F4 Italia

Trident completa la filiera
Nel 2026 entra nel tricolore F4

Trident Motorsport prepara il futuro. La squadra italiana di Maurizio Salvadori, presente nei campionati di Formula 2, Formu...

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24 ore le mans

Le Mans – Test
È subito duello tra Toyota e Ferrari

Michele Montesano Con il Test Day della domenica si è ufficialmente aperta la settimana della 93ª edizione della 24 Ore di ...

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dtm

Zandvoort – Gara 2
Doppietta BMW con Rast e Wittmann

Michele Montesano Doppietta da record per BMW a Zandvoort. La sesta gara stagionale del DTM, andata in scena sul circuito o...

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F4 Spanish

Portimão - Gara 3
Strauven, non c'è due senza tre

Davide Attanasio - Dutch Photo AgencyTripletta. Senza appello, Thomas Strauven e il team Campos, autentici mattatori del ter...

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Eurocup-3

Portimao - Gara 3
Rivera in fuga, Colnaghi secondo

Massimo CostaSono cambiate le cose nella terza gara della Eurocup-3 a Portimao. Il dominio del team Campos è stato meno nett...

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Rally

Rally d’Italia – Finale
Ogier 1°, Daprà trionfa nel WRC2

Michele Montesano Sebastien Ogier continua a macinare record nel WRC. Il francese della Toyota, navigato da Vincent Landais...

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29 Giu [15:06]

San Crispino – Dopo 2 PS
Scandola deve subito inseguire

Gubbio –“E’ andato più forte, non c’è niente da dire”. Gillo D’Amore torna al parco assistenza e non ha neppure bisogno di guardare il foglio che gli passano per sapere che il verdetto della San Bartolomeo è stato diverso da quello che lui e Umberto Scandola si aspettavano. Le hanno prese, i due della Skoda. E di brutto: la premiata ditta Ucci & Ussi ha rifilato loro undici secondi e mezzo. Il copilota ligure e il pilota veronese incassano il colpo e, professionalmente, non cercano scuse. Ma basta un’occhiata alle loro “scarpe” per capire che almeno una fetta del distacco subito non è imputabile a loro. Non sono gli unici a non aver e avuto gli stivali delle sette leghe: Renato Travaglia, terzo a mezzo minuto abbondante, ha fatto il massimo che le Yokohama racing terra gli hanno permesso su un fondo assai più ghiaioso di un anno fa. E l’ha fatto, vista la scarsa esperienza sulle strade bianche, pure Stefano Albertini che, giustamente, elogia l’efficacia delle Pirelli e confessa che in un tratto con tanti cambiamenti di fondo non è riuscito a trovare il giusto ritmo. Ci sta, il bello anche per lui deve ancora venire. E ragionevolmente verrà.
Leader (poco) provvisorio, Paolo Andreucci, al solito, predica calma e ripete la storia che “è ancora lunga”. Intanto ha già messo una piccola ipoteca.

g. r.