formula 1

Spa - Libere 2
Norris e Piastri dominatori

Come accaduto a Budapest, anche a Spa la giornata di prove libere del venerdì si è conclusa con la McLaren-Mercedes di Lando ...

Leggi »
FIA Formula 2

Spa – Qualifica
Terza pole stagionale di Aron

Nel momento più decisivo della qualifica, Paul Aron è riuscito a far registrare il giro più veloce di 1’56”959 e a conquistar...

Leggi »
FIA Formula 3

Spa - Qualifica
Voisin porta in pole Rodin

E' sempre divertente vedere come, di anno in anno, in F3 i trenta piloti del campionato si ritrovino spesso a essere pro...

Leggi »
formula 1

Spa - Libere 1
Verstappen apre i giochi

A pochi giorni dal GP di Budapest, la F1 torna in pista con ancora nelle orecchie le lamentele di Max Verstappen nei confront...

Leggi »
formula 1

Penalità a Spa: Tsunoda ultimo
Verstappen dieci posizioni

Partirà dall'ultima posizione Yuki Tsunoda. Il giapponese della Racing Bulls avrà un nuovo motore e di conseguenza scatte...

Leggi »
formula 1

Oakes candidato a divenire
il team principal Alpine

Esattamente un anno fa, in occasione del Gran Premio del Belgio 2023, la Alpine ha dato il via ad una delle più grandi epuraz...

Leggi »
PrevPage 1 of 10Next
3 Giu [18:23]

IGTC – 24 Ore del Nürburgring
Audi vince la gara ridotta per nebbia

Michele Montesano

La 52ª 24 Ore del Nürburgring resterà impressa negli annali come l’edizione più breve mai disputata sul circuito dell’Inferno Verde. La gara, terzo appuntamento stagionale dell’Intercontinental GT Challenge, è stata condizionata dalle avverse condizioni meteo. In particolare la fitta nebbia, calata poco prima della mezzanotte del sabato, ha costretto la direzione a esporre la bandiera rossa sospendendo, di fatto, le attività in pista. Neppure nel corso della mattinata di domenica la nebbia si è diradata, rendendo nulli i tentativi di riprendere la gara che è finita anzitempo sotto il regime di safety car.

A vincere la 24 Ore del Nürburgring sono stati Frank Stippler, Christopher Mies, Ricardo Feller e Dennis Marschall che, dopo 7 ore e 22 minuti di gara effettiva, hanno completato solamente 50 tornate dell’Inferno Verde. Con tale risultato l’equipaggio dell’Audi non solo ha centrato il settimo successo della Casa dei Quattro Anelli ma anche regalato la settima vittoria al team Scherer Sport PHX, precedentemente noto come Phoenix Racing, che ha così eguagliato il Manthey Racing tra le squadre più vittoriose di sempre nella 24 Ore del Nürburgring.



Le difficili condizioni meteo hanno influenzato la gara fin dalla partenza. La scelta delle gomme, visto l’abbondante scroscio d’acqua iniziale, si è rivelata cruciale già nelle prime battute. A farne le spese, tra gli altri, è stata la BMW del poleman Dan Harper che, già al termine del giro di formazione, è rientrata ai box per sostituire le slick con gli pneumatici da bagnato. Scivolato in fondo allo schieramento, Harper ha quindi dato vita a un’intensa rimonta.

Nel mentre a salire al comando è stato Kevin Estre. Il francese ha sfruttato il miglior bilanciammo della sua Porsche 911 GT3 R sul bagnato per staccare la BMW di Augusto Farfus, primo tra gli inseguitori. Man mano che la pista si è iniziata ad asciugarsi Estre ha perso il suo slancio venendo sopravanzato da Sheldon van der Linde, tra i primi a passare alle gomme da asciutto. Sfortunatamente il sudafricano della BMW, durante una fase di doppiaggio nel corso della terza ora, è astato coinvolto in un violento incidente che l’ha costretto al ritiro.

