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25 Ago [9:40]

Alton, gara
Primo centro stagionale per Corvette

Michele Montesano

Al Virginia International Raceway è arrivato finalmente il momento tanto atteso per Corvette. Al termine di una gara intensa e combattuta, Antonio Garcia e Alexander Sims sono riusciti a cogliere il primo successo stagionale in IMSA SportsCar Championship. Dopo quattro podi, la coppia al volante della Corvette Z06 GT3 ha finalmente centrato l’obiettivo consolidando, oltretutto, la leadership nel campionato nei confronti della Ferrari 296 GT3 del DragonSpeed, seconda al traguardo con Albert Costa e Giacomo Altoè.

Assenti sia le GTP che le LMP2, sul tracciato di Alton a darsi battaglia sono state esclusivamente le GT3, suddivise nelle classi GTD Pro e GTD. Come spesso accade in IMSA, la chiave del successo è stata la strategia azzeccata. Infatti, dopo un avvio scoppiettante delle due BMW del team Paul Miller Racing, Garcia è stato il primo tra i protagonisti della GTD Pro a rientrare per il pit-stop anticipando, così, i rivali. Tale decisione, una volta completato il ciclo di soste, ha permesso a Sims - subentrato a Garcia - di ritrovarsi al comando con un margine di circa otto secondi.



Il prosieguo della corsa è stato segnato da due neutralizzazioni. La prima è arrivata quando la BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing, con Max Hesse al volante, ha accusato un guasto tecnico con annesso principio di incendio, obbligando la direzione gara a esporre la Full Course Yellow. La neutralizzazione ha giocato a favore sia delle due Corvette che della Ferrari di Costa e la Ford Mustang GT3 di Mike Rockenfeller, tutte già rientrate ai box prima della chiusura della pit-lane.

Appena un giro dopo la ripartenza, c’è stato un nuovo colpo di scena. La Lamborghini Hurácan GT3 del Wayne Taylor Racing, affidata a Danny Formal, ha preso fuoco a bordo pista. Se il pilota è riuscito a uscire incolume dalla vettura, la direzione gara ha dovuto neutralizzare nuovamente la corsa. Il restart, avvenuto con meno di mezz’ora al termine della gara, ha visto Costa dar vita a una rimonta spettacolare. L’alfiere del DragonSpeed ha dapprima scavalcato Tommy Milner, al volante dell’altra Corvette ufficiale, per poi portarsi negli scarichi della Z06 GT3 di Sims inanellando una sequenza di giri veloci.

Il britannico della Corvette, però, non ha ceduto alla pressione di Costa gestendo al meglio la situazione fino alla bandiera a scacchi. Sims ha quindi resistito al ritorno dello spagnolo della Ferrari tagliando il traguardo con un margine di appena un secondo su Costa. Milner, in coppia con Nicky Catsburg sulla Corvette Z06 GT3, ha completato il podio davanti alla Ford Mustang GT3 di Sebastian Priaulx e Rockenfeller. A seguire la Porsche AO Racing della coppia Laurin Heinrich e Klaus Bachler, bravi a risalire fino al quinto posto dopo aver scontato una penalità nelle fasi iniziali.



In GTD la scena è stata tutta per il team Winward Racing. Russell Ward e Philip Ellis hanno conquistato la loro terza vittoria stagionale con la Mercedes AMG GT3 mettendo una seria ipoteca sul titolo di classe. Anche in questo caso Ellis ha effettuato la sosta prima dei rivali guadagnando, così, la posizione sulla Lamborghini Hurácan GT3 di Mario Farnbacher. Da quel momento entrambi i piloti della Mercedes hanno gestito la gara, anche se la pressione della Huracán del team Forte Racing è rimasta costante fino alla fine.

Tuttavia, proprio all’ultimo giro, Farnbacher è stato penalizzato con un drive-through per manovra scorretta, trasformato in penalità di tempo nel risultato finale, che lo ha retrocesso al dodicesimo posto insieme al compagno Misha Goikhberg. A beneficiare della situazione è stata la Ferrari 296 GT3 del team Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi e Kenton Koch autori di una rimonta di spessore dopo aver scontato un drive-through, per via di un contatto con la Ferrari del Conquest Racing, nelle fasi iniziali di gara.

Il podio è stato completato dall’Aston Martin Vantage GT3 del team Heart of Racing, affidata a Tom Gamble e Casper Stevenson, davanti alla BMW M4 GT3 del Turner Motorsport divisa da Patrick Gallagher e Robby Foley. A completare la top-5 di classe è stata la coppia del Gradient Racing, Robert Megennis e Jenson Altzman, che si è alternata al volante della Ford Mustang GT3. Penalizzata nel corso della gara, la Lexus RC F GT3 scattata dalla pole con Jack Hawksworth, in equipaggio con Parker Thompson, ha concluso al nono posto di classe.

Domenica 24 agosto 2025, gara

1 - Garcia-Sims (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 81 giri
2 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 1"070
3 - Milner-Catsburg (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 5"036
4 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 5"446
5 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 10"123
6 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 11"339
7 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 13"312
8 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 19"560
9 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 20"113
10 - Ward-Ellis (Mercedes AMG GT3) - Winward - 21"292
11 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 22"370
12 - Gamble-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 23"903
13 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 25"708
14 - Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient - 28"092
15 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 28"457
16 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 28"932
17 - Fidani-Bell (Corvette Z06 GT3) - AWA - 31"423
18 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 33"308
19 - Wickens-Udell (Corvette Z06 GT3) - DXDT - 33"485
20 - Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception - 40"859
21 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 48"983

Giro più veloce: Frederik Schandorff 1'46"205

Ritirati
Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR
Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller

24 Ago [8:53]

Alton, qualifica
Altoè in pole con la Ferrari DragonSpeed

Michele Montesano

Dopo averla già prenotata nel corso delle prove libere, entrambe ampiamente dominate, il team DragonSpeed non ha disatteso le aspettative conquistando la quarta pole position stagionale nell’IMSA SportsCar Championship. Assenti le GTP e le LMP2, a lottare sul circuito del Virginia International Raceway sono state le classi GTD Pro e GTD. Di certo a mancare non è stato lo spettacolo con duelli serrati sul filo dei millesimi. Ad avere la meglio è stato Giacomo Altoè che ha portato la Ferrari 296 GT3 per la terza volta in pole position aiutando, così, nella lotta di campionato il suo compagno di squadra Albert Costa.

