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14 Lug 2025 [16:04]

Antonelli tra alti e bassi
Il punto della stagione

Massimo Costa - XPB Images

Dodici Gran Premi su ventiquattro sono stati disputati, siamo quindi perfettamente a metà stagione. Come sta andando dunque Andrea Kimi Antonelli nella sua prima avventura nel Mondiale F1? Alti e bassi è la risposta. Una situazione che sta contraddistinguendo tutti i debuttanti approdati quest'anno nella massima formula.

Il tanto atteso Oliver Bearman, nel team Haas alterna qualche acuto a prestazioni poco produttive (non una novità se guardiamo ai suoi due anni in F2), tanto che ha raccolto 6 punti contro i 23 del compagno Esteban Ocon. Gabriel Bortoleto, campione F2 in carica, con la Sauber è veloce in qualifica, ma in gara puntualmente soccombe al compagno Nico Hulkenberg . Il tedesco ha racimolato 37 punti, il brasiliano 4.

Jack Doohan è stato silurato dalla Alpine dopo sei Gran Premi per far posto a Franco Colapinto, non proprio un debuttante avendo già disputato qualche gara nel 2024. Ma l'argentino sta vivendo un periodo molto complicato e quasi fa rimpiangere Doohan.

Chi sta convincendo è Isack Hadjar che con la Racing Bulls ha centrato la zona punti in cinque occasioni e altrettante volte è entrato nel Q3. Notevole. Ma anche il francese in certi weekend non ha brillato, vedi le ultime tre corse e qualifiche.

Un capitolo a parte lo merita Andrea Kimi Antonelli, arrivato in F1 con la Mercedes a 17 anni e con appena tre stagioni di monoposto sulle spalle. Un azzardo, un rischio, ma fortemente voluto da Toto Wolff . A differenza degli altri debuttanti sopra citati, Antonelli si è ritrovato subito in un top team e le aspettative su di lui sono state esageratamente alte proprio perché si è ritrovato catapultato in una squadra di altissimo livello, anche se negli ultimi anni ha perso competitività.



In Italia, il fenomeno Antonelli è esploso ancora prima che iniziasse il campionato. Non si è mai vista una così elevata attenzione per un giovane pilota nazionale, sul quale sono stati fatti paragoni eccessivi con grandi piloti del passato e attuali. Tutto questo, ancora prima che Andrea prendesse il via nel primo Gran Premio in calendario. Interviste, speciali su Sky, un documentario prodotto dalla Mercedes, il coinvolgimento della famiglia a loro volta ritrovatisi sui giornali o in TV. 

Decisamente troppo. Sky ha giocato un ruolo fondamentale in questa narrazione smodata. Tutto il contrario di quanto verificatosi con Jannik Sinner, fenomeno mondiale del tennis. I suoi inizi sui campi in erba, terra, cemento, sono avvenuti in sordina e soltanto (giustamente) quando ha iniziato a vincere tornei di grande caratura, o sconfiggere rivali posizionati nelle zone alte della classifica ATP, il circo mediatico si è mosso. Chi si occupa di tennis ha atteso con intelligenza il momento giusto. Con Antonelli è accaduto il contrario da parte di chi si occupa di motorsport.

Circa 30 anni fa, l'Italia ha conosciuto due giovani sbarcati in F1, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli , che si sono rivelati due grandi piloti, e l'attenzione nazionale per loro è sempre stata proporzionata ai risultati conquistati. Forse perché non c'erano ancora i social, Sky (che all'epoca era Tele+), sezione motori, non era aggressiva come lo è oggi nel voler proporre a tutti i costi nuovi personaggi. A dire il vero, tutto questo fermento non c'era stato neanche per l'ottimo Antonio Giovinazzi quando pochi anni fa ha raggiunto la F1 con la Sauber.

Davanti a questa imponente esposizione mediatica, Antonelli ha reagito con grande maturità e serietà. Non si è fatto travolgere, ha mantenuto il suo essere ragazzo semplice, aperto, disponibile. Però, il troppo è stato troppo anche per lui quando si è arrivati al GP di Imola. La pressione è stata eccessiva sotto tutti i punti di vista e il rendimento in pista si è fatto sentire in maniera negativa. La Mercedes avrebbe dovuto proteggerlo maggiormente.

In tutto questo, quel che conta alla fine è il cronometro, sono i risultati. Come è andato allora Antonelli in queste prime dodici gare del Mondiale? Alti e bassi, come scritto in apertura di questo articolo. Il punto massimo lo ha raggiunto a Miami, nella qualifica Sprint, con quella spettacolare pole, ma non concretizzata in gara. Troppo morbido al via con Oscar Piastri, poi sfortunato nella sosta ai box per un contatto con Max Verstappen.



Poi, c'è stato lo splendido weekend di Montreal, quarto in qualifica e terzo in gara, dunque sul podio. Un grande risultato, ma isolato nel mezzo di cinque Gran Premi negativi tra Imola e Monte Carlo, il ritiro di Montmelò per rottura del motore quando era settimo, l'errore di Spielberg dove ha travolto Verstappen dopo due curve dalla partenza, e infine la tamponata ricevuta da Hadjar nella pioggia di Silverstone, dove qualificatosi settimo è partito decimo per la penalità relativa all'incidente in Austria.

Il confronto con il compagno George Russell non è positivo. L'inglese lo ha battuto dieci volte su dodici in qualifica. Russell ha segnato una pole e vinto un Gran Premio salendo sul podio cinque volte in totale. Russell ha 147 punti, Antonelli 63, meno della metà. Se non fossimo italiani, si parlerebbe di risultati negativi considerando tutto il can can creato nei mesi precedenti.

Essendo da tanti anni nel mondo del motorsport, pratichiamo la via del "calma e sangue freddo". Antonelli è stato buttato nella mischia in fretta e piano piano sta imparando a gestire un qualcosa che per lui, così in giovane età, non deve essere affatto facile. Ma ha talento, ha tutto per ottenere risultati importanti. In pochi, molto pochi, per quanto riguarda i colleghi giornalisti, hanno utilizzato un profilo basso, ovvero: il 2025 deve essere soltanto un anno di apprendistato, il 2026 sarà quello in cui si capirà qualcosa di più sull'Antonelli pilota di F1.

La prossima tappa sarà nella cattedrale di Spa, un circuito imponente, spettacolare, il più bello del mondo (assieme a Suzuka), nel quale Antonelli lo scorso anno in Formula 2, sotto la pioggia battente, si è fatto valere e ricordiamo anche un sorpasso da urlo verso l'Eau Rouge effettuato su Colapinto. Che sia di buon auspicio...
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