La lotta per la vittoria si è quindi riaperta, con la pioggia che è tornata a bagnare alcuni tratti della pista. Anche in questo caso le squadre hanno optato per diversificare le strategie. Ad approfittarne è stato Stippler che, restando con le gomme slick, ha portato al comando della gara l’Audi R8 LMS GT3 dello Scherer Sport PHX. Il tedesco, però, non ha avuto vita facile dovendo prestare attenzione al recupero da parte dei piloti Mercedes e a Porsche. Come prevedibile, al vertice si sono susseguiti numerosi cambi di posizione.



Inizialmente in difficoltà sull’asfalto bagnato, l’Audi del team Scherer è tornata competitiva sull’asciutto. All’imbrunire, è quindi toccato a Feller recuperare il terreno perso durante le soste ai box prima di cedere il volante a Mies. Il tedesco, allo scoccare dell’ottava ora, ha sorpassato Harper prendendo le redini della corsa. La pioggia ha quindi lasciato il posto alla nebbia che, con il calare del buio, si è intensificata fino a costringere la direzione gara, alle 23:23 ora locale, ad esporre la bandiera rossa.

Trascorsa la notte senza attività in pista, anche al mattino la situazione non è migliorata. Le vetture sono tornate in pista solamente alle 13:30 per affrontare cinque giri dietro la safety car. Tuttavia le condizioni proibitive hanno fatto desistere definitivamente. La 24 Ore del Nürburgring non solo è terminata anzitempo, ma con soli 1268,9 km portati a termine dal quartetto Audi composto da Stippler, Mies, Feller e Marschall.



Poiché la squadra dello Scherer Sport PHX non è iscritta all’Intercontinental GT Challenge, il punteggio massimo, sebbene dimezzato per via della gara accorciata, è andato alla Porsche del team Manthey di Estre, Laurens Vanthoor, Thomas Preining e Ayhancan Güven, seconda sul traguardo. A completare il podio la BMW griffata RMG di Harper, Max Hesse e Charles Weerts.

Quarto posto per la Mercedes AMG di Daniel Juncadella, Luca Stolz e Maximilian Götz. Al comando delle operazioni all’imbrunire, Kelvin van der Linde ha poi perso secondi preziosi quando la pista è tornata ad asciugarsi. Il sudafricano, assieme a Marco Mapelli e Jordan Pepper, ha portato la Lamborghini Huracan dell’Abt al quinto posto assoluto. Dopo aver vinto la scorsa edizione, siglando il record di maggior numero di giri percorsi ben 162, il team Frikadelli Racing si è dovuto accontentare della dodicesima posizione. Complice una sosta, effettuata negli ultimi cinque giri in regime di safety car, la Ferrari 296 GT3 del team tedesco è scivolata fuori dalla top 10.



Quattordicesimi assoluti, il terzetto dello Schnitzelalm Racing Marcel Marchewicz, Jay Mo Härtling e Kenneth Heyer ha condotto la Mercedes AMG GT3 alla vittoria di classe ProAm. Chiuso il programma nel FIA WEC, Glickenhaus è tornata nell’Inferno Verde. Nonostante la sostituzione del cambio nel corso delle prime ore di gara la SCG 004, condotta da Come Ledogar, Franck Mailleux, Thomas Mutsch e Lance David Arnold, ha conquistato il successo di classe SPX.

L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2024 (top-15)

1 - Stippler-Mies-Feller-Marschall (Audi R8) - Scherer PHX - 50 giri - 23h05'27"680
2 - Vanthoor-Preining-Estre-Güven (Porsche 911) - Manthey - 00"603
3 - Harper-Hesse-Weerts (BMW M4) - RMG - 05"399
4 - Stolz-Götz-Juncadella (Mercedes AMG9) - HRT - 05"646
5 - Mapelli-Pepper-K.van der Linde (Lamborghini Huracan) - ABT - 06"168
6 - Andlauer-Bachler-Müller-Picariello (Porsche 911) - Falken - 06"723
7 - Marciello-Martin-Wittmann-Farfus (BMW M4) - Rowe - 24"601
8 - Vervisch-Haase-Winkelhock-Feller (Audi R8) - Scherer PHX - 25"047
9 - Au-Niederhauser-Kolb-Dontje (Porsche 911) - Lionspeed - 26"078
10 - Eriksson-Heinemann-Menzel-Ragginger (Porsche 911) - Falken - 26"909
11 - Beretta-Bird-Owega-Maini (Mercedes AMG9) - AMG - 28"483
12 - Fernandez-Keilwitz-Ludwig-Varrone (Ferrari 296) - Frikadelli - 29"954
13 - Holzer-Seefried-Buus-Dienst (Porsche 911) - Dinamic - 1'17"172
14 - Marchewicz-Härtling-Heyer (Mercedes AMG9) - Schnitzelalm - 1 giro
15 - Soufi-Kratz-Paul-Caresani (Lamborghini Huracan) - Konrad - 1 giro

