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19 Nov [15:57]

FIA GT World Cup a Macao
Marciello saluta Mercedes
con una vittoria, ora sarà BMW

Mattia Tremolada

“Un ultimo regalo a Mercedes”. Con queste parole Raffaele Marciello si è congedato dalla casa della stella a tre punte, con cui ha dominato in lungo e in largo la FIA GT World Cup di Macao, centrando il secondo successo consecutivo dopo quello del 2019. Il pilota italiano, che corre con licenza svizzera, ha messo la parola fine ad una lunga e proficua collaborazione con un’altra prova magistrale, che va ad aggiungersi ai numerosi successi ottenuti con la AMG GT3, tra cui spiccano per l’appunto due coppe del mondo, una vittoria alla 24 ore di Spa e i titoli nel GT World Challenge e nell’ADAC GT Masters. Ora Marciello potrà affrontare il prossimo step della propria carriera, che lo dovrebbe vedere al via del WEC con la Hypercar di BMW.

Nel corso del fine settimana Marciello non ha avuto rivali. Dopo aver ottenuto una splendida pole position, con record della pista per vetture GT, grazie ad un azzardo in qualifica (ha atteso gli ultimi minuti per montare gomma nuova, aumentando così il rischio di trovare bandiera rossa o gialla), Marciello ha guidato entrambe le gare dall’inizio alla fine, centrando il titolo. Sfortunato il suo compagno di marca Maro Engel, costretto al ritiro dopo essere rimasto bloccato in seconda marcia alla ripartenza dalla safety car.

Ad ereditare la seconda piazza è così stato Edoardo Mortara. Già secondo in qualifica, lo specialista di Macao ha approfittato del ko di Engel per riprendere la posizione che il tedesco gli aveva soffiato nel corso della gara di qualifica. Una sospetta foratura ha costretto Sheldon Van der Linde ad un pit stop non preventivato, che lo ha tolto dalla contesa per il podio, promuovendo sul terzo gradino Augusto Farfus, con l’altra BMW M4 al via. Quarta posizione per Daniel Serra, con l’unica Ferrari 296 presente, mentre Daniel Juncadella ha completato la top-5. Fine settimana complicato per le Porsche, che hanno pagato una mancanza di velocità di punta. Laurens Vanthoor è stato il miglior rappresentante di Stoccarda, chiudendo sesto.

Domenica 19 novembre 2023, gara finale

1 - Raffaele Marciello (Mercedes) - Landgraf - 18 giri 45'14"442
2 - Edoardo Mortara (Audi) - Absolute - 2”510
3 - Augusto Farfus (BMW) - Rowe - 4”295
4 - Daniel Serra (Ferrari) - Harmony - 6”018
5 - Daniel Juncadella (Mercedes) - Craft-Bamboo - 6”515
6 - Laurens Vanthoor (Porsche) - Toro - 7”796
7 - Christopher Haase (Audi) - Absolute - 8”377
8 - Alessio Picariello (Porsche) - Luanzhou - 8”936
9 - Earl Bamber (Porsche) - D2 Racing - 13”172
10 - Ye Hongli (Porsche) - R&B - 13”935
11 - Matteo Cairoli (Porsche) - Absolute - 14”805
12 - Kevin Estre (Porsche) - HubAuto - 16”285
13 - Cheng Congfu (Audi) - FAW - 19”826
14 - Jules Gounon (Mercedes) - Climax - 32”454
15 - Thomas Preining (Porsche) - HubAuto - 59”148
16 - Sheldon Van Der Linde (BMW) - WRT - 59”287
17 - Marchy Lee (Mercedes) - Toro - 1’05”775

Ritirati
Maro Engel
Weian Chen

Non partito
Adderly Fong

10 Ott [15:35]

Positivo debutto della Maserati
nel campionato GT2 con LP Racing

Da Le Castellet - Massimo Costa

Lo scorso weekend, sul circuito di Le Castellet, ha debuttato la tanto attesa Maserati MC20. Lo ha fatto nella categoria GT2 del campionato europeo organizzato da SRO, una serie dedicata ai gentleman e che vede al via anche Stephane Ratel, il boss della stessa SRO. Con una quindicina di vetture iscritte, la Maserati si è subito messa in luce grazie al lavoro della squadra a cui è affidato il delicato compito di portare in pista la vettura del Tridente, la LP Racing di Luca Pirri. Col supporto della Ycom di Nicola Scimeca, presente con i suoi uomini che hanno portato avanti il progetto Maserati GT2, e con un buon numero di persone con la camicia bianca del Tridente presenti ai box, il debutto è stato più che positivo.

Proprio Pirri, che si è diviso nel ruolo di team principal e di pilota (di lungo corso) in coppia con Leonardo Gorini, nome noto nelle gare del Carrera Porsche, ha subito regalato un podio nella prima gara. Partita dalla pole, realizzata da Gorini, la Maserati è parsa subito velocissima rispetto agli avversari, ma giro dopo giro ha perso il vantaggio guadagnato per via di una eccessiva usura degli pneumatici. Alla fine è arrivato un bel secondo posto grazie anche alle penalità comminate nel corso della gara ad un paio di avversari. Nella seconda corsa invece, Pirri-Gorini si sono piazzati settimi dopo varie disavventure, tra cui una penalità per un errore ai box.

