15 Nov [20:34]
CHINA RALLY
La resa dei nostri
Sul ponte sventola bandiera bianca. Mario Isola e Roberto Mometti si arrendono definitivamente nel trasferimento fra la prima e la seconda speciale, quando scoprono che non c’è proprio verso di sistemare almeno decentemente l’impianto frenante della loro Mitsu, Stefano Marrini e Matteo Braga lo fanno poco dopo. Per un errore di valutazione: si aspettavano sterrati piuttosto levigati e invece, complice anche il maltempo dei giorni precedenti la gara, si sono trovati ad affrontare tratturi al limite della praticabilità. E la sospensione ha ceduto. “Pensare che eravamo partiti con l’idea di fare il minimo indispendabile per amministrare il minuto e mezzo di vantaggio che avevamo messo insieme su Xu Jun...”, sospira il copilota subito dopo aver riconsegnato la tabella. Mentre il suo “chaffeur” (nella foto) è ancora semisdraiato sotto la Lancer che li ha lasciati in brache di tela. La delusione dei quattro è palpabile. Ma... “Ma – chiosa il tecnico della Pirelli che non disdegna di prendere in mano i quaderni delle note – resta l’esperienza fatta e non è poco: abbiamo conosciuto un mondo, quello dei rally cinesi, diversissimo da quello europeo e pure da quello mondiale. Certo, finire e magari entrare nei primi dieci, avrebbe dato alla spedizione un sapore tutto diverso. Però alla fine resta il piacere provato nel superare i tanti problemi piccoli e grandi che abbiamo incontrato e non è poco”. Già, non lo è. Intanto perché l’importante, per chi corre per hobby, è partecipare. E poi si sa che... fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscienza.
m. mz.