Per gran parte della qualifica Altoè e Neil Verhagen si sono dati battaglia per il miglior tempo. Alla fine è stato il veneto del DragonSpeed ad avere la meglio siglando un riferimento di 1’44”433. Con tale crono Altoè ha battuto, per soli 45 millesimi, Verhagen al volante della BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing. Dietro ai due protagonisti, Dan Harper ha portato la seconda BMW griffata Paul Miller Racing al terzo posto. Subito dietro si sono piazzate le due Chevrolet Corvette Z06 GT3 con Antonio Garcia, quarto, seguito da Nicky Catsburg. Proprio sulla vettura di quest’ultimo è stata effettuata una sostituzione precauzionale del motore, in seguito a problemi riscontrati nella seconda sessione di prove libere.

Sesto crono per Sebastien Priaulx, al volante della Ford Mustang GT3. Il figlio d’arte è riuscito a chiudere la sessione davanti la Porsche 911 GT3 di Klaus Bachler e all’altra Mustang del compagno di squadra Frederic Vervisch. L’unico vero brivido della sessione è arrivato da Aaron Telitz che ha mandato in testacoda, alla curva 14, la Lexus RC F GT3 del team Vasser Sullivan. L’episodio, fortunatamente senza conseguenze, non ha provocato bandiere rosse ma ha relegato la vettura in fondo allo schieramento della GTD Pro.



A prendersi la scena in classe GTD è stato Jack Hawksworth. L’inglese, al volante della Lexus RC F GT3 del Vasser Sullivan Racing, ha conquistato la sua seconda pole stagionale - nonché la terza per la squadra - al termine di un acceso confronto con Russell Ward. Hawksworth ha inizialmente segnato il riferimento in 1’45”023, prontamente battuto da Ward. Ma l’inglese della Lexus ha immediatamente replicato scendendo a 1’44”860, crono che gli ha assicurato la pole di classe e il quarto tempo assoluto.

Reduce dalla pole di Road America e leader di campionato con la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing, Ward ha dovuto accontentarsi della seconda posizione precedendo, di appena un millesimo, la Ferrari 296 GT3 del Triarsi Competizione guidata da Onofrio Triarsi. Protagonista della corsa al titolo in GTD, Casper Stevenson ha siglato il quarto crono al volante dell’Aston Martin Vantage GT3 del team Heart of Racing. Top-5 completata da Manny Franco con la Ferrari 296 GT3 del Conquest Racing, mentre Patrick Gallagher ha ottenuto il sesto crono al volante della BMW M5 GT3 del Turner Motorsport.

Sabato 23 agosto 2025, qualifica

1 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 1'44"433
2 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 1'44"478
3 - Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 1'44"570
4 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 1'44"860
5 - Garcia-Sims (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - Corvette - 1'44"886
6 - Milner-Catsburg (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - Corvette - 1'44"891
7 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Ford - 1'44"992
8 - Ward-Ellis (Mercedes AMG GT3) - Winward - 1'44"998
9 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 1'44"999
10 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 1'45"126
11 - Gamble-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 1'45"264
12 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Ford - 1'45"327
13 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 1'45"335
14 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 1'45"355
15 - Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR - 1'45"369
16 - Wickens-Udell (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - DXDT - 1'45"453
17 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 1'45"628
18 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 1'45"770
19 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 1'45"922
20 - Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception - 1'46"004
21 - Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient - 1'46"213
22 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 1'46"376
23 - Fidani-Bell (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - AWA - 1'46"814

19 Ago [18:56]

Il punto della stagione
Porsche al top, Acura tenta l’assalto

Michele Montesano

L’esito finale è tutt’altro che certo. L’IMSA SportsCar Championship si appresta a vivere un finale di stagione ancora tutto da scrivere. L’equilibrio in pista ha reso il campionato nordamericano Endurance estremamente combattuto. Se la lotta per il titolo piloti, a meno di clamorosi colpi di scena, è ristretto agli alfieri Porsche, sul fronte costruttori si assisterà a un duello tra la Casa tedesca e la Acura. Seguono in scia BMW e Cadillac, mentre Aston Martin e Lamborghini proveranno a ritagliarsi uno spazio negli ultimi due appuntamenti stagionali.



Al contrario di quanto sta accadendo nel FIA WEC, la Porsche 963 LMDh si è confermata la vettura da battere. La stagione 2025 dell’IMSA è infatti iniziata nel segno del Penske Motorsport. Felipe Nasr e Nick Tandy, supportati da Laurens Vanthoor nelle gare più lunghe, hanno monopolizzato la scena conquistando le prime gare del campionato. Il terzetto ha dominato dapprima la 24 Ore di Daytona e poi la successiva 12 Ore di Sebring. Mentre la coppia Nasr e Tandy si è imposta nella tappa di Long Beach consolidando il primato in classifica generale.

La situazione si è però ribaltata nel prosieguo del campionato. Con la vittoria di Laguna Seca è iniziata la rimonta di Mathieu Jaminet e Matt Campbell. A podio sul cittadino di Detroit, la coppia del Porsche Penske Motorsport ha nuovamente preceduto i compagni di squadra Nasr e Tandy, quest’ultimi poi costretti al ritiro nella 6 Ore di Watkins Glen.

L’ennesimo passo falso è arrivato nell’ultima gara a Road America con Nasr e Tandy fuori dalla zona punti. La regolarità ha quindi premiato Jaminet e Campbell che sono, così, saliti in vetta alla classifica. Ma nulla è ancora deciso perché, a due gare dal termine, a dividere i due equipaggi Porsche ci sono solamente 75 punti.



Principale contendente di Porsche per la conquista del titolo costruttori, Acura ha spiccato il volo nell’arco della stagione. Rientrato in IMSA dopo un anno sabbatico, il team Meyer Shank Racing ci ha messo davvero poco per levarsi la ruggine di dosso e tornare a frequentare i piani alti della classifica. Infatti già nel primo appuntamento stagionale, la 24 Ore di Daytona, la ARX-06 LMDh di Tom Blomqvist, Colin Brown, Scott Dixon e Felix Rosenqvist ha ottenuto un positivo secondo posto. Podio bissato dal terzetto Renger van der Zande, Nick Yelloly e Alex Palou al termine della 12 Ore di Sebring.

Le Acura ARX-06 LMDh sono tornate definitivamente protagoniste dell’IMSA sul cittadino di Detroit. Conquistata la pole position, Yelloly ha dominato la gara prima di cedere il volante a van der Zande che ha riportato il marchio giapponese sul gradino più alto del podio esattamente a distanza di un anno.

La striscia positiva è proseguita anche nella 6 Ore di Watkins Glen con il successo di Blomqvist e Braun supportati da una strategia perfetta da parte degli uomini del Meyer Shank Racing. Con appena 45 punti di distacco da Porsche, Acura può ancora ambire alla conquista del titolo costruttori.