Per quanto riguarda LP Motorsport, presente anche con tre Audi con le quali ha partecipato all'intera stagione, è arrivato il trionfo nel campionato GT2 classe Pro-Am con l'equipaggio composto da Henry Hassid ed Anthony Beltoise.
 
Davide Grasso, CEO Maserati: “Con il ritorno alle competizioni GT, Maserati scrive un altro importante capitolo della storia del motorsport più coinvolgente e ambizioso, ritagliandosi un posto lì dove in passato aveva già lasciato il segno, grazie a una scia di successi indelebili. Dalla pista alla strada siamo da sempre alla ricerca di sfide capaci di alimentare e concretizzare il desiderio di regalare emozioni al volante. Maserati GT2 è il nostro passaporto per il futuro del marchio nel mondo racing”.

Giovanni Sgro, Direttore di Maserati Corse: “Non potevamo sperare in un debutto migliore. La macchina oggi ha dato prova di essere davvero competitiva e siamo molto soddisfatti di questo risultato. Tornare in pista per noi è come tornare a casa. Maserati ha una lunga storia nel mondo delle corse; è qualcosa che ci appartiene e contraddistingue da sempre. Il DNA del Tridente è fatto di passione e competizione, che si traducono in vetture sensazionali dedicate alla nostra produzione di serie e alle sfide in pista. Vedere la Maserati GT2 in griglia di partenza in un campionato GT è il ricordo di un passato di successo che riprende forma e ci proietta in una nuova era del motorsport, dove desideriamo ancora una volta essere tra i protagonisti”.

8 Ott [8:57]

IGTC – 8 Ore di Indianapolis
Dominio targato BMW-WRT

Michele Montesano

Anche nella 8 Ore di Indianapolis è proseguito il dominio BMW che ha così conquistato il terzo successo di fila nell’Intercontinental GT Challenge, dopo la 9 Ore di Kyalami e la 24 Ore di Spa. Gran parte del merito va alla perfetta gestione di gara da parte del Team WRT che ha così siglato il suo primo trionfo su suolo americano con una GT3 grazie all’equipaggio composto da Philipp Eng, Sheldon van der Linde e Dries Vanthoor. Inoltre la Casa di Monaco di Baviera è stato il primo costruttore a vincere due volte la 8 Ore di Indianapolis.

Le BMW M4 si sono rivelate imprendibili fin dalla partenza quando Eng e Augusto Farfus hanno letteralmente bruciato il poleman Alfred Renauer. Scattati rispettivamente dal quarto e sesto posto in griglia, i due piloti del WRT hanno preso il largo dettando l’andatura. Le prime due posizioni sembravano del tutto cristallizzate quando, appena trascorsa la terza ora di gara, la BMW del leader Vanthoor ha dovuto scontare un drive through per aver sforato di 11” il tempo massimo di un singolo stint. Poco dopo anche Charles Weerts, subentrato a Farfus, ha subito una foratura lenta scivolando alle spalle delle Mercedes AMG di Jules Gounon e Daniel Juncadella.



Saliti al comando delle operazioni, i piloti Mercedes hanno provato a resistere al recupero delle BMW ma la superiorità delle M4 GT3 è stata a dir poco lampante. Nonostante una strategia fuori sequenza, Farfus ha ripreso con estrema facilità le redini della gara seguito dal suo compagno di squadra Eng. Il Team WRT sembrava destinato a conquistare una perentoria doppietta quando il brasiliano, a due ore e mezza dalla bandiera a scacchi, si è scontrato con la Ferrari 296 GT3 del doppiato Onofrio Triarsi. La BMW ha riportato danni alla sospensione anteriore sinistra che, nonostante le velocissime riparazioni dei meccanici, l’hanno fatta retrocedere in fondo al gruppo.

A ereditare il comando è stata la vettura gemella di Eng, van der Linde e Vanthoor (nella foto sotto) che hanno impresso un ritmo indiavolato tagliando il traguardo con un margine di oltre cinquanta secondi sulla Mercedes AMG del Craft-Bamboo di Gounon, Raffaele Marciello e Maximilian Götz. Dopo aver preso brevemente la testa a metà gara, la vettura tedesca ha subito il cedimento dello splitter nelle fasi finali. È toccato a Marciello, fresco campione del GT World Challenge Europe Endurance Cup, portare la vettura fino in fondo precedendo per appena mezzo secondo la GT3 gemella del Groupe M di Maro Engel, Luca Stolz e Juncadella.



Quarta al traguardo, la Porsche del Wright Motorsport di Madison Snow, Trent Hindman e Jan Heylen ha conquistato la vittoria di classe Pro del GT World Challenge America. Nonostante una foratura accusata negli ultimi dieci minuti di gara, Heylen è riuscito a precedere la Porsche del team RS1. Steven McAller ed Eric Filgueiras, per l’occasione supportati da Klaus Bachler, sono stato incoronati campioni di classe Pro del campionato americano nella loro stagione d’esordio.

