31 Mar [18:56]
La gara di Jerez
apre un mondiale incerto
In Qatar pareva che la Ducati gommata Bridgestone ed il suo eroe Casey Stoner fossero imprendibili per tutti. Ma a Jerez le cose sono cambiate notevolmente. La Honda (Michelin) è tornata sul gradino più alto del podio grazie a un Dani Pedrosa splendido, la Yamaha ha confermato di essere una moto da assoluto non solo con il rookie Jorge Lorenzo (due superlative pole in due gare, ma a Jerez tradito da dolori agli avambracci) che utilizza gli pneumatici francesi, ma anche con Valentino Rossi che ha scelto per la sua M1 gomme Bridgestone. Per riassumere... la confusione è notevole.
L'impressione è che la Ducati potrebbe non essere così largamente competitiva come nel 2007. E tra l'altro Stoner ha evidenziato a Jerez una eccessiva e inutile grinta effettuando sorpassi difficili e rischiosi, finendo poi per venire maltrattato da Shinya Nakano. Un campione del mondo dovrebbe comportarsi diversamente, ragionare di più, soprattutto se si è alla seconda gara del campionato.
La Honda ha lavorato sodo per soddisfare Pedrosa e Nicky Hayden. Dal caos di Losail, dove i piloti provavano moto del 2008 e del 2007, sembra essere uscita una linea tecnica definitiva in grado di accontentare i diversi stili di guida dei due piloti. Non capita in tutte le squadre. E i risultati sono subito emersi vistosamente in Spagna. Un bagno di umiltà quello degli uomini HRC che gli fa onore.
In casa Yamaha si convive con questa bizzarra scelta di affrontare un mondiale con due moto e due case di pneumatici diverse. A Jerez, il gap che Valentino Rossi aveva rimediato in gara dal compagno Jorge Lorenzo sembra essersi cancellato. Le M1 sono decisamente competitive, quella dello spagnolo che utilizza le Michelin è più performante, ma Rossi ci sta arrivando.
Morale, il campionato MotoGP del 2008 potrebbe essere uno dei più appassionanti degli ultimi anni con tre costruttori in grado di combattere ad armi pari, due marche di pneumatici che si fronteggiano senza esclusione di colpi, poi loro i piloti. Il debuttante Lorenzo, l'esperto Rossi, l'emergente Pedrosa, il campione Stoner, il non dimenticato Hayden. E in mezzo a questo, ci sta pure la rivalità tra gli spagnoli Lorenzo e Pedrosa, che ci riporta al duello rusticano tra Rossi e Biaggi dei tempi andati.
Massimo Costa