Dallara Magazine - page 5

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Un premio, anzi, no: un award”
«Premio” è la parte della preda di guerra e offerta dal
capo o dal re all’eroe valoroso. La “Legion d’Onore”
(1802 ) fu concepita per la prima volta da Napoleone
come ricompensa a tutti i soldati valorosi a prescinde-
re dal grado. Questa ricompensa fu così efficace per
motivare atti di coraggio singoli e di reparto che tutti
gli eserciti europei in breve seguirono l’esempio fran-
cese, così la “Victory Cross” inglese, la “Croce di Fer-
ro” prussiana, l’ “Ordine di San Giorgio” russo, la
“Medal of Honor” americana, via via estesa per atti di
coraggio minori. Hitler astutamente controllava sia i
gradi sia le decorazioni ed elargiva “donazioni” asse-
gnando in privato e in segreto terre e denaro ai gene-
rali più importanti: questo era un modo deliberata-
mente calcolato per compromettere l’integrità dello
stato maggiore gettandovi segni di divisione e disar-
mando l’opposizione interna. “Award” è un vocabolo
di origine Francese ed indica un riconoscimento pub-
blico, deciso dopo una attenta considerazione da par-
te di una giuria competente e indipendente, sempre
esterna all’organizzazione. “Premio” e “Award” sono
due concetti abbastanza diversi: certamente la Dallara
tutta, io e soprattutto gli ingegneri della Ricerca e
Sviluppo siamo contenti di questo “Award”, chiamia-
molo “riconoscimento”. Il riconoscimento, individuale
o collettivo, da parte di una giuria di esperti estranei
all’azienda è in effetti un modo intelligente per inca-
nalare le passioni competitive in un senso socialmente
positivo».
Andrea Toso
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