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8 Lug [11:23]

Chi è il "dopato"
del San Crispino?

Chi crede lo sa: Dio è ovunque. “Ma Paolo Andreucci c’è passato almeno un centinaio di volte...”, aggiungono quelli che poco o tanto frequentano la serie tricolore. Senza mettere in conto gli avanti e indré effettuati sulle prove speciali in gara e nelle ricognizioni autorizzate.
Non è l’unico, il garfagnino, a consumare gomme e strade nell’esasperata ricerca del limite. A lavorare duro per rastrellare successi un po’ dappertutto e, facendolo, a garantirsi un futuro altrettante brillante da cartografo.

La conferma, l’ennesima, che sono in tanti ad avere il vizietto di andare a dare un’occhiata ai percorsi prima che il regolamento lo consenta arriva dalle zone del San Crispino dove un trattore è stato tamponato da un’auto riconducibile alla gara. E questa volta, pare, il garfagnino non c’entra. Così almeno assicurano i fedelissimi dei forum rallistici nostrani che, non insensibili all’argomento, scrivono. Di tutto e di più in base alle rispettive convinzioni e magari purre alle rispettive amicizie. Se ne leggono tante, sul web. Talmente tante che diventa difficile distinguere fra informazione e intossicazione.

Il pissi-pissi, bau-bau coinvolge questo e quello. Capita sempre così. Ma questa volta, forse, l’autore della furbata italica non ce la farà a restare segreto. Non se questa sera il trattorista tamponato si presenterà davvero a Gubbio dove si sono dati appuntamento i protagonisti abituali dell’italiano. E potrebbe farlo, pur se è almeno presumibile che ci sia chi s’è subito attivato per convincerlo a disertare la riunione. Tanto è quasi scontato che la sub-federazione tricolore non interverrà manco questa volta: a palazzo, si sa, non hanno storicamente nessuna intenzione di affrontare un problema che pure esiste. Ed è grande come il quello del doping in altre discipline.