9 Lug [10:44]
Finisce all’italiana
il “giallo” di San Crispino
Era già tutto previsto... La canzone di Riccardo Cocciante è la colonna sonora ideale dell’ennesima (brutta) storia italiana. E la voce del menestrello di qualità è struggente come quella di coloro, pochi o tanti che siano, che prendono atto con rammarico che è finito tutto a tarallucci e vino. All’italiana.
“Il caso è scoppiato come una bolla di sapone”, mormora uno di loro. Un protagonita dall’abitacolo che qualcuno, seminando sospetti, aveva provato a coinvolgere. Poi, disincantato, aggiunge: “Adesso si torna a parlare di cambiare le regole delle ricognizioni. Come dire che fra un anno saremo ancora qui a dirci le stesse cose...”.
Intanto, il movimento ha preso atto che uno dei piloti più chiacchierati del giallo di San Crispino, Luca Rossetti (nella foto), s’era effettivamente trovato a passare in tempi sospetti nell’area interessata al prossimo appuntamento tricolore. “Ma – ha spiegato il friulano – non su una prova. Ero a una ventina di metri dalla strada che affronteremo in gara per mostrare a un tecnico il tipo di terra con il quale dovremo confrontarci”. In qualche modo la spiegazione sta in piedi, ma il problema resta. E prima o poi i federalotti di casa nostra dovranno pure trovare la voglia e la forza, più quella che questa, di affrontarlo e risolverlo. Sempre che ai signori del palazzo interessi davvero tenere in piedi la baracca.
di Guido Rancati