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Potrà correre con una GT3 al Nordschleife

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15 Set [13:19]

IGTC, 1000 km di Suzuka
WRT firma il dominio BMW

Michele Montesano

Inarrestabile BMW. Dopo aver trionfato nella 12 Ore di Bathurst e nella 24 Ore del Nürburgring, la Casa di Monaco di Baviera ha proseguito il dominio nell’Intercontinental GT Challenge conquistando anche la 1000 km di Suzuka. A centrare il successo sono stati gli alfieri del Team WRT Raffaele Marciello, Kelvin Van der Linde e Charles Weerts che hanno imposto un ritmo indemoniato con la loro M4 GT3.

Una vittoria, quella ottenuta dalla squadra belga diretta da Vincent Vosse, che segna il primo trionfo assoluto di BMW a Suzuka dal lontano 1982, quando la M1 di Fumiyasu Satō e Naoki Nagasaka sorprese tutti conquistando la corsa allora riservata alle silhouette del Gruppo 5.



Il via della 1000 km di Suzuka, tornata a disputarsi dopo sei anni di assenza, è subito iniziato nel segno della BMW con Van der Linde scattato dalla pole position. Il sudafricano, nonostante il caldo torrido con temperature superiori ai 30 gradi, ha quindi gestito il primo stint scavando un margine di quasi 20 secondi sugli inseguitori prima di effettuare il cambio pilota. Weerts, all’esordio assoluto nella gara giapponese, ha proseguito il lavoro con freddezza e precisione aumentando il distacco sugli avversari capitanati dalla Mercedes AMG GT3 del team GMR.

La gara non è stata priva di colpi di scena. Ben cinque periodi di Full Course Yellow e tre interventi della safety-car hanno rimescolato le carte cancellando il vantaggio accumulato dalla BMW. Ne hanno approfittato le Porsche 911 GT3 dei team Absolute e Origine, ma senza riuscire a colmare il divario sul terzetto del Team WRT. L’unica a impensierire la formazione belga è stata la Mercedes del GruppeM, di Maxime Martin, Luca Stolz e Mikael Grenier, rimasta in lotta fino a due ore dal termine adottando una strategia fuori sequenza. Ma, ad ogni ripartenza, Marciello ha tenuto sempre la situazione sotto controllo.



L’ultima parte della corsa è stata un assolo di Van der Linde. Tornato in macchina per gli ultimi 90 minuti della gara, il pilota sudafricano ha costruito un margine di oltre 13 secondi sulla Porsche 911 GT3 del team Absolute Racing - affidata a Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Patrik Pilet - unica a resistere in scia alla M4 GT3 senza però mai riuscire a concretizzare un attacco. Il dominio della BMW griffata WRT è stato talmente netto che basta osservare i giri in cui la vettura è stata al comando: ben 163 sui 170 complessivi, l’unica eccezione sono state le soste ai box.

Per la prima volta, nella storia della 1000 km di Suzuka, una vettura americana ha conquistato un podio assoluto. L’onore è toccato alla Corvette Z06 GT3 del Johor Motorsports JMR, portata al traguardo da Nicky Catsburg. Dopo i turni di Alex Sims e Scott McLaughlin, l’olandese ha resistito agli assalti della Porsche del team Absolute Racing guidata da Loek Hartog.



Quarto al traguardo, il tedesco, in equipaggio con Richard Lietz e Antares Au, si è consolato con il successo in Bronze Cup. Quinta posizione per l’altra BMW del WRT, con Max Hesse, Daniel Harper e Augusto Farfus penalizzati di 12 secondi per un contatto alla Porsche di Bastian Buus, Alessio Picariello e Laurin Heinrich, sesti nonostante il danno al fondo riportato sulla 911 GT3.

In Silver Cup a spuntarla è stata la Nissan GT-R Nismo del Team 5Zigen. Quindicesimi assoluti, Yu Kanamaru, Yuya Motojima e Takayuki Aoki sono stati autori di una gara solida e priva di sbavature. In ProAm la vittoria è andata alla Mercedes AMG GT3 del Craft-Bamboo Racing.



Ben Barnicoat, Jonathan Hui e Kevin Tse sono stati lesti ad approfittare di un errore commesso da Kei Nakanishi, sulla Ferrari 296 GT3 in equipaggio con Giancarlo Fisichella e Shigekazu Wakisaka, quando occupava il primo posto di classe. Infine la vittoria in Am è andata alla Nissan GT-R NISMO GT3 del RunUp Sports divisa da Masaaki Nishikawa, Atsushi Tanaka e Yusaku Shibata.