Tanto veloce in qualifica, con ben quattro pole consecutive siglate da Dries Vanthoor a inizio stagione, BMW non si è rivelata altrettanto competitiva sul passo gara venendo battuta sia da Porsche che da Acura. Per uno strano segno del destino, il riscatto è arrivato puntale dopo l’annuncio della
separazione della Casa tedesca con il team Rahal Letterman Lanigan Racing a fine anno. Infatti nella tappa di Road America le BMW M Hybrid V8 LMDh hanno siglato una sonora doppietta con Vanthoor e Philip Eng che hanno preceduto i compagni di squadra Marco Wittmann e Sheldon van der Linde.

Il futuro incerto non ha destabilizzato la squadra americana che punterà fino alla fine a portare a casa il titolo piloti. Anche se l’impresa è matematicamente ancora possibile, con la coppia Vanthoor-Eng a 181 punti dalla vetta, le speranze di ricucirsi sono ridotte al lumicino. A prescindere dal risultato finale, BMW ha confermato la sua presenza in IMSA anche nei prossimi anni. Chiuso il rapporto con il team RRL, la Casa di Monaco di Baviera svelerà a tempo debito la nuova squadra che schiererà le sue M Hybrid V8 LMDh nel 2026.



Nonostante sia rappresentata da due squadre di vertice, Cadillac finora ha raccolto meno del previsto. Lasciate le Acura ARX-06, il team Wayne Taylor Racing è tornato a schierare le vetture americane ma, fatto eccezione per il podio di Detroit e di Watkins Glenn, le V-Series.R LMDh sono ancora a secco di vittorie.

Non è andata meglio al team Action Express Racing, ancora più distante dal vertice della classifica. La situazione stride se confrontata con quanto sta accadendo nel WEC, dove le Cadillac del team Jota hanno conquistato la doppietta nella 6 Ore di San Paolo, oltre ad essere le principali rivali di Ferrari per la corsa al titolo.

Assente a Daytona, l’avventura di Aston Martin in IMSA ha preso il via dalla 12 Ore di Sebring. Come prevedibile, sia la Valkyrie LMH che la squadra The Heart of Racing hanno dovuto fare i conti con una classe totalmente nuova. Inoltre la singola vettura presente in griglia non ha permesso di accelerare lo sviluppo allungando, inevitabilmente, i tempi di rodaggio. I risultati sono iniziati ad arrivare nelle gare più brevi, come l’ottavo posto sui cittadini di Long Beach e Detroit ad opera di Ross Gunn e Roman de Angelis.



La coppia dell’Aston Martin ha poi ulteriormente migliorato il ruolino di marcia conquistando il sesto posto a Road Atlanta. Senza dubbio la minor concorrenza in IMSA, se messa a confronto con la griglia del WEC, ha permesso alla LMH inglese di ottenere risultati migliori. Ma la Valkyrie, dopo un avvio difficoltoso, è parsa in netta crescita nel prosieguo del campionato, il che fa ben sperare per il finale di stagione.

A distanza di un anno dal debutto della SC63 LMDh, Lamborghini ha ridimensionato i programmi che vedono impegnata la sua vettura. Chiusa l’avventura nel Mondiale Endurance, la Casa del Toro si è focalizzata esclusivamente sulla serie Endurance dell’IMSA. Con il supporto del Riley Motorsports, Lamborghini ha schierato una sola SC63 LMDh. Dopo i due ritiri a Daytona e Sebring, la Lamborghini ha ottenuto il settimo posto nella 6 Ore di Watkins Glen con la coppia Daniil Kvyat e Romain Grosjean.



Purtroppo, a inizio mese, i vertici della Casa di Sant’Agata Bolognese hanno preso la dolorosa decisione di mettere in pausa il programma LMDh. Il tutto per concentrare le forze sia sulla nuova Temerario GT3, che farà il debutto il prossimo anno nella 12 Ore di Sebring, che sulla versione Super Trofeo che esordirà nel 2027. Le ultime gare per poter ammirare la SC63 LMDh saranno dunque la 6 Ore di Indianapolis e l’iconica Petit Le Mans. Resta da capire se in questi ultimi due appuntamenti la Lamborghini sarà dotata degli aggiornamenti previsti sulle sospensioni per puntare, magari, a chiudere in bellezza la stagione.

16 Ago [12:41]

Sargeant torna alle corse
Al via con la LMP2 del PR1 Mathiasen

Michele Montesano

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Logan Sargeant è pronto a riprendere il proprio cammino nel mondo del motorsport. Dopo un anno sabbatico, l’ex pilota di Formula 1 tornerà in pista per le ultime due gare dell’IMSA SportsCar Championship prendendo parte al Battle on the Bricks di Indianapolis e alla Petit Le Mans di Road Atlanta al volante dell’Oreca 07 Gibson del team PR1 Mathiasen Motorsports. Il ventiquattrenne statunitense dividerà l’abitacolo della LMP2 con Naveen Rao e Benjamin Pedersen.

Dopo due stagioni in Formula 1 con la Williams, dove è riuscito a conquistare buoni piazzamenti riportando un americano in zona punti a trent’anni di distanza da Michael Andretti, Sargeant aveva interrotto bruscamente i rapporti con la squadra inglese. In inverno il suo nome era poi stato affiancato a IDEC Sport, team che il prossimo anno farà correre le Genesis Hypercar nel FIA WEC, per affrontare la European Le Mans Series. Ma a febbraio l’americano aveva sorpreso tutti ritirandosi anzitempo dal programma.

La sensazione era quella di un abbandono definitivo dalle scene da parte di Sargeant che, molto probabilmente, aveva accusato il duro colpo dopo l’uscita dal Circus della Formula 1. Il distacco dai circuiti, come ammesso dallo stesso pilota, è stata l’occasione per riorganizzare le idee e ritrovare le giuste motivazioni, oltre alla voglia di tornare ad indossare nuovamente casco e tuta.

Grazie al suo nuovo manager Oliver Gavin, già cinque volte vincitore di classe alla 24 Ore di Le Mans, è quindi maturata la possibilità di affrontare le ultime due gare dell’IMSA con il team PR1 Mathiasen Motorsports, squadra con grande esperienza e titoli alle spalle nella categoria LMP2. Per Sargeant non si tratta di un terreno totalmente nuovo. Infatti nel 2021 aveva preso parte a due gare della European Le Mans Series con il Racing Team Turkey ottenendo anche la pole position di classe LMP2 ProAm al debutto sul tracciato del Red Bull Ring.

La nuova avventura in IMSA rappresenta quindi un banco di prova, oltre a una chance concreta per rilanciare la carriera di Sargeant. Il programma prevede anche dei test a Indianapolis e a Road Atlanta per permettere al pilota americano di ritrovare rapidamente confidenza con la vettura e con l’ambiente delle gare di durata. L’obiettivo immediato resta quello di contribuire ai risultati del team, ma per quello a lungo termine Sargeant spera di poter entrare nella classe regina dell’Endurance.

