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30 Nov [22:31]

Endurance a Jeddah – Gara
Pier Guidi e Rovera campioni
Vittoria e titolo overall per Engel e Auer

Michele Montesano 

Emozioni a non finire in quel di Jeddah. L’esito finale del campionato si è deciso dopo sei ore ricche di colpi di scena, sorpassi e neutralizzazioni. A conquistare il Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup sono stati Alessandro Pier Guidi e Alessio Rovera, terzi al traguardo assieme a Davide Rigon. Ci ha provato fino all’ultimo il Grasser Racing Team a contendere il titolo ma Jordan Pepper, Marco Mapelli e Franck Perera avevano bisogno di una vittoria per centrare l’obiettivo. Il terzetto della Lamborghini ha, invece, chiuso la gara alle spalle della Mercedes AMG di Daniel Morad, Lucas Auer e Maro Engel. Proprio questi ultimi due, dopo aver conquistato il campionato Sprint Cup, hanno ottenuto anche il titolo Overall del GT World Challenge Europe.

Il titolo conquistato in Endurance Cup, nostante siano partiti dalla pole, non deve far pensare a una gara vissuta in tranquillità nel box AF Corse Francorchamps Motors. Rovera, Rigon e Pier Guidi si sono ritrovati ben presto nella seconda metà della classifica con una gara tutta da ricostruire. Il terzetto della Ferrari non ha perso mai la speranza e, complice un team affiatato, una buona strategia e un pizzico di fortuna, è riuscito nell’impresa proprio nell’ultima mezz’ora di gara.



Scattato dalla pole, Rovera ha subito bloccato il tentativo d’attacco da parte di Mapelli. Il pilota Lamborghini, a sua volta, si è visto toccare, seppur lievemente, da Ayhancan Güven. Se Rovera e Mapelli hanno subito preso il largo, Alex Aka non è riuscito a tenere il ritmo venendo sopravanzato da Güven. Salito al terzo posto, il turco è però stato costretto a rientrare ai box con la posteriore destra stallonata contro un muretto. Complice il ritocco del BoP (Balance of Performance), le BMW M4 GT3 si sono ritrovate più leggere di 10 kg. Tale modifica ha consentito alle vetture bavaresi un’incredibile rimonta con Maxime Martin in grado di sorpassare dodici vetture riportandosi ai margini della top 10 nell’arco di mezz’ora.

Il primo colpo di scena è arrivato nel corso del ventiduesimo giro con Efrén Llarena, già rientrato ai box per una foratura, costretto a fermarsi a bordo pista. Vista l’esposizione della Full Course Yellow, il team WRT ha approfittato per effettuare il cambio piloti con Martin che ha prontamente ceduto il volante a Valentino Rossi (nella foto sotto). Il ‘Dottore’ si è così ritrovato al comando della gara. Tutt’altra storia nel box AF Corse. Entrato in pit-lane, Rovera si è trovato la piazzola occupata della Ferrari numero 52. Tale inconveniente ha fatto perdere oltre mezzo minuto, con Rigon che è rientrato in pista addirittura in ventiquattresima posizione.



Neppure il tempo di riprendere le ostilità che un contatto tra la Ferrari 296 GT3 di Nicolò Rosi e l’Audi R8 di Arthur Rougier ha costretto nuovamente la direzione gara a disporre la Full Course Yellow. La neutralizzazione è stata più lunga del previsto perché i commissari di pista hanno dovuto sistemare le barriere rimaste pesantemente danneggiate. Anche in questa occasione, tutti i piloti sono transitati nuovamente ai box per azzerare il tempo di guida.

La gara è finalmente ripresa al quarantunesimo passaggio con Pepper, subentrato a Mapelli, che ha immediatamente superato Rossi prendendo il comando della gara. Il pilota di Tavullia si è poi dovuto guardare le spalle da Christopher Haase, lesto ad avere la meglio su Patrick Niederhauser. Il portacolori della Porsche ha ceduto il passo anche a Morad che, nell’arco di due tornate, ha liquidato pure Haase salendo al terzo posto. È poi toccato al team Winward compiere una sosta perfetta rispedendo Auer al comando della gara davanti a Riccardo Feller, entrato al posto di Haase, e Pepper.



Prese le redini della gara, Auer ha impresso un ritmo indemoniato allungando sugli avversari. Il tedesco ha quindi lasciato la Mercedes AMG GT3 a Engel con oltre quindici secondi di vantaggio su Mapelli, ritornato alla volante della Lamborghini Huracán. La gara sembrava ormai cristallizzata quando, a tre quarti d’ora dalla bandiera a scacchi, Job van Uitert ha parcheggiato la sua Aston Martin Vantage GT3 sul rettilineo principale. La Full Course Yellow ha di fatto riaperto i giochi con Pier Guidi che ha approfittato della neutralizzazione per effettuare la sosta e scontare i trenta secondi di penalità per eccesso di track limits. A beneficiare della neutralizzazione sono stati anche i vincitori della 24 Ore di Spa, nonché leader in campionato, Mattia Drudi, Marco Sørensen e Nicki Thiim. Costretti a una gara vissuta sempre a centro gruppo, il terzetto del Comtoyou è man mano risuscito a risalire la china fino a portarsi nella zona punti.

La gara è quindi ripresa a venticinque minuti dalla bandiera a scacchi. Engel non si è fatto cogliere impreparato e ha subito preso il largo andando a conquistate una meritata vittoria che gli ha consentito, assieme ad Aurer, di conquistare anche il titolo assoluto del GT World Challenge Europe. Lo spettacolo si è quindi spostato subito dietro con Perera costretto a difendersi da Dries Vanthoor. Invece il primo a uscire dai giochi è stato Thiim, costretto a scontare trenta secondi di penalità per track limits, seguito da Aka sanzionato con cinque secondi per via di un’irregolarità nell’ultima sosta.



