Dallara Magazine - page 7

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competizione
sempre più in alto».
Quali sono i progetti Dallara in
vista della fusione fra Grand-
Am e ALMS nella United
SportsCar Racing prevista nel
2014?
«
E' una situazione complicata e
delicata. Fino ad ora abbiamo
fra DP e LMP2 appare ancora di
là da venire, le regole non sono
ancora state scritte
completamente e ci sono molte
incognite; sembra evidente che
uno dei due modelli (DP ed
LMP2) alla fine dovrà prevalere
per meriti sul campo o per aiuti
esterni: l'ipotesi di tenerli in
parallelo per molto tempo non
appare ragionevole, né pratica,
né economica. In questa fase
preferiamo aspettare che le
acque si calmino un po' in
modo da avere miglior visione
del futuro, come anche altri
costruttori e pure alcuni team
hanno preferito fare
»
.
Che importanza rivestono le
vetture Sport nel futuro
dell’azienda?
«Le Sport sono nel DNA
dell'azienda almeno quanto le
Formula ed il fatto che
ultimamente ci siano meno
possibilità di scendere in campo
non significa che ci sia
disinteresse. Dallara è sempre
pronta a cogliere le occasioni
che si prospetteranno,
ovviamente a patto che le
condizioni siano chiare, che
esista una competizione chiara
ed un mercato di potenziali
clienti. Oppure un partner forte
che ci aiuti negli investimenti,
che in macchine di questo
genere non sono mai esigui».
Ci racconta qualcosa di più a
proposito dell’ufficio calcoli e
test statici, che lei dirige in
Dallara? Quali sono i compiti
che ricopre l’ufficio, quante
persone vi lavorano e come è
strutturato il lavoro, che tipo di
competenze richiede...
«Il mio ufficio si compone di
otto persone. Ci occupiamo di
dinamica del veicolo,
simulazioni, analisi di
performance, ottimizzazione e
primo dimensionamento di
elementi sospensivi,
impostazione veicolo, ma anche
di test indoor (su componenti, e
su vettura completa) e di test in
pista come assistenza alle
squadre e come collaudo di
nostre vetture o nuovi
componenti».
Quali sono i progetti che state
seguendo ora più da vicino?
«Gli ultimi in ordine di tempo
sono la Super Formula, la
Formula Electric, la nuova Indy
Light e alcuni progetti
automotive che non possiamo
rivelare per ragioni di segretezza
verso i nostri clienti».
Quale è stato il percorso
professionale e di studi che l’ha
portato alla Dallara?
«
Dopo la maturità scientifica
la passione per le corse
e per le automobili in generale
mi ha portato a seguire il corso
di Ingegneria Meccanica
dell'Università di Pisa con
indirizzo veicoli terrestri.
Il mio primo impiego lavorativo
è stato come ingegnere
consulente presso un'azienda
attiva nel campo militare e
aerospaziale, dove mi occupavo
di progettazione ed analisi
strutturale di componenti
per missili e satelliti.
Poi la passione per le corse è
tornata a bussare, così mi sono
trasferito con moglie e tre figlie
in Valceno da quasi dieci anni,
ed in parallelo ho fatto
un'esperienza di tre anni come
ingegnere di pista presso una
squadra di F.3. Le corse per me
sono sempre un richiamo
fortissimo ed una passione
inesauribile. Come dico sempre
a mia moglie, mentre le
bambine diventano donne
adulte e magari mamme, i
maschi restano sempre bambini
e tendono a continuare a
giocare o con la palla o con le
macchinine. E' evidente la
categoria a cui appartengo».
mantenuto un approccio
conservativo, limitandoci ad
aiutare semplicemente i partner
storici come WTR, ma senza
rilanciare con investimenti in
nuove vetture o in una nuova
aerodinamica. Il 2014 sarà un
anno molto critico.
L'equiparazione di prestazioni
1,2,3,4,5,6 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,...34
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