4 Ago [12:27]

Lamborghini ferma la SC63 LMDh
per concentrarsi sulla Temerario GT3

Michele Montesano

A quasi un anno e mezzo dal suo debutto, avvenuto in occasione della 1812 km del Qatar a marzo 2024, Lamborghini ha deciso di mettere uno stop al programma SC63 LMDh al termine del campionato IMSA SportsCar Championship. Il costruttore di Sant’Agata Bolognese ha, infatti, deciso di concentrare le sue risorse sulla nuova Temerario GT3 e sul monomarca Super Trofeo, da sempre fiore all’occhiello della Casa del Toro. Il motivo è una razionalizzazione dei programmi sportivi di Lamborghini al fine di mantenere alto il suo livello di competitività nelle categorie in cui partecipa.

L’impegno di Lamborghini nel progetto LMDh era nato come naturale evoluzione dell’attività customer racing, con l’ambizione di portare la Casa del Toro ai vertici dell’endurance mondiale prendendo parte sia al FIA WEC che all’IMSA. Tuttavia, come ammesso dalla stessa Lamborghini, le condizioni iniziali su cui si fondava questo programma sono mutate profondamente. Le esigenze tecniche e i costi di sviluppo si sono rivelati ben superiori rispetto alle previsioni, al punto da rendere necessaria una ridefinizione delle priorità.

Seppur nel 2025 il costruttore di Sant’Agata Bolognese si era focalizzato esclusivamente sulla serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA con il supporto di Riley Motorsport, la SC63 LMDh non è parsa competitiva in classe GTP. Anche alla luce di questi risultati, in Lamborghini hanno preso la dolorosa decisione di fermare il programma per focalizzarsi sui progetti GT. Le ultime gare per poter ammirare la SC63 LMDh saranno la 6 Ore di Indianapolis, a settembre, e l’iconica Petit Le Mans di ottobre. Poi il programma GTP verrà ufficialmente sospeso, ma le speranze di rivedere la SC63 tornare in pista nel 2027 sono minime.

Lamborghini concentrerà tutti i suoi sforzi in primis nello sviluppare la Temerario GT3, che ha fatto la sua prima apparizione in pubblico lo scorso luglio in occasione del
Goodwood Festival of Speed. La squadra di Sant’Agata Bolognese è ora impegnata in un fitto programma di collaudi sui circuiti europei, finalizzati all’esordio della Temerario GT3 in occasione della 12 Ore di Sebring del 2026. L’obiettivo dichiarato è estremamente ambizioso: superare i risultati ottenuti dalla Huracán GT3, vettura che ha segnato una vera e propria pietra miliare per Lamborghini con 96 titoli e 192 vittorie conquistate in tutto il mondo.

Nel frattempo a Sant’Agata Bolognese sono iniziati anche i lavori per la nuova Temerario Super Trofeo, che verrà svelata entro la fine dell’anno. Il monomarca Lamborghini, attivo su tre continenti, rappresenta non solo una straordinaria palestra per i piloti, ma anche una vetrina fondamentale per sperimentare e affinare soluzioni tecniche avanzate in un contesto competitivo. Il lancio di un modello completamente nuovo, sviluppato internamente, testimonia la volontà di alzare ulteriormente l’asticella e di dare continuità a un percorso vincente.

4 Ago [11:23]

Elkhart Lake - Gara
Doppietta BMW di strategia

Michele Montesano

Le cose belle succedono quando meno te le aspetti. Dopo una serie di pole position che non si sono mai tramutate in vittorie, BMW ha finalmente conquistato il primo successo stagionale nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Più di una semplice vittoria, perché a Road America il BMW M Team RLL ha finalmente spezzato il digiuno conquistando una schiacciante doppietta. Il successo è arrivato nel momento forse più delicato dell’anno per la squadra, proprio a poche settimane dall’annuncio della fine della collaborazione tra BMW e Rahal Letterman Lanigan Racing a partire dal 2026.

La gara è stata decisa da una strategia che ha visto entrambe le BMW uscire fuori sequenza rispetto alle altre vetture di classe GTP. Così a meno di un’ora dal termine sia Philipp Eng, in coppia con Dries Vanthoor, che Marco Wittman, il quale ha diviso la M Hybrid V8 con Sheldon van der Linde, hanno effettuato l’ultima sosta. La Full Course Yellow, causata da un testacoda della Cadillac V-Series.R di Ricky Taylor tamponata dalla Porsche di Nick Tandy, ha costretto il resto del gruppo a effettuare il pit-stop in regime di neutralizzazione. Ad approfittarne sono state proprio le BMW che sono, così, salite al comando.



Ripresa la gara, Eng ha mantenuto la leadership fino alla bandiera a scacchi, con Marco Wittmann subito alle sue spalle staccato di due secondi e mezzo. Il podio è stato completato dall’Acura ARX-06 del Meyer Shank Racing affidata al poleman Nick Yelloly e Renger van der Zande, lesti nell’ultima ripartenza a guadagnare posizioni. Quarto posto per Earl Bamber e Jack Aitken, sulla Cadillac V-Series.R LMDh del Whelen Engineering. Sebbene scivolati al quinto posto nelle battute finali con la loro Porsche 963 LMDh, Mathieu Jaminet e Matt Campbell sono riusciti a mantenere la vetta del campionato.

Miglior risultato stagionale per l’Aston Martin Valkyrie LMH. Ross Gunn e Roman De Angelis hanno approfittato di una gara inframezzata da ben cinque neutralizzazioni, oltre ai numerosi contatti, per conquistare il sesto posto. La coppia del The Heart Of Racing ha preceduto l’Acura di Tom Blomqvist e Colin Braun e le due Cadillac del Wayne Taylor Racing. Top-10 per Gianmaria Bruni e Tijmen van der Helm al volante della Porsche 963 LMDh del JDC-Miller MotorSports. Penalizzato con un drive-through per la toccata a Ricky Taylor, Tandy ha concluso la gara undicesimo.



A dominare la scena in LMP2 è stato nuovamente il team AO Racing. Oltre a ottenere la seconda vittoria consecutiva, Dane Cameron e PJ Hyett hanno conquistato la vetta del campionato approfittando anche dell’uscita di scena al primo giro della United Autosports di Daniel Goldburg, finito a muro dopo un contatto con George Kurtz. Alle spalle della Oreca 07 del team AO Racing ha chiuso la coppia dell’Inter Europol Competition composta da Jeremy Clarke e Connor De Phillippi, quest’ultimo al debutto nel team al posto di Tom Dillmann.