Domenica 14 settembre 2025, gara

1 - Marciello-Weerts-Van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 170 giri
2 - Vanthoor-Estre-Pilet (Porsche 911 GT3) - Absolute - 13"647
3 - Sims-Catsburg-McLaughlin (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - JMR - 45"859
4 - Lietz-Au-Hartog (Porsche 911 GT3) - Absolute - 46"122
5 - Picariello-Heinrich-Buus (Porsche 911 GT3) - Origine - 1'12"800
6 - Farfus-Harper-Hesse (BMW M4 GT3) - WRT - 1'13"098
7 - Grenier-Stolz-Martin (Mercedes AMG GT3) - GMR - 1'13"972
8 - Bachler-Boccaccaci-Pilic (Porsche 911 GT3) - Phantom Global - 1'19"457
9 - Ruan-Oosten-Verhagen (BMW M4 GT3) - KRC - 1'20"451
10 - Aron-Götz-Ohta (Mercedes AMG GT3) - Craft-Bamboo - 1'29"066
11 - Bohn-A.Renauer-R.Renauer (Porsche 911 GT3) - Herberth - 1'30"305
12 - D’Silva-King-Müller (Porsche 911 GT3) - EBM - 1 giro
13 - Mettler-Habul-Baumann (Mercedes AMG GT3) - 75 Express - 1 giro
14 - Nagai-Kotaka-Shinohara (Porsche 911 GT3) - Nine - 1 giro
15 - Aoki-Motojima-Kanamaru (Nissan GT-R NISMO GT3) - 5Zigen - 1 giro
16 - Taniguchi-Kataoka-Kobayashi (Mercedes AMG GT3) - Goodsmile - 1 giro
17 - Hui-Tse-Barnicoat (Mercedes AMG GT3) - Craft-Bamboo - 2 giri
18 - Jans-McIntosh-Ellis (Mercedes AMG GT3) - GetSpeed - 2 giri
19 - Li-Fjordbach-Hongli (Porsche 911 GT3) - Origine - 2 giri
20 - J.Ibrahim-A.Ibrahim-Lappalainen (Chevrolet Corvette Z06 GT3) - JMR - 3 giri
21 - Robichon-James-Riberas (Mercedes AMG GT3) - HoR by SPS - 3 giri
22 - Patrese-Blattner-Lind (Ferrari 296 GT3) - Harmony - 3 giri
23 - Kim-Liang-Arrow (Porsche 911 GT3) - Vollgas - 4 giri
24 - Fong-JZ-Menzel (Porsche 911 GT3) - Phantom Global - 8 giri
25 - Nishikawa-Tanaka-Shibata (Nissan GT-R NISMO GT3) - Runup - 10 giri
26 - Nakanishi-Wakisaka-Fisichella (Ferrari 296 GT3) - LM Corsa - 12 giri
27 - Macpherson-Denyer-Barker (Porsche 911 GT3) - AMAC - 26 giri
28 - Yamawaki-Takagi-Walkinshaw (Ferrari 296 GT3) - K-tunes - 47 giri
29 - Maezawa-Yokozimo-Mogenot (Ferrari 296 GT3) - Maezawa - 51 giri

Giro più veloce: Raffaele Marciello 2'00"918

Ritirati
Yu-Kuai-Deng-Cheng (Audi R8 LMS GT3) - Phantom
Kimura-Miyake-Sasaki (Nissan GT-R NISMO GT3) - Handwork
Yamasaki-Tsujiko-Cozzolino (Ferrari 296 GT3) - PONOS
Takei-Itou-Sasahara (Callaway Corvette C7 GT3) - Bingo

14 Set [9:03]

Verstappen riceve la licenza Permit A
Potrà correre con una GT3 al Nordschleife

Michele Montesano

Facendo un paragone scolastico, l’alunno Max Verstappen è stato promosso all’esame di recupero. Il quattro volte campione di Formula 1, nella giornata di ieri, ha disputato la sua prima gara al Nordschleife al fine di ricevere la licenza Permit A, per poter correre con una GT3 sull’Inferno Verde. Ma, non per colpe sue, Verstappen
non è riuscito a prendere la suddetta licenza sul campo. Il Permit A è però arrivato lo stesso, con il pilota olandese che l’ha ricevuto qualche ora più tardi a seguito dell’esito positivo della riunione del Comitato DPN.

Ricordiamo che Verstappen, dopo aver seguito un corso per ottenere il Permit B, sabato ha preso parte a una gara del campionato NLS (Nürburgring Langstrecken Serie). L’olandese, visto che il regolamento lo permetteva, si è iscritto con due vetture per accelerare la pratica. Ma se con la Porsche Cayman GT4 Verstappen è riuscito a percorrere 14 giri, sull’altra vettura il pilota Red Bull non è neppure salito. Infatti la seconda Porsche non ha completato neppure un giro nelle mani di Chris Lulham.

Alla luce di quanto accaduto, il campione in carica della Formula 1 non ha quindi raggiunto i requisiti minimi che, ricordiamo, prevedono la partecipazione a due gare della serie NLS per un minimo di 14 giri complessivi. A scendere in campo è stato il Comitato DPN, che comprende rappresentanti della DMSB (la Federazione Tedesca Sport Automobilistici), della 24 Ore del Nürburgring ed ex piloti della serie NLS.

Questi, dopo aver analizzato la gara di Verstappen e osservato la buona condotta del pilota, oltre gli ottimi tempi registrati sia in qualifica che in gara, gli hanno concesso la licenza Permit A. L’olandese ha finalmente raggiunto il suo obiettivo e, già nella prossima gara, potrà affrontare il Nordschleife al volante di una GT3 lottando per la vittoria assoluta. A tal proposito si vocifera che Verstappen possa tornare in azione al Nürburgring già il prossimo 27 settembre, per correre al volante della Ferrari 296 GT3 del team Emil Frey Racing. E chissà che non vedremo l’olandese al via della prossima edizione della 24 Ore del Nürburgring.

13 Set [17:57]

Verstappen convince al debutto sul
Nordschleife, ma non ottiene la licenza!

Michele Montesano

Succede anche questo al Nürburgring: un quattro volte campione di Formula 1, costretto a dover fare tutta la trafila per poter gareggiare sul Nordschleife. In Germania, è risaputo, sono inflessibili a livello burocratico. Quindi, anche se sulla tua carta d’identità è riportato il nome di Max Verstappen, per affrontare una corsa sull’Inferno Verde non c’è altra via che frequentare dapprima un corso, sia pratico che teorico, per accedere alla licenza Permit B e poi, prendere parte a due gare per ottenere il Permit A e correre, finalmente, con le più potenti GT3.

Così, nella giornata di ieri, Verstappen si è presentato al Nürburgring come un qualsiasi ‘aspirante pilota’ per seguire il suddetto corso. Il campione in carica della Formula 1, nella mattinata ha seguito la parte teorica, prima di scendere in pista nel pomeriggio. Il pilota della Red Bull, ha quindi affrontato le curve del circuito tedesco a bordo di un minivan assieme all’istruttore capo del Nürburgring, Andreas Gülden.



