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1 Feb [11:51]

In 5 domande vi sveliamo
chi è SÉBASTIEN LOEB

1 È stato il primo a vincere 5 volte a Montecarlo: si può dire che è il rallista più forte di tutti i tempi?
Stabilito che, per quanto intriganti siano, i confronti intergenerazionali lasciano il tempo che trovano, la risposta migliore resta quella fornita dal compianto Colin McRae un paio d’anni fa: “Di grandi campioni – disse lo scozzese subito dopo che Sébastien Loeb aveva superato il primato stabilito da Carlos Sainz – ce ne sono sempre stati e ogni epoca ha avuto il suo dominatore. Ma il fatto che lui abbia vinto più di tutti, vorrà pur dire qualcosa...”.

2 Ci sono piloti che lavorano molto e altri che improvvisano: a quale categoria appartiene?
Non è un fanatico dei test come Carlos Sainz, ma quando c’è da provare non si tira indietro come faceva Juha Kankkunen. Anche per lui, andare avanti e indietro su una base di qualche chilometro è assai poco divertente, però lo fa tutte le volte che glielo chiedono. Senza pregiudizi, discutendo con i tecnici senza mai stressarli. Fornendo loro indicazioni precise.

3 Francese in una squadra francese, usufruisce di particolari vantaggi rispetto al compagno di squadra?
Nell’epoca della globalizzazione, di spazio per i nazionalismi ne resta poco. Pur se è chiaro che parlare – e soprattutto pensare – nella stessa lingua dei meccanici poco o tanto aiuta. Ma l’obiettivo di ogni squadra è vincere e allora nessun direttore sportivo può più permettersi di fare figli e figliastri: è soprattutto il cronometro a stabilire le gerarchie. Anche lui, del resto, i gradi se li è guadagnati sul campo, battendo con sempre maggiore regolarità i compagni di squadra fin dalla sua prima stagione mondiale con la Citroen.

4 Quale è allora la dote che gli ha permesso di vincere più di ogni altro?
Il suo talento, come quello dei suoi principali avversari, è fuori discussione. Ma a permettergli di fare la differenza è sostanzialmente la freddezza che riesce a conservare anche nelle situazioni più critiche. E la grande abilità nel “leggere” le corse: dotato di una non comune capacità di analisi, riesce a individuare più e meglio degli altri il momento giusto per sferrare l’attacco decisivo, quello che mette in ginocchio i concorrenti.

5 Ha già conquistato quattro mondiali ed ha iniziato nel migliore dei modi la rincorsa al quinto: ma non si stanca mai di vincere?
Prima o poi succederà, è inevitabile. Ma quel giorno è ancora di là da venire: per ora, il piacere di battersi è più forte del fastidio di fare e disfare le valige, di spostarsi da un continente all’altro. I 4 mondiali e le 37 vittorie non l’hanno appagato: prima di chiudere con i rally, vuole almeno un altro titolo e vuole imporsi anche in Finlandia e nel Galles, le due grandi classiche del calendario che ancora mancano alla sua straordinaria collezione.

a cura di Guido Rancati