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10 Nov [12:12]

Toyota conferma i suoi piloti
Solberg subentra a Rovanperä

Michele Montesano


Squadra che vince non si cambia ma, per forze di causa maggiore, si modifica. Toyota, a seguito dell'abbandono di Kalle Rovanperä dal WRC, si è trovata costretta a rivedere la sua lineup in vista della prossima stagione. Così al posto del finlandese arriverà Oliver Solberg ad affiancare i confermati Elfyn Evans, Takamoto Katsuta, Sami Pajari e l'otto volte iridato Sebastien Ogier impegnato a mezzo servizio.

L'annuncio è arrivato a poche ore dalla conclusione del Rally del Giappone, prova dominata da Toyota che ha monopolizzato l'intero podio. Una dimostrazione di forza, da parte del costruttore nipponico, che quest'anno risulta quasi imbarazzante e, salvo clamorosi ribaltoni, è destinata a durare anche nel 2026, vista la stabilità regolamentare delle Rally1.

Anche alla luce di questi fattori, l'opportunità per Solberg è estremamente ghiotta. Infatti il figlio d'arte, navigato da Elliott Edmondson, avrà a disposizione la miglior vettura del WRC. Per Solberg si tratta della seconda avventura nella massima categoria del Mondiale Rally. Perché, dopo aver disputato due stagioni a mezzo servizio con il team ufficiale Hyundai, lo svedese al termine del 2022 è stato scaricato senza troppi complimenti.

Solberg non si è dato per vinto ricostruendo la sua carriera nel WRC2, categoria che ha conquistato quest'anno con la Yaris Rally2 del Printsport. Ma la vera impresa il figlio dell'ex iridato Petter Solberg, l'ha compiuto nel Rally d'Estonia. Quando, al debutto con la Yaris Rally1, ha fatto saltare il banco conquistando una spettacolare vittoria assoluta. Queste prestazioni gli sono valse la chiamata di Toyota che gli ha offerto un programma completo per la prossima stagione del WRC.

La formazione del team nipponico prevederà quindi Evans, Katsuta, Pajari e l'ultimo arrivato Solberg affrontare l'intero campionato 2026 del Mondiale Rally. Mentre Ogier, che si giocherà il titolo nel prossimo Rally dell'Arabia Saudita con Evans e Rovanperä, affronterà nuovamente un programma parziale ma ha già confermato la sua immancabile presenza sulle strade di Monte Carlo.

10 Nov [9:41]

Tänak si prende una pausa, ma non
tornerà più a correre a tempo pieno

Michele Montesano

Il WRC perde un altro protagonista. Dopo il passaggio di Kalle Rovanperä al mondo delle monoposto, anche Ott Tänak ha annunciato il ritiro dal Mondiale Rally a tempo pieno. L’estone, in forza al team Hyundai, dopo l’Arabia Saudita staccherà la spina con il mondo del traverso. L’iridato 2019 ha tenuto a precisare che non sarà un ritiro definitivo, bensì un arrivederci, ma non tornerà più a correre a tempo pieno.

Dopo 18 stagioni vissute appieno nel WRC e oltre 170 rally disputati, Tänak ha deciso di mettere davanti alla carriera la sua vita personale. L’annuncio, arrivato subito dopo il Rally del Giappone, è stato quasi un fulmine a ciel sereno per tutti gli addetti ai lavori. Nessuno si aspettava che l’estone appendesse, seppur momentaneamente, il casco al chiodo.

Una scelta che forse avrà sorpreso anche gli uomini Hyundai, che si trovano ora a dover correre ai ripari per trovare un sostituto. Con Thierry Neuville già confermato e Adrien Fourmaux in procinto di esserlo, c’è ora una i20N Rally1 senza un pilota. Con Rally di Monte Carlo praticamente dietro l’angolo, spetterà al Direttore Sportivo del team coreano Andrew Wheatley mettersi alla ricerca di un degno sostituto.

Dopo aver vinto nel 2008 il campionato nazionale estone, Tänak due anni dopo ha fatto il suo esordio nel WRC a bordo della Ford Fiesta RS prendendo parte al Rally di Gran Bretagna. Proprio grazie al team M-Sport, l’estone è riuscito a crescere e a crearsi una solida reputazione nel Mondiale. Il salto decisivo è arrivato con Toyota, squadra con cui si è laureato campione del mondo nel 2019.

L’anno successivo il passaggio in Hyundai che, ad eccezione della stagione 2023 con il ritorno in M-Sport, ha portato a vittorie esaltati ma anche a momenti di frustrazione. L’ultimo, in ordine cronologico, sicuramente si è avvertito in questa stagione, dove il team coreano è apparso in netto affanno rispetto alla Toyota. Proprio Tänak è stato l’unico a spezzare il dominio nipponico portando la i20N Rally1 sul gradino più alto del Rally dell’Acropoli.