Ad approfittarne è stato così uno scatenato Pier Guidi che, ripartito dal sesto posto, ha dapprima sopravanzato Raffaele Marciello per poi sbarazzarsi di Vanthoor. Il terzo posto finale si è rivelato sufficiente per laurearsi, assieme a Rovera, campione del GT World Challenge Europe Endurance Cup. Titolo che, nonostante gli sforzi, non vede la firma di Rigon. Infatti il Veneto era stato costretto a saltare la gara di Monza per una concomitanza con l’IMSA. A completare la top 5 della gara di Jeddah sono state le BMW M4 del team WRT di Vanthoor, Charles Weerts e Sheldon van der Linde, e di Marciello, Rossi e Martin.

Nonostante una gara solida, il trio del Tresor Attempto Racing Aka, Feller e Haase ha terminato al sesto posto precedendo l’equipaggio Lamborghini Iron Lynx composto da Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Loris Spinelli. Solamente decimi i vincitori della 24 Ore di Spa Drudi, Sørensen e Thiim che, a seguito della penalità, hanno chiuso alle spalle sia della Mercedes del GetSpeed di Jouoes Gounon, Fabian Shiller e Luca Stolz che della McLaren 720S di Benjamin Goethe, Tom Gamble e Dean Macdonald.



In Gold Cup il successo è andato Gilles Magnus, Jim Pla e Paul Evrard (nella foto sopra). Il terzetto del Sainteloc Racing ha approfittato del ritiro dei velocissimi Lorenzo Patrese, Leonardo Moncini e Lorenzo Ferrari per salire al comando di classe e conquistare il titolo. Secondo posto per gli alfieri del AlManar Racing by GetSpeed Mikael Grenier, Dominik Baumann e Al Faisal Al Zubair. Protagonisti di una gara intensa, Alberto Di Folco, Denis Lind e Philippe Denes sono riusciti a portare al terzo posto di classe la Lamborghini del team Imperiale Racing.

Dopo aver conquistato il titolo in Silver Cup già a Monza, Colin Cesarani, Daan Arrow e Tanart Sathienthirakul non si sono presentanti a Jeddah. A conquistare l’ultima gara della stagione è stato, così, l’equipaggio del team Sainteloc Ezequiel Perez Companc, Kobe Pauwels e Lucas Legeret. A completare il podio sono stati Aurelien Panis, Esteban Muth e Cesar Gazeau, al volante della Mercedes del Boutsen VDS, e il terzetto dell’Aston Martin Comtoyou Nicolas Baert, Sebastian Øgaard e Matisse Lismont.



Infine il titolo in Bronze Cup è andato a Crhis Froggatt, Eddie Cheever e Jonathan Hui (nella foto sopra). Nonostante non sia mai riuscito a salire sul podio di classe in nessun appuntamento stagionale, il terzetto dello Sky Tempesta Racing è riuscito a centrare l’obiettivo grazie alla costanza mostrata nell’arco del campionato. A vincere a Jeddah sono stati Dennis Marschall, Dustin Blattner e Loek Hartog. L’equipaggio del Rutronik Racing ha preceduto i vincitori assoluti di Monza Jens Klingmann, Sam de Haan e Ahmad Al Harthy. Terzo gradino del podio per la McLaren di James Baldwin, Mark Sansom e Nicolai Kjaergaard.

Sabato 30 novembre 2024, gara

1 - Engel-Morad-Auer (Mercedes AMG) - Mann Filter - 161 giri
2 - Perera-Mapelli-Pepper (Lamborghini Huracan) - GRT - 7"971
3 - Rovera-Rigon-Pier Guidi (Ferrari 296) - AF Corse - 8.979
4 - Vanthoor-S.van der Linde-Weerts (BMW M4) - WRT - 9.376
5 - Marciello-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 10.974
6 - Haase-Aka-Feller (Audi R8) - Tresor Attempto - 19.957
7 - Caldarelli-Cairoli-Spinelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 20.341
8 - Stolz-Schiller-Gounon (Mercedes AMG) - GetSpeed - 25.511
9 - Macdonald-Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 56.216
10 - Drudi-Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 58.108
11 - Pittard-Gunn-Chaves (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 1:35.389
12 - Aron-Drouet-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1 giro
13 - Pauwels-Perez Companc-Legeret (Audi R8) - Sainteloc - 1 giro
14 - Bachler-Malykhin-Sturm (Porsche 911) - Pure - 1 giro
15 - Gazeau-Muth-Panis (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1 giro
16 - Smalley-Kirchhöfer-Prette (McLaren 720S) - Garage 59 - 1 giro
17 - Marschall-Hartog-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 1 giro
18 - Magnus-Pla-Evrard (Audi R8) - Sainteloc - 1 giro
19 - Klingmann-Al Harthy-de Haan (BMW M4) - OQ by Oman - 1 giro
20 - Al Zubair-Baumann-Grenier (Mercedes AMG) - GetSpeed - 1 giro
21 - Abril-Vidales-Neubauer (Ferrari 296) - AF Corse - 1 giro
22 - Baldwin-Sansom-Kjaergaard (McLaren 720S) - Garage 59 - 1 giro
23 - Lismont-Baert-Øgaard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 2 giri
24 - Mazzola-Delli Guanti-Cola (Audi R8) - Tresor Attempto - 2 giri
25 - Bertolini-L. Machiels-J. Machiels (Ferrari 296) - AF Corse - 2 giri
26 - Rappange-Jelmini-Nouet (Porsche 911) - Dinamic - 2 giri
27 - Bohn-Schuring-Renauer (Porsche 911) - Herberth - 2 giri
28 - Cheever-Hui-Froggatt (Ferrari 296) - Tempesta - 2 giri
29 - Stevenson-Rindone-Kujala (Lamborghini Huracan) - Barwell - 3 giri
30 - Mettler-Kell-Bartone (Mercedes AMG) - GetSpeed - 3 giri
31 - Robin-Leroux-Hanafin (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 4 giri
32 - Collard-Bechtolsheimer-Mitchell (Lamborghini Huracan) - Barwell - 5 giri
33 - Di Folco-Lind-Denes (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 14 giri

