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Rally

Rally d’Estonia – Shakedown
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6 Giu [13:09]

CONTROCANTO
La storia e le storie

Mille violini suonati dal vento... Vabbé: non sono mille e neppure cento, sono solo tre o quattro. Ma anche se nessuno di loro è poi tanto bravo a suonarli, quelli che li hanno fra le mani di danno comunque un gran daffare per offrire ai potenti la musica che vogliono sentire.
Non vanno tanto per il sottile, i musicanti embedded. Per loro, il primato di Paolo Andreucci alla fine della prima tappa del Rally d’Italia diventa un “evento storico per la corsa più importante del panorama rallistico italiano”. E distribuendo brandelli di verità, spiegano che una cosa del genere non accadeva da anni.

Potevano anche spingersi oltre: in effetti, non era mai successo che un pilota italiano chiudesse in testa una frazione di gara sugli sterrati sardi del rally – mondiale fino allo scorso anno – organizzato dall’Automobile Club d’Italia. E’ successo questa volta perché l’etichetta è quella dell’Intercontinental Rally Challenge. La stessa che, da qui a qualche mese, riavrà per la sesta volta il Rallye Sanremo. Che ha una storia un po’ più consistente alle spalle e non è chiaro perché debba essere considerata meno importante.

ran.