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10 Ago [21:30]

Indianapolis - Gara
Dieci su dieci per Marquez

Filippo Zanier

10 vittorie in 10 gare. Non si ferma Marc Marquez, che a Indianapolis ha continuato la propria opera di riscrittura della storia del Motomondiale conquistando l'ennesimo successo di un 2014 "monstre". Cambiano le piste, cambiano le situazioni, ma il risultato finale resta sempre lo stesso e i record continuano a crollare. In questo caso, il campione del mondo in carica ha eguagliato il primato detenuto in coabitazione da Giacomo Agostini e Mick Doohan, le 10 vittorie di fila nella stessa stagione (l'australiano era stato l'ultimo a riuscirci nel lontano 1997).

E dire che non è stata una vittoria tra le più facili: abituato a galoppare in testa fin dal via, questa volta Marquez ha dovuto fare i conti con una partenza non perfetta che alla curva 1 lo ha lasciato esposto a un bell'attacco di Andrea Iannone. Quinta posizione per lui e gara che sembrava complicarsi visto il bel ritmo impresso nei primi giri da Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, appiccicati in testa alla corsa. Alla fine, però, i timori del muretto HRC sono durati appena una decina di giri, quelli necessari ai rivali di Marc per ostacolarsi a vicenda e lasciare che l'iberico passasse davanti a fare quello che gli riesce meglio: dettare il ritmo.

Rossi ci ha provato seriamente, come quest'anno gli era riuscito solo a Barcellona, ma proprio come a Montmelò alla fine ha chiuso terzo. Lo sosteneva da mesi, che per battere Marquez fosse necessario impedirgli di andare davanti nei primi giri, ma anche questo non è bastato. Il Dottore ha guidato il primo terzo di gara con autorevolezza, rispondendo colpo su colpo agli attacchi di Dovizioso (con tanto di contatto) e annullando il primo tentativo di fuga di Marquez approfittando di un "lungo" del pilota Honda. Al decimo passaggio, però, Valentino ha affrontato in modo decisamente più lento dei rivali sia la curva 1 che la curva 2, permettendo così sia a Marquez che a Lorenzo di passare. Ha poi reagito riprendendosi la seconda piazza ai danni del compagno di marca, ma il breve duello che ne è seguito non solo ha visto uscire vincitore Jorge, ma ha anche permesso a Marquez di prendere quel secondo e mezzo di vantaggio che si è portato fino alla bandiera a scacchi.

Per il team ufficiale Yamaha la buona notizia sono le due moto sul podio e un Lorenzo che sembra ormai pienamente recuperato e deciso a riprendersi il ruolo di prima guida. Alla fine, per lui i secondi di vantaggio su un pur buonissimo Rossi sono quasi cinque, segno che tra i due sta tornando ad aprirsi un gap. Quarto Dani Pedrosa, ultimo tra i piloti con le moto di punta a conferma di un weekend in cui non ha trovato il feeling con il circuito "infield" di Indianapolis. Dietro di lui Pol Espargaro, che ha battuto per poco più di un secondo Bradley Smith vincendo così la lotta interna al team Yamaha Tech 3. Entrambi si sono messi alle spalle Dovizioso, rivelando così l'ennesimo "bluff" Ducati.

Purtroppo per il volonteroso Andrea, quando la Desmosedici si affaccia alle posizioni di testa in qualifica è solo grazie alla gomma extra-morbida cui solo le Open hanno accesso. In gara, però, un pneumatico troppo morbido è generalmente uno svantaggio (le fredde temperature di Assen sono state finora l'unica eccezione alla regola) e con il passare dei giri la performance delle Rosse svanisce. Alla fine così per il "Dovi" è arrivato un mesto settimo posto, davanti a Cal Crutchlow staccato però di una ventina di secondi. Il britannico ha preceduto di un soffio Scott Redding, autore della migliore prestazione dell'anno con la Honda clienti del team Gresini. Da segnalare anche la sfortuna di Iannone, fermato da un problema tecnico della sua Ducati dopo un bell'inizio di gara.

L'ordine di arrivo, domenica 10 agosto 2013

1 - Marc Marquez (Honda) - Repsol Honda - 27 giri 42'07"041
2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha Factory - 1"803
3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha Factory - 6"558
4 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda Team - 10"016
5 - Pol Espargaro (Yamaha) - Tech 3 - 17"807
6 - Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3 - 19"604
7 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati Team - 20"759
8 - Cal Crutchlow (Ducati) – Ducati Team – 39"796
9 - Scott Redding (Honda) - Gresini - 40"507
10 - Hiroshi Aoyama (Honda) - Aspar - 55"760
11 - Karel Abraham (Honda) - Cardion AB - 1'05"130
12 – Mike Di Meglio (Avintia) - Avintia - 1'05"346
13 - Colin Edwards (FTR Yamaha) - Forward - 1'08"919
14 - Michael Laverty (PBM) - Bird Motorsport - 1'09"203
15 - Broc Parkes (PBM) - Bird Motorsport - 1'30"613

Ritirati
19° giro - Leon Camier
14° giro - Andrea Iannone
12° giro - Aleix Espargaro
12° giro - Stefan Bradl
6° giro - Danilo Petrucci
5° giro - Hector Barbera

Il campionato piloti
1. Marquez 250 punti; 2. Pedrosa 161; 3. Rossi 157; 4. Lorenzo 117; 5. Dovizioso 108; 6. P. Espargaro 78; 7. A.Espargaro 77; 8. Iannone 62; 9. Smith 58; 10. Bradl 56;