24 Apr [12:01]

Sepang - Ottimi risultati per VSR
nel GT World Challenge asiatico

L’avventura asiatica della VSR è iniziata lo scorso fine settimana con un doppio appuntamento sul circuito di Sepang, in Malesia. Bian e Liberati hanno diviso la Lamborghini Huracán GT3 Evo 2 numero 6, Zhou e Mapelli la vettura 63. Entrambe le vetture hanno gareggiato nella classe Pro-Am. Una vettura gemella, corsa in regime ANR con VSR, si è schierata nella Silver-Am con Mizutani e Nemoto alla guida.

La sessione di qualifiche: Bian è risultato quarto di classe con Zhou sesto nella Pro-Am. Mizutani è stata la decima vettura Silver-Am più veloce. L'inizio della gara è stato ritardato quando un temporale si è abbattuto sulla pista pochi minuti prima che le vetture lasciassero i box. Bian e Mizutani sono partiti con le gomme da bagnato mentre Zhou, insieme a molti dei primi, ha optato per le slick. Dopo due giri dietro la safety car, la gara è iniziata e Bian è stato lesto a sfruttare al meglio la scelta delle gomme, balzando dal dodicesimo al secondo posto nel primo giro prima di superare Cheng per prendere il comando al quarto passaggio.

Mentre Bian si allontanava, una collisione tra Mizutani e Zhou ha ritardato la vettura 63 e ha comportato una penalità per il pilota giapponese. Una breve Full Course Yellow per recuperare la Ferrari di Liang dalla ghiaia non ha ritardato Bian e quando si è aperta la finestra dei box al decimo giro aveva un buon vantaggio. Zhou è stata la prima delle vetture VSR a fermarsi, lasciando il posto a Mapelli, che ha proseguito su un circuito ora più adatto alle gomme slick.

Mizutani si è fermato ai box per lasciare il sedile a Nemoto e un giro dopo Bian si è fermato per cedere il volante a Liberati, entrambe le vetture montavano gomme slick. Un ritardo nelle soste ha fatto perdere 6 secondi preziosi e quando Liberati è rientrato con le gomme fredde è stato superato da Morad e Fong che si erano fermati ai box un giro prima. Fong si è affrettato ad approfittare di un doppiato lento per strappare il comando a Morad e un giro dopo Liberati lo ha seguito per riprendere il secondo posto e il comando della Pro-Am. Quando è calata la bandiera a scacchi la vittoria è andata a Fong. Mapelli ha recuperato chiudendo nono nella Pro-Am mentre Nemoto ha tagliato il traguardo decimo nella Silver-Am.

Mapelli nella seconda qualifica si è classificato ottavo in Pro-Am in gara 2 dopo aver perso il suo miglior giro a causa di un track limits. Liberati ha ottenuto il decimo tempo di classe mentre Nemoto ha saltato la sessione per un problema tecnico ed è stato costretto a partire dal fondo dello schieramento. Mapelli ha fatto un'ottima partenza, ma ha dovuto  evitare un'auto in testacoda alla prima curva e le due vetture VSR hanno completato il primo giro al sedicesimo e diciassettesimo posto mentre Nemoto ha guadagnato nove posizioni nell'ANR con la vettura VSR.

Mapelli ha presto trovato il ritmo giusto e ha risalito il gruppo per entrare nella top ten proprio mentre si apriva la finestra dei box all'undicesimo giro. Nemoto, che ha trascorso la seconda metà del suo stint alle spalle di Liberati, è stato il primo a fermarsi mentre le due vetture VSR rientravano ai box proprio mentre la finestra pit-stop si chiudeva. Zhou ha mostrato un ottimo ritmo e ha effettuato diversi passaggi per arrivare sesto prima che una penalità con stop and go per un rilascio anticipato lo spingesse indietro nell'ordine. Ha tagliato il traguardo all'undicesimo posto nella Pro-Am, ma ulteriori penalità post-gara lo hanno riportato al nono posto di classe.