Giro più veloce: Franck Perera 1'59"772

Ritirati
Beretta-Maini-Owega (Mercedes AMG) - Haupt
Koolen-Jakes-Van Uitert (Aston Martin Vantage) - ComToYou
Andlauer-Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik
Patrese-Moncini-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto
Mies-Vervisch-Barker (Ford Mustang) - Proton
Güven-Heinrich-Boccolacci (Porsche 911) - Schumacher
Verhagen-Kolb-Buus (Porsche 911) - Lionspeed
Mukovoz-Hofer-Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto
Hook-Perel-Laser (Ferrari 296) - Rinaldi
Farfus-Harper-Hesse (BMW M4) - Rowe
Rosi-Schirò-Fumanelli (Ferrari 296) - Kessel
Rougier-Gachet-Cook (Audi R8) - CSA
Leung-Sowery-Dennis (BMW M4) - Paradine
LLarena-Cabirou-Tutumlu Lopez (Lamborghini Huracan) - GRT

Il campionato piloti
1.Pier Guidi-Rovera 71 punti; 2.Mapelli-Pepper-Perera 63; 3.Haase-Feller-Aka 60; 4.Drudi-Sorensen-Thiim 55; 5.Rigon 55; 6.Engel-Morad-Auer 48; 7.Vanthoor-S.van der Linde-Weerts 48; 8.Farfus-Harper-Hesse 36.

30 Nov [11:45]

Endurance a Jeddah – Qualifica
Prima fila tricolore con Ferrari e Lambo

Michele Montesano - Foto Speedy

Dopo Monza, anche Jeddah si è tinta di rosso. Sarà la Ferrari AF Corse Francorchamps Motors di Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Alessio Rovera a scattare dalla pole dell’ultimo atto stagionale del Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup. Un risultato fondamentale per il terzetto della 296 GT3 visto che la gara, della durata di sei ore, sarà decisiva per l’esito finale del campionato. Infatti Rovera e Pier Guidi hanno accorciato le distanze portandosi a tre punti dai leader Mattia Drudi, Niki Thiim e Marco Sørensen che prenderanno il via solamente dal diciottesimo posto con la loro Aston Martin Vantage GT3.

L’equipaggio Ferrari AF Corse è riuscito a fare la differenza grazie alla costanza dei suoi piloti. Dapprima Rovera ha siglato il secondo crono del primo segmento in 1’59”432, a seguire Rigon ha stampato il riferimento del Q2 limando oltre un decimo al suo compagno di squadra. Infine Pier Guidi ha chiuso la pratica marcando il terzo crono della sessione. Con un tempo medio di 1’59”396, il terzetto della Ferrari 296 GT3 ha siglato la pole precedendo la Lamborghini Huracán del Grasser Racing Team di Marco Mapelli, Jordan Pepper e Franck Perera, quest’ultimo autore del miglior crono in Q1.

Ancora in lotta per il titolo, oltretutto a pari punti con la Ferrari in pole, Ricardo Feller, Alex Aka e Christopher Haase prenderanno il via dalla terza piazzola. Ciò è stato possibile grazie a Feller che nel Q3 ha portato al vertice della graduatoria l’Audi R8 GT3 del Tresor Attempto Racing siglando il miglior tempo in assoluto delle qualifiche in 1’59”000. Quarto crono combinato per la Porsche 911 dello Schumacher CLRT condotta da Laurin Heinrich, Ayhancan Güven e Dorian Boccolacci.



Viste le ottime performance mostrate nelle libere di ieri, le Lamborghini si sono dimostrate veloci anche in qualifica. Infatti Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Loris Spinelli sono riusciti a portare la Huracán GT3 del team Iron Lynx al quinto posto precedendo la Mercedes AMG GT3 dei campioni del GT World Challenge Europe Sprint Cup Maro Engel, Lucas Auer affiancati da Daniel Morad. A seguire la McLaren 720S del Garage59 portata in pista da Adam Smalley, Louis Prette e Marvin Kirchhöfer.

Riparata dopo l’impatto contro le barriere di Jeddah, Fabian Schiller, Jules Gounon e Luca Stolz sono riusciti a issare la Mercedes del GetSpeed all’ottavo posto. Nona posizione assoluta e pole in Silver a Cup per l’Audi griffata Sainteloc Racing di Lucas Legeret, Ezequiel Perez Companc e Kobe Pawels. A completare la top 10 i poleman di classe Gold Simon Gachet, Arthur Rougier e Hugo Cook al volante dell’Audi del CSA Racing. Bisogna scorrere al diciassettesimo posto assoluto per trovare la Porsche del Rutronik Racing di Dennis Marschall, Dustin Blattner e Loek Hartog autori della pole in Bronze Cup.

Detto della Aston Martin dei leader di campionato, a mancare tra i protagonisti dell’ultima qualifica stagionale del GT World Challenge Endurance Cup sono state anche le BMW. Fuori dalla top 10, le M4 GT3 non sono apparse a loro agio tra i muretti del circuito cittadino di Jeddah accusando un ritardo notevole dalla vetta. Basti pensare che Augusto Farfus, Daniel Harper e Max Hesse, undicesimi assoluti, hanno chiuso con un distacco di oltre sette decimi dalla pole. È andata anche peggio al terzetto composto da Raffaele Marciello, Valentino Rossi e Maxime Martin che prenderanno il via dalla ventitreesima piazzola.

