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19 Dic [11:35]

Lorenzo sogna un 2018 al top
"Vorrei la prima vittoria in Ducati"

Jacopo Rubino

Archiviato l'anno zero, quello del cambiamento dopo il lungo capitolo in Yamaha, Jorge Lorenzo nel 2018 vuole tornare a ricoprire un ruolo da protagonista assoluto in MotoGP. Ingaggiato dalla Ducati come vera e propria prima guida, il maiorchino in questo 2017 è stato invece decisamente battuto dal compagno di squadra Andrea Dovizioso, arrivato a sorpresa a giocarsi il titolo fino all'ultimo round contro Marc Marquez. Dal canto suo, "Porfuera" ha chiuso solo al settimo posto in classifica generale, con tre piazzamenti sul podio e nessuna vittoria: dal debutto in top class nel 2008 non gli era mai accaduto.

"La prima stagione è stata di adattamento alla squadra: c'era una nuova moto, un nuovo costruttore, tutto era nuovo. Le cose si sono rivelate un po' più difficili del previsto", ha confessato Lorenzo a margine di un evento pubblicitario. Ci sono però validi motivi per guardare avanti con ottimismo: "Rimangono le buone sensazioni avute nel finale di campionato, e i grandi miglioramenti delle ultime gare".

Basti pensare ai tanti giri in testa percorsi sul bagnato in Malesia, quando il pilota spagnolo ha poi spianato la strada al successo di Dovizioso, o al miglior ritmo tenuto rispetto alla moto gemella nel round di Valencia. "Spero che il processo di ambientamento del 2017 possa servire a crescere nel 2018", sintetizza Jorge, che fissa quindi gli obiettivi per la prossima campagna iridata: "Vorrei riuscire a conquistare la mia prima vittoria con la Ducati, e vorrei provare a lottare per il Mondiale. Ma in questo sport non si può mai dur nulla per sicuro".

Alla causa contribuirà anche Alex Debon, che Lorenzo ha voluto al proprio fianco nel ruolo di coach: la loro amicizia risale ai tempi del periodo in Aprilia nella classe 250, con Debon all'epoca collaudatore della casa di Noale e che, da wild-card, contribuì nel 2006 al trionfo iridato del connazionale ai danni dello stesso Dovizioso. E a capo del reparto corse c'era proprio Gigi Dall'Igna, oggi numero uno del team Ducati.