Grazie al sorpasso al penultimo giro ai danni di Felipe Fraga, Mikkel Jensen, in equipaggio con Steven Thomas sulla Oreca del TDS Racing, ha artigliato l’ultimo gradino del podio. Subito il sorpasso, Fraga ha poi rallentato bruscamente scivolando all’undicesimo posto di classe. A completare la top-5 tra le LMP2 sono stati Ben Hanley e Phil Fayer, sulla Oreca dello United Autosports, e gli alfieri dell’Era Motorsport Kaku Ohta e Tobi Lütke.



Oltre che nell’assoluta, BMW ha bissato il successo anche in GTD Pro. La vittoria è andata alla BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing, con Neil Verhagen e Madison Snow che hanno approfittato di una sosta supplementare della Porsche 911 GT3 dell’AO Racing, a meno di un quarto d’ora dalla fine, per balzare al comando. Secondo posto per la Ford Mustang GT3 di Sebastian Priaulx e Mike Rockenfeller, seguiti dalla Ferrari 296 GT3 del DragonSpeed divisa da Albert Costa e dal poleman Giacomo Altoè.

Giornata difficile per Corvette, con entrambe le Z06 coinvolte in incidenti. Alexander Sims è finito fuori pista dopo un contatto con Dan Harper, poi penalizzato con un drive-through. È quindi toccato ad Antonio Garcia compiere una serrata rimonta che l’ha riportato al quarto posto di classe. Più sfortunato Nicky Catsburg che ha dovuto abbandonare la gara negli ultimi minuti a seguito di un contatto con la Lamborghini di Andrea Caldarelli. Ad approfittarne sono stati Frederic Vervish e Chrisopher Mies che, al volante della Ford Mustang GT3, sono riusciti a conquistare la top-5 di classe.



Primo trionfo in GTD per la Ferrari 296 GT3 del Triarsi Competizione. A otto minuti dalla fine, Kenton Koch ha compiuto un sorpasso decisivo sulla Corvette di Alec Udell. Tale manovra ha consentito al californiano e a Onofrio Triarsi di conquistare una meritata vittoria. Alle spalle della Ferrari, a meno di due secondi, ha chiuso la Lamborghini Huracan GT3 del Forte Racing, con Mario Farnbacher e Misha Goikhberg che hanno approfittato di un rallentamento improvviso di Udell. A completare il podio di classe la Ferrari 296 GT3 del Conquest Racing affidata a Daniel Serra e Manny Franco.

Domenica 3 agosto 2025, gara

1 - Eng-D.Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - RLL - 66 giri
2 - Wittmann-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - RLL - 2"524
3 - van der Zande-Yelloly (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 3"628
4 - Aitken-Bamber (Cadillac V-Series.R) - Whelen - 15"464
5 - Jaminet-Campbell (Porsche 963) - Penske - 15"848
6 - Gunn-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - THOR - 16"576
7 - Blomqvist-Braun (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 19"671
8 - R.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) - WTR - 23"867
9 - J.Taylor-Deletraz (Cadillac V-Series.R) - WTR - 24"480
10 - van der Helm-Bruni (Porsche 963) - JDC Miller - 37"098
11 - Hyett-Cameron (Oreca 07) - AO Racing - 46"652
12 - De Phillippi-Clarke (Oreca 07) - Inter Europol - 50"819
13 - Thomas-Jensen (Oreca 07) - TDS - 59"103
14 - Fayer-Hanley (Oreca 07) - United Autosports - 1'05"447
15 - Lutke-Ohta (Oreca 07) - Era Motorsport - 1'05"933
16 - Kurtz-Jakobsen (Oreca 07) - Algarve Pro - 1'08"290
17 - Farano-Bourdais (Oreca 07) - Tower - 1'08"757
18 - Fittipaldi-Cumming (Oreca 07) - Pratt Miller - 1'14"747
19 - Kraut-Andrews (Oreca 07) - JDC Miller - 1'15"248
20 - Kasemets-Brabham (Oreca 07) - Team Tonis - 1'19"717
21 - Robinson-Fraga (Oreca 07) - Riley - 1'24"214
22 - Nasr-Tandy (Porsche 963) - Penske - 1'43"648
23 - L.Perez Companc-M.Perez Companc (Oreca 07) - AF Corse - 1 giro
24 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 4 giri
25 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 4 giri
26 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 4 giri
27 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 4 giri
28 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 4 giri
29 - Garcia-Sims (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 4 giri
30 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 4 giri
31 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 4 giri
32 - Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR - 4 giri
33 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 4 giri
34 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 4 giri
35 - Fidani-Bell (Corvette Z06 GT3) - AWA - 4 giri
36 - Wickens-Udell (Corvette Z06 GT3) - DXDT - 4 giri
37 - Gamble-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 4 giri
38 - Ward-Ellis (Mercedes AMG GT3) - Winward - 4 giri
39 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 4 giri
40 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 4 giri
41 - Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 4 giri
42 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 4 giri
43 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 4 giri

Giro più veloce: Tom Blomqvist 1'51"742

Ritirati
Milner-Catsburg (Corvette Z06 GT3) - Corvette
Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient
Rao-Pedersen (Oreca 07) - PR1 Mathiasen
Goldburg-Di Resta (Oreca 07) - United Autosports
Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception

3 Ago [8:11]

Elkhart Lake, qualifica
Terza pole consecutiva di Acura

Michele Montesano

Terza pole consecutiva per l’Acura del Meyer Shank Racing nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Sul celebre tracciato di Road America Nick Yelloly ha siglato la sua seconda pole stagionale al termine di una qualifica tiratissima, con ben quattro vetture racchiuse in soli otto centesimi di secondo. Yelloly è riuscito ad avere la meglio vincendo una lotta serrata contro le BMW M Hybrid V8 LMDh del Team RLL.

Dapprima è stato Dries Vanthoor a dettare il ritmo, siglando un 1’49”071, ma subito dopo l’inglese dell’Acura ARX-06 ha risposto con un impressionante 1’48”628 che nessuno è riuscito più a migliorare. A tentare l’assalto ci hanno provato sia Vanthoor che il suo compagno di squadra Sheldon van der Linde, ma entrambi si sono fermati a pochi millesimi dalla vetta. Quarto tempo per Colin Braun che, al volante della seconda Acura ARC-06 LMDh, ha chiuso a otto centesimi dalla vetta.

Alle spalle dei primi quattro si è piazzato Matt Campbell, sulla Porsche 963 LMDh del Team Penske, attuale leader della classifica GTP. Jack Aitken è stato invece il migliore tra i piloti Cadillac, portando la V-Series.R dell’Action Express Racing al sesto posto. In top-10 anche Filipe Albuquerque con la Cadillac del Wayne Taylor Racing, seguito da Felipe Nasr con la seconda Porsche Penske. A completare la top-10 Jordan Taylor, su Cadillac, e Ross Gunn con l’Aston Martin Valkyrie LMH a quasi sette decimi dalla pole.