Sabato 30 novembre 2024, qualifica
(il tempo finale è la media dei migliori crono realizzati dai tre piloti)‍

1 - Rovera-Rigon-Pier Guidi (Ferrari 296) - AF Corse - 1'59"396
2 - Perera-Mapelli-Pepper (Lamborghini Huracan) - GRT - 1'59"577
3 - Haase-Aka-Feller (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'59"626
4 - Güven-Heinrich-Boccolacci (Porsche 911) - Schumacher - 1'59"754
5 - Caldarelli-Cairoli-Spinelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'59"758
6 - Engel-Morad-Auer (Mercedes AMG) - Mann Filter - 1'59"970
7 - Smalley-Kirchhöfer-Prette (McLaren 720S) - Garage 59 - 2'00"010
8 - Stolz-Schiller-Gounon (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'00"024
9 - Pauwels-Perez Companc-Legeret (Audi R8) - Sainteloc - 2'00"032
10 - Rougier-Gachet-Cook (Audi R8) - CSA - 2'00"042
11 - Farfus-Harper-Hesse (BMW M4) - Rowe - 2'00"131
12 - Aron-Drouet-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 2'00"136
13 - Magnus-Pla-Evrard (Audi R8) - Sainteloc - 2'00"164
14 - Bachler-Malykhin-Sturm (Porsche 911) - Pure - 2'00"191
15 - Abril-Vidales-Neubauer (Ferrari 296) - AF Corse - 2'00"199
16 - Macdonald-Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 2'00"245
17 - Marschall-Hartog-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 2'00"266
18 - Drudi-Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 2'00"279
19 - Patrese-Moncini-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 2'00"286
20 - Gazeau-Muth-Panis (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 2'00"326
21 - Mukovoz-Hofer-Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto - 2'00"355
22 - Andlauer-Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 2'00"374
23 - Marciello-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 2'00"417
24 - Vanthoor-S.van der Linde-Weerts (BMW M4) - WRT - 2'00"463
25 - Di Folco-Lind-Denes (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 2'00"508
26 - LLarena-Cabirou-Tutumlu Lopez (Lamborghini Huracan) - GRT - 2'00"574
27 - Beretta-Maini-Owega (Mercedes AMG) - Haupt - 2'00"663
28 - Mazzola-Delli Guanti-Cola (Audi R8) - Tresor Attempto - 2'00"697
29 - Leung-Sowery-Dennis (BMW M4) - Paradine - 2'00"751
30 - Verhagen-Kolb-Buus (Porsche 911) - Lionspeed - 2'00"795
31 - Baldwin-Sansom-Kjaergaard (McLaren 720S) - Garage 59 - 2'00"974
32 - Cheever-Hui-Froggatt (Ferrari 296) - Tempesta - 2'00"976
33 - Al Zubair-Baumann-Grenier (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'01"095
34 - Rosi-Schirò-Fumanelli (Ferrari 296) - Kessel - 2'01"103
35 - Klingmann-Al Harthy-de Haan (BMW M4) - OQ by Oman - 2'01"278
36 - Lismont-Baert-Øgaard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 2'01"309
37 - Bertolini-L. Machiels-J. Machiels (Ferrari 296) - AF Corse - 2'01"360
38 - Collard-Bechtolsheimer-Mitchell (Lamborghini Huracan) - Barwell - 2'01"375
39 - Mies-Vervisch-Barker (Ford Mustang) - Proton - 2'01"380
40 - Bohn-Schuring-Renauer (Porsche 911) - Herberth - 2'01"503
41 - Mettler-Kell-Bartone (Mercedes AMG) - GetSpeed - 2'01"579
42 - Stevenson-Rindone-Kujala (Lamborghini Huracan) - Barwell - 2'01"591
43 - Hook-Perel-Laser (Ferrari 296) - Rinaldi - 2'01"773
44 - Robin-Leroux-Hanafin (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 2'01"934
45 - Rappange-Jelmini-Nouet (Porsche 911) - Dinamic - 2'02"013
46 - Koolen-Jakes-Van Uitert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 2'02"273
47 - Pittard-Gunn-Chaves (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - Senza crono

29 Nov [7:33]

Annullata gara 1 a Montmelò
WRT vince il titolo team nel GT Sprint

Michele Montesano

Quando siamo alla vigilia dell’ultimo appuntamento stagionale del Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup, che andrà in scena questo fine settimana sul circuito di Jeddah, finalmente abbiamo la classifica definitiva del campionato Sprint. Infatti il risultato di gara 1 dell’appuntamento di Montmelò, disputatasi lo scorso 12 ottobre, era ancora tutt’altro che definitivo. A distanza di poco più di un mese c’è ora la certezza che, a seguito della cancellazione della classifica finale della prima manche, il team WRT ha conquistato il titolo Sprint riservato alle squadre.

Ricordiamo che
gara 1 di Montmelò era stata condizionata dapprima da un tremendo incidente al via, in cui erano rimasti coinvolti Reece Bar e Dylan Pereira, con l’Audi di quest’ultimo che aveva preso fuoco. La direzione gara aveva quindi immediatamente disposto l’ingresso della safety car. Il periodo di neutralizzazione è poi ulteriormente proseguito per via della pioggia che è iniziata a cadere copiosa sul circuito. Contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettati, non è stata esposta alcuna bandiera rossa, così la gara è proseguita dietro la vettura di sicurezza. Solamente negli ultimi sei minuti è stata fatta sventolare la bandiera verde, con i piloti che hanno potuto completare appena tre giri prima di tagliare il traguardo.

