22 Nov [17:45]
RONDE DELLE MARCHE – FINALE
Andreucci non fa sconti
“Bisognerà darsi da fare fino all’ultimo...”. Paolo Andreucci si lascia dietro le spalle anche il terzo passaggio e davanti a una classifica nella quale è primo con Alex Broccoli (nella foto), a sette secondi e otto avverte di non considerare chiusa la partita. Non è andato a spasso, il garfagnino. Ha messo tutti in riga fin dal mattino, ma non è riuscito a scrollarsi di dosso il sammarinese. E fa sapere che non sarebbe per niente sorpreso se nell’ultimo round dovesse capitargli di lasciare qualcosina al suo avversario. “E’ un attaccante – spiega – ed è uno che va forte e, quando è in giornata di grazia, fortissimo”. Non è agitato, Ucci. Ma se non ci fosse da scartare sarebbe ancora più tranquillo.
“Peccato che non si possano sommare tutti i tempi e peccato che proprio il primo debba andare a finire negli scarti”, fa Anna Andreussi. Già, all’alba, con ancora un po’ di foschia sui colli marchigiani, la premiata coppia tosco-friulana aveva picchiato forte. Rifilando dieci secondi e sei a Broccoli. Poi il sole è riuscito a vincere il braccio di ferro con le nuvole e il divario fra i due grandi contendenti s’è assottigliato. Il resto l’ha fatto l’intuizione del pilota dell’Antica Terra della Libertà di usare racing terra. Ideali per il fondo da favola della prova. Perfette.
Gomme o non gomme, il fresco campione italiano tiene giù fino alla fine. Vince anche l’ultimo scontro e chiude con quasi una dozzina di secondi di vantaggio. Ride soddistatto e ribadisce di essersi divertito assai. Non è l’unico. Quello che ha battuto è quasi più contento di lui e lo dice: “Non me la sono sentita di rischiare troppo nel finale, quando avevo tanto da perdere e poco o niente da guadagnare. E poi essere secondo dietro a Paolo non è certo un disonore...”. No, non lo è.
Averlo poco o tanto tenuto sulla corda è una medaglia al valore ancor più brillante di quella virtuale d’argento che s’è messo al collo. Pure Dedo Dedominici sorride. Voleva testare alcune cose e l’ha fatto. Un giro fuori programma di valzer nel primo impegno non gli ha impedito di finire terzo e completare un podio tutto Peugeot. Non ride invece Alex Bruschetta, ma le sue sono lacrime di gioia: ha vinto il testa a testa con Arminen e s’è portato a casa il primo posto nel trofeo dei subaristi. E’ commosso ed ha ragione a esserlo.
ran.
I top five
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) in 23'33"7
2. Broccoli-Forina (Peugeot 207 S2000) a 11"3
3. "Dedo"-Daddoveri (Peugeot 207 S2000) a 35"1
4. Bruschetta-Civiero (Subaru Impreza Sti Cup) a 47"3
5. Batistini-Pinelli (Peugeot 207 S2000) a 50"8