Bian, che ha dovuto scontare una penalità di dieci secondi per il risultato della gara del giorno precedente, si è scontrato con Uchiyama negli ultimi minuti di gara e ha preso la bandiera ottavo di classe, ma in seguito ha ricevuto una penalità per la collisione. Il Campionato GT World Challenge Asia proseguirà tra tre settimane a Buriram, ma la VSR tornerà in pista prima di allora, per la gara di apertura del Campionato Italiano GT Sprint a Misano tra due settimane.

La top 10 di 33 partecipanti - Gara 1

1 - Cheng-Fong (Audi) - Audi Sport Asia - 26 giri
2 - Ye-Liberati (Lamborghini) - VSR - 2"140
3 - Yuan-Ye (Porsche) - Origine - 4"396
4 - V.Inthraphuvasak-Buus (Porsche) - AAS Phantom - 16"663
5 - Liu-Picariello (Porsche) - Absolute - 20"945
6 - Hoshino-Fujii (Aston Martin) - D'station - 24"386
7 - Lu-Heinrich (Porsche) - Origine - 26"367
8 - Lee-Schiller (Mercedes) - Craft Bamboo - 42"548
9 - Yu-Nandy (Audi) - Audi Sport Asia - 44"042
10 - Ibrahim-Love (Mercedes) - Triple Eight - 47"909

La top 10 di 33 partecipanti - Gara 2

1 - Lu-Heinrich (Porsche) - Origine - 27 giri
2 - Cao-Morad (Mercedes) - Craft Bamboo - 14"147
3 - Liang-Luo (Ferrari) - Harmony - 34"948
4 - Ibrahim-Love (Mercedes) - Triple Eight - 41"228
5 - Wang-R.Aron (Mercedes) - Climax - 45"574
6 - Yuan-Ye (Porsche) - Origine - 46"436
7 - Yu-Nandy (Audi) - Audi Sport Asia - 46"904
8 - Cheng-Fong (Audi) - Audi Sport Asia - 47"222
9 - Lee-Schiller (Mercedes) - Craft Bamboo - 55"681
10 - Nagai-Kamimura (Porsche) - Okazaki - 59"597

19 Feb [16:02]

IGTC, 12 Ore di Bathurst
Porsche torna al successo

Mattia Tremolada

È arrivata al termine di una gara segnata da ben 11 ingressi della safety car e da un torrenziale scroscio di pioggia, la seconda vittoria targata Porsche alla 12 ore di Bathurst. Decisivo, come già nel 2019, l’idolo locale Matt Campbell, che dopo aver trionfato alla 24 ore di Daytona a gennaio, ha trascinato Laurens Vanthoor e Ayhancan Guven al successo. Nemmeno una neutralizzazione nell’ultima ora di gara, causata dallo stop della Vortex, ha messo in discussione la leadership di Campbell, che alla ripartenza ha subito allungato sul tre volte vincitore Jules Gounon.

Quest’ultimo, tornato al via con Lucas Stolz ed il gentleman Kenny Habul, con cui si era imposto nelle due precedenti edizioni, non è riuscito ad impensierire la Porsche del team Manthey EMA, accontentandosi di chiudere al secondo posto per il team Sun Energy 1. Christopher Haase è invece emerso vincitore dalla lotta per la terza posizione, beffando Jaxon Evans con il sorprendente team Phantom e Maxime Martin, autore di una sbavatura che è costata il podio ai suoi compagni di equipaggio Raffaele Marciello e Maxime Martin.

Ko la BMW M4 gemella del team WRT, autrice della pole position grazie a Sheldon van der Linde. Charles Weerts, infatti, si è fatto prendere dalla fretta di superare la Ginetta GT4 presente nel tratto di salita verso la cima della montagna. Le due vetture sono arrivate al contatto e la M4 è finita violentemente a muro, ritirandosi. Fuori gioco anche la Mercedes di Craft Bamboo in seguito ad un errore di Dani Juncadella, che a sua volta ha colpito le protezioni. Da segnalare invece che Manthey EMA ha ottenuto una doppietta, vincendo anche la classe Pro-Am con l’equipaggio composto da Alessio Picariello, Harry King e Yasser Shahin, noni assoluti.

