17 Nov [16:44]
MEMORIA BETTEGA – ANTEPRIMA
Tanti assi e una ciliegina…
La va a pochi: ventun giorni e al Motor Show andrà in scena il Memorial Bettega. Una festa per tanti, un rito irrinunciabile per svariate decine di migliaia di appassionati di rally pronti a gremire le tribune per assistere alle sfide incrociate fra assi veri. E di assi, questa volta, ce ne saranno proprio tanti. Per cominciare, due campioni del mondo, Marcus Gronoholm e Petter Solberg, e uno, Mikko Hirvonen, che il titolo iridato lo ha sfiorato in due occasioni. Hanno scritto pagine importanti nel grande libro dei rally. Da soli hanno messo insieme trecentonovantotto gettoni di presenza nella serie iridata e hanno conquistato cinquantaquattro successi. E ancora non è finita: trentacinque anni appena compiuti, Solberg non ha nessuna intenzione di passare la mano e Hirvonen è pronto a ripartire con una carica, una convinzione, ancora superiore a quella che gli ha permesso di tenere la partita aperta fino alla fine nelle due ultime stagioni.
Pensa in grande, il ventinovenne finlandese. Annuncia propositi battaglieri. A suo modo, senza proclami roboanti: “Il mio obiettivo – osserva – è vincere il mondiale e va da sé che l’anno venturo farò il massimo per riuscirci. Come sempre, del resto”. Come ha fatto nel recente passato, contribuendo a rendere altamente palpitante e altamente adrenalinica una contesa iniziata a gennaio sull’asfalto bagnato dell’Irlanda e finita a ottobre sugli sterrati altrettanto bagnati del Galles. E’ stato grande, è stato il miglior interprete della fantastica Focus World Rally Car disegnata da Christian Loriaux e costruita a Cockermouth nell’iper-tecnologica factory di Malcolm Wilson. Lo sarà ancora.
Intanto, si prepara a tornare dopo sei anni ad essere una stella nell’arena bolognese. Dove, con la stessa pulidecorata due porte del Grande Ovale Blu, concederà una sorta di rivincita a molti di quelli che ha battuto sulle strade del Campionato del Mondo: Solberg, appunto, ma anche Sébastien Ogier, l’astro nascente del rallismo francese, che a ventisei anni, alla prima annata con la Citreon C4 vuerrecì, s’è arrampicato sul podio all’Acropoli e ha chiuso all’ottavo posto nella graduatoria iridata, e Mads Ostberg, ventiduenne norvegese di belle speranze che ha collezionato diversi piazzamenti con l’Impreza Wrc. E una rivincita la cercherà anche lui, contro Gronholm, il suo connazionale che al Motor Show userà un’Impreza per sfogare ancora una volta la sua inesauribile passione. Per sognare e far sognare gli appassionati.
Il piatto, insomma, non piange. E ad aggiungere qualità ci saranno anche due italiani di spicco: Andrea Navarra, lui pure con un’Impreza, e Simone Capedelli che avrà una C4. Fra loro, entrambi cesenati, sarà derby. Ma non solo. Il veterano, trentotto anni, affronterà le insidie del tracciato terra-asfalto che l’ha visto assai spesso primattore con l’idea di confermarsi il re del Memorial Bettega e il suo giovane concittadino non potrà non pensare a impedirglielo. A ventitrè anni avrà per la prima volta l’occasione di maneggiare una top car della squadra che ha appena rivinto il mondiale davanti a una platea di intenditori, un’occasione quasi unica per farsi notare da chi, per forza di cose, ancora sa poco di lui. Potrebbe bastare. Ma nel cuore pulsante della terra d’el mutur, gli organizatori della rassegna non hanno rinunciato all’idea di mettere una bella ciliegina sulla già gustosissima torta da loro confezionata. Pensano in grande, pensano a Valentino Rossi (nella foto), con una Focus “serie oro”, una di quelle che fino a un mese fa hanno battuto le strade del mondiale, una di quelle gestite direttamente dalla M-Sport di Malcolm Wilson. Il pesarese ha dato la sua disponibilità, l’accordo è quasi fatto.
Monteiro Rossi