In classe LMP2 la scena è stata tutta per PJ Hyett. Reduce dal successo sul Canadian Tire Motorsport Park, l’americano del team AO Racing ha messo a segno la sua terza pole consecutiva nella categoria. Già al primo giro cronometrato Hyett aveva segnato un tempo che sarebbe bastato per partire davanti, ma ha continuato a migliorarsi fino a chiudere con un 1’53”240, che è risultato irraggiungibile per tutti.

George Kurtz, unico altro pilota sotto l’1’54”, ha ottenuto il secondo tempo con la Oreca del CrowdStrike Racing by APR, mentre Daniel Goldburg – attuale capoclassifica – ha chiuso terzo nonostante la penalità ricevuta in precedenza per una bandiera rossa in prova. Ottima prestazione anche per il debuttante Tonis Kasemets, subito competitivo al volante della vettura del neonato Team Tonis, capace di portarsi in quarta posizione con una carrozzeria ancora priva di livrea.



In GTD Pro è stato Giacomo Altoè a svettare nel finale di una qualifica estremamente combattuta. Il pilota veneto ha così regalato la terza pole stagionale al DragonSpeed issando la Ferrari 296 GT3 in vetta alla graduatoria con un crono di 2’03”904. Gli alfieri della Corvette Alexander Sims e Tommy Milner hanno provato a scalzare Altoè fino all’ultimo, ma hanno mancato la pole per soli due centesimi di secondo chiudendo, rispettivamente, secondo e terzo. Più staccato il resto del gruppo, con Dan Harper e Madison Snow a completare la top-5 al volante delle BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing. A seguire la Mustang GT3 di Christopher Mies e la Porsche 911 GT3 griffata AO Racing guidata da Klaus Bachler.

Ma a sorprendere tutti è stato Russell Ward che, al volante della Mercedes AMG GT3 del Winward Racing, ha centrato la sua prima pole stagionale. Stampando un crono di 2’03”745, Ward non solo è stato il più rapido di classe GTD ma anche il più veloce tra tutti i piloti al volante delle GT3. Alle sue spalle, staccato di appena 16 centesimi, si è piazzato Casper Stevenson con l’Aston Martin Vantage del team Heart of Racing. Terzo tempo per Onofrio Triarsi, sulla Ferrari 296 GT3 del Triarsi Competizione, seguito da Robert Wickens, sulla Corvette DXDT Racing, e Parker Thompson sulla Lexus RC F GT3 del Vasser Sullivan. A seguito dell’incidente di Marco Mapelli, la Lamborghini del Pfaff non ha preso parte alla qualifica, ma sarà regolarmente al via della gara.

Sabato 2 agosto 2025, qualifica

1 - van der Zande-Yelloly (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 1'48"628
2 - Wittmann-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - RLL - 1'48"681
3 - Eng-Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - RLL - 1'48"683
4 - Blomqvist-Braun (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 1'48"708
5 - Jaminet-Campbell (Porsche 963) - Penske - 1'48"960
6 - Aitken-Bamber (Cadillac V-Series.R) - Whelen - 1'49"118
7 - R.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) - WTR - 1'49"121
8 - Nasr-Tandy (Porsche 963) - Penske - 1'49"171
9 - J.Taylor-Deletraz (Cadillac V-Series.R) - WTR - 1'49"263
10 - Gunn-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - THOR - 1'49"309
11 - van der Helm-Bruni (Porsche 963) - JDC Miller - 1'50"367
12 - Hyett-Cameron (Oreca 07) - AO Racing - 1'53"240
13 - Kurtz-Jakobsen (Oreca 07) - Algarve Pro - 1'53"906
14 - Goldburg-Di Resta (Oreca 07) - United Autosports - 1'54"323
15 - Kasemets-Brabham (Oreca 07) - Tonis - 1'54"377
16 - Thomas-Jensen (Oreca 07) - TDS Racing - 1'54"685
17 - Lutke-Ohta (Oreca 07) - Era Motorsport - 1'54"908
18 - Fayer-Hanley (Oreca 07) - United Autosports - 1'55"108
19 - Perez Companc-Perez Companc (Oreca 07) - AF Corse - 1'55"117
20 - Rao-Pedersen (Oreca 07) - PR1 Mathiasen - 1'55"410
21 - De Phillippi-Clarke (Oreca 07) - Inter Europol - 1'55"459
22 - Robinson-Fraga (Oreca 07) - Riley - 1'55"517
23 - Fittipaldi-Cumming (Oreca 07) - Pratt Miller - 1'55"854
24 - Farano-Bourdais (Oreca 07) - Tower - 1'56"683
25 - Kraut-Andrews (Oreca 07) - JDC Miller - 1'59"392
26 - Ward-Ellis (Mercedes AMG GT3) - Winward - 2'03"745
27 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 2'03"904
28 - Gamble-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 2'03"908
29 - Garcia-Sims (Corvette Z06 GT3) - Pratt Miller - 2'03"914
30 - Milner-Catsburg (Corvette Z06 GT3) - Pratt Miller - 2'03"924
31 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 2'04"160
32 - Wickens-Udell (Corvette Z06 GT3) - DXDT - 2'04"208
33 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 2'04"494
34 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 2'04"602
35 - Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 2'04"610
36 - Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR - 2'04"625
37 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 2'04"644
38 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 2'05"089
39 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 2'05"107
40 - Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception - 2'05"231
41 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 2'05"411
42 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 2'05"419
43 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 2'05"590
44 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 2'05"936
45 - Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient - 2'06"295
46 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 2'06"341
47 - Fidani-Bell (Corvette Z06 GT3) - AWA - 2'07"072
48 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - Senza tempo

14 Lug [9:27]

Bowmanville, gara
AO Racing vince in un finale col botto

Michele Montesano

Finalmente è arrivata la prima vittoria per il team AO Racing nell’IMSA SportsCar Championship. Assenti le GTP, sul Canadian Tire Motorsport Park le protagoniste assolute sono state le LMP2 che hanno saputo offrire una gara spettacolare e ricca di colpi di scena. Sul circuito canadese, una volta conosciuto come il Mosport International Raceway, a imporsi sono stati PJ Hyett e Dane Cameron in un finale thrilling caratterizzato dall’incidente, fortunatamente senza conseguenze, di Tom Dillmann.

Sfruttando la pole position, Hyett ha dettato il passo nelle fasi iniziali costruendo un vantaggio consistente su Daniel Goldburg, al volante della Oreca della United Autosports. Dopo il primo stint impeccabile del pilota americano, è toccato a Cameron difendere la leadership contro il ritorno aggressivo di Tom Dillmann, autore di una notevole rimonta con la Oreca 07 dell’Inter Europol Competition. La strategia dell’undercut ha premiato il team polacco, permettendo al francese di guadagnare la testa della corsa proprio dopo il secondo turno di pit-stop.