Domenica 18 febbraio 2024, gara

1 - L.Vanthoor-Campbell-Guven (Porsche GT3) - Manthey EMA - 275 giri in 12h01’22”096
2 - Gounon-Stolz-Habul (Mercedes AMG) - SunEnergy 1 - 2”633
3 - Talbot-Haase-K.Van der Linde (Audi R8) - MPC - 3”779
4 - Eriksson-Evans-Buus (Porsche GT3) - Phantom - 5”403
5 - Rossi-Marciello-Martin (BMW M4) - WRT - 5”869
6 - Brown-Grenier-Feeney (Mercedes AMG) - National Storage - 7”329
7 - Waters-Lowndes-Randle (Mercedes AMG) - Scott Taylor - 16”161
8 - Fraga-Reynolds-Engel (Mercedes AMG) - GruppeM - 30”619
9 - Picariello-King-Shahin (Porsche GT3) - Manthey EMA - 1 giro
10 - Riberas-Gunn-James (Mercedes AMG) - Heart of Racing - 1 giro
11 - Whincup-Love-Ibrahim (Mercedes AMG) - Triple Eight - 1 giro
12 - D’Alberto-Wall-Denyer-Deitz (Lamborghini Huracan) - Wall - 2 giri
13 - Holdsworth-Fiore-Cini (Audi R8) - Hallmarc MPC - 5 giri
14 - Youlden-Shiels-Zalloua-Pires (Audi R8) - Valmont - 5 giri
15 - Webb-T.Koundouris-J.Koundouris-Russell (Mercedes AMG) - Supabarn - 7 giri
16 - Wood-Brocq-Walden-McMillan (Mercedes AMG) - M Motorsport - 16 giri
17 - Griffith-Christodoulou-Bilski (Mercedes AMG GT4) - Prestige - 22 giri
18 - Hayman-McLennan-Schutte (McLaren Artura GT4) - Method - 23 giri
19 - Sbirrazzuoli-Jilesen-Hargraves (IRC GT) - T2 Racing - 30 giri
20 - Stutterd-Tracy-Emery-Twigg (IRC GT) - IRC - 42 giri
21 - Percat-Hill-Holinger (IRC GT) - Supaglass - 53 giri
22 - Flack-Mostert-Bryan (McLaren Artura GT4) - Method - 58 giri
23 - Amrouche-Boillot-Bonnel (Vortex) - Vortex - 63 giri

Ritirati
Juncadella-Ojeda-Goetz (Mercedes AMG) - Craft Bamboo
Winkelhock-Feller-Schumacher (Audi R8) - MPC
Currie-Donaldson-Gray (Marc II) - MRA
Vanthoor-Weerts-S.Van der Linde (BMW M4) - WRT
Slade-McLeod-Morrall-Kassulke (Marc II) - Wheels Fx
Buccini-Zeferos-White-Hizzey (Ginetta) - Ginetta

28 Dic [16:54]

Per la crisi nel Mar Rosso
slitta la 24 Ore di Dubai

Alfredo Filippone

Manca ancra l’annuncio ufficiale, ma Creventic, l’organizzatore della 24 Ore di Dubai, in programma il 13-14 gennaio prossimi, ha avvertito i concorrenti che la gara dovrà cambiare data e sarà probabilmente riprogrammata due settimane dopo, nel weekend del 26-27 gennaio.

A provocare il cambio è ovviamente la crisi in atto nel Mar Rosso, con i costanti attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen, con droni e missili, alle navi che transitano da e verso il Canale di Suez, e che ha messo a soqquadro il commercio internazionale, con le compagnie marittime costrette a dirottare le loro navi sulla rotta molto più lunga che circumnaviga l’Africa. Da qui il ritardo che ha colpito il porta container che trasporta le auto della 24 Ore di Dubai.

