4 Set [14:04]
Rally Australia-Produzione: cinque in un fazzoletto
Dice che è una questione di polvere. Quella che solleva chi gli parte davanti, ma anche quella che in diversi l’hanno costretto a mangiare nel Nuovo Galles del Sud. Armindo Araujo chiude la prima tappa del Rally d’Australia al quinto posto e non può essere contento: “No, non è stata una buona giornata”, spiega il portoghese con la Mitsu della RalliArt Italy. Non è che agli antipodi il lusitano debba vincere a tutti i costi, ma in attesa che i federali decidano se confermare o annullare l’esclusione di Nasse Al-Attiyah dalla classifica dell’Acropoli, è quasi costretto a rastrellare più dei quattro punti che gli spetterebbero se da qui a domenica non migliorerà la sua posizione. Può farcela: quella data alle stampe dopo la prima tappa è una classifica molto aperta, con tal Richard Mason primo di un soffio sul traspartente Hayden Paddon e il gruppetto degli inseguitori – Martin Prokop, Bernardo Sousa, Cody Croker e Araujo – racchiuso in ventun secondi e spiccioli. Cinque in un fazzoletto, insomma. E la strada è ancora lunga.
“E’ presto per parlare”, osserva Giovanni Bernacchini che da casa, dall’altra parte del mondo, tiene d’occhio l’evolversi della situazione. Conosce la materia, il figlio d’arte che in questa stagione insegue la coroncina degli ennisti. Più che la colonna di sinistra, guarda quella di destra e i distacchi ridotti gli consigliano di non sbilanciarsi. “Piuttosto – aggiunge – mi preoccupa il fatto che Toshi Arai sia a quasi quaranta secondi da Armindo e che Eyvind Brindelsen sia ormai, di fatto, tagliato definitivamente fuori: contavo che sia il giapponese, sia il norvegese rendessero la vita dura al portoghese...”.
m.m.