30 Giu [10:35]
Loeb cerca rivincite e
a fine anno debutterà
con la 908 a Shanghai
L’ultimo tempo della trasferta all’est l’ha fatto lunedì mattina sulla trafficatissima strada che da Mikolajki va a Varsavia. Ha attaccato forte, Sébastien Loeb, per raggiungere l’aeroporto della capitale polacca. Inutilmente: una volta arrivato a destinazione, ha infatti scoperto che il volo che avrebbe dovuto riportarlo a casa era stato cancellato. Ma anche slalomare fra i camion su statali anguste gli è servito a non pensare al fine settimana da incubo vissuto fra i boschi, a buttarsi dietro il ricordo dell’incontro fin troppo ravvicinato con un ceppo che un migliaio di metri dopo la partenza della prova speciale numero quattro lo aveva irrimediabilmente allontanato dalle zone calde della classifica. Un brutto colpo anche per uno come lui. Che neppure i due punti rocambolescamente raccattati alla fine erano riusciti ad attenuare.
Dopo anni di certezze, improvviso e inatteso, per l’Extraterrestre è venuto il momento dei dubbi. Da cancellare in fretta. Anche sfruttando la pausa estiva. “A fine luglio, in Finlandia, dovranno fare i conti con noi”, promette Daniel Elena. Dopo aver incitato il suo chaffeur a tenere giù il piede almeno nell’ultima piesse vera del fine settimana fra i boschi prussiani. Non per aggiungere un’altra perlina alla collana di vittorie parziali, ma per ricaricare il morale. E per manadare un messaggio agli avversari. Seb l’ha capito al volo. Ha dato retta al suo compare e ha fatto in modo di tornare almeno ad essere il miglior performer dell’appuntamento. Scrollando le spalle davanti a chi gli chiedeva se teme di non vincere un titolo, il sesto di fila, che un paio di mesi fa pareva già acquisito: “Se lo si vince bene e se non lo si vince, bene lo stesso: vorrà dire che Mikko Hirvonen è stato più bravo”, ha ribattuto. Pragmatico come sempre. Apparentemenete almeno, freddo e lucido come sempre.
Il copilota monegasco non è stato il solo a lavorare sul morale del cacciatore di primati più tenace della storia dei rally. Pure Olivier Quesnel l’ha fatto. Evitando di fargli pesare l’errore, proteggendolo. Ma anche confermandogli che da qui alla fine della stagione gli darà la possibilità di infilarsi nell’abitacolo di una Peugeot 908. Non per un test, per correrci. Sarà quasi certamente a Shanghai a novembre, un paio di settimane dopo la conclusione della serie iridata.
di Guido Rancati