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17 Ago [15:38]

Brno - Gara: la rivincita di Pedrosa
Marquez giù dal podio a sorpresa

Filippo Zanier

La notizia che tutte le agenzie del mondo stanno battendo in questi minuti, è che Marc Marquez è umano e battibile. Quella che stupisce di più, però, è forse il fatto che a interrompere la striscia vincente del campione del mondo in carica sia stato Dani Pedrosa. Il tanto vituperato eterno secondo, che a Brno sembrava avviato a un altro fine settimana nell'ombra del compagno di squadra, ha disputato una gara sorprendente che ha vinto con merito, mentre alla fine il dominatore del campionato si è dovuto inchinare anche a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, che hanno chiuso rispettivamente in seconda e terza piazza.

Marquez giù dal podio quindi (se si esclude la squalifica di Phillip Island 2013 non gli capitava dal GP d'Italia dell'anno scorso, quindi da ben più di un anno) e capace di complicarsi la vita fin dall'inizio con una brutta partenza. A partire senza l'ombra di un indugio sono state invece le Ducati, passate in testa alla prima curva con Andrea Iannone davanti ad Andrea Dovizioso. Quando, però, le gomme soft delle Desmosedici sono calate (un film già visto purtroppo) a salire in cattedra sono stati Lorenzo e Pedrosa, i veri protagonisti della corsa.

Il maiorchino della Yamaha al terzo passaggio ha infilato entrambi i ducatisti in una sola staccata e ha tentato la fuga, acquisendo in fretta un vantaggio di poco superiore al secondo. I suoi piani sono però stati rovinati da Pedrosa che come Jorge si è prima liberato delle Ducati, passando dalla quarta alla seconda piazza, ed è poi partito alla caccia della M1 numero 99. Il vantaggio di Lorenzo è calato progressivamente un passaggio dopo l'altro e al sesto giro è arrivato il sorpasso, a cui è seguita una controfuga che Jorge non ha potuto arginare nonostante un tentativo veemente negli ultimi giri di gara.

L'ultimo gradino del podio se lo sono contesi con una bella lotta Rossi e Marquez, duello che alla fine ha visto vincitore proprio il pilota di Tavullia. Imbottito di antidolorifici per calmierare gli effetti della ferita alla mano subita nell'ultima sessione di prove libere del weekend, Rossi è stato autore di una bella partenza dalla terza fila e di una progressione che lo ha portato in fretta al quarto posto. Nella prima fase di gara il suo passo non sembrava sufficiente per ambire al podio, ma poco prima di metà corsa il ritmo di Marquez ha iniziato a calare, e "il Dottore" si è rifatto sotto. L'infilata è arrivata alla decima tornata, con pubblico in delirio e Marquez che dopo aver resistito per un paio di passaggi attaccato al codone della Yamaha ha dovuto rassegnarsi a cedere il passo.

In quinta e sesta posizione hanno chiuso Iannone e Dovizioso, ma è il più giovane dei due Andrea ad aver fatto la gara più convincente: partito in testa, Iannone ha poi retto meglio del "Dovi" al calo del pneumatico posteriore e si è anche reso autore di una bella lotta con Marquez, scambiando con Marc un paio di sportellate di carattere nel corso del quarto giro. La durezza del pilota di Vasto è uscita fuori anche nel finale di gara, quando pur pressato da Dovizioso non ha avuto nessun timore riverenziale, chiudendo tutte le porte e tagliando il traguardo da quello che nel 2015 dovrebbe diventare il suo "caposquadra": di certo, con la prestazione di oggi Iannone ha chiarito di non essere un numero due. Oltre a questo la buona notizia per la Ducati è che sette secondi dall'ultima delle Honda ufficiali a fine gara sono un buon risultato, che finalmente evidenzia un certo progresso tecnico.

Alle spalle della top 6 hanno chiuso Stefan Bradl con la Honda di Cecchinello e Aleix Espargaro, come di consueto primo delle "vere" Open. Caduto invece il fratello Pol, con la Yamaha della Tech 3, mentre il compagno di team Bradley Smith non ha saputo dare seguito alla super qualifica di ieri e ha chiuso nono davanti ad Alvaro Bautista.

L'ordine di arrivo, domenica 17 agosto 2014

1 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda Team - 22 giri in 42'47"800
2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha Factory - 0"410
3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha Factory - 5"259
4 - Marc Marquez (Honda) - Repsol Honda - 10"454
5 - Andrea Iannone (Ducati) - Pramac - 17"639
6 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati Team - 17"834
7 - Stefan Bradl (Honda) - LCR - 23"819
8 - Aleix Espargaro (FTR Yamaha) - Forward - 29"621
9 - Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3 - 30"364
10 - Alvaro Bautista (Honda) - Gresini - 37"369
11 - Scott Redding (Honda) - Gresini - 55"604
12 – Michele Pirro (Ducati) - Ducati Team - 56"727
13 - Hiroshi Aoyama (Honda) - Aspar - 56"908
14 - Karel Abraham (Honda) - Cardion AB - 1'04"135
15 - Leon Camier (Honda) - Aspar - 1'04"902
16 - Alex De Angelis (FTR Yamaha) - Forward - 1'20"666
17 - Hector Barbera (Avintia) - Avintia - 1'24"282
18 - Mike di Meglio (Avintia) - Avintia - 1'27"436
19 - Broc Parkes (PBM) - Bird Motorsport - 1'38"867

Ritirati
20° giro - Danilo Petrucci
7° giro - Cal Crutchlow
6° giro - Pol Espargaro
6° giro - Michael Laverty
5° giro - Yonny Hernandez

Il campionato piloti
1.Marquez 263; 2.Pedrosa 186; 3.Rossi 173; 4.Lorenzo 137; 5.Dovizioso 118; 6.A.Espargaro 85; 7.P.Espargaro 78; 8.Iannone 73; 9.Smith, Bradl 65.