Subito dopo il calare della bandiera a scacchi il team WRT aveva presentato reclamo, poi respinto. La squadra belga ha quindi fatto appello alla Corte Nazionale dello sport del Royal Automobil Club del Belgio (RACB). Durante l’appello il team, rappresentato dal Team Principal Vincent Vosse, dal direttore sportivo Pierre Doudenne e l’ingegnere telemetrista Antoine Herblot, ha sostenuto che la direzione gara ha violato l’articolo 20.5.2 del regolamento sportivo del Fanatec GT Europe. Tale articolo afferma che la finestra obbligatoria per il cambio pilota, in caso di neutralizzazione con safety car o Full Course Yellow, deve essere posticipata. Nella gara di Montmelò ciò non è avvenuto nonostante la vettura di sicurezza fosse presente in pista già dal primo giro.

All’udienza era presente anche il team Emil Frey Racing, in qualità di ‘parte interessata’. La compagine svizzera ha sottolineato i momenti di confusione generati nel periodo di safety car. Dapprima era stato inviato un messaggio riguardante il termine del periodo di neutralizzazione, poi prontamente rimosso. Poi, sebbene la grafica dell’apertura della finestra box sia stata mostrata in diretta video, le squadre hanno ricevuto la comunicazione solamente qualche minuto dopo.

Tenuto conto di tali prove, la corte d’appello ha quindi accolto il reclamo. Inoltre, visto che la gara effettivamente è durata circa sei minuti, è stata annullata la classifica finale della prima manche disputata sul circuito di Montmelò. A seguito della cancellazione anche del punteggio, il team WRT ha potuto conquistare il titolo squadre del GT World Europe Sprint Cup per un solo punto di vantaggio sul team Winward. Nessuna modifica per quanto riguarda i campionati piloti di ciascuna classe con l’assoluta vinta da Lucas Auer e Maro Engel.

11 Nov [19:46]

Llarena racconta come ha costruito
una carriera di successo dal Guatemala

Mattia Tremolada

C’è una nazione che in maniera sempre più insistente sta cercando di ritagliarsi uno spazio nel motorsport. È il Guatemala, repubblica dell’America Centrale di 17.6 milioni di abitanti. Dopo che il pioniere Ian Rodrigues, capace di ottenere vittorie in F4 Italia e nella Formula Regional European e USA, ha aperto la strada, altri due talenti di belle speranze si sono affacciati nelle categorie più prestigiose del panorama internazionale. Brad Benavides quest’anno ha conquistato il titolo dell’Euroformula Open, mentre Mateo Llarena si è messo in luce nel GT World Challenge Endurance.

Quest’ultimo ha seguito un percorso atipico, scegliendo subito di cimentarsi con le ruote coperte anziché seguire la strada delle monoposto. Una storia che vale la pena di essere raccontata. Per farlo, ci affidiamo alle sue parole, partendo dal lontano Guatemala fino ad arrivare al più prestigioso campionato GT europeo correndo con licenza italiana, essendo ormai naturalizzato nel nostro paese.

“Tutto è cominciato quando avevo 4 anni con il mio primo kart. Io sono nato in Guatemala ed è lì che ho mosso i primi passi. Dopo aver fatto la prima gara nel mio paese, però, ho capito che avrei dovuto andare all’estero per sviluppare le mie capacità. Quindi ho gareggiato in Messico con i kart, per poi spostarmi in Italia, dove dal 2013 ho corso con il team Mazzotti Corse”.

Poi è arrivato il passaggio alle auto, con una breve parentesi in Formula 4.

“Nel 2018-19 ho preso parte alla Formula 4 NACAM, il campionato messicano. Avevo solo 14 anni e mi sono trovato in una categoria molto competitiva, frequentata da tanti piloti provenienti da tutta l’America. Avrei avuto l'opportunità di continuare in Formula 3, ma ho deciso di abbandonare subito le monoposto, dal momento che il mondo delle GT mi sembrava in grado di offrire più opportunità. Quindi ho iniziato a provare con una Porsche Carrera Cup, alternandomi tra l’America e l’Argentina”.

Com’è stato il passaggio alle ruote coperte?

“Mi sono trovato subito molto bene con le macchine GT, mi sono piaciute fin dal primo momento. A soli 16 anni, nel 2020, ho avuto un'opportunità enorme. Il team MRS mi ha messo alla prova in un test e ha deciso di darmi l’occasione di correre nella Porsche Supercup, a contorno della Formula 1. Non avevo esperienza, tutto era nuovo per me. Sono diventato il pilota più giovane della storia della Supercup e anche il più giovane ad andare a punti, in tre gare su otto. Con una media di 32 iscritti non potevo chiedere di più, è stata un’ottima stagione".

Dopo un solo anno hai però deciso di fare un ulteriore passo, approdando subito in GT3.

Avevo l'opportunità di continuare in Porsche Supercup nel 2021, ma ho conosciuto Luca Del Grosso, il team manager di Imperiale e insieme abbiamo deciso di correre nel Campionato Italiano GT Sprint in classe Pro-Am, in quanto era il mio primo anno su una GT3. Con Stuart Middleton abbiamo ottenuto un podio a Misano, ma soprattutto mi sono trovato bene con la macchina, con il team e sono entrato nel programma junior di Lamborghini”.



C’è stata anche una breve ma felice parentesi in LMP3.

“Nel 2021 ho avuto l’opportunità di correre a Daytona con un accordo dell’ultimo minuto. Mi sono anche tolto la soddisfazione di fare una bella pole position a Watkins Glen, una pista incredibile. Faccio fatica a dare un giudizio sulle monoposto perchè ci ho corso da giovanissimo, avevo questa idea che non era comune vedere un pilota giovane andare subito in GT. Una decisione che in quel momento era un po' strana, ma di cui oggi sono molto felice. Il panorama GT è sempre più competitivo, sta crescendo tantissimo e quando a soli 20 anni hai già tante stagioni di esperienza sulle spalle è un valore aggiunto considerevole”.