L’arrivederci dell’estone è solamente un’altra delle numerose crepe che continuano a crearsi nel WRC. Il Mondiale Rally sta vivendo anni sempre più bui, ne sono una dimostrazione la diaspora dei costruttori e il numero, sempre maggiore, di piloti che decidono o di allentare la presa o di guardarsi attorno in altre categorie. Urge una netta sterzata affinché la specialità del traverso torni a rivivere i fasti di un passato che, oggigiorno, pare lontano anni luce.

9 Nov [9:47]

Rally del Giappone – Finale
Ogier vince e accorcia su Evans

Michele Montesano

Toyota non ha deluso le aspettative dominando il Rally del Giappone. Davanti al pubblico di casa il costruttore nipponico ha monopolizzato l’intero podio del WRC. Dominatore assoluto Sebastien Ogier che ha fatto bottino pieno conquistando, oltre al rally, anche il Super Sunday e la Power Stage. Ciò ha permesso al francese di portarsi a sole tre lunghezze dal compagno di squadra, nonché leader del campionato, Elfyn Evans. A festeggiare è stato anche Sami Pajari che ha conquistato il suo primo podio nel Mondiale Rally.

Il dominio di Ogier non è stato mai in discussione. Ma, memore dall’errore commesso nel Rally dell’Europa Centrale, il francese sugli asfalti giapponesi ha cercato di non correre rischi limitandosi a tenere a bada gli avversari capitanati da Evans. Ogier ha quindi spinto solamente nei momenti opportuni, come nel pomeriggio di ieri quando si è sentito minacciato dalla rimonta del compagno di squadra.



Evans ha infatti provato ad accorciare le distanze sul francese ma senza successo. Ciò nonostante, il gallese ha provato a mettere pressione ad Ogier fino all’ultimo chiudendo alle sue spalle sia in classifica generale che nel Super Sunday. Il Rally dell’Arabia Saudita, ultimo atto stagionale del WRC, sarà da vivere tutto d’un fiato. Con soli tre punti a dividere i due alfieri Toyota, ogni chilometro potrà fare la differenza.

Ma oltre a Evans e Ogier, si potrà infilare nella lotta al titolo anche Kalle Rovanperä. Terzo, a 24 lunghezze dalla vetta, il finlandese ha pagato a caro prezzo un errore commesso nella tappa del venerdì. Ciò nonostante, Rovanperä non si è dato per vinto iniziando una rimonta forsennata che l’ha portato a tagliare il traguardo del Rally del Giappone al sesto posto assoluto. Il finnico ha, inoltre, conquistato il terzo posto sia nella tappa del sabato che nella Power Stage guadagnando i relativi punti extra.



A sorridere è senza dubbio Pajari. Il finlandese della Toyota ha infatti conquistato il suo primo podio nel WRC approfittando dell’ultimo colpo di scena del fine settimana. Protagonista, suo malgrado, Adrien Fourmax che nella prima speciale odierna, la Nakuta, è stato tradito dal fango andando a sbattere contro gli alberi. Per il francese non c’è stato nulla da fare se non constatare i danni riportati sulla sua i20N Rally1.

Il fine settimana giapponese è stato un po’ la cartina tornasole dell’intera stagione del WRC per Hyundai. Il costruttore coreano ha occupato le posizioni di rincalzo della classifica con Ott Tänak, mai veramente in gara, che ha terminato al quarto posto. Mentre Thierry Neuville, rientrato in pista sfruttando la formula del Super Rally, non è riuscito neppure a prendere il via della PS15 per noie elettriche sulla sua i20N Rally1.



Top-5 per Ford M-Sport. A compiere l’impresa è stato Gregoire Muster che ha scalato la classifica approfittando dei ritiri altrui, a partire da quello del compagno di squadra Joshua McErlean. Peccato per Takamoto Katsuta che, nella tappa di ieri, ha commesso un errore quando occupava saldamente il terzo posto. Per il nipponico non c’è stato nulla da fare se non alzare bandiera bianca.

Mai in discussione la supremazia tra le Rally2 da parte di Oliver Solberg. Il figlio d’arte, al volante della Toyota Yaris, ha staccato di oltre un minuto Alejandro Cachón. Quest’ultimo, sfruttando la trasparenza ai fini della classifica di Solberg, ha conquistato il successo nel WRC2. A completare il podio di classe sono stati Nikolay Gryazin, al volante della Skoda Fabia, e l’alfiere della Toyota Jan Solans.

