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20 Feb [9:56]

PUNTASPILLI
La verità non è mai un optional

Guido Rancati

Venerdì 28 febbraio non sarò a Vallelunga a seguire il 1° Corso Aci di Comunicazione Sportiva. E un po' mi dispiace: ho sul groppone abbastanza anni per sapere con assoluta certezza che nella vita c'è sempre qualcosa da imparare. Da tutti, anche da quelli che grandi insegnamenti non hanno dato. Provo a consolarmi aggrappandomi al vecchio detto popolare per cui “chi sa fa, e chi non sa insegna”, ma non funziona. Non davanti a un elenco di docenti per un giorno composto in grandissima parte da persone che hanno dimostrato di sapere fare (bene) il proprio lavoro. Roberto Boccafogli, Carlo Cavicchi, Gianni Cogni, Stefano Cossetti e Umberto Zapelloni hanno speso quasi una vita a scrivere con profitto di auto e di corse; Maurizio Losa di RaiSport e Luigi Ferrajolo dell'Unione Stampa Sportiva Italiana sono professionisti affermati. E lo è anche, e soprattutto, Alessandro Pavesi che del corso voluto dall'Aci è l'ispiratore e in un certo senso il garante: sarà lui, infatti, a dover vigilare che certe mai sopite tentazioni di creare un'ulteriore lobby non si concretizzino.

Non so cosa i prestigiosi colleghi diranno ai giovani e meno giovani che si troveranno davanti. Ma sono ragionevolmente certo che daranno loro buoni consigli. Molti degli allievi, ne sono certo, ne faranno tesoro e la comunicazione migliorerà. Ma mi piace credere che a prestare molta attenzione alle lezioni siano anche i rappresentanti di un potere che ha fatto di tutto per generare una stampa asservita agli interessi di bottega che ha contribuito allo sfascio attuale. Chissà, forse anche il responsabile della comunicazione federale si convincerà che una buona e quindi corretta informazione è indispensabile per rivitalizzare un settore che da tempo si barcamena nell'indifferenza sempre più diffusa dei media. E magari capirà che la verità non è mai un optional, che la realtà dei fatti va rispettata anche quando è scomoda. Che non è per niente vero che, come ebbe a dirmi qualche anno fa, un fatto è tale solo se se ne parla in televisione o sui giornali. Sotto intendendo che quello che conta davvero non è informare, ma controllare l'informazione.
Anche per osservarlo, oltre che per ascoltare colleghi illustri, mi sarebbe piaciuto essere a Vallelunga.