Ne risulta, però, un rebus logistico difficile da risolvere. La nuova data si sovrappone a quella delle 24 Ore di Daytona, concomitanza che impatta su molti piloti e addetti dei team impegnati sui due fronti, e che fa temere anche un grosso ritardo nel rientro delle vetture in Europa e il rischio di uno stravolgimento dei programmi di test pre-stagionali.

Creventic sta studiando la possibilità di un rientro via terra sino a Jeddah, a nord della regione problematica, per poi proseguire via mare attraverso Suez, o di un trasporto aereo, tuttavia molto più costoso (e a questo punto inevitabile per i team che avevano previsto di portare le macchine alla 12 Ore di Bathurst, in calendario il 17-18 febbraio, da Dubai).

Il trambusto rischia di far perdere un quinto della griglia alla 24 Ore di Dubai, mentre più al sicuro sembrano i due appuntamenti dell’Asian Le Mans Series (Dubai il 4 febbraio e Abu Dhabi l’11) visto che il grosso delle vetture impegnate nella serie giunge dalla Malesia, dove si era svolta la prima tappa a dicembre.

Ci si trova comunque in una situazione compilcata, dove lo spostamento di un solo tassello rischia di avere conseguenze su molti altri. Un aggravarsi della situazione geopolitica nella polveriera mediorientale, poi, porterebbe a scenari ancor più imprevedibili. Non va scordato che gli Houthi (pro-iraniani) si sono già resi protagonisti di attacchi agli eventi motoristici nella nemica Arabia Saudita (sostenitrice delle forze goverative in Yamen) in un passato recente, con un ordigno alla Dakar che ferì gravemente un concorrente francese, e razzi lanciati su Diriyah durante l’ePrix e su Jeddah durante il GP due anni fa.

10 Dic [19:24]

IGTC - 12 ore del Golfo
Gounon campione, dominio Mercedes

Mattia Tremolada - Foto Speedy

Nel duello Mercedes-BMW per i titoli dell’Intercontinental GT Challenge, a spuntarla è stata la casa della stella a tre punte, che ha conquistato gara ed entrambi i titoli a Yas Marina. Mercedes si è presentata al via della tradizionale 12 ore del Golfo, organizzata dalla Driving Force di Andrea Ficarelli, con tre vetture in classe Pro, mentre BMW ha risposto con due M4 supportate dalla casa ed affidate al team WRT. Mercedes si è assicurata il campionato riservato ai costruttori grazie ad un primo, un terzo ed un quarto posto, mentre Jules Gounon si è accontentato di un podio per mettere il proprio sigillo sul titolo piloti.

Schierato dal team 2 Seas, il pilota francese che corre con licenza di Andorra, stato in cui vive ormai da anni, ha anche guidato la corsa finché Luca Stolz non ha preso la testa sulla AMG GT3 gemella affidata a GruppeM. Già autori della pole position, Stolz, Mick Grenier e Maro Engel (nella foto sotto) hanno poi preso la testa nella settima ora, completando così la propria rimonta dopo aver subito smarcato due dei 10 pit stop obbligatori di 100 secondi nel corso della prima ora. Addirittura, come successo anche nel 2022, Engel e Dries Vanthoor si sono fermati al termine del primo giro di gara per aprire il valzer delle soste, imitati nei giri seguenti dal resto delle vetture Pro.



Secondo posto per la BMW M4 di Valentino Rossi, Vanthoor e Nick Yelloly. L’ex centauro, ormai uno specialista della corsa, che ha affrontato per divertimento anche prima che entrasse a far parte del calendario IGTC, ha conquistato un bel podio assoluto grazie ad una condotta regolare. Sfortunata invece l’altra vettura di WRT, che a causa di un problema ad uno scarico è stata costretta ad una sosta non preventivata di 12 minuti. Quarto posto per Lucas Auer, Lorenzo Ferrari e Frank Bird. Questi ultimi due sono stati selezionati in un test effettuato a Valencia da AMG, che ha visto scendere in pista oltre 20 giovani piloti, confrontati a parità di condizioni.