Domenica 9 novembre 2025, classifica Super Sunday (top 10)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 48'13"9
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 5"1
3 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 33"6
4 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 43"6
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 52"9
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'31"2
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 2'09"1
8 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 2'46"7
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 2'54"9
10 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 3'14"4

Domenica 9 novembre 2025, classifica finale (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h21'08"9
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 11"6
3 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'16"6
4 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 3'18"1
5 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 6'48"7
6 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7'01"5
7 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 9'35"5
8 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 10'41"6
9 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 11'36"2
10 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín - 12'26"0
11 - Kovalainen-Kitagawa (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 14'51"0
12 - Arai-Tachikui (Škoda Fabia Rally2) - Cusco - 15'08"2
13 - Domínguez-Peñate (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 15'21"7
14 - Kamada-Matsumoto (Škoda Fabia Rally2) - Aicello - 24'58"7
15 - Nutahara-Azuma (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 26'52"5

Il campionato piloti
1.Evans 272 punti; 2.Ogier 269; 3.Rovanperä 248; 4.Tänak 213; 5.Neuville 166; 6.Katsuta 111; 7.Fourmaux 96; 8.Pajari 94; 9.Solberg 70; 10.Munster 36.

Il campionato costruttori
1.Toyota 692 punti; 2.Hyundai 464; 3.Ford 191.

8 Nov [23:38]

Rally del Giappone – 3° giorno finale
Ogier respinge gli attacchi di Evans

Michele Montesano

Botta e risposta in casa Toyota. Se nella mattinata del sabato era stato Elfyn Evans a catalizzare l’attenzione nel Rally del Giappone, accorciando il distacco su Sebastien Ogier, nel pomeriggio non è tardata ad arrivare la risposta dell’otto volte campione WRC. Toyota che, dopo il terreno perso da Kalle Rovanperä, ha dovuto rinunciare a un’importante pedina come Takamoto Katusta. Il nipponico è stato costretto ad uscire di scena dopo aver colpito le barriere nel corso della prima speciale del pomeriggio.

Velocissimo nelle prove della mattinata, Evans anche nella ripetizione pomeridiana ha ripreso a dettare il ritmo siglando il riferimento nel secondo passaggio della PS di Mt. Kasagi. La situazione si è, però, ribaltata nel prosieguo della tappa con Ogier che è tornato prepotentemente alla ribalta. Il francese ha infatti monopolizzato la scena siglando gli scratch delle ripetizioni delle speciali di Ena e Obara, oltre a vincere la prova spettacolo di Toyota City.

Ristabilite le gerarchie, quando mancano sei speciali al termine, Ogier può contare su un vantaggio di sei secondi e mezzo su Evans. Con tale distacco a separare i due piloti Toyota, il Rally del Giappone è tutt’altro che chiuso. Chi invece ha dovuto terminare anzitempo il fine settimana è stato l’idolo locale Katusta. Terzo fino a quel momento, il giapponese ha perso il controllo della sua Yaris Rally1 nel corso della Mt. Kasagi 2 andando ad colpire le barriere.

Nell’impatto si è danneggiato irreparabilmente il servosterzo della Toyota. Nonostante i tentativi disperati di sistemare la vettura durante il trasferimento, Katsuta ha dovuto alzare bandiera bianca. Ad approfittarne è stato Adrien Fourmaux che, al volante della i20N Rally1, è salito sul gradino più basso del podio. Il francese è parso, ancora una volta, il più competitivo tra i piloti Hyundai chiudendo la giornata a 23”6 dalla vetta.

Alle spalle di Fourmaux, Sami Pajari ha proseguito la sua marcia chiudendo la tappa del sabato davanti a Ott Tänak, in netta difficoltà con il bilanciamento della sua Hyundai. Sesto posto per Grégoire Munster, sull’unica Ford Puma superstite dopo il ritiro di Joshua McErlean. Mentre, dopo l’errore commesso il venerdì mattina, Kalle Rovanperä ha proseguito la sua rimonta recuperando fino al settimo posto.

Non è cambiata la situazione tra le Rally2 con Oliver Solberg saldamente in prima posizione. Tuttavia lo svedese risulta trasparente ai fini della classifica del WRC2. Così il leader di classe è Alejandro Cachón, il quale comanda la classifica con un margine di 26”9 su Nikolay Gryazin, ancora alle prese con un fastidioso sottosterzo sulla sua Skoda Fabia. Completa il podio Jan Solans, mentre l’ex pilota di Formula 1 Heikki Kovalainen è tornato ad affacciarsi nella top-5 assieme a Diego Dominguez.

