31 Mag [14:52]
Mugello, gara : Stoner infiamma il pubblico Ducatista
Casey Stoner vince al Mugello. È la prima vittoria del pilota australiano e della moto bolognese sul tracciato toscano, che dopo ben sette anni di monopolio del Dottore, Valentino Rossi, vede sul gradino più alto del podio l’idolo dei tifosi Ducatisti. Una gara ancora una volta incerta, come quella di Le Mans, condizionata dalla pioggia (che ha costretto i piloti a cambiare le moto ai box durante la corsa), con la coppia Yamaha composta da Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, visibilmente deluso durante la cerimonia di premiazione, costretta ad arrendersi e ad accontentarsi del secondo e terzo posto.
Ai piedi del podio hanno chiuso due piloti italiani che per la caparbietà e la grinta con cui hanno disputato la gara avrebbero meritato di più: Andrea Dovizioso e Loris Capirossi che, avendo a disposizione mezzi inferiori come Honda e Suzuki rispetto a Ducati e Yamaha, hanno tagliato il traguardo con soli tre secondi di ritardo da Stoner. Miglior risultato stagionale per Niccolò Canepa, nono sulla pista di casa, mentre delude l’undicesima posizione di Marco Melandri, che sul bagnato a inizio corsa era riuscito a conquistare la prima posizione.
La cronaca
Piove dalla mattina di domenica al Mugello e la direzione gara per la corsa della Moto GP dichiara la gara bagnata. Lorenzo spinge troppo nel giro di schieramento per trovare il limite con la pista, perde l’anteriore della sua Yamaha e si ritrova nella ghiaia della Borgo San Lorenzo. Al via dalla pole Lorenzo parte male facendo pattinare la gomma posteriore subendo l’attacco di tutta la prima parte dello schieramento. È subito Dani Pedrosa dall’ottavo posto in griglia che prende la leadership davanti a Chris Vermeulen, Rossi e Capirossi. Dovizioso alla Poggio Secco infila sia Rossi che Randy De Puniet portandosi in terza posizione. Davanti intanto Pedrosa deve subire l’attacco prima di Vermeulen, che si porta in vetta, poi dal compagno Dovizioso. Lo spagnolo non è in buone condizioni fisiche data la frattura del femore e lo stiramento muscolare ad un gluteo rimediato nella seconda sessione di prove libere, subisce il sorpasso, sempre nel corso del primo giro, anche da parte di Stoner. Rossi intanto riesce a superare De Puniet conquistando la quinta posizione.
Lorenzo che era ottavo alla prima curva, recupera due posizione e sul traguardo del primo giro si attesta al sesto posto. Stoner conquista la leadership della corsa sul rettifilo durante il secondo giro, quando approfittando della maggior potenza del motore Ducati, svernicia sia Dovizioso che Vermeulen. Alla San Donato Rossi infila Pedrosa per il quarto posto, mentre Melandri, scattato dalla quindicesima posizione è già ottavo.
Nel corso della terza tornata Lorenzo si ricongiunge al connazionale della Honda. Alla San Donato al quarto passaggio Dovizioso si installa in seconda posizione superando la Suzuki di Vermeulen. Pedrosa perde due posizioni a favore di Lorenzo e Melandri scivolando al settimo posto. Dovizioso è inarrestabile ed alla Bucine si porta all’interno di Stoner e conquista la leadership della gara. Intanto James Toseland rientra ai box cambiando la moto, che ora monta gomme da asciutto. Melandri conquista la quinta posizione superando Lorenzo al quinto passaggio, mentre Rossi nel corso della sesta tornata supera prima Vermeulen in staccata per la terza posizione, infilando poi Stoner per la seconda piazza all’ultima curva.
Al settimo passaggio Dovizioso guida la corsa davanti a Rossi e Melandri, che riesce a sopravanzare la coppia australiana composta da Vermeulen e Stoner. Sono quindi tre i piloti che guidano la corsa mandando in visibilio gli spalti del Mugello. Un altro italiano, Canepa, entra ai box per il cambio moto. All’ottavo passaggio Rossi si porta al comando con una poderosa staccata su Dovizioso alla San Donato, mentre De Puniet e Hayden entrato ai box per prendere la moto con le gomme slick. Lorenzo si porta in quarta posizione superando Vermeulen e Stoner. Continua la rimonta di Melandri che al nono giro supera Dovizioso al Correntaio; il pilota forlivese rientrerà nello stesso giro al box per la sostituzione della Moto, imitato da Pedrosa, Capirossi ed Alex De Angelis che rientrando in pista finirà lungo nelle vie di fuga. Melandri completa la sua rimonta fino alla vetta della classifica superando Rossi, mentre Lorenzo risale fino al terzo posto.
