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12 Ott [7:55]

Motegi, gara
Vince Lorenzo, ma Marquez è campione

“Questa sera festeggerò con il karaoke…”. Si è tolto un bel peso dallo stomaco Marc Marquez. E si vede. Con il solito sorriso può finalmente alzare le braccia al cielo e festeggiare l’iride-bis al termine di una gara tiratissima. E pazienza se a transitare per primo sul traguardo è stata la Yamaha di Jorge Lorenzo, questa volta El Cabroncito sapeva che non poteva assolutamente sbagliare. E così è stato.

La gara è vissuta tutta sul duello tra le Yamaha di Rossi, partito davanti a tutti al semaforo verde, e quella di Lorenzo capace di tenere un ritmo infernale fino alla bandiera a scacchi. Una vittoria, la seconda consecutiva, che permette al maiorchino di ritornare a contatto con Pedrosa e Rossi per giocarsi nelle ultime tre gare il secondo posto finale.

Ma gli occhi di tutti erano puntati sul campione del mondo in carica che, partito molto guardingo, ha prima dovuto sudarsi le proverbiali sette camicie per sbarazzarsi delle due Ducati di Iannone e Dovizioso per poi accodarsi alla Yamaha di Valentino Rossi. In terza posizione allo spagnolo mancava un solo punticino per assicurarsi il secondo titolo e allora, inevitabilmente, è stata battaglia vera col campione di Tavullia.

Rossi ha resistito con le unghie e con i denti fin che ha potuto, ma alla fine ha dovuto gettare la spugna. E per il campioncino spagnolo sono stati quattro giri finali con il cuore in gola, e solo alla bandiera a scacchi è arrivato un urlo liberatorio tra le braccia del fratellino che lo ha aspettato lungo il circuito con la bandiera spagnola tra le braccia.

“Voi mi vedete sempre allegro e sorridente - ha poi detto Marquez al traguardo, driblando meccanici e samurai - ma io in questo periodo la pressione l’ho sentita davvero forte, e sono contento finalmente posso sfogare la mia gioia”. E via sul podio con due valletti d’eccezioni quali Jorge Lorenzo e Valentino Rossi a festeggiare un titolo che finalmente è arrivato sulla pista di proprietà della Honda.

L'ordine di arrivo, domenica 12 ottobre 2014

1 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha Factory - 24 giri in 42’21”259
2 - Marc Marquez (Honda) - Honda Team - 1”638
3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha Factory - 2”602
4 - Dani Pedrosa (Honda) - Repsol Honda - 3”157
5 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati Team - 14”353
6 - Andrea Iannone (Ducati) - Pramac - 16”653
7 - Stefan Bradl (Honda) - LCR - 19”531
8 - Pol Espargaro (Yamaha) - Tech 3 - 19”815
9 - Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3 - 23”575
10 - Alvaro Bautista (Honda) - Gresini - 35”687
11 - Aleix Espargaro (FTR Yamaha) - Forward - 40”668
12 - Katsuyuki Nakasuga (FTR Yamaha) - Forward - 51”027
13 - Hiroshi Aoyama (Honda) - Aspar - 51”093
14 - Nicky Hayden (Honda) - Aspar - 55”792
15 - Hector Barbera (Avintia) - Avintia - 59”089
16 - Scott Redding (Honda) - Gresini - 59”508
17 - Alex De Angelis (FTR Yamaha) - Forward - 1’16”547
18 - Michael Laverty (PBM) - Bird - 1’28”021
19 - Mike di Meglio (Avintia) - Avintia - 1’29”470
20 - Broc Parkes (PBM) - Bird Motorsport - 1’33”253

Ritirati
Yonny Hernandez (Ducati)
Karel Abraham (Honda)
Danilo Petrucci (ART)
Cal Crutchlow (Ducati)

Il campionato piloti
1.Marquez 312; 2.Rossi 230; 3.Pedrosa 230; 4.Lorenzo 227; 5.Dovizioso 153; 6.A.Espargaro 117; 7.P.Espargaro 116; 8.Iannone 102; 9. Bradl 96; 10. Smith 92.