Sabato 8 novembre 2025, classifica dopo la SS14 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2h32'55"0
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6"5
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 23"6
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 45"4
5 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 2'34"5
6 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 4'39"6
7 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6'27"9
8 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 6'40"6
9 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 7'54"9
10 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 8'21"8
11 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín - 8'27"0
12 - Kovalainen-Kitagawa (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 11'21"7
13 - Domínguez-Peñate (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 11'26"8
14 - Arai-Tachikui (Škoda Fabia Rally2) - Cusco - 11'40"4
15 - Yamamoto-Fulton (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 12'40"9

8 Nov [9:35]

Rally del Giappone – 3° giorno mattino
Evans recupera su Ogier, Neuville fuori

Michele Montesano

L’esito del Rally del Giappone, penultimo atto del WRC 2025, è tutt’altro che scontato. Nella mattinata del sabato, Elfyn Evans ha riacceso la sfida riducendo il distacco sul leader, nonché compagno di squadra, Sebastien Ogier a soli due secondi. Un margine minimo che trasforma il duello interno al team Toyota in una battaglia sia per la gara nipponica ma, soprattutto, per la lotta iridata. Spettatore interessato del duello Takamoto Katsuta che, nel rally di casa, occupa stabilmente il terzo posto.

La mattinata del sabato si è aperta con la nuova speciale di Obara, dove Evans ha subito imposto il proprio ritmo. Sul fondo stretto e scivoloso della speciale nipponica, sporco di foglie e detriti, il gallese ha preceduto sia Ogier che Katsuta, mostrando di aver trovato il giusto assetto della sua Yaris Rally1. Il passo di Evans è andato in crescendo lungo l’arco della mattinata, con una seconda prestazione solida sulla PS di Ena e, infine, un’autentica prova di forza sulla lunga Mt. Kasagi, da 21,74 km cronometrati, dove ha staccato Ogier di oltre cinque secondi.

Il francese, che fino a quel momento aveva controllato il gruppo, ha iniziato a mostrare qualche esitazione di troppo. La traiettoria, leggermente più scivolosa, ha costretto l’otto volte iridato a una condotta più prudente. La conseguenza è stata un vantaggio dimezzato, passato dagli otto secondi di fine giornata venerdì ai soli due al termine della mattinata del sabato. La seconda tornata sarà cruciale per Ogier che, oltretutto, dovrà prestare attenzione alle condizioni dell’asfalto mutate rispetto il passaggio mattutino.

Dietro al duello di vertice, Katsuta ha mantenuto viva la speranza di un podio davanti ai suoi tifosi. Il giapponese, pur ammettendo di non essere stato pienamente aggressivo nelle sezioni più sporche, ha messo in mostra un ritmo costante e competitivo. Distante poco più di cinque secondi dal leader, il nipponico resta in piena corsa per la vittoria, sostenuto dal pubblico di casa che gremisce le strade di montagna del Giappone.

Alle spalle del trio Toyota, la sorpresa del sabato mattina è arrivata da Adrien Fourmaux. Il francese di Hyundai ha regalato al costruttore coreano le prime due vittorie di speciale dell’intero weekend, mostrando una velocità e una fiducia in netto contrasto con le difficoltà dei suoi compagni di squadra. Sulle prove di Obara ed Ena Fourmaux ha spinto al limite, rischiando più volte, ma è riuscito a riportare la i20N Rally1 nelle posizioni che contano. Infatti, al giro di boa della giornata, il suo ritardo dal leader Ogier è di 14”4.

Al contrario Thierry Neuville ha dovuto alzare bandiera bianca dopo appena una prova. Il campione del mondo in carica ha visto la sua i20 N Rally1 cedere nuovamente per problemi meccanici. Dopo le noie alla trasmissione di giovedì e la rottura del differenziale posteriore di venerdì, la giornata di sabato è stata segnata dal cedimento di un semiasse già prima della PS di Obara. Nonostante il tentativo di raggiungere la speciale e completarla a ritmo ridotto, il belga ha dovuto arrendersi chiudendo anticipatamente il suo rally. Un epilogo amaro in un weekend costellato da guasti che hanno spento ogni velleità di risultato per il belga.

Alle spalle dei protagonisti principali, Sami Pajari ha consolidato il quinto posto. Autore di un testacoda sulla speciale di Ena, dopo aver toccato un terrapieno con la posteriore destra, il finlandese della Toyota è comunque riuscito a mantenere la posizione davanti a un non irresistibile Ott Tänak, al volante della Hyundai, e l’unico superstite di casa Ford M-Sport Grégoire Munster. Da segnalare il recupero di Kalle Rovanperä che, dopo una rimonta forsennata, ha agganciato la top-10.

È proseguito il dominio di Oliver Solberg nel WRC2. Ottavo assoluto, lo svedese della Toyota può contare su un margine di circa un minuto sul primo degli inseguitori Alejandro Cachón. Leggermente più staccato Nikolay Gryazin, sul podio di classe con la Skoda Fabia, mentre a completare la top-5 ci sono le Yaris Rally2 di Jan Solans e Yuki Yamamoto.