Dopo aver appreso le traiettorie ideali, i due hanno poi affrontato due giri della versione estesa del tracciato, che comprende sia il Nordschleife che la versione GP del Nürburgring, con la Porsche Cayman GT4. L’alunno, neanche a dirlo, è stato promosso ricevendo la tanto agognata licenza Permit B. Tutto bene ciò che finisce bene? Neanche per sogno. Perché il vero obiettivo di Verstappen è quello di ottenere il Permit A che gli consente di partecipare per la vittoria assoluta, ovvero gareggiare con le GT3.

Ma, per ottenere la licenza, il campione di Formula 1 ha l’obbligo di prendere parte a due gare del campionato NLS (Nürburgring Langstrecken Serie) percorrendo almeno 14 giri. L’unica scorciatoia era quella di affrontare contemporaneamente la gara del sabato con due vetture diverse. Detto fatto, il team Lionspeed GP, ha approntato due Porsche Cayman GT4 per Verstappen e Chris Lulham. Quest’ultimo volto noto del GT World Challenge Europe, dov’è impegnato proprio con la Aston Martin Vantage GT3 del team Verstappen.com.



Questa mattinata, incuranti della pioggia, i due piloti hanno affrontato la qualifica. Verstappen è sceso in pista con la Porsche numero 980, iscritta nella classe Cup3, mentre Lulham ha affrontato la sessione con la vettura numero 89 iscritta in classe SP7. Nonostante una vettura depotenziata, per regolamento un pilota al debutto non può guidare un’auto troppo potente, Verstappen ha siglato il sesto crono di classe e il ventiseiesimo assoluto.

Al contrario, Lulham è andato a sbattere compromettendo, così, il prosieguo del weekend. Partito dalla pit-lane, l’inglese è poi stato costretto al ritiro non avendo percorso neppure un giro. Verstappen ha quindi completato i 14 giri, come da regolamento, prima di cedere il volante della Porsche Cayman GT4 a Lulham che ha tagliato il traguardo in ventisettesima posizione assoluta. Al di là del risultato finale, a Verstappen interessava ottenere sul campo il Permit A per affrontare la corsa del prossimo 27 settembre al volante della Ferrari 296 GT3 del team Emil Frey Racing.



Ma, stando al regolamento, l’olandese non ha raggiunto gli obiettivi minimi. L’ultima spiaggia per Verstappen è sperare nella clemenza del Comitato DPN. La giuria, che si riunirà nelle prossime ore, dopo un’attenta analisi potrà decidere se concedere o meno la tanto agognata licenza Permit A al pilota Red Bull. A deporre a suo favore, sono l’aver completato i 14 giri, oltre a non aver commesso alcuna infrazione nell’arco della gara.

Inoltre, ma questo trattandosi di Verstappen è un dato trascurabile, l’olandese ha stabilito tempi estremamente positivi al volante della Porsche Cayman GT4 depotenziata. Non resta che attendere la ‘clemenza della corte’ per vedere se la gara di oggi sarà sufficiente a realizzare il sogno di Verstappen, ovvero correre sul Nordschleife con una GT3.

11 Set [16:19]

Verstappen correrà al Nürburgring
al volante di una Porsche Cayman GT4

Michele Montesano - XPB Images

Dalla vittoria di Monza in Formula 1, conquistata la scorsa domenica, al debutto in gara sul temibile Nordschleife, il tutto in meno di una settimana, Max Verstappen non conosce la parola riposo. Il quattro volte campione del mondo questo weekend affronterà l’Inferno Verde del Nürburgring prendendo parte alle gare della serie NLS con lo scopo di ottenere la licenza Permit A.

Non è un mistero che Verstappen sia un grande appassionato delle gare di durata. Già verso la fine dell’anno scorso, l’olandese ha avuto occasione di provare la Acura ARX-06 LMDh, per un evento promozionale organizzato da Honda sul Las Vegas Motor Speedway. Lo scorso maggio il pilota Red Bull ha poi fatto notizia per aver testato, sempre sul tracciato del Nordschleife, la Ferrari 296 GT3 del team Emil Frey Racing con lo pseudonimo ‘Franz Hermann’ ma senza prendere parte a una gara.

Può sembrare strano, ma anche un quattro volte campione di Formula 1, per regolamento, deve effettuare una trafila prima di poter prendere parte ad una corsa che si svolge sull’Inferno Verde del Nürburgring. Visto che il prossimo fine settimana sono previste due gare della serie NLS (Nürburgring Endurance Series), Verstappen si presenterà venerdì con l’obiettivo di ottenere il Permit B. Tale licenza gli consentirà di correre con una vettura di categoria B, vale a dire la Porsche Cayman GT4 gestita dal team Lionspeed GP.

Per ottenere il Permit A, sempre secondo il regolamento, l’olandese della Red Bull dovrà portare a termine almeno due gare – che si svolgono sulla distanza di quattro ore ciascuna – completando un minimo di 14 giri in totale. Ciò significa che Verstappen dovrà affrontare anche la gara di domenica al volante della Porsche GT4 per ottenere la licenza che gli consentirà di guidare una vettura GT3. Tuttavia, siccome il campione del mondo è classificato come pilota Platinum, può prendere parte alla corsa del sabato iscrivendosi contemporaneamente su due vetture.

Facendo questo passaggio, Verstappen potrà ricevere di diritto il Permit A e prendere il via della corsa di domenica con una vettura da assoluto, ovvero una GT3. Qualora quest’ultimo caso vada a buon fine, ad aspettare l’olandese ci sarà la Ferrari 296 GT3 dell’Emil Frey Racing. Se resta ancora da scioglie il riserbo sui nomi che correranno assieme a Verstappen, l’unica cosa certa è che il pilota ha ricevuto il via libera dal team Red Bull per prendere parte a questa avventura.