Quando hai iniziato a sentire la necessità di avere una figura come quella di Facu Regalia?

“Fino al 2021 io e mio papà abbiamo gestito la mia carriera da soli. Però con il passare degli anni, con l’espansione e la crescita del mondo GT e per continuare ad inseguire i miei obiettivi, abbiamo preso la decisione di affidarci ad un manager professionista come Facu. Sono molto felice e sto lavorando molto bene con lui. Mi aiuta oltre che dal punto di vista dei contratti e delle scelte, anche come driver coach, dal momento che ha tantissima esperienza come pilota. Per quanto riguarda la parte atletica mi sono affidato sempre a Regalia e alla Road to Success, in particolare con Abel Roig, con cui lavoro dal 2020. Con lui programmiamo tutta la preparazione, compresa quella mentale. A questo livello ogni dettaglio fa la differenza e per emergere è fondamentale dare il massimo sotto ogni aspetto”.

Il simulatore che ruolo ha nella preparazione al weekend di gara?

“È un altro aspetto ormai diventato fondamentale per fare la differenza. Prima di ogni gara metto in programma uno o due giorni di simulatore da Avehil, a Monza. La prossima corsa, che sarà a Jeddah, sarà su un circuito nuovo per quasi tutti i piloti, quindi il lavoro fatto a casa per conoscere la pista farà ancor di più la differenza”.

La partnership con Imperiale è proseguita anche nel 2022.

“Questa volta nel campionato Endurance, dove ho diviso l’abitacolo con Raul Guzman e Dan Arrow. Su quattro gare abbiamo ottenuto tre podi e questo mi è valso la selezione per lo shootout di fine anno di Lamborghini, che si è tenuto a Portimão. Nonostante la pista fosse nuova per me è andato bene. A vincere è stato Leonardo Pulcini, ma l’esperienza di poter lavorare a stretto contatto con una casa ufficiale è stata stupenda. Includendo anche una bella 24 ore di Daytona, chiusa al settimo posto, questa stagione è stata molto positiva”.



Questo buon momento è valso anche l’approdo nel team di Vincenzo Sospiri.

“Credo che il suo team sia il punto di riferimento di Lamborghini nel GT Italiano, quindi per me è stato un onore essere scelto per correre nella stagione 2023 in classe Pro con Baptiste Moulin (nella foto sopra). È stato un anno bellissimo, in un contesto altamente competitivo, correndo per la vittoria assoluta contro squadre di altissimo livello come AF Corse, Audi Sport Italia, BMW Team Italia, Antonelli. Abbiamo ottenuto un podio e una vittoria, la mia prima vittoria assoluta in Europa”.

Il GT Italiano è quindi stato una rampa di lancio in vista dell'approdo nel GT World Challenge.

“È stato sicuramente un ottimo campionato per iniziare e mi ha dato una base molto buona. Ma con il mio manager Facu Regalia abbiamo deciso che fosse il momento di fare lo step successivo, approdando in una serie di livello europeo. Purtroppo abbiamo avuto un po’ di sfortuna al Paul Ricard e alla 24 ore di Spa-Francorchamps e senza alcuni problemi tecnici la nostra stagione avrebbe preso una piega diversa. Al Nurburgring finalmente abbiamo disputato una buona qualifica e ho mantenuto la seconda posizione di classe Silver per tutta la durata del mio stint. I miei compagni di squadra hanno poi portato la macchina al traguardo al quarto posto. A Monza ci siamo presentati con una nuova line-up e fin dall’inizio tutto ha funzionato molto meglio. Nelle prove libere 1 ho fatto segnare il terzo miglior tempo assoluto, una bellissima soddisfazione. Anche in qualifica siamo stati molto competitivi, firmando la pole position di classe Silver e un ottimo 15esimo posto assoluto”.

Insomma, c’erano tutte le premesse per una gara da protagonisti.

“Moulin ha gestito molto bene la partenza, cedendomi il volante in 12esima piazza assoluta. Sono riuscito a recuperare due posizioni, navigando nella top-10, ma verso la fine del mio stint purtroppo una Ferrari ha mancato il punto di frenata in curva 1 e mi ha colpito forte nel posteriore. Siamo stati costretti al ritiro, lasciando una vittoria di classe che ormai era a portata. Un grande peccato”.

Parlando di futuro, qual è il tuo obiettivo nel motosport?

“A breve termine è di ripetere il GT World Challenge con il team Grasser, questa volta con una line-up di alto livello con l'obiettivo di vincere il campionato Silver. Parlando invece in generale, lo scopo è di continuare con Lamborghini per puntare a diventare nel futuro un pilota ufficiale. È dal 2021 che corro con Lamborghini, per me è una famiglia, mi hanno aiutato e ogni anno il rapporto con loro è migliore”.

13 Ott [16:00]

Sprint a Montmelò - Gara 2
Auer-Engel campioni, Porsche vince

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Speedy

Germania sugli scudi nel Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup. Sul circuito di Montmelò, a dominare la seconda gara del fine settimana è stata la Porsche del Rutronik Racing con Patric Niederhauser e Sven Müller. Ma a conquistare lo scettro dei vincitori del campionato, sono stati Maro Engel e Lucas Auer, bravi e determinati a portare al successo la Mercedes AMG del Winward Racing Team.

Non c’è stata storia, la Porsche del Rutronik è parsa letteralmente una vettura di un’altra categoria. Imbattibile sul giro veloce, la 911 GT3 R si è dimostrata ugualmente competitiva sul passo gara. Scattato dalla pole, Niederhauser ha preso immediatamente il largo. Nelle prime fasi Tom Gamble, al volante della McLaren 720S, ha provato a tenere il passo del battistrada ma, nel corso dei giri, ha perso inesorabilmente il contatto. Non solo, Gamble ha poi dovuto prestare attenzione anche a un feroce Mattia Drudi, protagonista di uno stint perfetto al volante della sua Aston Martin Vantage.



