28 Ott [11:03]
Campionato Italiano 2011
Anche il Rally d’Italia vuole entrare
Le grandi manovre sono cominciate da un po’. Intanto perché c’è da vedere che ne sarà della pilatesca regola dell’alternanza tirata fuori un paio di anni fa per evitare di dire a qualcuno che per la propria gara non ci sarebbe stato posto nella serie tricolore solo perché aveva lavorato male o, comunque, meno bene di altri. E non è una matassa semplice da sbrigare: pure per chi, nelle stanze dei bottini, ha già ampiamente dato prova di saper agire con sprezzo del ridicolo, non dev’essere tanto semplice escludere dal giro il Rally del Friuli o il Rallye Sanremo (o magari entrambi) che nella stagione appena conclusa hanno nettamente vinto il confronto con gli altri appuntamenti del Bel Paese anche – ma non solo – sul piano della partecipazione che non è tutto, ma qualcosa vorrà pur dire.
A spingere per entrare, con la benedizione di Angelo Sticchi Damiani, c’è anche il Rally d’Italia-Sardegna alle prese con qualche problemuccio economico che a palazzo sperano di risolvere anche con le tasse d’iscrizione di chi puntarà al prossimo titolo italiano. Idea balzana che metterebbe i protagonisti della sfida verde-bianco-rossa nella scomoda posizione di gareggiare su strade più che presumibilmente ben arate dagli attori del mondiale. Con, sovrappeso, l’aggiunta di una esposizione mediatica ancora più ridotta del solito. L’ipotesi, ovviamente, non piace ai rappresentanti dei costruttori che hanno già dato parere sfavorevole. Mettendo fra l’altro in una situazione imbarazzante l’ex-navigatore che s’è ritagliato un posto alternando il berretto dell’AciSport a quello dell’associazione che raggruppa le aziende dell’auto impegnate nei rally. Ma la partita resta aperta: le vie dei signori, si sa, sono infinite.
g. r.