Quando la gara sembrava ormai chiusa, a venti minuti dalla bandiera a scacchi, Dillmann ha perso il controllo in frenata alla curva 3 finendo violentemente contro le barriere. L’impatto ha richiesto l’intervento della safety-car con Dillmann che, uscito senza conseguenze dall’abitacolo, è stato trasportato al centro medico per ulteriori accertamenti. Cameron si è ritrovato, così, la vittoria tra le mani. L’arrivo, in regime di neutralizzazione, ha visto l’americano tagliare per primo il traguardo regalando il primo successo al team AO Racing in LMP2.

Il secondo posto è andato alla Oreca dello United Autosports affidata a Goldburg e Tom Blomqvist. Il terzo gradino del podio è stato occupato dalla LMP2 del team Riley guidata da Felipe Fraga e Gar Robinson, che ha beneficiato della penalizzazione inflitta alla TDS Racing per un contatto con la Lamborghini GTD di Forte Racing. Per il team francese, che aveva iniziato la gara con ottime prospettive, si è trattato di un fine settimana complicato da errori e penalità che hanno compromesso il risultato finale.

Fuori dal podio si è classificata la coppia Ben Hanley e Phil Fayer, con la seconda Oreca dello United Autosports, e la LMP2 a del PR1 Mathiasen Motorsports di Nick Boulle e Benjamin Pedersen, tornata in top-5 dopo un drive-through scontato per una ripartenza irregolare ai box. Non è partito invece l’equipaggio JDC-Miller Motorsports, costretto al ritiro ancora prima del via per problemi tecnici non risolti in tempo dopo una rottura al motore nelle prove del sabato.



La seconda parte della corsa è stata segnata anche da due neutralizzazioni che hanno completamente rimescolato le carte nelle classi GT. In GTD PRO, la Ferrari 296 GT3 del DragonSpeed ha colto la prima vittoria stagionale grazie a una strategia che l’ha vista fare una sosta in meno. Albert Costa e Giacomo Altoè hanno effettuato l’ultimo rifornimento proprio a metà gara, durante il periodo di safety-car, puntando sul risparmio di carburante per arrivare in fondo senza ulteriori soste. La scelta ha pagato permettendo al team statunitense, supportato tecnicamente da Risi Competizione, di conquistare un successo storico.

Il podio è stato completato dalla Corvette Z06 GT3 della coppia Tommy Milner e Nicky Catsburg, bravi a gestire il carburante nell’ultima parte di gara, e dalla Porsche 911 GT3 R griffata AO Racing guidata da Laurin Heinrich e Klaus Bachler, i quali hanno tratto vantaggio da una strategia anticipata che ha permesso loro di risalire dalla retrovie. Più staccati, ma comunque in zona punti, la seconda Corvette ufficiale di Antonio Garcia e Alex Sims ha chiuso quarta davanti alla Lamborghini di Andrea Caldarelli e Marco Mapelli. Mentre la BMW del Paul Miller Racing ha pagato una sosta lenta che ha compromesso le chance di podio.



In GTD la vittoria è andata alla Lamborghini Huracan GT3 del Wayne Taylor Racing con Danny Formal e Trent Hindman. Dopo una partenza travagliata, con Formal coinvolto in un contatto al primo giro che gli ha causato anche una foratura, l’equipaggio della Lamborghini ha rimontato sfruttando le varie neutralizzazioni. Hindman ha poi mantenuto il comando nel concitato finale approfittando anche dell’uscita di pista di Mario Farnbacher, colpito dalla TDS Racing alla curva 8 mentre era in lotta per la vittoria.

Alle loro spalle, Russell Ward e Philip Ellis hanno portato la Mercedes-AMG GT3 della Winward Racing al secondo posto consolidando la leadership in campionato. Mentre il terzo posto è stato conquistato dalla Lexus RC F GT3 di Vasser Sullivan con Parker Thompson e Jack Hawksworth. Menzione speciale per Robert Wickens, che pur sfiorando il podio alla gara di casa con il compagno Alec Udell sulla Corvette DXDT, ha firmato il miglior risultato stagionale per il team.

Domenica 13 luglio 2025, gara

1 - Hyett-Cameron (Oreca 07) - AO Racing - 113 giri
2 - Goldburg-Blomqvist (Oreca 07) - United Autosports - 1"087
3 - Robinson-Fraga (Oreca 07) - Riley - 3"169
4 - Fayer-Hanley (Oreca 07) - United Autosports - 4"149
5 - Pedersen-Boulle (Oreca 07) - PR1 Mathiasen - 4"380
6 - Fittipaldi-Cumming (Oreca 07) - Pratt Miller - 4"584
7 - Dalziel-Hill (Oreca 07) - Era Motorsport - 5"125
8 - Thomas-McElrea (Oreca 07) - TDS - 30"297
9 - Farano-van der Zande (Oreca 07) - Tower - 3 giri
10 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 5 giri
11 - Milner-Catsburg (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 5 giri
12 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 5 giri
13 - Garcia-Sims (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 5 giri
14 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 5 giri
15 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 5 giri
16 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 5 giri
17 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 5 giri
18 - Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 5 giri
19 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 5 giri
20 - Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR - 5 giri
21 - Ward-Ellis (Mercedes AMG GT3) - Winward - 5 giri
22 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 5 giri
23 - Wickens-Udell (Corvette Z06 GT3) - DXDT - 5 giri
24 - De Angelis-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 5 giri
25 - Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception - 5 giri
26 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 5 giri
27 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 5 giri
28 - Fidani-Bell (Corvette Z06 GT3) - AWA - 5 giri
29 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 5 giri
30 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 5 giri
31 - Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient - 5 giri
32 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 8 giri

Giro più veloce: Renger van der Zande Lap 63 1'09"166

Ritirati
Dillmann-Clarke (Oreca 07) - Inter Europol
Kurtz-Quinn (Oreca 07) - APR

Non partiti
Kraut-Andrews (Oreca 07) - JDC-Miller

13 Lug [10:27]

Bowmanville, qualifica
Hyett in pole all’ultimo istante

Michele Montesano

Assenti le GTP, a dare spettacolo nella tappa di Bowmanville dell’IMSA SportsCar Championship ci hanno pensato le LMP2 e le GTD. Sul tracciato del Canadian Motorsport Park, un tempo conosciuto come il Mosport International Raceway, PJ Hyett ha siglato la pole position per il secondo anno consecutivo. Bravo a evitare la Oreca 07 di John Farano andata in testacoda mentre stava iniziando l’ultimo tentativo, l’alfiere del team AO Racing è riuscito a strappare il miglior giro della sessione proprio sotto la bandiera a scacchi.

