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27 Set [23:36]

Rally del Cile – 1° giorno
Tänak incalzato da Evans e Rovanperä

Michele Montesano

Passano gli anni, cambiano le vetture, ma al comando del Rally del Cile c’è sempre Ott Tänak. Dopo aver conquistato le due edizioni iridate della gara sudamericana, al termine della tappa del venerdì l’estone della Hyundai è in vetta alla classifica del WRC. Pur non avendo vinto ancora una Prova Speciale, Tänak è risultato il pilota più costante e meno incline all’errore. Navigato dal fido Martin Jarveoja, l’alfiere della Hyundai ha approfittato delle disavventure altrui per artigliare la prima posizione. Ma il rally è tutt’altro che chiuso. Tänak ha un vantaggio di appena quattro decimi su Elfyn Evans, a sua volta inseguito dal compagno di squadra Kalle Rovanpera.

Costretti a una difficile rimonta, in Toyota sono partiti con l’unico obiettivo ammissibile: quello di vincere il Rally del Cile. Sebastien Ogier ha subito messo in chiaro le sue intenzioni siglando lo scratch della prima speciale di Pulperia. Tuttavia a completare la prima prova sono stati solamente il francese e i due alfieri Hyundai Tänak e Thierry Neuville. Dopo i primi tre, la direzione gara è stata costretta a sospendere le ostilità, per colpa dei tifosi posti troppo vicini alla strada, assegnando tempi forfettari al resto dei piloti. Nella seconda PS, la Rere, è stato Elfyn Evans a stampare il miglior crono ma Ogier è riuscito a conservare il comando delle operazioni.



Il primo colpo di scena è arrivato nel corso della speciale di San Rosendo. L’otto volte iridato WRC è uscito troppo largo da una sinistra veloce colpendo un banco di terra. Nell’impatto ad avere la peggio è stata la gomma posteriore sinistra e Ogier e Vincent Landais sono stati costretti a cambiare lo pneumatico perdendo due minuti. A ereditare il comando è stato il compagno di squadra Evans, ma a siglare lo scratch della PS3 è stato Rovanperä. Il campione in carica ha però commesso un errore nella ripetizione di Pulperia andando in testacoda, ad approfittarne è stato Tänak veloce a salire in seconda posizione.

Complice una prova sottotono di Evans nel secondo passaggio di Rere, l’estone della Hyundai ha conquistato il comando del Rally del Cile. Pur non avendo vinto ancora una Prova Speciale, Tänak è riuscito a prendere le redini della gara grazie a un ritmo costante e privo di sbavature. L’alfiere della Hyundai, già vincitore due volte in Cile, ha quindi chiuso la prima tappa con un vantaggio di appena quattro decimi su Evans. Subito il sorpasso, il gallese della Toyota ha terminato la giornata siglando il terzo crono della ripetizione di San Rosendo. A completare il podio provvisorio ci ha pensato Rovanperä a sette secondi dal vertice.



Al suo secondo rally con la Toyota Yaris Rally1, Sami Pajari ha impressionato anche in Cile. Il giovane finlandese ha stampato crono di assoluto rilievo viaggiando costantemente tra i primi cinque. Pajari ha poi dato l’assalto vincente nell’ultima PS di giornata strappando il quarto posto a Gregoire Munster. Anche il lussemburghese della Ford, che proprio un anno fa in Cile debuttò al volante della Puma Rally1, è finalmente riuscito a trovare il ritmo mostrando un passo degno dei migliori.

Come prevedibile Neuville ha perso subito terreno. Costretto ad affrontare le speciali per primo, il belga della Hyundai si è trovato a far fronte a una superficie sporca e scivolosa perdendo, inesorabilmente, secondi preziosi. Approfittando delle sfortune altrui, Neuville è poi risalito chiudendo la giornata in sesta posizione a mezzo minuto dal leader Tänak. Alle spalle del belga troviamo il compagno di squadra Esapekka Lappi, costretto ad alzare il piede per via di una gomma delaminata (la posteriore destra) nel corso della ripetizione di Pulperia.



Rally dai due volti per Adrien Fourmaux. Subito veloce nelle prime speciali, il francese della Ford era riuscito a salire ai piedi del podio al termine della PS4. Purtroppo a rallentare la sua gara ci ha pensato la Puma che, nel trasferimento tra le ripetizioni di Pulperia e Rere ha palesato noie all’alternatore. Fourmaux e Alexander Coria si sono fermati per sistemare il guasto arrivando, così, al controllo orario con sei minuti di ritardo. L’equipaggio del team M-Sport è stato sanzionato di un minuto scivolando dal quarto all’ottavo posto. Fourmaux ha quindi risposto nel migliore dei modi siglando lo scratch nell’ultima PS di giornata la San Rosendo 2.

Al grido di o la va’ o la spacca, Ogier non si è dato per vinto. Accusato il colpo della foratura, subita nell’ultima prova della mattinata, nella tornata pomeridiana il francese della Toyota ha imposto il suo ritmo firmando lo scratch dapprima nella ripetizione di Pulperia e poi nella successiva Rere. Sebbene staccato di quasi un minuto e mezzo dal leader Tänak, Ogier ha chiuso la tappa al nono posto. È finito troppo presto il Rally del Cile per Mārtinš Sesks. Al volante della Puma Rally1 priva del sistema ibrido, il lettone ha forato una gomma nella speciale di San Rosendo. Sostituito lo pneumatico, Sesks ha bucato dopo pochi chilometri. A corto di ruote di scorta, il lettone è stato costretto al mesto ritiro.



Brivido finale nel WRC2. In testa alla classifica riservata alle Rally2, Nikolay Gryazin ha rischiato di buttare tutto al vento nell’ultima speciale di giornata. Il russo della Citroën ha infatti perso il controllo della sua C3 rischiando di capottare. Baciato dalla sorte, Gryazin è riuscito a proseguire chiudendo la tappa con la vettura visibilmente danneggiata. Con il titolo WRC2 ormai in tasca, Oliver Solberg ha saggiamente preferito non rischiare. Undicesimo assoluto, l’alfiere della Skoda si trova a dieci secondi da Gryazin. A completare il podio nel WRC2 Yohan Rossel. Staccato di poco più di un secondo da Solberg, il francese della Citroën domani potrà sicuramente offrire spettacolo.

Venerdì 27 settembre 2024, classifica dopo la SS6 (top 15)

1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 58'06"9
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 0"4
3 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7"1
4 - Pajari-Malkonen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 9"3
5 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 10"7
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 30"3
7 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 36"1
8 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'01"0
9 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'24"9
10 - Gryazin-Aleksandrov (Citroen C3 WRC2) - DG Sport - 2'14"9
11 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'25"1
12 - Rossel-Barral (Citroen C3 WRC2) - DG Sport - 2'26"4
13 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'28"9
14 - Solans-Sanjuan (Toyota GR Yaris WRC2) - Solans - 2'45"3
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 3'03"6