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Il caso sul rapporto di compressione dei
motori: Mercedes e Red Bull sotto accusa

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Michele Montesano Quando manca poco più di un anno al debutto del nuovo ciclo regolarmente, la FIA ha finalmente svelato co...

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Michele Montesano Il termine riposo evidentemente non esiste nel vocabolario di Max Verstappen. Dopo aver concluso la stagi...

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11 Dic [17:19]

IL FUTURO DEI RALLY
Todt chiama i veterani

Michele Mouton e Guy Frequelin, Juha Kanlkkunen e Carlos Sainz. Ci sono anche Petter Solberg e Armindo Araujo, a completare il gruppo di lavoro creato da Jean Todt per pianificare il futuro delle corse su strada e, con loro, a completare i ranghi, un uomo dell’Isc, uno dell’Irc, i rappresentanti di Citroen e Ford, i due costruttori in servizio nel mondiale rally e quelli di Bmw e Volkswagen che sono presenti nei raid. Un bel gruppo, insomma. Ma l’impressione è che l’ex-copilota arrivato ai vertici della Fia abbia voluto circondarsi più di uomini di un passato più o meno prossimi che del presente. E il timore è che voglia ricambiare le regole del gioco, scartando anche quelle – sensate – messe giù dal numero uno della struttura inglese che ha rilevato i diritti per il prossimo decennio. Forse per non lasciare che sia un promoter a legiferare. A maggior ragione se lo fa con il completo accordo delle Case. Nel giro del mondiale per ora nessuno ha voglia di commentare: tutti hanno preso atto delle scelte di Todt e tutti aspettano di avere davanti qualche proposta concreta. Sperando che siano infondati i timori di chi sussurra che il gran capo avrebbe già in mente un piano preciso. E che i suoi fedelissimi presenti nel gruppo di lavoro sono pronti ad approvarlo senza se e senza ma.

Camillo Centofuochi