Sabato 8 novembre 2025, classifica dopo la SS10 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1h51'34"1
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2"0
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 5"2
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 14"4
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 25"6
6 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 1'51"4
7 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 3'31"0
8 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 4'49"6
9 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 5'46"0
10 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 5'54"3
11 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 5'55"3
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín - 6'11"8
13 - Yamamoto-Fulton (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 7'39"3
14 - Kovalainen-Kitagawa (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 8'13"8
15 - Arai-Tachikui (Škoda Fabia Rally2) - Cusco - 8'23"0

7 Nov [11:35]

Rally del Giappone – 2° giorno finale
Ogier allunga, Rovanperä in rimonta

Michele Montesano

È ancora Toyota a dominare la scena del Rally del Giappone. Sfruttando il fattore campo, il costruttore nipponico sta comandando il penultimo atto stagionale del WRC. Veloce quanto costante, Sebastien Ogier sta monopolizzando la scena. Ma a brillare è anche Takamoto Katsuta che, supportato dai suoi tifosi, ha sorpassato Elfyn Evans portandosi al secondo posto in classifica generale. Ancora in difficoltà le Hyundai con Adrien Fourmaux rimasto il miglior interprete delle i20N Rally1.

Così come accaduto nella mattinata, anche nella tornata pomeridiana Ogier è tornato a imprimere il suo ritmo siglando gli scratch sia nella ripetizione di Isegami’s Tunnel che nella successiva Inabu-Shitara. Le speciali tecniche e veloci hanno esaltato l’otto volte iridato che ha lasciato solamente la Shinshiro al compagno di squadra Evans. Ciò nonostante, il gallese della Toyota ha dovuto lasciare strada a uno scatenato Katsuta che è riuscito a salire in seconda posizione mandando in visibilio i propri tifosi.

Se il podio, tutto Toyota, è racchiuso in appena dieci secondi, i distacchi si fanno più consistenti già a partire dal quarto posto. Benché sia riuscito a scalzare Sami Pajari proprio nell’ultima prova della giornata, salendo in quarta piazza per soli tre decimi, Fourmaux paga 24 secondi dalla vetta. Ciò nonostante, il francese si è confermato il più veloce tra i piloti della Hyundai. Poiché sia Ott Tänak che Thierry Neuville hanno tribolato anche nel pomeriggio, per problemi di assetto delle i20N Rally1, chiudendo rispettivamente sesto e settimo.

Il forte impatto accusato nel corso della speciale di Shinshiro, avvenuto in mattinata, ha definitivamente messo fuorigioco Joshua McErlean. I troppi danni subiti sulla sua Puma Rally1 hanno costretto il nordirlandese a concludere anzitempo il fine settimana giapponese. A salvare l’onore di Ford M-Sport ci ha pensato Gregoire Munster, ottavo nonostante problemi di assetto sulla sua vettura.

Nel pomeriggio si è assistito alla furiosa rimonta da parte di Kalle Rovanperä. Dopo aver danneggiato la sospensione posteriore sinistra, contro una barriera Aramco nel corso della mattina, il finnico è riuscito a giungere nel Parco Assistenza con una riparazione di fortuna. Scivolato in ventitreesima posizione, Rovanperä non si è dato per vinto iniziando a scalare la classifica nella ripetizione pomeridiana tanto da riportarsi al diciassettesimo posto.

Dopo un avvio guardingo, Oliver Solberg è tornato a dettare il passo nel WRC2. Il fresco campione di classe si è issato al comando già nel corso della prima speciale pomeridiana scalzando in un solo colpo sia Alejandro Cachón che Nikolay Gryazin, i quali hanno completato il podio tra le Rally2. Quarta piazza per Gus Greensmith, su Skoda Fabia, mentre a chiudere la top-5 ci ha pensato l’idolo locale Hiroki Arai.

Venerdì 6 novembre 2025, classifica dopo la SS7 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1h11'48"2
2 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7"9
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 10"2
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 24"0
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 24"3
6 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 1'12"3
7 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 1'33"5
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 2'35"9
9 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 3'22"3
10 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 3'45"5
11 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 3'57"6
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín - 4'09"3
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 4'29"7
14 - Arai-Tachikui (Škoda Fabia Rally2) - Cusco - 5'22"3
15 - Yamamoto-Fulton (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota - 5'22"4

7 Nov [10:43]

Rally del Giappone – 2° giorno mattino
Ogier 1°, duro colpo per Rovanperä

Michele Montesano

Nel bene o nel male la Toyota è stata la protagonista della mattinata del venerdì del Rally del Giappone. Il penultimo atto stagionale del WRC ha visto un poker di Yaris Rally1 dominare la scena capitanati da un velocissimo Sebastien Ogier. Il rovescio della medaglia porta però il volto di Kalle Rovanperä, autore di un errore che l’ha fatto precipitare in ventitreesima posizione. In affanno le Hyundai con il solo Adrien Fourmaux in grado di entrare in top-5.