Grazie al sesto posto assoluto, l’equipaggio Mercedes del CrowdStrike by Riley composto da George Kurtz, Colin Braun e Nolan Siegel ha ottenuto sia la vittoria che il titolo di classe ProAm del GT World Challenge America. Alle loro spalle ha concluso la Porsche dello Huber Motorsport (nella foto sotto) scattata dalla pole position. Il settimo posto è valsa la vittoria nella IGTC Indipendent Cup per Renauer, Laurin Heinrich e Antares Au, quest’ultimo ancora in lizza per il titolo di classe che si deciderà nella 12 Ore del Golfo.



Gara solida per Matteo Cairoli che, in equipaggio con Seth Lucas e Trenton Estep, ha portato la Porsche del MDK Motorsport in ottava posizione davanti la Mercedes di Matt Bell, Jon Branam e Kenton Koch, chiamato all’ultimo secondo per sostituire l’indisposto Paul Kiebler. Top 10 assoluta e secondo posto nella IGTC Indipendent Cup per la Ferrari dello Sky Tempesta Racing di Eddie Cheever, Chris Froggatt e Jonathan Hui. A completare il podio di classe la Porsche del Grove Racing di Brenton Grove, Earl Bamber e Stephen Grove, quest’ultimo ancora al comando del campionato.

Domenica 8 ottobre 2023, gara

1 - Eng-S.van Der Linde-Vanthoor (BMW M4) - WRT - 332 giri - 8h00'05"921
2 - Gotz-Marciello-Gounon (Mercedes AMG) - Craft Bamboo - 53.110
3 - Engel-Stolz-Juncadella (Mercedes AMG) - GruppeM - 53.640
4 - Snow-Hindman-Heylen (Porsche GT3) - Wright - 2 giri
5 - Filgueiras-McAleer-Bachler (Porsche GT3) - RS1 - 3 giri
6 - Kurtz-Siegel-Braun (Mercedes AMG) - Riley - 3 giri
7 - Au-Renauer-Heinrich (Porsche GT3) - Huber - 4 giri
8 - Lucas-Estep-Cairoli (Porsche GT3) - MDK - 4 giri
9 - Koch-Branam-Bell (Mercedes AMG) - TR3 - 4 giri
10 - Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 488) - Sky Tempesta - 5 giri
11 - Adelson-Skeer-Ilott (Porsche GT3) - Wright - 5 giri
12 - Tan-Walker-Verhagen (BMW M4) - ST Racing - 5 giri
13 - DeBoer-Tuck-Hasse-Clot (Aston Martin Vantage) - Racer's Group - 6 giri
14 - Marcelli-Harrison-Farnbacher (Acura NSX) - Racers Edge - 7 giri
15 - Bamber-B.Grove-S.Grove (Porsche GT3) - Grove - 8 giri
16 - Pedersen-Kozarov-Engelhart (Porsche GT3) - Rearden - 10 giri
17 - Farfus-Martin-Weerts (BMW M4) - WRT - 11 giri
18 - Wetherill-Triarsi-Dalziel (Ferrari 296) - Triarsi - 15 giri
19 - Franco-Balzan-Wadoux (Ferrari 296) - Conquest - 21 giri
20 - Hull-Auberlen-Foley (BMW M4) - BimmerWorld - 23 giri
21 - Smithson-Sargent-Sellers (Mercedes AMG) - DXDT - 47 giri

Ritirati
Burton-Lewis-Ellis (Mercedes AMG) - DXDT

Il campionato
1.Gounon 76 punti; 2.Eng 68; 3.Vanthoor-S.van der Linde 62; 4.Stolz 58; 5.Marciello 57; 6.Habul 40; 7.Farfus-Martin 39; 8.Weerts 38; 9.Engel 36; 10.Preining 30.

4 Lug [11:40]

Maserati: svelata a Spa la MC20 GT2
Il ritorno del Tridente nelle corse GT

Da Spa - Michele Montesano

Non solo Formula E. Dopo aver esordito quest’anno nel campionato dedicato alle monoposto elettriche e vinto l’E-Prix di Jakarta, Maserati ha annunciato il suo ritorno anche nelle competizioni Gran Turismo. Nella prestigiosa cornice della 24 Ore di Spa Francorchamps il marchio del Tridente ha svelato la MC20 GT2, vettura che sarà destinata al campionato Fanatec GT European Series.

Erede spirituale della MC12 GT1, vettura che ha sbaragliato la concorrenza nel campionato FIA GT dal 2005 al 2010, la MC20 GT2 sarà destinata esclusivamente a team privati e gentleman driver. Scesa in pista per la prima volta a marzo, a occuparsi dello sviluppo è stato Andrea Bertolini, già tre volte iridato proprio con Maserati. Il debutto in gara della nuova arma del Tridente è previsto già quest’anno negli ultimi round del GT European Series di Valencia e del Paul Ricard, in vista di un’impegno a tempo pieno nella prossima stagione.



