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23 Giu [10:40]

L'ultimatum di Quesnel
"Subito Super2000
oppure via dal Mondiale"

“Sono responsabile di un’azienda e ho il dovere di dare un futuro a chi ci lavora”. Olivier Quesnel va dritto al cuore del problema, senza tanti giri di parole. In visita di cortesia a Ypres, dove la filiale belga-lussemburghese della Peugeot ha montato una maxi-operazione coinvolgendo concessionari e clienti del Leone, il responsabile delle attività sportive dei due marchi del gruppo Psa fa notare che da Velizy è già uscita anche la settantaquattresima 207 Super2000. Ma accetta di parlare anche del mondiale che verrà. E non nasconde di essere preoccupato: “Da qualche tempo – dice – Max Mosley ha in mente solo la Formula 1, il resto è come se non esistesse”. Capisce tutto, il manager francese. Ovviamente anche i problemi legati alla guerra fra FIA e FOTA. Ma non accetta che da mesi l’avvocato inglese e i suoi si disinteressino di tutto il resto.

“In inverno, d’accordo con i dirigenti della Ford, avevamo ottenuto che a partire dal campionato 2011 la serie iridata si sarebbe corsa con le Super2000 attuali con qualche modifica estetica per renderle più aggressive. Pareva tutto deciso e, sia noi che gli inglesi, abbiamo iniziato a lavorare in questa direzione. Poi è venuta fuori la proposta della Fiat e della Volkswagen di mettere in cantiere un regolamento tecnico basato su auto a quattro ruote motrici mosse da un motore 1600 turbo: ci siamo incontrati di nuovo e abbiamo deciso di appoggiare l’idea, ma a quel punto è stata l’Audi a rimischiare la carte spingendo per il motore unico da due litri per tutte le corse di ordine e grado, dalla F.1 al rallycross. E a quel punto abbiamo detto di no”.

Dall’impasse, non se n’è ancora usciti. Troppo occupati a mettere d’accordo quelli che vogliono continuare a spendere qualche centinaio di milioni di euro a stagione per offrire gran premi soporiferi in nome di un progresso tecnico che non porta a niente – per dire, a differenza delle monoposto della presunta serie-regina, le auto di tutti i giorni hanno sempre sospensioni vere e non necessitano di pneumatici a spalla alta come quarant’anni fa per assorbire le asperità di piste lisce come biliardi – e quelli che auspicano budget meno folli, i federali hanno messo da parte tutto il resto. Quesnel non si fa illusioni: “Sarei sorpreso – ammette – che alla prossima riunione FIA si parlasse di rally”. Ma ha deciso che la Citroen porti avanti la sua Super2000. A prescindere da cosa verrà o non verrà deciso nei mesi a venire: “Se il regolamento tecnico del mondiale ci converrà, ci saremo, in caso contrario ci dedicheremo ad altro. La mia prima preoccupazione è appunto garantire il posto di lavoro ai nostri tecnici e alle nostre maestranze”.

Dall’altra parte della Manica, quelli del Grande Ovale Blu sono sulla stessa lunghezza d’onda. Dice Christian Lorieaux, il geniale progettista della M-Sport: “Non è un mistero che a Cockermouth stiamo lavorando alla realizzazione di una Fiesta Super2000 che metterà le ruote per terra al più tardi a settembre. E dovrà essere competitiva: per continuare a fare le corse, dobbiamo far cassa e l’unico modo è offrire ai potenziali clienti una vettura in grado di vincere”.
La vita, insomma, continua. E continuerà, con o senza mondiale.

di Guido Rancati