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18 Lug [15:06]

PUNTASPILLI
Tutto va bene, madama la Marchesa

Lo so: non è facile gestire la comunicazione di una sub-federazione i cui vertici, ormai da anni, sono pervicacemente impegnati a distruggere quello che dovrebbero promuovere. Lontanissimi i tempi in cui l’automobilismo da corsa italiano – quello vero, quello fatto da campioni e campioncini – era stabilmente ai vertici, lontani anche quelli in cui ci si poteva consolare con i (pochi) piazzamenti iridati di Gigi Galli, capisco le difficoltà di chi, per portare a casa la pagnotta, deve provare a spacciare patacche di cioccolato scadente per dobloni veri. Magari ripetendo la storiella del “campionato più bello del mondo” che pure ormai fa ridere anche i polli. E non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere a leggere a proposito del Trofeo Rally Terra che “a conferma dell’eccellente valenza di tutte le competizioni, due gare della serie cadetta su sterrato fanno parte del Campionato Italiano”. Anche questo è stato detto e scritto neppure tanto tempo fa, alla vigilia dell’inizio di una serie nella quale è stato inserito il Puglia e Lucania che passerà alla storia per la dozzina di auto al via e, soprattutto, per l’assurdo incrocio fra chi era in prova speciale e chi in trasferimento. E dal cui calendario, cambiato in corso d’opera con l’esclusione del Costa Smeralda e l’inserimento del San Marino poi disertato in massa dai pretendenti al titolo, ora rischia di uscire anche l’Azzano Rally.
Eppure, con sprezzo del ridicolo, portavoce e portaborse del palazzo si affannano a dire che tutto va bene. Tanto, qualcuno disposto a crederci c’è sempre. Per dire, l’uomo forte di ACISport, quel Marco Rogano che a Bibbiena non avrebbe perso l’occasione di far pressione sui dirigenti di Renault e Citroen affinché l’anno venturo girino le spalle all’International Rally Cup e dirottino i loro trofei nelle gare più vicine al cuore dell’Automobile Club d’Italia e del suo presidente.
Prevedendo qualche riserva perché del futur non c’è certezza, come, appunto, il possibile depennamento dell’appuntamento sugli sterrati del nord-est ricorda a chi organizza il monomarca della Doppia Spiga.

Guido Rancati