Per la prima volta nella storia della Casa Modenese, il Centro Stile Maserati ha lavorato a stretto contatto con il Maserati Innovation Lab per realizzare una vettura da pista che rispecchi i canoni di eleganza della supercar MC20 stradale. Parte del progetto anche la Ycom di Nicola Scimeca (già project-manager del programma Maserati MC12 GT1), l’azienda della Motor Valley si è occupata della realizzazione dei componenti in materiale composito della GT2.

Le cure, dal punto di vista aerodinamico, hanno interessato l’intera vettura a partire dal frontale opportunamente modificato sia per migliorare la deportanza, grazie allo splitter anteriore, che per incrementare il raffreddamento per mezzo di griglie sul cofano. La carreggiata allargata ha imposto un nuovo disegno per passaruota e parafanghi anteriori che si collegano alle portiere dotate di apertura a farfalla. Inedita anche la parte superiore della vettura, su cui spicca il generoso air scoop per incanalare aria nel vano motore e l’alettone posteriore regolabile sorretto da due piloncini a collo di cigno. Infine il fondo piatto e il diffusore, più grande rispetto quello della vettura stradale, per garantire un elevato carico aerodinamico.



Non solo forme improntate sull’efficienza aerodinamica. Il Centro Stile Maserati, diretto da Pablo D’Agostino, ha voluto lasciare qualche citazione del marchio anche sulla MC20 GT2. Ne sono un esempio i cerchi a nove razze che, a gruppi da tre, formano il simbolo del Tridente della Maserati, o il numero tre che ritorna negli sfoghi dell’aria su cofano e lunotto.

Cuore pulsante della MC20 GT2 è il celebre V6 Nettuno. Il propulsore, fiore all’occhiello di Maserati, mantiene inalterato lo schema a 6 cilindri biturbo da 3.0 litri con V a 90° in grado di erogare 630 CV (a seconda del BoP). I turbocompressori e i collettori di scarico sono stati modificati per garantire una pressione di sovralimentazione e un’efficienza più elevata, oltre a donare un sound inconfondibile alla GT2 del Tridente.



La trazione, come da regolamento esclusivamente posteriore, è gestita dal cambio sequenziale racing a 6 rapporti abbinato al differenziale meccanico autobloccante a slittamento limitato. Inalterata la monoscocca in fibra di carbonio, mentre la geometria delle sospensioni prevede assale anteriore e posteriore a doppio braccio oscillante e barre antirollio regolabili, il tutto per migliorare la trazione e rendere prevedibile la vettura anche nelle condizioni più estreme. La MC20 GT2 è già disponibile per i clienti sportivi ad un prezzo che si aggira attorno ai 400mila euro iva esclusa.

23 Mag [17:53]

24 Ore del Nürburgring
Ferrari e Frikadelli riscrivono la storia

Michele Montesano

La 24 Ore del Nürburgring 2023 si è tinta di rosso Ferrari. La Casa di Maranello, grazie al Frikadelli Racing Team, ha rotto l’egemonia dei costruttori tedeschi che durava da ben vent’anni. L’ultima vittoria di un marchio non teutonico risaliva, infatti, al 2002 con il successo della Chrysler Viper GTS-R del team Zakspeed. Il trionfo porta la firma di Earl Bamber, Nick Catsburg, David Pittard e Felipe Laser che hanno regalato alla Ferrari 296 GT3 il primo sigillo in una gara di 24 ore. Non solo, il ritmo imposto dall’equipaggio del Cavallino Rampante ha permesso di conquistare il nuovo record sulla distanza inanellando ben 162 giri.

Da sempre legata al marchio Porsche, la squadra di Klaus Abbelen quest’anno è passata alla nuovissima Ferrari 296 GT3 conquistando, grazie al supporto del Rinaldi Racing, la vittoria nella gara di qualificazione di aprile. Risultato bissato brillantemente nella 24 Ore dell’Inferno Verde. Scattato dal quarto posto, Pittard ha sbaragliato immediatamente la concorrenza guadagnando la prima posizione nello stint iniziale. L’unico inconveniente è avvenuto nel corso della quinta ora, quando Catsburg ha subito una foratura alla posteriore sinistra danneggiando parte della carrozzeria. I meccanici del Frikadelli hanno sostituito a tempo record l’intero retrotreno rispedendo la Ferrari immediatamente in pista.



Da quel momento è partita la caccia al primo posto. Oltre alla solidità della vettura e dell’equipaggio, la differenza l’ha fatta la strategia. Complice la sosta supplementare, si deciso di incrociare le fermate rispetto i rivali. Allo scoccare della dodicesima ora, non solo il team Frikadelli era tornato al comando, ma aveva anche un vantaggio di quasi due minuti sui rivali. La squadra tedesca ha così deciso di gestire il margine tagliando il traguardo con 26”911 di scarto sulla BMW M4 di Marco Wittmann, Sheldon van der Linde e Maxime Martin che hanno regalato il primo podio nella classica tedesca al Rowe Racing.