8 Ago [11:21]

Porsche svela la 911 GT3 R Evo
Rivista l’aerodinamica e la meccanica

Michele Montesano

Tra novità ed evoluzioni, il prossimo anno sarà caratterizzato da diverse vetture GT3 che faranno il loro debutto in pista. L’ultima, in ordine cronologico, è stata Porsche che ha svelato la nuova 911 GT3 R Evo. Alla vettura di Zuffenhausen toccherà l’arduo compito di prendere il posto di un’auto, la 911 GT3 R modello 992, che dal 2023, anno del suo esordio, ha ottenuto numerosi successi, tra cui due vittorie nella classe LMGT3 alla 24 Ore di Le Mans oltre alla conquista dei titoli sia nel FIA WEC che in IMSA.

Migliorare un’auto già vincente non è mai facile, ma in Porsche si sono focalizzati su diverse aree per affinare sia l’aspetto aerodinamico che quello meccanico al fine di migliorare la guidabilità della vettura soprattutto per i gentleman driver. Il lavoro sulla 911 GT3 R Evo è iniziato già nel 2024, appena un anno dopo la presentazione del modello attuale, ed è proseguito incessante fino ad oggi. I piloti ufficiali hanno avuto modo di testare la nuova Porsche inizialmente sul circuito prova di Weissach e poi su numerosi altri tracciati quali Paul Ricard, Sebring, Nürburgring e Spa-Francorchamps.



I tecnici di Zuffenhausen si sono concentrati innanzitutto sulla veste aerodinamica al fine di ottenere un corretto bilanciamento della vettura. Per questo si notano i nuovi sfoghi sui passaruota anteriori, per far defluire meglio l’aria che si genera attorno alle ruote e renderla meno sensibile al beccheggio in fase di frenata. Per equilibrare la Porsche si è intervenuto anche sul posteriore con un nuovo alettone, dotato di supporti a collo di cigno, e provvisto di un flap Gurney di quattro millimetri per aumentare la deportanza oltre ad offrire maggior possibilità di regolazione.

La parte aerodinamica lavora di pari passo con quella meccanica. In Porsche hanno quindi ottimizzato la cinematica delle sospensioni anteriori, a doppio braccio oscillante, migliorando l’effetto anti-dive per avere un assetto più stabile sia in frenata che in accelerazione. Il tutto per avere una miglior precisione in curva e avere una risposta più prevedibile anche per i gentleman driver. Ugualmente lo schema posteriore multi-link è stato rivisto per equilibrare il lavoro tra i due assi e garantire un assetto più neutro.



Dovendo affrontare sia gare che sprint che di durata, anche l’affidabilità ha ricoperto un ruolo fondamentale. Ed è per questo che sono state modificate le prese d’aria in modo da avere un sistema di raffreddamento specifico sia per il servosterzo elettroidraulico che per gli alberi di trasmissione, quest’ultimi alimentati da prese NACA poste sulle minigonne laterali. Rivisto anche il sistema di raffreddamento dei freni che lavora con il nuovo sistema ABS realizzato da Bosch. Invariato il motore che resta l'iconico boxer 6 cilindri 4.2 litri in grado di sprigionare fino a 565 Cv.

Raccogliendo i consigli dei piloti, è stato modificato anche il sistema di aerazione dell’abitacolo garantendo, così, un corretto scambio d’aria e una temperatura più bassa. Non per ultimo il nuovo sistema USB Remote Logger Unit. I dati della telemetria durante il turno di guida vengono direttamente registrati su una chiavetta USB che può essere rapidamente rimossa anche durante un pit-stop. Tale sistema va’ a sostituire la più lunga e macchinosa operazione di dover collegare un PC tramite il cavo ogni volta che la vettura arriva ai box.



Sebbene il debutto ufficiale avverrà nel 2026, la Porsche 911 GT3 R Evo ha già preso parte alla sua prima gara. Infatti lo scorso aprile la vettura ha disputato la Michelin 12 Ore di Spa-Francorchamps, gara valida per il campionato 24 H Series, iscritta dal team Herbert Motorsport conquistando il secondo posto assoluto con l’equipaggio composto da Laurin Heinrich, Ralf Bohn e Alfred Renauer. Destinata a tutti i campionati GT3, la Porsche 911 GT3 R Evo disporrà anche di numerosi optional come il kit Endurance, sensori di coppia sugli assi, oltre a sistemi di telecamere e sensori. Già acquistabile dai clienti sportivi, la Porsche partirà da un prezzo di 573.000 € più IVA, mentre il kit per aggiornare la versione attuale partirà da 41.500 € più IVA.

28 Lug [15:13]

La Concept AMG GT Track Sport
sarà la base della futura Mercedes GT3

Michele Montesano

Sebbene sia stato più volte smentito l’ingresso in Hypercar, in Mercedes stanno già lavorando per proseguire l’impegno nella categoria Gran Turismo. Anche se l’attuale AMG GT3 è ancora estremamente competitiva, il progetto originale risale a quasi dieci anni fa. Infatti la prima versione della GT tedesca ha debuttato nel 2016, mentre l’ultimo aggiornamento risale al 2020. Cinque anni nel motorsport sono un lasso di tempo estremamente elevato ma, risultati alla mano, la GT3 della Stella non sembra risentire il peso dell’età.

