Michele Montesano
Al termine della tappa del sabato, Ott Tänak ha messo una seria ipoteca sul suo secondo successo stagionale nel WRC. Nella tornata pomeridiana, l’estone della Ford ha ripreso a martellare lungo le strade del Rally del Cile portando il suo vantaggio a quasi un minuto sulla Hyundai di Teemu Suninen. Se il primo posto è pressoché in cassaforte, l’ultimo gradino del podio vede impegnati in un serrato duello Thierry Neuville ed Elfyn Evans.
Dopo l’errore strategico commesso in mattinata, in Toyota hanno preferito affrontare il secondo passaggio con le Pirelli Scorpion Hard. Scelta adottata da tutti i concorrenti del Mondiale Rally, di fatto resa l’unica percorribile visto anche l’aumento delle temperature. Addirittura sesto nella ripetizione di Chivilingo, Tänak ha preferito gestire nella prima speciale pomeridiana evitando di rovinare gli pneumatici.
L’estone è quindi tornato a dettare il ritmo siglando gli scratch nella ripetizione di Rio Lia e nella più lunga Maria de Las Cruces. Quando mancano solamente quattro speciali al termine della prova cilena, Tänak può finalmente riassaporare il gradino più alto del podio che gli manca dal Rally di Svezia.
Anche se il distacco nei confronti del pilota della Ford è inesorabilmente aumentato, Suninen (nella foto sopra) sta dimostrando di avere un ritmo decisamente buono sugli sterrati sudamericani. Al suo terzo rally nelle vesti di ufficiale Hyundai, il finnico si sta meritando la riconferma nel team coreano per la prossima stagione.
Alle sue spalle Neuville ha dovuto fare i conti ancora con una i20N afflitta da problemi di assetto. Come se non bastasse, il belga ha affrontato le prime due speciali pomeridiane con la parte elettrica dell’ibrido che ha funzionato a intermittenza. Ciò nonostante, Neuville è riuscito a gestire il vantaggio sulla Toyota di Evans (nella foto sopra), quarto a poco più di dieci secondi dal pilota Hyundai.
Così come accaduto in mattinata, ad aprire le danze nel pomeriggio ci ha pensato Kalle Rovanperä siglando il miglior crono nella ripetizione di Chivilingo. Poi, nella più lunga Maria de Las Cruces, il campione in carica si è ritrovato a guidare nella polvere sollevata dalla Ford Puma di Gregoire Munster, attardato dopo aver sostituito una gomma forata. Nella terra di nessuno, Takamoto Katsuta ha chiuso la tappa con un anonimo sesto posto. Tormentata anche la giornata del pilota locale Alberto Heller, dapprima vittima di un testacoda nella PS10 e poi costretto ad alzare il piede per evitare di delaminare le gomme.
Settimo assoluto, Oliver Solberg ha mantenuto il comando nel WRC2. Il norvegese del Toksport WRT (nella foto sopra) ha approfittato della tornata pomeridiana per cercare di incrementare il suo vantaggio. In difficoltà con le gomme, Sami Pajari è stato costretto a cedere il secondo posto al compagno di squadra Gus Greensmith. Ai piedi del podio la Citroën di Yohan Rossel in rimonta dopo un avvio tutto in salita.
Sabato 30 settembre 2023, classifica dopo la SS12 (top 15)
1 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2h36'16"2
2 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 58"3
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'12"2
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'22"9
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'24"0
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4'07"2
7 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 6'52"7
8 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 7'18"0
9 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 7'36"6
10 - Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 8'01"1
11 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 8'10"7
12 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 8'32"4
13 - Lindolm-Hamalainen (Hyundai i20N WRC2) - Hyundai - 8'41"7
14 - Heller-Allende (Ford Puma Rally1) - M Sport - 8'43"5
15 - Rosselot-Cañete (Citroen C3 WRC2) - Rosselot - 11'41"1