La lotta per il gradino più basso del podio ha visto un duello tutto in casa Mercedes. Ad avere la meglio è stata la AMG GT3 del team HRT con al volante il poleman Raffaele Marciello (nella foto sopra) affiancato da Edoardo Mortara, Luca Stolz e Philip Ellis. A seguire la vettura gemella del GetSpeed di Adam Christodoulou, Fabian Schiller e Maximilian Götz. Dopo un buon avvio, le Mercedes non sono riuscite a tenere il passo di Ferrari e BMW nonostante la gara si sia corsa sempre su asciutto. In particolare il crollo si è notato nelle ore notturne, salvo poi migliorare il passo la domenica quando i giochi erano ormai già chiusi.

Decisamente più travagliata la 24 Ore per Porsche e Audi, decimate da incidenti e ritiri. L’unica Porsche a vedere la bandiera a scacchi nelle posizioni di vertice è stata la quella del Rutronik del nostro Matteo Cairoli affiancato da Dennis Olsen e Julien Andlauer. A seguire la R8 LMS del Land Audi Sport di Christopher Haase, Patric Niederhauser e Christopher Mies.



Il trionfo in casa Ferrari è stato completato dalla vittoria di classe ProAm del Rinaldi Racing (nella foto sopra). La 296 GT3 affidata a Leonard Weiss, Jochen Krumbach, Daniel Keilwitz e Indy Dontje ha terminato al settimo posto assoluto dimostrando di avere il ritmo per impensierire anche gli equipaggi Pro. Inoltre Keilwitz, fermando il cronometro in 8’08”006, ha stabilito il nuovo record del giro sui 25,378 km del Nürburgring nella configurazione 24 Ore (che comprende oltre alla Nordschleife anche la pista GP). Nono posto per la Lamborghini Huracán dell’ABT Sportsline. In testa nelle prime fasi, grazie all’esperto Marco Mapelli, la vettura del Toro ha poi perso terreno per via di una foratura subita nel corso della seconda ora.

L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2023 (top-15)

1 - Bamber-Catsburg-Pittard-Laser (Ferrari 296) - Frikadelli - 162 giri - 24h07'08"538
2 - Wittmann-S. van der Linde-Vanthoor-Martin (BMW M4) - Rowe - 26"911
3 - Marciello-Stolz-Ellis-Mortara (Mercedes AMG) - HRT - 1'17"400
4 - Christodoulou-Gotz-Schiller (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'30"811
5 - Olsen-Cairoli-Andlauer (Porsche 911) - Rutronik - 5'07"567
6 - Haase-Mies-Niederhauser (Audi R8) - Land - 1 giro
7 - Weiss-Krumbach-Keilwitz-Dontje (Ferrari 296) - Rinaldi - 1 giro
8 - Haupt-Love-Maini (Mercedes AMG) - HRT - 1 giro
9 - K. van der Linde-Mapelli-Pepper-Thiim (Lamborghini Huracan) - ABT - 2 giri
10 - Eriksson-Heinemann-Menzel-Ragginger (Porsche 911) - Falken - 2 giri
11 - Schramm-Beretta-Winkelhock-Feller (Audi R8) - Scherer - 2 giri
12 - Scheider-Tomczyk-Rockenfeller (Audi R8) - Scherer - 2 giri
13 - Engstler-Hofer-Magnus-Marschall (Audi R8) - Car Collection - 3 giri
14 - Dumarey-Breuer-Ortmann-Green (Aston Martin Vantage) - Prosport - 4 giri
15 - Kohlhaas-Aust-Ludwing-Stengel (Ferrari 296) - Racing One - 7 giri

26 Feb [11:01]

IGTC - 9 Ore di Kyalami
Dominio BMW-WRT

Mattia Tremolada

Il secondo appuntamento della stagione dell’Intercontinental GT Challenge ha visto andare in scena un netto dominio delle BMW M4 GT3 del team WRT, che hanno tagliato il traguardo in parata dopo aver guidato con autorevolezza tutta la corsa. Solo la Mercedes del team GruppeM è riuscita a mettere in difficoltà le vetture della squadra belga, grazie alla seconda pole position stagionale firmata da Raffaele Marciello, Maro Engel e Mikael Grenier. Un aggiustamento del balance of performance dopo la qualifica, con un’aggiunta di 10kg proprio per le Mercedes, ha però di fatto consegnato la vittoria a BMW.

L’idolo locale Sheldon van der Linde, che al via era stato passato dal compagno di squadra Augusto Farfus, ha prima ritrovato la piazza d’onore grazie all’ordine del muretto WRT, per poi prendere il comando già nel corso della prima ora ai danni di Engel. Dries Vanthoor e Charles Weerts hanno poi completato l’opera, seguiti a breve distanza da Farfus, Maxime Martin e Philip Eng, che come da programma ha rilevato il sedile di Valentino Rossi, rimasto a riposo dopo la buona prestazione di Bathurst. Già vincente alla 24 ore di Dubai, WRT ha conquistato a Kyalami il primo successo prestigioso con il brand BMW, propiziato da una corsa lineare. L’unica neutralizzazione è arrivata a 26 minuti dallo scadere delle nove ore di gara, quando la Mercedes del team Stradale è rimasta piantata nella ghiaia dopo un testacoda. Ma alla ripartenza le due M4 GT3 hanno ripreso la propria corsa incontrastata verso la bandiera a scacchi.