Nel finale Auer si è dovuto guardare le spalle da uno scatenato Joel Sturm, quinto assoluto e vincitore di classe AM con Constantin Dressler e Dustin Blattner. Un exploit sorprendente quello dell’equipaggio della Porsche di Car Collection. Auer e Sturm negli ultimi 30 minuti hanno anche avuto la meglio di Rob Bell, che ha preferito non correre rischi per portare a casa la vittoria di Pro-Am con la McLaren di Optimum condivisa con Ollie Millroy e Mark Radcliffe. Podio di classe, secondo e terzo posto di Pro-Am, anche per i piloti italiani Giorgio Roda e David Fumanelli, settimi assoluti con la Ferrari di Kessel, e Matteo Cairoli, ottavo con la Porsche di Herberth.

Tanti incidenti hanno condizionato la corsa. Shaun Balfe è finito violentemente a muro all’uscita di curva 1 dopo appena 50 minuti. Poco dopo è stato il turno di Stephen Grove, tradito dagli pneumatici freddi. Grosso spavento anche per Stefano Borghi, alla staccata della chicane di curva 6, mentre Nicola Marinangeli si è appoggiato con il posteriore della sua Ferrari 488 alle protezioni. Un problema tecnico ha messo fuori gioco nel finale la Mercedes del neonato team Sun Energy di Kenny Habul, tornato alle competizioni dopo l’infortunio alla schiena di Spa.

A meno di 10 minuti dal termine anche la famiglia Gostner è stata costretta ad alzare bandiera bianca a causa del cedimento della sospensione posteriore sinistra sulla Mercedes di MP Racing. Peccato per la Porsche di Car Collection di Hash, Yannick Mettler, Alex Fontana (che era stato il più rapido nelle libere 2) e Stefano Costantini. Quest’ultimo, chiamato a sostituire Ivan Jacoma, ha picchiato violentemente contro le protezioni in qualifica, distruggendo la propria vettura. L’equipaggio ha così dovuto rinunciare anzitempo alla corsa.

Domenica 10 dicembre 2023, gara

1 - Engel-Stolz-Grenier (Mercedes AMG) - GruppeM - 348 giri
2 - Rossi-Yelloly-Vanthoor (BMW M4) - WRT - 12”811
3 - Gotz-Schiller-Gounon (Mercedes AMG) - 2 Seas - 1 giro
4 - Auer-Ferrari-Bird (Mercedes AMG) - GruppeM - 2 giri
5 - Blattner-Dressler-Sturm (Porsche 911) - Car Collection - 2 giri
6 - Radcliffe-Millroy-Bell (McLaren 720) - Optimum - 3 giri
7 - Perera-Roda-Andrews-Fumanelli (Ferrari 296) - Kessel - 4 giri
8 - Au-Cairoli-Heinemann (Porsche GT3) - Herberth - 5 giri
9 - Al Khalifa-Loggie-Al Zubair (Mercedes AMG) - 2 Seas - 5 giri
10 - Allemann-Bohn-Renauer (Porsche 911) - Herberth - 5 giri
11 - Cozzi-Rovera-Sernagiotto-Pulcini (Ferrari 296) - AF Corse - 5 giri
12 - Hui-Froggatt-Cheever-Tse (McLaren 720) - Sky Tempesta - 6 giri
13 - West-Kirchhofer-Prette (McLaren 720) - 6 giri
14 - Eng-S.Van der Linde-Weerts (BMW M4) - WRT - 6 giri
15 - Guilvert-Panu-Knauf-Servais (Audi R8) - Haas - 8 giri
16 - Colombo-Tjiptobiantoro-Wadoux-Lemeret (Ferrari 296) - AF Corse - 8 giri

Ritirati
Habul-Ellis-Konrad-Baumann (Mercedes AMG) - Sun Energy 1
T.Gostner-M.Gostner-C.Gostner-D.Gostner (Mercedes AMG) - MP Racing
De Meeus-Saada-Grunewald-Ramos (Ferrari 296) - AF Corse
Jackson-Jefferies-Azzam-Jaffer (Ferrari 296) - Racing One
Marinangeli-Lendoudis-Ulrich-Fox (Ferrari 488) - AF Corse
Zelger-Scannicchio-Cassarà-Borghi (Porsche 911) - Tsunami
S.Grove-B.Grove-Stanaway (Porsche 911) - Grove
B.Goethe-O.Goethe-Balfe-Sansom (McLaren 720) - Garage 59

Il campionato
1.Gounon 91 punti; 2.Stolz 83; 3.Vanthoor 80; 4.Eng 74; 5.S.van der Linde 68; 6.Engel 61; 7.Marciello 57; 8.Grenier 46; 9.Weerts 44; 10.Yelloly 43.