Nonostante l’omologazione sia valida fino al 2029, in Mercedes hanno già iniziato a lavorare sulla futura vettura. La prossima generazione di GT3 sarà realizzata sulla base della Concept AMG GT Track Sport, un prototipo che è stato mostrato in una livrea camuffata e su cui sono all’opera i tecnici della nuova divisione Affalterbach Racing GmbH. La vettura, che a breve effettuerà i primi giri in pista, sotto la sua carrozzeria nasconde quella che sarà la prossima GT3 della Stella.



Secondo indiscrezioni la concept sarà spinta da un motore V8 bi-turbo da 4 litri alloggiato su una monoscocca interamente in fibra di carbonio. Se il propulsore sarà quello definitivo, resta da sciogliere il dubbio sul telaio perché, come da regolamento GT3, la vettura da gara dovrà essere realizzata sulla base di un’auto derivata di serie. Ad oggi, ad eccezione della AMG One, in Mercedes non dispongono di una supercar con una monoscocca in carbonio. Inoltre la generazione più recente della AMG GT stradale è stata introdotta nel 2023.

Visto che il debutto della nuova GT3 è stato fissato per il 2027, con ogni probabilità per quella data verrà svelata anche una nuova versione stradale della GT. Resta da capire se questa vettura adotterà, o meno, un telaio in carbonio. A tal proposito a collaborare con Mercedes ci sarebbe Germa Composite, una struttura specializzata nella produzione di componenti in materiale composito con sede a Colonia e diretta da Jörg Gehrmann, ex responsabile della progettazione per il team Toyota F1. Nel progetto sarebbero coinvolte anche Reiter Engineering e la software house Paceteq, entrambe con una solida esperienza nel motorsport e nella Formula 1.



Queste sinergie dovrebbero permettere a Mercedes di iniziare la realizzazione della GT3 e di effettuare, secondo i piani, la fase di test in pista nel 2026. Tuttavia c’è da considerare anche l’ulteriore sfida della nuova struttura della Casa tedesca dedicata ai programmi sportivi. Infatti la nuova divisione Affalterbach Racing GmbH è subentrata alla storica HWA, responsabile in passato della creazione e della gestione delle precedenti generazioni di GT3, dalla SLS AMG alla AMG GT.

Con la creazione di Affalterbach Racing, Mercedes ha voluto internalizzare completamente il proprio programma sportivo GT, affrontando una sfida complessa ma necessaria per mantenere la leadership nel panorama delle corse clienti. Il nuovo reparto è composto in parte da ex tecnici HWA (circa quaranta persone) e sarà responsabile non solo dello sviluppo della futura GT3, ma anche del supporto tecnico alle vetture attualmente in attività, almeno fino al termine dell’omologazione dell’attuale modello. Una doppia sfida in una categoria, quella delle GT3, che è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni sia in termini di competitività che di tecnologie messe in campo.

19 Lug [10:14]

1000 km di Suzuka: nove costruttori e
30 iscritti per la quarta tappa dell’IGTC

Michele Montesano

La 1000 km di Suzuka è pronta a tornare in scena. Dal 12 al 14 settembre, il leggendario tracciato giapponese accoglierà il quarto round dell’Intercontinental GT Challenge segnando il ritorno della serie in Giappone per la prima volta dal 2019. Un evento molto atteso sia dai fan che dai team e che vedrà al via almeno 30 vetture GT3, in rappresentanza di ben nove costruttori. Un numero che potrebbe persino crescere entro la chiusura ufficiale delle iscrizioni, fissata per il prossimo 4 agosto.

Il parterre dei partecipanti mette in evidenza la forte presenza delle squadre asiatiche, a sottolineare la crescita del GT World Challenge Asia registrata negli ultimi anni. Non è un caso che quasi due terzi dell’elenco provvisorio arrivi proprio da questa serie, che ha visto un’espansione significativa dal 2019, anno dell’ultima Summer Endurance Race.

Porsche e Mercedes risultano i marchi più rappresentati con, rispettivamente, undici e sette vetture, mentre Ferrari schiererà quattro auto, affiancata da tre Corvette, tra cui una Callaway C7 GT3-R che farà felici gli appassionati delle GT. A completare il quadro ci sono due Nissan GT-R NISMO GT3, una BMW M4 GT3 EVO affidata al team taiwanese KRC, oltre ad una Lamborghini Hurácan GT3 e un’Audi R8 LMS GT3.

Tra i protagonisti locali spiccano formazioni note al pubblico del Super GT, come Goodsmile Racing e Ponos Racing, pronte a difendere i colori giapponesi insieme a Bingo Racing, che riproporrà la Corvette C7 GT3-R già vista a Suzuka nel 2018 e nel 2019. La squadra JMR aggiungerà ulteriore varietà con due Chevrolet Corvette di ultima generazione, mentre 5ZIGEN porterà in pista una delle rare GT-R NISMO GT3. Non mancherà la Ferrari 296 GT3 di Maezawa Racing, che attirerà inevitabilmente l’attenzione grazie alla presenza di Yusaku Maezawa, personaggio noto in patria non solo per le sue imprese sportive ma anche per il suo profilo mediatico.

A fianco dei team asiatici, ci saranno presenze internazionali di rilievo. Mercedes vedrà impegnate squadre abituali dell’IGTC come Heart of Racing by SPS, GetSpeed, SunEnergy1 Racing e GruppeM, mentre Porsche sarà rappresentata anche da Herberth Motorsport con una doppia iscrizione. Tra i team abituali del campionato figurano GMR e 75 Express, che rinforzano la componente europea di questa edizione.

Un altro elemento che segna il ritorno della 1000 km di Suzuka è la revisione della durata della gara. Se nel 2018 e 2019, con le prime apparizioni dell’IGTC, l’evento era stato esteso alle dieci ore, quest’anno si è scelto di tornare ai tradizionali 1000 km, ma con una formula leggermente diversa. Per garantire il completamento della distanza simbolica, anche in caso di condizioni difficili come pioggia o safety-car prolungate, la durata è stata fissata a sei ore e mezza, allungando di mezz’ora quanto inizialmente previsto. Gli organizzatori chiariranno in seguito i dettagli relativi ai tempi massimi di guida e alla gestione degli stint per i piloti.