La Mercedes del team GruppeM è poi stata costretta ad una lunga sosta ai box a causa di alcuni problemi al cambio, con solo la terza e quarta marcia disponibili per diversi giri che hanno portato all'inevitabile stop. L’AMG GT3 è comunque riuscita a percorrere il 70% della distanza di gara, assicurandosi sei punti per la classifica. Il podio è così finito nelle mani della migliore delle Audi del team Tresor by Attempto, affidata a Mattia Drudi, Patrick Niederhauser e Ricardo Feller, seguiti dai compagni di squadra Winkelhock-Marschall-Aka.

Grazie alla vittoria in classe Pro-Am e alla trasparenza delle Audi per la classifica dell’Intercontinental GT Challenge, Jules Gounon e Kenny Habul, quinti assoluti, hanno conquistato i 15 punti riservati al terzo posto, mentendo il comando della classifica piloti davanti all’equipaggio vincente di Vanthoor-Weerts-van der Linde, che ora segue a tre lunghezze di ritardo. Seconda di classe la Porsche della famiglia Grove trascinata da un velocissimo Earl Bamber, che nel finale ha controllato Lucas Stolz sulla Mercedes di SPS, terza in Pro-Am.

Il calendario dell’Intercontinental GT Challenge prevede ora una lunga pausa prima del terzo appuntamento di campionato, ovvero la 24 ore di Spa-Francorchamps.

Sabato 25 febbraio 2023, gara

1 - Vanthoor-Weerts-van der Linde (BMW M4) - WRT - 306 giri in 9h00’56”286
2 - Eng-Farfus-Martin (BMW M4) - WRT - 1”778
3 - Drudi-Niederhauser-Feller (Audi R8) - Tresor by Attempto - 3”052
4 - Winkelhock-Marschall-Aka (Audi R8) - Tresor by Attempto - 1 giro
5 - Gounon-Mettler-Habul (Mercedes AMG) - SunEnergy 1 - 2 giri
6 - Bamber-B.Grove-S.Grove (Porsche GT3) - Grove - 4 giri
7 - Barr-Stolz-Ramos (Mercedes AMG) - SPS - 4 giri
8 - Arangies-Neveling-Weston (Mercedes AMG) - Stradale - 26 giri
9 - Marciello-Grenier-Engel (Mercedes AMG) - GruppeM - 62 giri

Non classificati
Mokoena-Mia-Jackson (Audi R8) - MJR
Mikaeel Pitamber (Mercedes AMG) - NGK Pablo Clark
Sunthrasagaran Moodley (Mercedes AMG) - BigFoot Express
Joseph Ellerine (Audi R8 GT4) - MJR

Il campionato
1.Gounon-Habul 40 punti; 2.Vanthoor-Weerts-van der Linde 37; 3.Stolz 35; 4.Farfus-Martin 28; 5.Marciello-Grenier-Engel 21; 6.Eng, Campbell-Jaminet-Preining 18; 8.Mettler 15; 9.Bamber-B.Grove-S.Grove 12; 10.Rossi, Barr-Ramos 10.

5 Feb [11:22]

IGTC – 12 Ore di Bathurst
Vittoria al cardiopalma per Mercedes

Michele Montesano

Con il trionfo nella 12 Ore di Bathurst Jules Gounon, Luca Stolz e Kenny Habul hanno aperto la stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge. L’equipaggio Mercedes del SunEnergy 1 Racing ha così bissato il successo ottenuto lo scorso anno sul tracciato di Mount Panorama. Protagonista assoluto Gounon che, dopo aver vinto la 24 Ore di Daytona la scorsa settimana, ha conquistato la terza vittoria di fila diventando il pilota più vincente di sempre, assieme a John Bowe, nella 12 Ore di Bathurst.

Finale tiratissimo con il podio racchiuso in meno di un secondo e mezzo. La Mercedes del SunEnergy 1 (nella foto sotto) ha infatti chiuso davanti la Porsche di Matt Campbell, Mathieu Jaminet e Thomas Preining per appena 9 decimi. Terzo posto per la Mercedes GrouppeM del poleman Maro Engel assieme a Raffaele Marciello e Mikaël Grenier. Fin dalle prime sessioni del fine settimana, le Mercedes AMG GT3 sono apparse le vetture più performanti del lotto tanto che Engel, nello Shootout delle qualifiche, ha stabilito il nuovo record della pista fermando il cronometro a 2’00”881. Per cercare di equilibrare i valori in campo, le GT tedesche sono state ‘caricate’ di ulteriori 10 kg, ma la musica non è di certo cambiata.