Ogier ha subito iniziato ad imprime il suo ritmo siglando lo scratch nella Inabu-Shitara, la prima speciale della tappa odierna. Pur non riuscendo a ripetersi nelle successive prove, il francese della Toyota ha mantenuto un passo costante che gli ha permesso di chiudere la mattinata in testa. Ogier deve però guardarsi le spalle da un arrembante Elfyn Evans, staccato di appena un secondo.

Il leader di campionato ha vissuto un brivido nella prima speciale della mattinata schivando un cervo fermo in traiettoria. Archiviato il singolare episodio, il gallese ha potuto spingere con maggior tranquillità tanto da siglare il riferimento nell’ultima PS della mattinata, l’iconica Isegami’s Tunnel, portandosi in scia al leader del Rally del Giappone Ogier.

Supportato dai suoi tifosi, Takamoto Katsuta occupa l’ultimo gradino del podio. Il nipponico della Toyota è riuscito a firmare anche la seconda prova della giornata, la Shinshiro, chiudendo la mattinata a un secondo e sette decimi dalla vetta. Poker Toyota completato da Sami Pajari. Il giovane finnico è parso estremamente incisivo sugli asfalti giapponesi.

La speciale di Shinshiro si è invece rivelata indigesta per Rovanperä. Il finlandese ha urtato una barriera Aramco danneggiando la sospensione posteriore sinistra della sua Yaris Rally1. Il due volte iridato WRC, assieme al suo navigatore Jonne Halttunen, è riuscito a riparare il braccetto bloccandolo con una chiave inglese. Pur se precipitato in ventitreesima posizione, l’intervento di fortuna ha permesso a Rovanperä di vedere il traguardo.

Avvio da dimenticare per Hyundai. Le i20N Rally1 sono parse nettamente inferiori rispetto alle Yaris. Il solo Fourmaux è riuscito a trovare un assetto perlomeno accettabile, mentre sia Ott Tänak che Thierry Neuville hanno sofferto un bilanciamento non ottimale della vettura coreana. Ciò ha inevitabilmente compromesso le prestazioni con il campione in carica che paga già oltre un minuto di ritardo dalla vetta.

Ottavo assoluto, e penalizzato da un forte sottosterzo sulla sua Puma Rally1, Gregoire Muster è l’unico baluardo rimasto in gara di casa Ford M-Sport. In quanto Joshua McErlean ha picchiato la sua Puma Rally1 già nel corso della speciale di Shinshiro. L’impatto ha costretto il nordirlandese al mesto ritiro.

Per quanto riguarda il WRC2 a dettare il ritmo è stato Nikolay Gryazin. Nono assoluto, il russo della Skoda è riuscito ad avere la meglio su Alejandro Cachón proprio nel corso dell’ultima prova della mattinata. A completare il podio di classe ci ha pensato Oliver Solberg, mentre Jan Solans e Gus Greensmith hanno chiuso in top-5.

Venerdì 6 novembre 2025, classifica dopo la SS4 (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 37'06"5
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1"0
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1"7
4 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 9"5
5 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 15"8
6 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 45"8
7 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 1'01"1
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 1'22"3
9 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 1'59"2
10 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 2'00"1
11 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 2'01"3
12 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín  - 2'13"1
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 2'21"6
14 - Arai-Tachikui (Škoda Fabia Rally2) - Cusco Racing - 2'44"6
15 - Yamamoto-Fulton (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota  - 2'55"7

7 Nov [0:51]

Rally del Giappone – 1° giorno
Rovanperä 1°, ma regna l’incertezza

Michele Montesano

Il Rally del Giappone ha preso ufficialmente il via con la Prova Speciale di Kuragaike Park. Gli appena 2,75 km cronometrati hanno fatto solamente da antipasto a ciò che si preannuncia un penultimo atto stagionale del Mondiale Rally ricco di colpi di scena. Il primo c’è già stato al termine della prima prova con ben otto piloti racchiusi in un solo secondo. A salire in cattedra è stato però Kalle Rovanperä che ha aperto la lotta al titolo siglando il riferimento in 2’07”5.

Il finlandese ha quindi subito voluto mettere pressione a Elfyn Evans, che ha concluso fuori dalla top-5. Infatti al secondo posto troviamo Ott Tänak. A un decimo da Rovanperä, l’estone è l’unico pilota del team Hyundai a poter puntare ancora al titolo. Acclamato dal suo pubblico, Takamoto Katsuta ha siglato il terzo crono precedendo i compagni di squadra Sébastien Ogier, quarto a quattro decimi dalla vetta, e il giovane finnico Sami Pajari.

Il leader del campionato Evans è partito con cautela. Già vincitore nelle ultime due edizioni, il gallese è arrivato in Giappone con l’obiettivo di racimolare punti preziosi in ottica campionato. Sesto, Evans è riuscito a mettersi alle spalle le Hyundai di Adrien Fourmaux e Thierry Neuville. Come consuetudine le Ford Puma hanno chiuso la classifica tra le Rally1, con Gregoire Munster e Joshua McErlean rispettivamente nono e undicesimo.