La corsa scatterà domenica 14 settembre alle 12:50 ora locale e si concluderà entro le 19:20, offrendo un intenso pomeriggio di battaglia sul celebre tracciato di Suzuka. L’evento avrà, inoltre, un significato ancora più importante per i fan giapponesi, poiché ospiterà anche la finale stagionale della Japan Cup aumentando, così, ulteriormente l’interesse attorno al weekend di metà settembre.

Entry-list ufficiale della 1000 km di Suzuka 2025

11 Lug [16:04]

Lamborghini presenta la Temerario
Debutto a Sebring nel 2026

Michele Montesano

Il trionfo della 24 Ore di Spa-Francorchamps può essere visto come il canto del cigno della Hurácan GT3. A distanza di due settimane, Lamborghini ha svelato la Temerario GT3. Palcoscenico d’eccezione per la Casa di Sant’Agata Bolognese è stato il Festival of Speed di Goodwood, in Inghilterra, dove il marchio del Toro ha presentato una vettura che rappresenta un vero e proprio punto di rottura con la Hurácan. La nuova nata di Lamborghini avrà, inoltre, l’arduo compito di raccogliere l’eredità di una vettura che ha conquistato ben 96 titoli in tutto il mondo.

La Temerario GT3 è, inoltre, la prima auto da corsa interamente progettata, sviluppata e costruita in casa da Lamborghini Squadra Corse. Fin dalla prima bozza, della supercar stradale, è stato studiato di pari passo il progetto della versione da competizione. Ciò rende la Temerario una vettura pensata espressamente per correre in pista, come si può osservare anche dallo stretto rapporto visivo che ha con la sua omologa stradale che adotta soluzioni estreme.

Il telaio spaceframe in alluminio, derivato dal modello di serie, è stato profondamente rivisto per migliorare la rigidità e, al contempo, garantire accesso ai meccanici e maneggevolezza durante le operazioni ai box, elementi fondamentali per le gare endurance. Le modifiche includono una struttura centrale dotata di roll-bar conforme alle norme FIA oltre a nuovi telaietti. In particolare il posteriore, sviluppato appositamente dal reparto Squadra Corse, oltre a non presentare i supporti destinati all’unità ibrida perché non previsti dal regolamento, è stato studiato per essere più rigido e alloggiare il propulsore e il nuovo cambio trasversale. Anche la struttura anteriore è stata semplificata per rimuovere i motori elettrici della versione stradale.



Sotto il cofano troviamo un V8 bi-turbo da 4.0 litri, lo stesso propulsore della Temerario di serie ma aggiornato in ogni suo elemento per rispettare le normative GT3. I turbocompressori sono stati riprogettati, così come i sistemi di raffreddamento e sovralimentazione, per offrire prestazioni costanti e affidabili in condizioni di gara estreme. La potenza sarà contenuta attorno ai 550 Cv, in linea con il Balance of Performance imposto dalla categoria, ma il motore conserva caratteristiche di derivazione racing, come l’albero motore piatto per un’erogazione fluida e le bielle in titanio che riducono le masse rotanti. Il propulsore è abbinato a un cambio sequenziale a sei rapporti.

Anche sotto il profilo meccanico, la Temerario GT3 presenta evoluzioni interessanti. Il passo allungato e le carreggiate allargate, se confrontate con la Hurácan, migliorano la stabilità nelle curve veloci. Le sospensioni regolabili a sei vie, fornite da KW, e il sistema di sterzo sviluppato su misura sono stati appositamente studiati per adattarsi ai diversi pneumatici utilizzati nei vari campionati. Sia i cerchi da 18”, realizzati da Ronal AG, che il sistema di scarico, sviluppato da Capristo, sono stati progettati specificamente per questa vettura. Del tutto nuovo il sistema frenante che adotta il brake by-wire oltre ad ABS e traction control evoluti.

L’esperienza maturata in oltre un decennio in pista ha influenzato ogni dettaglio della Temerario GT3, a partire dall’aerodinamica sviluppata congiuntamente da Lamborghini Centro Stile e dal reparto tecnico di Squadra Corse. La carrozzeria in fibra di carbonio è stata studiata per favorire la massima efficienza in pista ottimizzando, così, deportanza e raffreddamento. Ogni componente è progettato per essere facilmente smontato e sostituito durante le gare come, ad esempio, il fondo piatto della vettura suddiviso in quattro elementi o i gruppi ottici anteriori dotati di sistema a sgancio rapido.



Studiato nei minimi dettagli l’abitacolo per facilitare l’ergonomia e l’utilizzo anche da parte dei gentleman driver. Oltre a sfruttare i feedback ricevuti dai vari piloti, gli ufficiali Marco Mapelli e Andrea Caldarelli, attualmente impegnati nella fase di sviluppo della Temerario GT3, hanno partecipato attivamente all’impostazione dell’abitacolo. I comandi sono stati riposizionati per garantire la massima funzionalità anche nelle condizioni più critiche e l’elettronica di bordo è completamente nuova, con il software di gestione del veicolo che è stato sviluppato internamente. Anche la strumentazione è stata rinnovata con un data logger aggiornato e nuove interfacce grafiche.