Se l’avvio di gara ha visto la Mercedes del GrouppeM Racing guidare saldamente le operazioni, allo scoccare della sesta ora è uscita allo scoperto la vettura gemella del SunEnergy 1. Un’ottima strategia, attuata in regime di safety car a seguito dello scontro fra la Mercedes del Valmont Racing e l’Audi del Supabarn MPC, ha permesso a Gounon di balzare al comando seguito dalla Porsche di Jaminet e dalla Mercedes di Marciello. La lotta è entrata così nel vivo con i primi tre che si sono avvicendati al vertice per via delle differenti strategie.



Risalito in seconda posizione, Marciello (nella foto sopra) ha incrociato le armi contro Stolz a tre ore dalla bandiera a scacchi. L’Italo svizzero ha quindi preso le redini della corsa, non appena il tedesco è rientrato ai box, cercando di incrementare il margine sulla Porsche di Jaminet. Ma negli ultimi 90 minuti si deciso l’esito della gara. La Mercedes del GrouppeM è stata costretta dalla direzione gara a rientrare ai box per sostituire il transponder danneggiato. La lunga sosta ha fatto scivolare Engel al secondo posto permettendo a Gounon di passare al comando. Il tedesco ha tentato una rimonta furiosa culminata con il disperato attacco alla curva The Chase. A 45 minuti dal termine, le due Mercedes si sono agganciate finendo nella ghiaia. Fortunatamente nessun danno per entrambe le vetture ma Engel, colpevole di aver causato il tamponamento, è stato sanzionato con un drive-through scivolando in terza posizione.

Dopo essersi sincerato che tutto funzionasse per il meglio, Gounon ha dovuto fare i conti con l’ultimo assalto di Campbell. Il pilota della Porsche ha cercato di limare il divario sulla Mercedes del francese senza, però, mai provare realmente una manovra di sorpasso. Gounon ha quindi tagliato il traguardo precedendo di appena 9 decimi la Porsche di Campbell (nella foto sotto). Nonostante il minor numero di soste, 9 contro le 13 dei vincitori, l’equipaggio del Manthey non è riuscito a tenere il passo delle Mercedes.



Quarto posto per la BMW M4 del Team WRT. Dries Vanthoor, Charles Weerts e Sheldon van der Linde hanno chiuso a pieni giri approfittando della penalità inflitta alla Mercedes, per aver regolato l’alettone posteriore con l’ausilio di un utensile non conforme, di Shane van Gisbergen, Broc Feeney e Maximilian Götz. Se nella prima metà di gara le GT della Casa bavarese hanno stabilmente occupato la top 5, nelle ore più calde hanno mostrato dei segni di cedimento.

Ottimo il debutto di Valentino Rossi (nella foto sotto) sul circuito australiano. Il centauro di Tavullia, assieme ad Augusto Farfus e Maxime Martin, si è costantemente migliorato conquistando il sesto posto assoluto. A rallentare la BMW numero 46 ci ha pensato però l’accumulo di carbonio, proveniente dai freni, che ha coperto i fanali posteriori. La direzione gara ha quindi costretto il Team WRT a richiamare ai box la vettura per pulire il retrotreno della M4 GT3, operazione che si è svolta nel garage costando ulteriore tempo.



Settimo posto, e vittoria di classe ProAm, per l’Audi R8 di Liam Talbot, Fraser Ross e Chaz Mostert. L’equipaggio dello Sportsber MPC ha guadagnato il comando di classe nell’ultima ora ai danni della gemella del The Bend Motorpsort Park, costretta ad una sosta supplementare per noie ai freni. Ottavo posto per la Mercedes Craft-Bamboo Racing del campione in carica Daniel Juncadella in equipaggio con Nicky Catsburg e Philip Ellis. La vittoria di classe Silver dell’Audi di Andrew Fawcett, Daniel Gaunt e Dylan O’Keeffe ha mitigato solo in parte il repentino ritiro della R8 GT3 di classe Pro di Mattia Drudi, Christopher Haase e Patric Niederhauser. Nulla da fare anche per la Lamborghini Huracan del Wall Racing, costretta ad alzare bandiera bianca al settantesimo giro a seguito di un contatto a muro.

Domenica 5 febbraio 2023, gara

1 - Gounon-Stolz-Habul (Mercedes AMG) - SunEnergy 1 - 323 giri in 12h00'40"119
2 - Jaminet-Campbell-Preining (Porsche GT3) - Manthey - 0"926
3 - Marciello-Grenier-Engel (Mercedes AMG) - GruppeM - 1"417
4 - Vanthoor-Weerts-van der Linde (BMW M4) - WRT - 44"745
5 - Goetz-van Gisbergen-Feeney (Mercedes AMG) - Supercheap - 1 giro
6 - Rossi-Farfus-Martin (BMW M4) - WRT - 1 giro
7 - Ross-Mostert-Talbot (Audi R8) - Sportsbet MPC - 2 giri
8 - Juncadella-Catsburg-Ellis (Mercedes AMG) - Craft Bamboo - 2 giri
9 - Mies-Feller-Shahin (Audi R8) - Bend MPC - 3 giri giri
10 - Whincup-Stanaway-Ibrahim (Mercedes AMG) - Boost Mobile - 4 giri
11 - Love-Bates-Reynolds (Mercedes AMG) - Makita - 7 giri
12 - O'Keeffe-Gaunt-Fawcett (Audi R8) - Myland IMS - 7 giri
13 - Holdsworth-Fiore-Cini (Audi R8) - Hallmarc MPC - 7 giri
14 - Hunt-Poulakis-Hui-Tse (Mercedes AMG) - M'Sport - 13 giri
15 - Harrison-Crampton-Ojeda-Wood (Audi R8) - MMotorsport - 14 giri
16 - Webb-T.Koundouris-J.Koundouris-Russell (Audi R8) - Supabarn MPC - 22 giri
17 - Currie-Donaldson-Taunton (Mazda Marc I) - MRA - 39 giri