Con un crono di 1’08”888 Hyett ha battuto di 98 millesimi Daniel Goldburg, al volante della Oreca LMP2 dello United Autosports. A scattare dalla seconda fila saranno l’alfiere del TDS Racing Steven Thomas e Jeremy Clarke, quest’ultimo autore di un testacoda fortunatamente senza conseguenze. A completare la top-5 George Kurtz con la Oreca del CrowdStrike by APR. Dopo aver mandato in testacoda Farano, Phil Fayer è stato penalizzato immediatamente con un drive-through.



Neil Verhagen ha siglato la sua prima pole position in IMSA. Il pilota americano, al volante della BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing, è stato il più rapido in GTD Pro fermando il cronometro in 1’15”046. Subito in scia alla BMW ha chiuso Jack Hawksworth. Quattordicesimo assoluto, il pilota della Lexus RC F GT3 ha siglato la pole position di classe GTD ma, come da regolamento, prenderà il via dietro lo schieramento della Pro. Hawksworth ha, inoltre, preceduto il compagno di squadra del Vasser Sullivan Racing Aaron Telitz.

Le due Corvette Z06 GT3 di Antonio Garcia e Tommy Milner si sono classificate, rispettivamente, al terzo e al quarto posto di classe GTD Pro mettendosi alle spalle la BMW di Dan Harper e la Lamborghini Hurácan GT3 di Andrea Caldarelli. Per quanto riguarda la GTD, a seguire il poleman Hawksworth ci sarà il leader di campionato Russell Ward, sulla Mercedes AMG GT3 del Winward Racing. Seconda fila di classe per Robert Wickens, sulla Corvette del DXDT, e per l’Aston Martin Vantage GT3 di Casper Stevenson.

Sabato 12 luglio 2025, qualifica

1 - Hyett-Cameron (Oreca 07) - AO Racing - 1'08"888
2 - Goldburg-Blomqvist (Oreca 07) - United Autosports - 1'08"986
3 - Thomas-McElrea (Oreca 07) - TDS - 1'09"179
4 - Dillmann-Clarke (Oreca 07) - Inter Europol - 1'09"347
5 - Kurtz-Quinn (Oreca 07) - APR - 1'09"673
6 - Fittipaldi-Cumming (Oreca 07) - Pratt Miller - 1'09"733
7 - Fayer-Hanley (Oreca 07) - United Autosports - 1'09"910
8 - Pedersen-Boulle (Oreca 07) - PR1 Mathiasen - 1'09"994
9 - Robinson-Fraga (Oreca 07) - Riley - 1'10"286
10 - Dalziel-Hill (Oreca 07) - Era - 1'10"778
11 - Farano-van der Zande (Oreca 07) - Tower - 1'12"361
12 - Kraut-Andrews (Oreca 07) - JDC-Miller - 1'13"837
13 - Snow-Verhagen (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 1'15"046
14 - Hawksworth-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 1'15"101
15 - Barnicoat-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 1'15"309
16 - Ward-Ellis (Mercedes-AMG GT3) - Winward - 1'15"319
17 - Garcia-Sims (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - Corvette - 1'15"334
18 - Milner-Catsburg (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - Corvette - 1'15"464
19 - Hesse-Harper (BMW M4 GT3) - Paul Miller - 1'15"478
20 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 1'15"588
21 - Rockenfeller-Priaulx (Ford Mustang GT3) - Ford Multimatic - 1'15"687
22 - Heinrich-Bachler (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 1'15"747
23 - Mies-Vervisch (Ford Mustang GT3) - Ford Multimatic - 1'15"800
24 - Wickens-Udell (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - DXDT - 1'15"876
25 - Costa-Altoè (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 1'16"000
26 - De Angelis-Stevenson (Aston Martin Vantage GT3) - HoR - 1'16"061
27 - Formal-Hindman (Lamborghini Huracan GT3) - WTR - 1'16"199
28 - Gallagher-Foley (BMW M4 GT3) - Turner - 1'16"270
29 - Adelson-Skeer (Porsche 911 GT3) - Wright - 1'16"392
30 - Triarsi-Koch (Ferrari 296 GT3) - Triarsi - 1'16"427
31 - Franco-Serra (Ferrari 296 GT3) - Conquest - 1'16"626
32 - Goikhberg-Farnbacher (Lamborghini Huracan GT3) - Forte - 1'16"687
33 - Iribe-Schandorff (Ferrari 296 GT3) - Inception - 1'16"818
34 - Altzman-Megennis (Ford Mustang GT3) - Gradient - 1'16"939
35 - Fidani-Bell (Chevrolet Corvette Z06 GT3.R) - AWA - 1'17"914

12 Lug [11:43]

BMW e il team Rahal Letterman
Lanigan si separano a fine stagione

Michele Montesano

L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha spiazzato tutti i presenti nel Paddock dell’IMSA. Le strade di BMW e del team Rahal Letterman Lanigan Racing si separeranno al termine della stagione della serie americana. Partita dal Canadian Tire Motorsport Park, quello che una volta era conosciuto come il Mosport International Raceway, la notizia ha ben presto raggiunto il circuito di San Paolo del Brasile, dove si sta svolgendo la quinta tappa del FIA WEC.

La conferma è arrivata direttamente dalla Casa di Monaco di Baviera che ha annunciato il termine della collaborazione con la squadra americana in vista della prossima stagione. Il team, con sede a Indianapolis, gestisce i programmi sportivi di BMW in Nordamerica dal 2009 quando ha preso parte all’IMSA con la BMW M3 GT2. Nel corso degli anni il rapporto si è intensificato tanto da portare al debutto, nel 2023, le M Hybrid V8 LMDh in classe GTP. Purtroppo finora i risultati non sono stati all’altezza della situazione con solamente due vittorie all’attivo.

Sebbene in BMW hanno tenuto a precisare che ulteriori notizie verranno date a tempo debito, gira sempre più insistente la voce che vorrebbe il Team WRT presente in America. La squadra belga, che attualmente rappresenta il marchio tedesco nel WEC sia in LMGT3 che in Hypercar, vorrebbe espandere i suoi programmi anche nell’IMSA. Resta da capire se il WRT affronterà l’intera stagione o solamente le tappe della serie Endurance.

In ogni caso la collaborazione tra BMW e il Rahal Letterman Lanigan Racing proseguirà anche al di fuori dell’IMSA. Infatti la squadra di Bobby Rahal è responsabile del programma BMW Classic North America, oltre a fornire i ricambi di tutte le vetture da corsa della Casa di Monaco di Baviera.

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