19 Nov [15:57]

FIA GT World Cup a Macao
Marciello saluta Mercedes
con una vittoria, ora sarà BMW

Mattia Tremolada

“Un ultimo regalo a Mercedes”. Con queste parole Raffaele Marciello si è congedato dalla casa della stella a tre punte, con cui ha dominato in lungo e in largo la FIA GT World Cup di Macao, centrando il secondo successo consecutivo dopo quello del 2019. Il pilota italiano, che corre con licenza svizzera, ha messo la parola fine ad una lunga e proficua collaborazione con un’altra prova magistrale, che va ad aggiungersi ai numerosi successi ottenuti con la AMG GT3, tra cui spiccano per l’appunto due coppe del mondo, una vittoria alla 24 ore di Spa e i titoli nel GT World Challenge e nell’ADAC GT Masters. Ora Marciello potrà affrontare il prossimo step della propria carriera, che lo dovrebbe vedere al via del WEC con la Hypercar di BMW.

Nel corso del fine settimana Marciello non ha avuto rivali. Dopo aver ottenuto una splendida pole position, con record della pista per vetture GT, grazie ad un azzardo in qualifica (ha atteso gli ultimi minuti per montare gomma nuova, aumentando così il rischio di trovare bandiera rossa o gialla), Marciello ha guidato entrambe le gare dall’inizio alla fine, centrando il titolo. Sfortunato il suo compagno di marca Maro Engel, costretto al ritiro dopo essere rimasto bloccato in seconda marcia alla ripartenza dalla safety car.

Ad ereditare la seconda piazza è così stato Edoardo Mortara. Già secondo in qualifica, lo specialista di Macao ha approfittato del ko di Engel per riprendere la posizione che il tedesco gli aveva soffiato nel corso della gara di qualifica. Una sospetta foratura ha costretto Sheldon Van der Linde ad un pit stop non preventivato, che lo ha tolto dalla contesa per il podio, promuovendo sul terzo gradino Augusto Farfus, con l’altra BMW M4 al via. Quarta posizione per Daniel Serra, con l’unica Ferrari 296 presente, mentre Daniel Juncadella ha completato la top-5. Fine settimana complicato per le Porsche, che hanno pagato una mancanza di velocità di punta. Laurens Vanthoor è stato il miglior rappresentante di Stoccarda, chiudendo sesto.

Domenica 19 novembre 2023, gara finale

1 - Raffaele Marciello (Mercedes) - Landgraf - 18 giri 45'14"442
2 - Edoardo Mortara (Audi) - Absolute - 2”510
3 - Augusto Farfus (BMW) - Rowe - 4”295
4 - Daniel Serra (Ferrari) - Harmony - 6”018
5 - Daniel Juncadella (Mercedes) - Craft-Bamboo - 6”515
6 - Laurens Vanthoor (Porsche) - Toro - 7”796
7 - Christopher Haase (Audi) - Absolute - 8”377
8 - Alessio Picariello (Porsche) - Luanzhou - 8”936
9 - Earl Bamber (Porsche) - D2 Racing - 13”172
10 - Ye Hongli (Porsche) - R&B - 13”935
11 - Matteo Cairoli (Porsche) - Absolute - 14”805
12 - Kevin Estre (Porsche) - HubAuto - 16”285
13 - Cheng Congfu (Audi) - FAW - 19”826
14 - Jules Gounon (Mercedes) - Climax - 32”454
15 - Thomas Preining (Porsche) - HubAuto - 59”148
16 - Sheldon Van Der Linde (BMW) - WRT - 59”287
17 - Marchy Lee (Mercedes) - Toro - 1’05”775

Ritirati
Maro Engel
Weian Chen

Non partito
Adderly Fong

PrevPage 1 of 10Next

News

GT Internazionale
v