13 Apr [15:16]
Estoril - Gara Lorenzo ci prende gusto
Domenica 13 aprile 2008. Una data che diventerà storia nella Moto GP. È il giorno in cui Jorge Lorenzo è diventato “grande”, è il giorno in cui Lorenzo con la Yamaha conquista la sua prima vittoria in Moto GP, dopo aver conquistato tre pole position consecutive mette la sua firma nell’albo dei vincitori della classe regina. Lorenzo conquista così la vetta del mondiale in coabitazione con il suo odiato connazionale Dani Pedrosa, entrambi a quota 61 punti.
Durante il giro di formazione delle gocce di pioggia bagnano alcune curve nella parte finale del tracciato e dai box si preparano le gomme per un’eventuale sostituzione in caso di gara bagnata. Sulla griglia Loris Capirossi e Casey Stoner sbagliano a posizionarsi, e devono riportarsi nelle loro piazzole di appartenenza, causando qualche secondo di ritardo all’accensione delle luci rosse. Parte bene dalla seconda piazza Pedrosa, che prima di arrivare alla staccata precede Rossi, che lo supererà in virtù della miglior traiettoria, Nicky Hayden e Lorenzo, mentre Stoner ha un buono scatto dalla nona posizione, ma alla prima staccata deve lasciare passare gli altri piloti che gli chiudono un po’ la traiettoria. Nell’allungo che porta alla prima curva veloce a destra da cui si giunge al primo intermedio, Lorenzo passa Hayden, che viene anche incalzato da Andrea Dovizioso, ora quarto, dopo che era partito dalla terza fila. Prima di arrivare al tornantino, Dovizioso passa Pedrosa, piazzandosi terzo.
Alla fine del primo giro è Rossi con la sua Yamaha gomma Bridgestone davanti a Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa, John Hopkins, Colin Edwards e Hayden; Stoner chiude il primo passaggio al nono posto, dietro al suo connazionale Chris Vermeulen, su Suzuki. Al secondo giro Pedrosa attacca e supera Dovizioso, mettendosi all’inseguimento di Lorenzo, che cerca di attaccare alla fine del terzo passaggio, dovendo però desistere. Stoner è ora ottavo.
Al sesto passaggio il Campione del Mondo si deve difendere dall’attacco di Vermeulen e James Toseland, alle sue spalle, che stanno battagliando per la posizione. Stoner deve però desistere durante il giro all’attacco del connazionale. Al passaggio successivo anche Toseland supera il pilota Ducati, ora decimo. Dopo la gara di Jerez Stoner è attento a non commettere errori, e ad aggiungersi alle sue preoccupazioni ci si mette anche la scatola della telecamera on-board che sbatte sulla carena della sua Ducati, costringendolo a doverla riposizionare … il tutto a ‘soli’ 200 chilometri orari! A causa di questo inconveniente, Stoner viene sopravanzato anche dalla Honda del team Cecchinello di Randy De Puniet.
Al decimo giro Pedrosa segna il giro veloce, sopravanzando Lorenzo e mettendosi all’inseguimento di Rossi. Intanto la Kawasaki di Hopkins, che fin qui aveva disputato una buona gara alle spalle dei primi, viene risucchiato dagli americani Edwards e Hayden che si mettono all’inseguimento del quartetto di testa. Non tarda la risposta però del pilota spagnolo di casa Yamaha, che al tredicesimo passaggio supera il connazionale della Honda e al tornantino, con una manovra da manuale, passa Rossi e si porta al comando della gara, che non cederà fino alla bandiera a scacchi. Al quindicesimo giro Pedrosa passa Rossi, un po’ in crisi con le gomme, e si mette all’inseguimento di Pedrosa. Arrivato al limite cade Dovizioso al sedicesimo giro, imitato, forse per la pista un poco umida, da Hayden al passaggio successivo.
Inizia sul finale di gara la rimonta di Stoner, che al diciannovesimo giro passa De Puniet e Vermeulen; al ventunesimo passaggio è la volta di Toseland che non riesce a resistere all’attacco dell’australiano. Stoner ha un distacco ora di otto secondi su Hopkins, ma mancano pochi giri alla bandiera a scacchi e non riesce a riguadagnarli, concludendo la gara in un’onorevole sesta posizione.
Lorenzo vince dunque su Pedrosa, ora appaiati in vetta al mondiale, e Rossi, primo pilota gommato Bridgestone al traguardo. Buona la quarta piazza di Edwards, che con la Yamaha del team Tech 3 dimostra che con gli aggiornamenti del nuovo motore, può competere per le posizioni di alta classifica.
L’ordine di arrivo, domenica 13 aprile 2008
1 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha – 28 giri in 45'53"089
2 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda - a 1"817
3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - a 12"723
4 - Colin Edwards (Yamaha) - Tech 3 - a 17"223
5 - John Hopkins (Kawasaki) - Kawasaki - a 23"752
6 - Casey Stoner (Ducati) - Ducati - a 26"688
7 - James Toseland (Yamaha) - Tech 3 - a 32"631
8 - Chris Vermeulen (Suzuki) - Suzuki - a 36"382
9 - Loris Capirossi (Suzuki) - Suzuki - a 38"268
10 - Shinya Nakano (Honda) - Gresini - a 39"476
11 - Alex De Angelis (Honda) - Gresini - a 1'01"306
12 - Toni Elias (Ducati) - D'Antin/Pramac - a 1'03"867
13 - Marco Melandri (Ducati) - Ducati - a 1'09"525
14 - Sylvain Guintoli (Ducati) - D'Antin/Pramac - a 1'09"634
15 - Randy De Puniet (Honda) - LCR - a 1'11"542
16 - Anthony West (Kawasaki) - Kawasaki - a 1'23"629
Ritirati
17 giri - Nicky Hayden (Honda) - Honda
16 giri - Andrea Dovizioso (Honda) - JIR
Giro più veloce: Jorge Lorenzo 1'37"404
Il Campionato Piloti:
1. Pedrosa e Lorenzo 61 punti; 3. Rossi 47; 4. Stoner 40; 5. Toseland 29; 6. Capirossi 26; 7. Hopkins 24; 8. Edwards 22; 9. Dovizioso 21; 10. Hayden 19.
Il Campionato Costruttori:
1. Yamaha 65 punti; 2. Honda 51; 3. Ducati 40; 4. Suzuki 27; 5. Kawasaki 24.