A frapporsi tra le due Ford troviamo nientemeno che il fresco vincitore del campionato WRC2 Oliver Solberg. Dodicesimo assoluto, Alejandro Cachón è riuscito a firmare il secondo tempo di classe mettendosi alle sue spalle la Skoda Fabia Rally2 di Nikolay Gryazin. Infine a completare la top-5 ci ha pensato l’alfiere della Skoda Gus Greensmith.

Giovedì 6 novembre 2025, classifica dopo la SS1 (top 15)

1 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'07"5
2 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 0"1
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 0"3
4 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 0"4
5 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 0"5
6 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 0"8
7 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 0"8
8 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) - Hyundai - 1"0
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 3"1
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) - Printsport - 3"9
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M-Sport - 4"0
12 - Cachón-Rozada (Toyota GR Yaris Rally2) - Toyota España - 4"2
13 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 4"3
14 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) - Teo Martín Motorsport - 5"5
15 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) - Toksport - 5"8

7 Nov [0:49]

Rally del Giappone – Shakedown
Evans domina la tripletta Toyota

Michele Montesano

Il Rally del Giappone si preannuncia una passerella trionfale per Totoya. Dopo essersi aggiudicata il titolo costruttori nel WRC già al termine dello scorso Rally del Centro Europa, la Casa nipponica arriva davanti al suo pubblico con la certezza quasi matematica di poter ambire anche all’iride piloti. Infatti la lotta per la conquista del Mondiale Rally sembra ristretta tra Elfyn Evans, Kelle Rovanperä e Sebastien Ogier. L’unica variazione sul tema è rappresentata da Ott Tänak che, seppur minime, ha ancora delle possibilità di insinuarsi nella lotta per il titolo.

Dopo aver conquistato le ultime due edizioni, Evans punta ad apporre il suo terzo sigillo sugli asfalti nipponici. Riconquistata la vetta della classifica iridata, il gallese della Toyota in Giappone vorrà dare una sterzata netta in modo da presentarsi nel Rally d’Arabia Saudita con un margine ancora più consistente, rispetto agli attuali 13 punti che gode nei confronti dei suoi compagni di squadra.

Oltre alle incognite atmosferiche e alla possibilità di trovare un manto stradale scivoloso, per via delle foglie e dello sporco depositati in traiettoria, a ostacolare il cammino di Evans saranno principalmente Rovanperä e Ogier. Il primo, nonostante l’annuncio del futuro passaggio in monoposto, vorrà sicuramente chiudere la sua avventura nel WRC con il terzo titolo iridato. Lo stesso vale per Ogier che, dopo il ritiro nel Rally d’Europa Centrale, proverà fino all’ultimo la scalata al suo nono mondiale.

L’uscita di scena di Rovanperä al termine della stagione rende sicuramente più interessante la sfida tra Takamoto Katsuta e Sami Pajari. Forte del supporto del suo pubblico, il giapponese proverà a fare meglio del giovane finlandese per poter ambire al sedile che Rovanperä libererà in vista del prossimo campionato. Ma su entrambi incombe l’ombra minacciosa di Oliver Solberg, tra i principali candidati per la successione al volante del Flying Finn.

Decisamente più complessa la situazione in Hyundai. A distanza di un anno, la squadra coreana si è ritrovata dall’aver conquistato il titolo piloti con Thierry Neuville al ruolo di semplice comprimaria. Il solo successo ottenuto nel Rally dell’Acropoli, ad opera di Tänak, di certo non può soddisfare gli uomini diretti da Cyril Abiteboul. Ed è per questo che è stato assoldato Andrew Wheatley per gestire il team Hyundai. Sebbene manchino ancora due rally al termine della stagione, l’obiettivo è ormai rivolto già alla prossima stagione.

Infine Ford M-Sport sarà al via con i soli Gregoire Munster e Joshua McErlean. Senza un contratto in vista del prossimo anno, entrambi si giocheranno le ultime chance per poter raddrizzare una stagione tutt’altro che positiva. Con l’appoggio sempre più marginale della casa madre, difficilmente il team inglese potrà ambire ad un risultato di rilievo anche nell’ultimo scroscio della stagione.

Le Toyota Yaris Rally1 sono parse subito in gran forma monopolizzando la scena nello Shakedown di Kuragaike Park. A siglare il riferimento nei 2,75 km cronometrati è stato Evans. Il gallese ha stampato subito il miglior crono in 2’13”8 che è risultato inattaccabile per il resto della sessione. Katsuta si è fermato a sei decimi, ottenendo il secondo posto, mentre Rovanperä si è accontentato del podio virtuale battendo di due decimi l’alfiere della Hyundai Adrien Fourmaux.