Ritirati
Vervisch-Golding-Schumacher (Audi R8) - Fuchs
Pancione-Griffith-Schiller (Mercedes AMG) - Nineteen
Davison-Lowdnes-Emery-Taylor (Mercedes AMG) - Taylor
Cameron-Padayachee-Zalloua-Pires (Mercedes AMG) - Valmont
Wall-Denyer-D'Alberto-Deitz (Lamborghini Huracan) - Wall
De Pasquale-B.Grove-S.Grove (Porsche GT3) - Grove
Drudi-Niederhauser-Haase (Audi R8) - Bend MPC

20 Gen [13:56]

Tutti gli impegni dei piloti
Ferrari nei campionati GT

La Ferrari ha divulgato gli impegni per i piloti ufficiali di Competizioni GT nelle serie  La vincente 488 GTE, con il mondiale Costruttori in classe LMGTE Pro in bacheca, correrà nella classe LMGTE Am, affidata a team privati. Spicca la presenza di Lilou Wadoux, prima pilota donna ufficiale nella storia di Competizioni GT, che difenderà i colori del nuovo team Richard Mille AF Corse, assieme ad Alessio Rovera e Lus Pérez Companc. Il team piacentino affiderà un’altra vettura all’equipaggio formato da Davide Rigon, Thomas Flohr e Francesco Castellacci mentre il brasiliano Daniel Serra sarà impegnato nel WEC insieme a Takeshi Kimura e Scott Huffaker con l’ auto di Kessel Racing.

Il campionato del nord America denominato IMSA, è ai nastri di partenza, a fine gennaio, con la 24 Ore di Daytona. Ferrari schiererà per l’occasione Davide Rigon e Daniel Serra, il duo italo-brasiliano sarà al volante della 296 GT3 di Risi Competizione, insieme ad Alessandro Pier Guidi ed a James Calado, per la classe GTD Pro. Successivamente, Rigon e Serra, già detentori del titolo Piloti nella Endurance Cup nel 2022, continueranno a sfidare gli avversari nel prosieguo del campionato IMSA prendendo parte alle altre gare di durata: la 12 Ore di Sebring; la 6 Ore di Watkins Glen; e la Petit Le Mans.

Nella 24 Ore di Daytona correranno anche Alessio Rovera e Andrea Bertolini insieme ad Onofrio Triarsi e Charlie Scardina sulla 296 GT3 del team Triarsi Competizione in classe GTD. Rovera, successivamente, avrà il compito di continuare lo sviluppare la 296 GT3, e sarà protagonista in più competizioni internazionali, tra le quali la Endurance Cup del GT World Challenge Europe. Un altro pilota in gara nella maratona automobilistica della Florida sarà Antonio Fuoco, che competerà nella classe GTD, con un’altra 296 GT3, affidata al team Cetilar Racing, in squadra con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Alessandro Balzan.

Nell’evento del Daytona International Speedway Miguel Molina sarà parte dell’equipaggio completato da Simon Mann, Lus Pérez Companc e Francesco Castellacci, per la squadra di AF Corse. Ferrari sarà al via anche della Endurance Cup, nel GT World Challenge Europe, con Robert Shwartzman, in squadra con Alessio Rovera e Nicklas Nielsen per il team AF Corse, che avrà anche un secondo equipaggio formato da Davide Rigon, Daniel Serra e Antonio Fuoco.

Shwartzman che sarà anche pilota di riserva, insieme ad Antonio Giovinazzi, nella Scuderia di Formula 1, prenderà parte ad alcune gare di durata europee, tra cui la 24 Ore di Spa-Francorchamps, con la 296 GT3. La Endurance Cup avrà tra i protagonisti in classe Pro-Am, anche Andrea Bertolini, detentore del titolo piloti 2022 con Louis Machiels e a Stefano Costantini, che avrà in squadra Louis e Jeff Machiels.

Per quanto riguarda gli altri campionati riservati alle GT, l’European Le Mans Series e l’Asian Le Mans Series avranno, tra i piloti schierati in pista, Nicklas Nielsen insieme a Johnny e Conrad Laursen, con la premessa che il danese sarà sostituito da Mikkel Mac quando sarà impegnato nel FIA WEC con la 499P. Nella serie asiatica correrà anche Miguel Molina con Stefano Costantini e Simon Mann. Entrambi i piloti della Casa di Maranello difenderanno i colori del team AF Corse.

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