12 Dic [21:18]
CONTROCANTO
E le chiamano commissioni…
Clap, clap, clap. Angelo Sticchi Damiani conserva il titolo di vice-presidente – uno dei tantissimi – della Fia – e tanto basta a scatenare i coristi. Ma sì, l'Italia delle corse conta ancora qualcosa. Anche se nel mondiale rally e da un po' anche in F.1 non c'è più posto per i piloti italiani. E il cielo solo solo sa se ce ne sarà nei prossimi anni. Va tutto bene, assicurano i professionisti del pensiero omologato e gli specialisti del nulla. Pronti a far osservare che nelle varie commissioni della Federazione Internazionale dell'Automobile la presenza di dirigenti del Bel Paese è nutrita. Ma a parte Giorgio Croce che di salite (e non solo) ne sa come pochi, a parte Fabrizia Pons che ha un filo diretto con Michéle Mouton e, forse, a parte Paolo Cantarella, neo presidente della commissione autostoriche che pare aver voglia di impegnarsi parecchio, dagli altri proposti dall'Aci, e come da copione accettati dal consesso mondiale, non è che ci sia da aspettasi troppo. Di certo non da Claudio Bortoletto e da Tiziano Siviero, rispettivamente membri della Commissione Wrc e della Commissione Strade, che nel corse erano protagonisti vent'anni fa o giù di lì. La speranza è che gli impegni internazionali li occupino parecchio, abbastanza da non lasciare loro il tempo di fare danni nello Stivale.
ran.