Quinto, a quasi due secondi dalla vetta, Ogier ha mantenuto un passo cauto senza correre rischi. Il francese ha preceduto il compagno di squadra Pajari e, soprattutto, le due Hyundai i20 N Rally1 di Tänak e Neuville. A completare la classifica del WRC ci ha pesando Ford con McErlean che è stato nove decimi più veloce di Munster, quest’ultimo autore del dodicesimo crono assoluto.

Infatti a battere il lussemburghese di M-Sport sono stati anche due dei protagonisti del WRC2 Nikolay Gryazin e Alejandro Cachón, oltretutto autori dello stesso identico crono in 2’17”1. Al terzo posto, con un secondo di ritardo, troviamo Jan Solans seguito, a sua volta, dal neo campione Oliver Solberg e da Diego Dominguez.

Composto da 20 Prove Speciali per un totale di 305,34 km cronometrati, il Rally del Giappone presenta piccole variazioni rispetto alle scorse edizioni. Dopo lo Shakedown i piloti affronteranno nuovamente la prova di Kuragaike Park. La vera sfida avrà inizio con la tappa di venerdì composta dai tre crono di Inabu-Shitara, Shinshiro e Isegami’s Tunnel ripetuti due volte per un totale di 108,3 km cronometrati.

Con i suoi 121,91 km cronometrati, sabato sarà la giornata più lunga dell’intero rally. La sfida sarà articolata su sette prove speciali con quelle di Obara, Ena e Mt.Kasagi ripetute due volte prima di concludere le ostilità nel Toyota Stadium. Infine la domenica vedrà i piloti sfidarsi sugli ultimi 72,38 km cronometrati con la doppia ripetizione di Nukata e Lake Mikawako cui si aggiungeranno la speciale di Okazaki e la Power Stage conclusiva di Lake Mikawako.

Giovedì 6 novembre 2025, shakedown (top 15)

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'13"8
2 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'14"4
3 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'15"4
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'15"6
5 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'15"7
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'15"8
7 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'15"9
8 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'16"6
9 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'17"0
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'17"1
11 - Cachon-Rozada (Toyota GR Yaris WRC2) - Toyota Espana - 2'17"1
12 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'17"9
13 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - PH Sport - 2'18"1
14 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 2'18"6
15 - Dominguez-Penate (Toyota GR Yaris WRC2) - Dominguez - 2'19"9

27 Ott [19:58]

Ford M-Sport in Arabia Saudita schiera
due Puma Rally1 per Al-Attiyha e Sesks

Michele Montesano

Ford M-Sport raddoppia il proprio impegno in vista del Rally dell’Arabia Saudita. In occasione dell’ultimo appuntamento stagionale del WRC, in scena dal 25 al 29 novembre, la squadra di Cockermouth schiererà ben quattro Puma Rally1. Al fianco dei regolari Gregoire Muster e Joshua McErlean, che finora hanno preso parte all’intera stagione iridata, troveremo nuovamente Martinš Sesks. Ma, notizia ancora più sorprendente, si assisterà al ritorno nel WRC di Nasser Al-Attiyah.

A dieci anni dalla sua ultima partecipazione, il cinque volte vincitore della Dakar tornerà a calcare le speciali del Mondiale Rally. Presenza fissa nel WRC fino al 2015, Al-Attiyah non è mai riuscito a salire sul podio ottenendo un quarto posto nel Rally del Portogallo 2012 quale miglior risultato. Il qatariota, medaglia olimpica di tiro a segno a Londra 2012, in questi anni si è dedicato principalmente al Rally Raid conquistando tre titoli mondiali.

Al-Attiyah, però, non ha mai abbandonato del tutto la specialità del traverso, anzi ha vinto ben venti titoli nel Campionato Rally del Medio Oriente (MERC). Serie che, lo scorso maggio, gli ha permesso di affrontare le stesse prove che ritroverà a novembre nel rally iridato. Navigato dallo spagnolo Candido Carrera, il qatariota proverà a prendere confidenza con la Puma Rally1 durante una sessione di test, che si terrà nelle prossime settimane nei pressi della sede M-Sport in Inghilterra.

Se nel 2024 era stato una delle rivelazioni del Mondiale Rally, quest’anno Sesks non è parso all’altezza delle aspettative. Su sei gare disputate, il lettone ha ottenuto come miglior piazzamento solamente un sesto posto in Svezia. Sesks, navigato dal fido Renãrs Francis, ha quindi cercato di racimolare il budget necessario per provare a raddrizzare la stagione. Oltre a giocarsi un piazzamento nel Rally dell’Arabia Saudita, Sesks punta a mettersi in luce in vista di un possibile sedile a tempo pieno nel WRC 2026.

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