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19 Ago 2025 [13:42]

Il punto della stagione
Italian Style con Colnaghi-Rinicella

Davide Attanasio

Il 2025 dell'Eurocup-3 ha delle tinte ben riconoscibili. Naturalmente, quelle arancioni degli olandesi di MP Motorsport e quelle bianche con sprazzi di giallo e rosso per la spagnola Campos. Naturalmente perché non è una novità che queste due squadre si contendono il vertice delle graduatorie. Nel 2023, anno zero della serie, la vittoria di Campos con due punti di margine su MP, l'anno scorso il predominio più netto del team di Sander Dorsman con sede nella cittadina di Westmaas, malgrado il titolo piloti sia poi andato all'alfiere di Campos Christian Ho dopo querelle inoltratesi fino al febbraio scorso.

E anche nel 2023, grazie a Esteban Masson, il campionato piloti era stato appannaggio dei ragazzi di Adrián Campos Jr. Ora, però, le cose potrebbero finalmente cambiare in positivo per MP. E questo per merito di due italiani, con delle storie, o meglio delle carriere piuttosto diverse tra loro: Mattia Colnaghi, rookie 17enne di Vimercate (Monza) nonché campione uscente della F4 spagnola, e Valerio Rinicella, 18enne romano reduce da una deludente esperienza in FRECA (sempre con MP) dopo il terzo posto nella F4 iberica 2023. Quindi tinte arancioni, tinte bianco-giallo-rosse, ma anche e soprattutto tinte azzurre. 



Analizzare l'andamento del campionato non è esercizio semplice. Sicuramente è da sottolineare che in base ai tracciati a fare la differenza sia stato un pacchetto piuttosto che un altro. A partire da Spielberg, round numero 1, con MP, e specialmente Colnaghi (foto sopra) e Maciej Gładysz, primi rispettivamente in gara 1 e gara 2, subito veloci. I due sono già stati rivali nella sopra citata F4 spagnola '24 nonché nel campionato invernale che ha preceduto la stagione vera e propria, quest'ultimo vinto dal "deb" polacco.

Portimão e Le Castellet, a seguire, sono state le uniche tappe con la novità della gara breve. Essa ha dato la possibilità al team Palou, con James Egozi (in Portogallo), e al team Saintéloc, con Garrett Berry (in Francia) di detronizzare le due regine, mentre le quattro corse più sostanziose hanno visto il team Campos "riemergere" grazie ai messicani Ernesto Rivera e Jesse Carrasquedo, oltre che al retrocesso (dalla Formula 3) Kacper Sztuka (foto sotto), tornato dopo la vittoria della corsa finale in Provenza ad assaporare la testa di un campionato.



Quanto a MP, eccezion fatta per la doppietta Colnaghi-Rinicella a Le Castellet gara 1, un periodo di (relativa) magra che però non li ha scoraggiati. Specialmente per Mattia, penalizzato in due delle tre corse portoghesi, mentre Valerio è stato bravo a limitare i danni con la sua proverbiale concretezza. A Monza e ad Assen, prima la casa degli italiani, poi quella degli olandesi, ecco servita la reazione d'orgoglio, sebbene nella prima, caotica corsa sia stato Rivera, junior Red Bull, a mettersi tutti alle spalle, con Rinicella terzo e Colnaghi sesto. La situazione dopo quella gara era quindi la seguente:

Dopo Monza gara 1:

1.Ernesto Rivera (Campos) 126 punti;
2.Mattia Colnaghi (MP Motorsport) 107;
3.Valerio Rinicella (MP Motorsport) 105;
4.Kacper Sztuka (Campos) 104.



È da gara 2 sul Tempio della Velocità, con la seconda doppietta Colnaghi-Rinicella (foto sopra) e il quinto posto in rimonta di Rivera, che le cose sono davvero cambiate. Sztuka è ora distante 30 punti dal compagno Rivera. Che a sua volta è sì primo, ma con 4 punti su Colnaghi e 12 su Rinicella. Il "weekend horribilis" di Ernesto (e di Campos) ad Assen, unito all'en plein MP con annesso primo successo stagionale per Rinicella, ha poi fatto il resto. Dopo il fine settimana olandese, quindi, la classifica recita:

Dopo il weekend di Assen (tra parentesi i punti guadagnati da Monza gara 2 in poi):

1.Mattia Colnaghi (MP Motorsport) 177 punti; (+70)
2.Valerio Rinicella (MP Motorsport) 165; (+60)
3.Ernesto Rivera (Campos) 136; (+10)
4.Kacper Sztuka (Campos) 128. (+24)

Ergo, ad analisi dei fatti compiuta, con ancora tre round da disputare, si sta parlando di un campionato estremamente volubile, con valori in campo che mutano di tappa in tappa. Cosa potrebbe succedere a Spa-Francorchamps (4-5 settembre), Jerez de la Frontera (19-21 settembre) e Montmeló (14-16 novembre)? Nessuno lo sa, forse qualche statistica potrebbe venire in soccorso, o almeno potrebbe rendere le idee meno confuse. Posto che il responso della pista è poi pronto a smentire tutto.

Nelle due precedenti stagioni la venue belga è stata quella di apertura, e ha visto condizioni meteo instabili, a tal punto che gara 2 dell'anno scorso venne cancellata. Difficile quindi stabilire chi potrebbe avere la meglio. Tra Jerez e Barcellona, invece, Campos ha vinto 6 corse su 8, con MP che in quel di Montmeló non è ancora riuscita a timbrare il cartellino. Tutto sembrerebbe suggerire che gli spagnoli, a casa loro, potrebbero riprendersi dopo due round fuori porta alquanto deficitari, ma gli olandesi non staranno a guardare.



Vincendo il campionato, Colnaghi entrerebbe di diritto nel novero di quei profili che non potrebbero passare inosservati. Rinicella e soprattutto Sztuka, invece, andrebbero a ricostruire una carriera, almeno in monoposto, che a un certo punto poteva dirsi compromessa. Quanto a Rivera (foto sopra), Assen è stato un duro colpo, ma fino a quel momento era stata una stagione (da rookie, come Colnaghi) eccellente. 

L'esperienza sta dando una mano a Carrasquedo, quinto ma staccato di quasi 100 punti da Colnaghi. Bene anche Egozi, settimo e primo dei piloti che non beneficiano di una Tatuus messa a punto dalle sapienti mani dei tecnici MP oppure Campos. Chi è più sottotono rispetto alle attese è Gładysz (foto sotto), solamente sesto. Dopo quella vittoria a Spielberg, tanti piazzamenti nei dieci ma nessun podio. A dir poco strano.



Oltre a Rivera, Red Bull vanta tra le sue fila anche Jules Caranta ed Enzo Tarnvanichkul, entrambi di stanza nel team Campos. Per il primo due pole e due podi, per il secondo tanti errori e il terzo posto di Monza gara 2. Forse troppo poco. Un podio, ad Assen gara 1, grazie al "tappabuchi" Michael Belov, per il nuovo team dei fratelli Linus ed Emil Hellberg Allay Racing. Infine, sarà che il livello rispetto all'anno scorso si è alzato, fatto sta che Alexander Abkhazava ed Emerson Fittipaldi sono piuttosto lontani dai risultati che riuscivano a ottenere. 
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