La versione presentata a Goodwood è quasi definitiva. Dopo lo shakedown effettuato a Vallelunga e ulteriori giorni di test, per un totale di 1100 km, lo sviluppo della Temerario GT3 proseguirà su diversi circuiti europei, incluso anche quello di Spa-Francorchamps. L’obiettivo sarà quello di affinare la vettura lavorando su bilanciamento, deportanza, resistenza aerodinamica oltre alla finestra di funzionamento degli pneumatici. L’omologazione, prevista all’inizio del 2026, anticiperà il debutto che, quasi sicuramente, avverrà in occasione della 12 Ore di Sebring a Marzo.

27 Giu [15:25]

A Spa Ferrari svela la 296 GT3 Evo
La nuova arma del Cavallino in GT

Da Spa - Michele Montesano

L’evoluzione continua. Ferrari ha tolto i veli dalla 296 GT3 Evo. A distanza di tre anni dall’unveiling della 296 GT3, il Cavallino Rampante ha scelto nuovamente il palcoscenico della 24 Ore di Spa-Francorchamps per svelare la nuova arma con cui affronterà i campionati Gran Turismo. Migliorata in ogni area, la nuova rossa ha l’obiettivo di proseguire la storia vincente di Maranello nelle competizioni GT.

Vero e proprio punto di rottura con le precedenti vetture del Cavallino Rampante, la 296 GT3 in sole due stagioni ha conquistato 140 vittorie, 405 podi e 56 pole position. La Evo avrà quindi l’arduo compito di proseguire la striscia vincente. Proprio per questo in Ferrari hanno lavorato su ogni area per affinare e rendere ulteriormente competitiva la GT3.



A balzare all’occhio è sicuramente il lavoro effettuato sulla carrozzeria. Tallone d’Achille della precedente generazione era la difficoltà di lavorare in ‘aria sporca’. Si è quindi studiato, dapprima con CFD e poi in galleria del vento, per rendere l’aerodinamica della 296 GT3 Evo più stabile e meno sensibile quando lavora in scia. Inoltre la validazione finale è stata svolta direttamente in circuito simulando situazioni di traffico con altre vetture. Il risultato è una macchina sicuramente più costante nel rendimento e prevedibile da guidare e portare al limite anche dai gentleman driver.

Oltre al nuovo splitter anteriore e il fondo rivisto, è stato modificato anche l’estrattore che ora presenta due fence supplementari che possono essere sostituite in caso di usura o rottura senza intaccare il diffusore. Rivisti anche i flap anteriori e gli sfoghi sopra i passaruota. La 296 GT3 Evo si distingue per due nuove prese d’aria sul cofano anteriore, introdotte per migliorare il raffreddamento di freni e abitacolo, e per il supporto degli specchietti retrovisori dotati di un piccolo nolder per limitare le vibrazioni e migliorare la visibilità.



Molti elementi della carrozzeria posteriore derivano direttamente dalla 296 LMGT3 che prende parte al FIA WEC. La modifica dei passaruota posteriori, con un disegno più verticale, semplifica l’alloggiamento di pneumatici provenienti da fornitori differenti, una necessità fondamentale nei campionati GT internazionali. Sul posteriore spicca il nuovo alettone dotato di supporti a collo di cigno che ingloba il nuovo sistema per regolare l’incidenza in pochi secondi.

Anche la fluidodinamica interna è stata oggetto di attento studio: il flusso d’aria verso i freni anteriori è stato incrementato di oltre il 20%, mentre la pompa dello sterzo beneficia di prese NACA aggiuntive sul fondo vettura per migliorare la dissipazione del calore. Dal punto di vista dinamico, le sospensioni anteriori e posteriori adottano nuovi schemi per migliorare l’affidabilità e ottenere il corretto bilanciamento tra avantreno e retrotreno. L’intervento ha anche l’effetto positivo di semplificare e velocizzare gli interventi di setup nei box, oltre che di far lavorare meglio gli pneumatici.



Invariato sia l’abitacolo, già molto apprezzato dai piloti per la sua ergonomia, che il motore. Il 3 litri V6, con architettura a 120° e turbo alloggiato all’interno della “V”, rimane collocato in posizione avanzata e ribassata, rispetto alla 296 stradale, per migliorare il baricentro. Il propulsore, inoltre, ha un’inclinazione supplementare di due gradi per consentire di avere un diffusore posteriore più ampio. Il cambio, invece, adotta rapporti più corti con l’obiettivo di rendere più fluida l’erogazione della coppia su tutto l’arco di utilizzo.

Ferrari ha previsto che la nuova 296 GT3 Evo debutterà in pista a partire dalla stagione 2026. In linea con la filosofia modulare del progetto, sarà disponibile anche sotto forma di kit di aggiornamento per i team già in possesso della 296 GT3 attuale.

24 Giu [11:07]

IGTC – 24 Ore del Nürburgring
BMW e Rowe tornano al successo

Michele Montesano

BMW è tornata sul gradino più alto del podio della 24 Ore del Nürburgring, secondo atto stagionale dell’Intercontinental GT Challenge. Il successo nella gara dell’Inferno Verde mancava a una vettura bavarese dal 2020, quando a imposi era stato proprio il Rowe Racing. Squadra che ha vinto la 53ª edizione con l’equipaggio composto da Raffaele Marciello, Augusto Farfus, Jesse Krohn e Kelvin van der Linde. Il team tedesco ha regalato il 21° successo a BMW che si è, così, confermata la Casa automobilistica più vincente sul Nordschleife.

Ma, come da tradizione, la 24 Ore del Nürburgring ha regalato numerosi colpi di scena. Infatti a tagliare per prima il traguardo è stata la Porsche 911 GT R del Manthey EMA di Kevin Estre, Ayhancan Güven e Thomas Preining, ma una sanzione di 100 secondi – inflitta post-gara – ha visto il terzetto scivolare al secondo posto finale. Tutto è ruotato attorno a un episodio avvenuto a circa tre ore dal termine quando Estre, in una fase di doppiaggio, ha speronato l’Aston Martin Vantage GT4 spendendo Rolf Scheibner contro le barriere.



