegna con la squadra al completo. Infatti oltre al leader di campionato Elfyn Evans e al suo diretto inseguitore Kalle Rovanperä, il team nipponico ha schierato nuovamente Sebastien Ogier. Reduce dal suo settimo trionfo in Portogallo, l’otto volte iridato WRC si presenterà sugli sterrati sardi con l’obiettivo di proseguire la sua striscia vincente. Non mancheranno Takamoto Katsuta e Sami Pajari, quest’ultimo (nella foto sotto) apparso in netta crescita negli ultimi rally.
Nell’isola dei Quattro Mori, Hyundai è sicuramente il team da battere. La Casa coreana ha infatti conquistato sette delle ultime nove edizioni. Il campione in carica Thierry Neuville ha vinto ben tre volte in Sardegna, mentre Dani Sordo e Ott Tänak possono contare su due successi ciascuno. Proprio l’estone, primo degli inseguitori dei piloti Toyota, in Portogallo è apparso in forma smagliante vedendo sfumare la vittoria solamente a causa della rottura del servosterzo della i20N Rally1. Inoltre, in vista del Rally d’Italia, Hyundai si è recata in Sardegna per effettuare due giorni di test approfondendo il lavoro con le gomme Hankook.
Anche Ford M-Sport si è recata, la scorsa settimana, in Gallura per provare sugli sterrati sardi e affinare l’assetto della sua Puma Rally1. La squadra di Cockermouth sarà al via con ben quattro vetture. Al fianco dei regolari Gregoire Munster e Joshua McErlean vedremo nuovamente Martinš Sesks. Veloce quanto sfortunato, il lettone in Portogallo è subito uscito dalla lotta di vertice a causa di una foratura. Impegnato in un programma part-time, Sesks vorrà sicuramente riscattarsi. Della partirà anche il gentleman driver Jourdan Serderidis.
Ad aprire il Rally d’Italia Sardegna è stato Ogier che ha ottenuto il miglior crono nello Shakedown di Cabu Abbas. Nei 2,19 km cronometrati, ricavati nei pressi della città di Olbia e non distante dal parco assistenza, il francese ha stampato un crono di 1’43”1. Sugli sterrati del capoluogo sardo si è assistito a un vero monologo da parte delle Toyota con l’intero podio dello Shakedown monopolizzato dalle Yaris Rally1. Infatti Ogier ha preceduto di sette decimi i compagni di squadra Pajari e Katusta, autori del medesimo tempo.
In comproprietà anche il quarto crono: condiviso dall’alfiere Ford McErlean, dal campione in carica Neuville (nella foto sopra) e da Rovanperä. Tutti e tre i piloti hanno pagato un distacco di nove decimi dal battistrada Ogier. Settimo Adrien Fourmaux che, al volante della Hyundai i20N Rally1, ha siglato lo stesso crono di Muster. A completare la top-10 Tänak ed Evans. Ricordiamo che il gallese della Toyota, essendo il leader del campionato, nella tappa di domani sarà costretto ad affrontare per primo le speciali dovendo far fronte a una superficie decisamente più sporca. Undicesimo Sesks che quest'oggi ha preferito preservare la sua Puma.
Autore di 1’48”0, il più rapido tra le Rally2 è stato Oliver Solberg. Tuttavia lo svedese in Sardegna non prenderà punti per il WRC2. Così a salire al comando della classifica iridata è stata la coppia tricolore Roberto Daprà e Luca Guglielmetti. Gli italiani, al volante della Skoda Fabia Rally2 (nella foto sopra), hanno avuto la meglio sul leader di classe Yohan Rossel, su Citroën C3. Mentre Lauri Joona e Marco Bulacia hanno completato la top-5 tra e Rally2.
Il 22° Rally d’Italia Sardegna sarà composto da 16 Prove Speciali per un totale di 320,08 km cronometrati. Se la sede delle operazioni sarà ad Olbia, la gara si svilupperà tra la Gallura e sul Monte Acuto. Le ostilità inizieranno ufficialmente venerdì con i piloti che dovranno affrontare le prime 6 speciali per un totale di 120,70 km cronometrati. Si assisterà al doppio passaggio delle prove di Arzachena, l’inedito crono di Calangianus-Berchidda, e Sa Conchedda.
La tappa del sabato, con i suoi 121,60 km cronometrati, sarà la più lunga dell’intero fine settimana. Anche in questo caso saranno 6 le PS tutte da ripetere due volte con i piloti che affronteranno, nell’ordine, Coiluna-Loelle, Lerno-So Filigosu e Tula-Erula. Domenica la tappa finale di 77,94 km cronometrati quasi del tutto inedita. Infatti ci saranno i due passaggi delle speciali di San Giacomo-Plebi, che torna dopo oltre dieci anni di assenza, e quella di Porto San Paolo che ospiterà anche la Power Stage conclusiva.
Giovedì 5 giugno 2025, shakedown (top 15)
1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'43"1
2 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'43"8
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'43"8
4 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'44"0
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'44"0
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'44"0
7 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'45"1
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'45"1
9 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'45"2
10 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'45"7
11 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'46"5
12 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 1'48"0
13 - Daprà-Guglielmetti (Skoda Fabia WRC2) - Daprà - 1'48"1
14 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 1'48"4
15 - Joona-Vaaleri (Skoda Fabia WRC2) - Joona - 1'48"8