26 Giu [16:33]
Rally Polonia – 1.tappa
Hirvonen predica calma
MIKOLAJKI – Non s’era abbronzato in Grecia, non ha nessuna possibilità di abbronzarsi in queste lande che furono prussiane e dove l’estate sembra non voler cominciare. Ma alla fine di una tappa che a lui ha detto molto bene, Mikko Hirvonen trova il modo di sorridere lo stesso. E, ragazzo gentile, pesca nei suoi ricordi giovanili per far sapere al cronista del Bel Paese i suoi propositi: “Adesso – dice in buon italiano – calma-calma”. E non ha bisogno di giurare per essere creduto.
Fuori dannatamente presto Sébastien Loeb – che domattina ripartirà grazie al SuperRally, ma solo per onor di firma e per provare di rastrellare un punticino o due per la Citroen – il più riflessivo dei due finlandesi fordisti sa di non dover esagerare per portare a casa un successo che lo proietterebbe in testa alla classifica iridata. Dietro di poco, 8” e 9 appena, Jari-Matti Latvala non lo preoccupa.
L’ombra di Dani Sordo, terzo a più di mezzo minuto, poi non lo agita neanche un po’. “È stata una buona giornata”, commenta il Pallido. Malcolm Wilson sottoscrive, ma a dita incrociate: “È ancora troppo lunga per fare conti”, butta lì senza manco provare a essere convincente il pilota che diventato manager ha ridato credibilità al Grande Ovale Blu nei rally. Christian Lorieaux è sulla stessa lunghezza d’onda del suo datore di lavoro: “Il fatto che ai nostri avversari sia andata male – filosofeggia – non vuol dire che vada bene per noi...”.
Parole di circostanza, pronunciate per far sapere di non aver abbassato la guardia. Ma la realtà è che la Ford ha il pallino in mano. E ovviamente non vuole mollarlo. Anche se di strada davanti ce n’è davvero ancora tanta, anche se è vero, come osserva Daniel Elena che ciò che è capitato a lui e all’Extraterrestre poteva e potrebbe capitare a chiunque altro: “Il ceppo contro il quale abbiamo rotto una sospensione – ragguaglia il copilota monegasco – era nascosto sotto la sabbia ammucchiata dalla ruspa ai margini della carreggiata, di fatto invisibile”.
Già, ma adesso Hirvonen sa che ogni taglio può essere fatale. E non ha nemmeno bisogno di cercare traiettorie tesissime per fare il colpaccio.
Dietro ai tre di testa, il vuoto o quasi. Petter Solberg è a un minuto e passa dal leader e non può avere paura di suo fratello che galleggia alle sue spalle. E quelli che potevano in qualche modo mettergli un po’ pressione non ci sono più: il sempre più convincente Evgeny Novikov ha lasciato per strada una sospensione e pure Andreas Mikkelsen, bravo assai con una vecchia Fabia Wrc, ha alzato bandiera bianca.
La gara, come la vita, continua. Con poco sale, però.
di Guido Rancati
La classifica dopo la 1. tappa
1. Hirvonen-Lehtinen (Ford Focus Wrc) in 1.02’23”1
2. Latvala-Anttila (Ford Focus Wrc) a 8”9
3. Sordo-Marti (Citroen C4 Wrc) a 37”0
4. P. Solberg-Mills (Citroen Xsara Wrc) a 1’14”6
5. H. Solberg-Menkerud (Ford Focus Wrc) a 1’21”5
6. Ogier-Ingrassia (Citroen C4 Wrc) a 1’32”9
7. Wilson-Martin (Ford Focus Wrc) a 1’56”5
8. Rautenbach-Barritt (Citroen C4 Wrc) a 2’31”5
9. Holowczyc-Kurzeja (Ford Focus Wrc) a 2’39”8
10. Ostberg-Andersson (Subaru Impreza Wrc) a 4’31”6