Anziché scontare la penalità, il team Manthey si appellato proseguendo la corsa sperando in una revisione da parte delle direzione gara che, però, non è mai arrivata. Anzi, a tre minuti dalla bandiera a scacchi, il ricorso è stato respinto. Così, nonostante Estre abbia concluso la gara con 22 secondi di vantaggio sulla BMW M4 GT3 di van der Linde, il tempo aggiuntivo lo ha retrocesso al secondo posto spalancando al team Rowe Racing le porte della vittoria.

Un successo, quello della squadra tedesca, arrivato al termine di una gara condotta con grande intelligenza e determinazione. La M4 GT3 Evo, unica BMW ufficiale in gara, ha vissuto una prima metà di gara difficile, con oltre due minuti e mezzo di distacco accumulati nei confronti della Porsche. Ma il team Rowe non ha mai perso la fiducia. Gazie a una strategia impeccabile e a una serie di stint velocissimi, soprattutto quelli mattutini di Marciello, la rincorsa si è trasformata in realtà.



Cruciali anche il contributo di Farfus, Krohn e van der Linde, quest’ultimo protagonista di un inseguimento serrato proprio nell’ultimo stint. Il sorpasso temporaneo del sudafricano sulla Porsche Manthey era avvenuto nel tratto del Döttinger Hohe, prima che i pit-stop ribaltassero nuovamente la situazione. Alla fine, però, è stata la regolarità del team tedesco a fare la differenza.

Il gradino più basso del podio è andato alla Porsche del team Dinamic gommata Pirelli. Una gara costante e senza errori ha permesso a Matteo Cairoli, Bastian Buus, Loek Hartog e Joel Sturm di scalare la classifica approfittando delle disavventure altrui. Infatti l’equipaggio della Lamborghini Hurácan GT3 del team ABT Sportsline è stato costretto a cambiare i freni posteriori nell’ultima sosta. Pur provando a risalire, una penalità post-gara di 32 secondi per un contato, ha retrocesso il terzetto Marco Mapelli, Christian Engelhart e Luca Engstler al quinto posto.



A beneficiare della sanzione è stata la Ford Mustang GT3 del Haupt Racing Team. Al debutto nella 24 Ore del Nürburgring la vettura americana, guidata da Dennis Fetzer, David Schumacher e i fratelli Salman e Jusuf Owega, ha centrato un ottimo quarto posto oltre a vincere la categoria SP9 ProAm. La Eastalent Racing Team è riuscita a issare la Audi R8 GT3 al sesto posto assoluto. Mentre il team Scherer Sport PHX, vincitore della scorsa edizione, è stato costretto a fermare ai box la sua Audi nella notte per via di un incidente.

Non sono mancati i ritiri eccellenti in una gara che, seppur asciutta, ha mietuto vittime illustri. Falken Motorsports, attesa tra le protagoniste, ha dovuto alzare bandiera bianca con entrambe le Porsche 911 GT3. Abbagliato dai fari di un’altra vettura, Julien Andlauer è finito contro una Porsche Cup in testacoda. L’altra Porsche del Falken è invece stata costretta alla resa nelle prime ore del mattino per via di un cedimento della trasmissione. Anche Mercedes-AMG ha vissuto una 24 Ore del Nürburgring da dimenticare. Le due GT3 del team GetSpeed hanno mostrato un buon passo, ma problemi tecnici hanno compromesso la loro corsa.



L’Inferno Verde non ha sorriso neppure al Cavallino Rampante. La Ferrari 296 GT3 del Kondo Racing with Rinaldi sembrava in grado di poter dire la sua, soprattutto nelle prime fasi di gara e al restart, avvenuto nel corso della seconda ora dopo uno stop forzato causato dal blackout che ha visto i box senza corrente. Purtroppo due forature e poi un incidente, quando Felipe Fernandez Laser si è scontrato con una BMW doppiata, hanno messo fine ai sogni del Cavallino.

L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2025 (top-15)

1 - Marciello-Farfus-K.van der Linde-Krohn (BMW M4 GT3) - Rowe - 141 giri - 24h02'40"104
2 - Estre-Güven Ayhancan-Preining (Porsche 911 GT3) - Manthey - 1'17"810
3 - Cairoli-Buus-Sturm-Hartog (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 1 giro
4 - Fetzer-Schumacher-S.Owega-J.Owega (Ford Mustang GT3) - HRT - 1 giro
5 - Mapelli-Engelhart-Engstler (Lamborghini Huracan GT3) - Abt - 1 giro
6 - Reicher-Klien-Siedler-Hofer (Audi R8 GT3) - Eastalent - 4 giri
7 - Palette-Böckmann-Bastian (Aston Martin Vantage GT3) - 4 giri
8 - Soufi-Paul-Elkmann-Lefterov (Lamborghini Huracan GT3) - Konrad - 4 giri
9 - Kim-Bruins-Holzer-Cho (Porsche 911 GT3) - Hankook - 5 giri
10 - Nana-Breuer-Mutsch-Schmidtmann (Lamborghini Huracan GT3) - Renazzo - 6 giri
11 - Müller-Nagelsdiek-Pereira-Rivas (Porsche 911 GT3) - Losch - 6 giri
12 - Veremenko-Selv-Erhart-Kaffer (Audi R8 GT3) - Juta - 6 giri
13 - Heyer-Härtling-Fittje-Brück (Mercedes AMG GT3) - 7 giri
14 - Salewsky-Scheerbarth-Rump (Porsche 911 GT3 Cup) - Mühlner - 7 giri
15 - Grütter-Grosse (Porsche 911 GT3 Cup) - SRS - 8 giri

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