Al decimo giro rientro contemporaneo ai box per Melandri, Rossi, Lorenzo e Stoner che salgono in sella ad una moto con gomme slick. Al rientro in pista Melandri mantiene la leadership su
Rossi e Lorenzo, mentre Dovizioso che arriva già con gomme calde riesce a sopravanzare Stoner e mettersi nella scia di Lorenzo. Meno di due curve ed il forlivese è già davanti alle due Yamaha all’inseguimento di Melandri, che verrà a sua volta superato a metà del giro. Esce di scena Yuki Takahashi a seguito di una brutta caduta mentre in vetta Rossi subisce il sorpasso anche da Lorenzo, Stoner e Caporissi, ritrovandosi così in sesta piazza, a causa anche delle gomme dure che il suo team gli ha montato, a differenza dei suoi avversari con le slick morbide. Stoner non si da per vinto e infila anche Melandri per il secondo posto.
Fase di gara molto agguerrita con il ravennate della Kawasaki che subisce al dodicesimo giro la rimonta di Lorenzo e Rossi. Lo spagnolo dovrà anche cedere strada a Capirossi che si installa così sul terzo gradino del podio virtuale. Esce di scena al tredicesimo giro Pedrosa, che nella caduta rotola nella ghiaia aggravando le sue condizioni di salute che già all’inizio erano critiche. Al quattordicesimo giro il sorpasso che decide la gara: Stoner ha trovato il giusto feeling con la sua Desmosedici in assetto da asciutto e svernicia Dovizioso conquistando la prima posizione, con il forlivese costretto ad arrendersi anche a Capirossi alla Casanova-Savelli.
Lotta anche per la sesta posizione con De Puniet e Toseland che si tirano rispettivamente delle staccate mostruose. Stoner è inseguito da Capirossi e gli cede strada al sedicesimo giro, ma dopo sole poche curve l’australiano della Ducati capisce che il suo passo è più veloce e si riporta in vetta al giro diciassette, mentre Rossi fa segnare il giro veloce della corsa in 1’51”186.
Lorenzo conquista il podio al diciannovesimo passaggio superando Dovizioso, che alla San Donato dopo due giri dovrà arrendersi anche al campione del mondo Rossi per il quarto posto. Capirossi al penultimo giro deve cedere il passo alle Yamaha di Lorenzo e Rossi. Stoner vince quindi il suo primo gran premio al Mugello nella gara di casa della Ducati, conquistando anche la leadership di campionato. Lorenzo completa la missione arrivando davanti a Rossi, pur avendo perso la vetta della graduatoria a favore di Stoner. Da segnalare nell’ultimo giro il sorpasso di Dovizioso ai danni di Capirossi per il quarto posto, che si candida alla leadership interna al team Hrc dopo l’infortunio del compagno Pedrosa.
Prossimo appuntamento per la Moto GP a Barcellona, sul tracciato di Montmelò, in data 14 giugno.
Antonio Caruccio
Nella foto, Casey Stoner
L’ordine di arrivo di gara, domenica 31 maggio 2009
1 - Casey Stoner (Ducati) – Ducati – 23 giri in 45’41”894
2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) – Yamaha – 1”001
3 - Valentino Rossi (Yamaha) – Yamaha – 2”076
4 - Andrea Dovizioso (Honda) – HRC – 2”129
5 - Loris Capirossi (Suzuki) – Suzuki – 3”274
6 - Colin Edwards (Yamaha) – Tech 3 – 24”451
7 - James Toseland (Yamaha) – Tech 3 – 25”621
8 - Randy De Puniet (Honda) – LCR – 26”046
9 - Niccolò Canepa (Ducati) – Pramac – 31”815
10 - Chris Vermeulen (Suzuki) – Suzuki – 34”814
11 – Marco Melandri (Kawasaki) – Hayate – 35”090
12 - Nicky Hayden (Ducati) – Ducati – 39”122
13 - Mika Kallio (Ducati) – Pramac – 52”462
14 - Toni Elias (Honda) – Gresini – 52”478
15 - Alex De Angelis (Honda) – Gresini – 1 giro
Ritirati
10° giro - Yuki Takahashi
12° giro - Dani Pedrosa
Giro più veloce: Valentino Rossi 1'51"186
Il campionato piloti
1. Stoner 90; 2. Lorenzo 86; 3. Rossi 81; 4. Pedrosa 57; 5. Dovizioso 56; 6. Melandri 48; 7. Edwards 45; 8. Capirossi 38; 9. Vermeulen 37; 10. De Puniet 34.
Il campionato costruttori
1. Yamaha 115; 2. Ducati 90; 3. Honda 76; 4. Suzuki 49; 5. Kawasaki 4