Autore di un’ottimo spunto, nell’arco di poche tornate, Giacomo Altoè si è portato dalla tredicesima piazzola al nono posto alle spalle di Joules Gounon, dando vita a un’intesa battaglia fino all’apertura della finestra per il cambio pilota. Anche in questa occasione, il team Rutronik è risultato impeccabile rispedendo in pista Müller con un ampio margine da amministrare. Il tedesco ha quindi tagliato il traguardo con un vantaggio di oltre nove secondi sugli inseguitori capitanati da Nicolas Baert. Il belga, subentrato a Drudi, ha approfittato di una sosta lenta da parte dei meccanici del Garage 59 per sopravanzare la McLaren di Benjamin Goethe.

È stato sufficiente il quarto posto ad Auer per laurearsi matematicamente campione del GT World Challenge Europe Sprint Cup. Il tedesco nel suo sint non ha corso rischi portando tranquillamente al traguardo la Mercedes del Winward. Anche perché i diretti contendenti al titolo, Charles Weerts e Dries Vanthoor, nonostante un’intensa rimonta non sono andati oltre il settimo posto. Vincitori della gara di ieri, Maximilian Götz e Gounon hanno chiuso quinti precedendo la Ferrari 296 GT3 di Altoè e Thierry Vermeulen.



Prestazione da incorniciare per Lorenzo Patrese e Lorenzo Ferrari. Noni assoluti, i due italiani del Tresor Attempto Racing hanno conquistato la vittoria in Gold Cup. Protagonista di un ottimo avvio, il figlio d’arte è riuscito a portarsi al comando di classe. È quindi toccato a Ferrari resistere al feroce pressing messo in atto da Max Hofer che, in coppia con Luca Engstler, ha conquistato il titolo in Gold Cup. A completare il podio di classe, tutto marchiato Audi, sono stati Gilles Magnus e Paul Evrad, tredicesimi assoluti con la R8 LMS GT3 del Sainteloc Racing.

Aurelien Panis e Cesar Gazeau hanno concesso il bis conquistando, anche quest’oggi, il successo in Silver Cup. Tuttavia la vittoria non è stata sufficiente alla conquista del titolo che è andato al portacolori del team WRT Calan Williams, per l’occasione affiancato da Sean Gelael, secondo al traguardo. Quindicesimi assoluti, Karol Basz e Simon Reicher si sono assicurati il gradino più basso del podio di classe.

Il Rutronik Racing ha trionfato anche in Bronze Cup con Dennis Marzchall e Dustin Blattner. Secondo gradino del podio per la Lamborghini Huracán GT3 del Barwell Motorsport portata in pista da Sandy Mitchell e Rob Collard. A Darren Leungh, supportato al volante della BMW M4 GT3 da Daniel Harper, è stato sufficiente il terzo posto per laurearsi campione di classe Bronze.

Domenica 13 ottobre 2024, gara 2

1 - Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 35 giri
2 - Drudi-Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 9"265
3 - Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 9"620
4 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 10"086
5 - Gounon-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 12"139
6 - Vermeulen-Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 12"658
7 - Vanthoor-Weerts (BMW M4) - WRT - 15"584
8 - Feller-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 22"556
9 - Patrese-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 28"776
10 - Engstler-Hofer (Audi R8) - Engstler - 29"433
11 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 29"881
12 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 30"384
13 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 41"628
14 - Gelael-Williams (BMW M4) - WRT - 50"987
15 - Basz-Reicher (Audi R8) - Eastalent - 54"088
16 - Marschall-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 54"434
17 - Klymenko-Perez Companc (Audi R8) - Sainteloc - 55"095
18 - Rappange-Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 59"767
19 - Donno-Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 59"790
20 - Machiels-Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 1'00"116
21 - Lismont-Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'01"177
22 - Mitchell-Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'01"584
23 - Harper-Leung (BMW M4) - Century - 1'01"861
24 - Cheever-Hui (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'06"164
25 - Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'17"375
26 - Palette-Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 1'18"443
27 - De Wilde-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'26"176
28 - Gachet-Legeret (Audi R8) - CSA - 1'32"349

Giro più veloce: Jef Machiels 1'43"202

Ritirati
Kujala-Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell
Jakes-Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou
Prette-Ramos (McLaren 720S) - Garage 59

Il campionato
1.Auer-Engel 116,5 punti; 2.Vanthoor-Weerts 105,5; 3.Lappalainen-Green 70; 4.Niederhauser-Müller 53; 5.Gounon-Götz 52; 6.Vermeulen-Altoè 44; 7.Goethe-Gamble 38,5; 8.Rossi-Martin 27; 9.Aka-Feller 21,5; 10.De Haan-Williams 19.

13 Ott [10:53]

Sprint a Montmelò – Qualifica 2
Niederhauser regala la pole a Porsche

Da Montmelò - Michele Montesano

Porta la firma di Patric Niederhauser l’ultima pole della stagione 2024 del Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup. Sul tracciato di Montmelò l’alfiere del Rutronik Racing ha issato la Porsche 911 GT3 R in cima alla lista dei tempi battendo d’un soffio il vincitore della tribolata gara di ieri Jules Gounon. Pur non brillando in nessun settore, Niederhauser è stato il pilota che ha commesso meno sbavature nell’arco del giro veloce stampando, così, un crono di 1’39”681.

