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24 Feb [12:45]

Mads Ostberg

Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così. Con quella faccia, quell’espressione e quel fisico non proprio da sportivo, Mads Ostberg ha scalato il podio svedese fino al secondo gradino. A ventitré anni e quattro mesi ha intascato i complimenti di Mikko Hirvonen al quale ha soffiato sul collo fino alla fine e di Malcolm Wilson. Insomma: ha costretto la gente dei rally a riconsiderare le sue qualità.
A Karlstad, l’altra domenica, erano in tanti a girargli intorno. E fra i tanti impegnati a tesserne le lodi, a qualcuno è tornato in mente che proprio in Svezia, quattro anni prima, s’era fatto notare mettendosi tutti dietro in una prova speciale. Una di quelle “mickey mouse” alle quali il mondiale pare proprio non voler rinunciare, niente di che. Ma comunque un bel biglietto da visita per un ragazzotto che solo dodici mesi prima era approdato nella serie iridata. E che maneggiava un’Impreza, non esattamente la più bella del reame. Bambino prodigio, s’era detto allora. Scoprendo che aveva iniziato ad amoreggiare con i motori quando la maggior parte dei suoi coetanei ancora non avevano tolto le ruotine alle biciclette e che a tredici anni accompagnava in gara, legato sul sediolo di destra di una Subaru Wrc, il babbo Morten.
Dopo quell’acuto, pochi alti e tanti bassi. La lenta e apparentemente inarrestabile discesa verso gli abissi dell’anonimato. Sempre con la “Signora in Blu”, traballante carrozza che per trasformarsi in zucca non aspettava neppure la mezzanotte. Fino alla sfida svedese con la Fiesta. La ripartenza di una carriera solo abbozzata, forse. Intanto il paffutello di Fredrikstad ringrazia tutti. Anche e soprattutto il papà che finalmente gli ha comprato una vera auto da corsa.

Guido Rancati

I numeri di Mads

1 podio iridato
6 prove speciali vinte
23 anni compiuti l’11 ottobre dello scorso anno
30 gettoni di presenza nel mondiale
44 punti rastrellati finora nel mondiale