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27 Nov [19:13]

RALLYE DU VAR - 1° GIORNO
Loeb a passo di carica

Buona la prima. E anche la seconda e la terza. Sébastien Loeb rifila manciate di secondi ai suoi avversari in ciascuna delle tre prove speciali della prima giornata a va a nanna con mezzo minuto abbondante di vantaggio di Brice Tirabassi, un minuto abbondante su Patrick Henry e qualcosa di più su Pieter Tsjoen. Sorride l’Extraterrestre e sorride soddisfatta pure la bella Séverine che divide con lui l’abitacolo della C4 World Rally Car. Si sono divertiti, i due. Si stanno divertendo. Ma il pluridecorato trova anche il modo di far notare che il bilancio avrebbe potuto essere ancora migliore, se non si fosse fatto convincere a usare pneumatici un po’ troppo teneri. Colpa del tempo capriccioso, delle nuvole che si sono rincorse sul cielo del Var e ogni tanto si sono fermate a fare pipì. Meno frequentemente, però, di quello che s’era immaginato Loeb. Non è un lamento, il suo. E’ che i campioni sono fatti così, sono perfezionisti. Danno il massimo e il massimo pretendono, anche quando stanno giocando...

Non giocano, invece, quelli che in qualche modo hanno provato a tenerlo sotto tiro. Tirabassi, l’enfant du pays che ha ritrovato l’Impreza S14 che aveva usato un anno abbondante ed Henry che deve darci dentro come un matto per provare a vincere la sfida blu-bianco-rossa con Guillame Canivenq e Manu Guigou, gli altri due pretendenti al titolo transalpino. Neppure Tsjoen gioca: è un gentleman-driver e non ha obiettivi particolari. Ma ha una Focus ben curata e vorrebbe essere meno lontano dall’attico.

Dietro al poker di piloti con le vuerrecì, è lotta dura, Senza paura. Fra Cédric Robert e Stéphane Sarrazin. Con il primo che nel sud-est francese va sempre forte e, con una Punto, è di un soffio davanti al pistaiolo con una 207. Giusto per complicare la vita a Guigou, per ora solo terzo fra le Super2000, al quale nessuno dei due che lo precedono hanno voglia di fare regali.
Regali non se ne fanno neppure gli assatanati con le Clio R3. E se Guigou è in testa con un buon margine, Pierre Campana e Kris Princen sono raggruppati in soli sei secondi, mentre Robert Kubica è più indietro come è giusto che sia. Ma intanto c’è, e nella generale ne ha messi dietro un mezzo esercito...

Camillo Centofuochi