formula 1

Portimao torna nel Mondiale F1
Si correrà nel 2027 e nel 2028

Massimo CostaUn circuito bellissimo, difficile come pochi altri in Europa. Eppure era entrato nel calendario del Mondiale F1...

Leggi »
World Endurance

Genesis a Montmelò con due GMR-001
Raggiunti gli 8000 km, nel 2027 in IMSA

Michele Montesano Obiettivo raggiunto. Con gli ultimi tre giorni di test svolti sul circuito di Montmelò, Genesis ha comple...

Leggi »
elms

A Sepang nella ALMS, Cetilar vince
anche gara 2 con Lacorte-Milesi-Fuoco

Dominio totale del team Cetilar Racing, nel primo dei tre appuntamenti dell'Asian Le Mans Series. Al suo debutto nella s...

Leggi »
Super Formula

Doohan, gli incidenti a Suzuka
e l'odio gratuito sui social media

Davide Attanasio - XPB ImagesSe parlassimo di una relazione di coppia, quella tra Jack Doohan e il circuito di Suzuka stareb...

Leggi »
Rally

Lancia al via con PH Sport: Rossel e
Gryazin al volante delle Ypsilon Rally2

Michele Montesano Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon...

Leggi »
elms

Cetilar Racing subito vincente
a Sepang nell'Asian Le Mans Series

Primo ciak e vittoria nell'Asian Le Mans Series per il team Cetilar Racing, che è andato a segno nella 4 Ore di Sepang c...

Leggi »
29 Giu [15:06]

San Crispino – Dopo 2 PS
Scandola deve subito inseguire

Gubbio –“E’ andato più forte, non c’è niente da dire”. Gillo D’Amore torna al parco assistenza e non ha neppure bisogno di guardare il foglio che gli passano per sapere che il verdetto della San Bartolomeo è stato diverso da quello che lui e Umberto Scandola si aspettavano. Le hanno prese, i due della Skoda. E di brutto: la premiata ditta Ucci & Ussi ha rifilato loro undici secondi e mezzo. Il copilota ligure e il pilota veronese incassano il colpo e, professionalmente, non cercano scuse. Ma basta un’occhiata alle loro “scarpe” per capire che almeno una fetta del distacco subito non è imputabile a loro. Non sono gli unici a non aver e avuto gli stivali delle sette leghe: Renato Travaglia, terzo a mezzo minuto abbondante, ha fatto il massimo che le Yokohama racing terra gli hanno permesso su un fondo assai più ghiaioso di un anno fa. E l’ha fatto, vista la scarsa esperienza sulle strade bianche, pure Stefano Albertini che, giustamente, elogia l’efficacia delle Pirelli e confessa che in un tratto con tanti cambiamenti di fondo non è riuscito a trovare il giusto ritmo. Ci sta, il bello anche per lui deve ancora venire. E ragionevolmente verrà.
Leader (poco) provvisorio, Paolo Andreucci, al solito, predica calma e ripete la storia che “è ancora lunga”. Intanto ha già messo una piccola ipoteca.

g. r.