Ritardata di oltre un’ora, per via della nebbia che ha coperto l’intero circuito alle porte di Barcellona, l’ultima qualifica della stagione ha visto i protagonisti chiamati a districarsi su un asfalto più scivoloso, per via dell’umidità, e freddo. I tempi, come prevedibile, sono scesi drasticamente solamente negli ultimi minuti dei dieci previsti della sessione. Niederhauser è riuscito a sfruttare l’ottimo bilanciamento della sua Porsche staccando il riferimento assoluto. Nonostante il miglior intertempo nel secondo settore, Gounon si è fermato a soli trentanove millesimi dal battistrada.

A scattare dalla seconda fila saranno Tom Gamble, al volante della McLaren 720S del Garage 59, che ha battuto per appena quattro millesimi un consistente Mattia Drudi, ancora una volta bravo a tirare il massimo dall’Aston Martin Vantage. Quinto assoluto, con un crono di 1’40”101, Simon Gachet ha siglato il riferimento in Gold Cup. Rallentato dal traffico nel suo ultimo tentativo, il leader di campionato Maro Engel prenderà il via dalla sesta piazzola. È andata decisamente peggio al diretto contendente al titolo Charles Weerts che ha siglato solamente il quindicesimo tempo.

Firmando il settimo crono in 1’40”159, Karol Basz è stato il più veloce di classe Silver. Il polacco del team Eastalent Racing ha preceduto il diretto rivale Cesar Gazeau. A completare la top 10 sono stati Luca Engstler, sull’Audi R8 del Team Engstler, e l’alfiere della FerrarI AF Corse Thomas Fleming. Appena più staccato Lorenzo Patrese. Undicesimo, il figlio d’arte è sceso in pista solamente negli ultimi minuti della qualifica, scelta adottata anche dal compagno di squadra Alex Aka autore del sedicesimo tempo. Oltre al riferimento assoluto, il team Rutronik Racing ha bissato il risultato anche in Gold Cup grazie alla pole di Dustin Blatner.

Domenica 13 ottobre 2024, qualifica 2

1 - Patric Niederhauser (Porsche 911) - Rutronik - 1'39"681
2 - Jules Gounon (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'39"720
3 - Tom Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'39"976
4 - Mattia Drudi (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'39"980
5 - Simon Gachet (Audi R8) - CSA - 1'40"101
6 - Maro Engel (Mercedes AMG) - Winward - 1'40"110
7 - Karol Basz (Audi R8) - Eastalent - 1'40"159
8 - Cesar Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'40"213
9 - Luca Engstler (Audi R8) - Engstler - 1'40"276
10 - Thomas Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 1'40"339
11 - Lorenzo Patrese (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'40"350
12 - Matisse Lismont (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'40"414
13 - Giacomo Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'40"490
14 - Konsta Lappalainen (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'40"602
15 - Charles Weerts (BMW M4) - WRT - 1'40"778
16 - Alex Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'40"819
17 - Ivan Klymenko (Audi R8) - Sainteloc - 1'41"036
18 - Calan Williams (BMW M4) - WRT - 1'41"241
19 - Sean Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 1'41"347
20 - Lorens Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'41"371
21 - Dustin Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 1'41"427
22 - Rob Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'41"647
23 - Paul Evrard (Audi R8) - Sainteloc - 1'41"781
24 - Miguel Ramos (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'41"864
25 - Darren Leung (BMW M4) - Century - 1'42"094
26 - Jonathan Hui (Ferrari 296) - Tempesta - 1'42"160
27 - Gabriel Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'42"587
28 - Dmitry Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'42"665
29 - Stephane Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 1'42"774
30 - James Jakes (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'43"226
31 - Andrey Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'45"869


12 Ott [15:36]

Sprint a Montmelò – Gara 1
Götz-Gounon tra pioggia,
fiamme e una lunga safety car

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Speedy

Solamente cinque minuti, questa è stata la durata effettiva della prima gara del Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup andata in scena sul circuito di Montmelò. Dapprima un incidente, poi la pioggia battente e, infine, un lunghissimo e interminabile periodo di safety car hanno consentito solamente tre giri di corsa vera. Ad avere la meglio è stata la coppia Maximilian Götz e Jules Gounon che ha regalato il primo successo assoluto al team Boutsen VDS.

Vista la pioggia caduta in precedenza, la gara è stata dichiarata bagnata con le vetture che hanno effettuato due giri di ricognizione prima del via. Allo spegnimento dei semafori il poleman Patrick Kujala, partito con le gomme slick, è arrivato cauto alla prima curva scivolando in sesta posizione. Ad approfittarne è stato Aurelien Panis che, scattato quarto, è salito al comando della gara.

Nelle retrovie si è assistito al contatto tra la Mercedes di Reece Bar e l’Audi di Dylan Pereira. Il pilota del team Winward ha schiacciato contro le barriere la R8 LMS GT3 del Tresor Attempto Racing che ha pericolosamente preso fuoco scivolando nella via di fuga della curva Elf. Immediato l’ingresso della safety car per permettere l’intervento dei mezzi dei vigili del fuoco che hanno prontamente spento l’incendio.



Diversi piloti, partiti con le gomme da asciutto, hanno approfittato della neutralizzazione per passare alle rain, tra questi i diretti contendenti al titolo Dries Vanthoor e Lucas Auer. In particolare, il pilota BMW, scattato diciottesimo, è riuscito a scalare la classifica recuperando dieci posizioni. Prevista per il nono giro, la ripartenza è stata rimandata a causa dell’insabbiamento dell’Aston Martin di Dante Rappange.

Periodo di neutralizzazione che è ulteriormente proseguito per via della pioggia che è iniziata a cadere incessantemente sul circuito. Stoicamente in pista con le gomme da asciutto, Götz tradito dall’aquaplaning ha commesso un errore alla Caixa rischiando di terminare anzitempo la gara. Con grande maestria, il tedesco è però riuscito a proseguire portando la Mercedes AMG ai box esattamente all’apertura della finestra per il cambio pilota. A salire in vettura è stato Gounon che, dopo il valzer delle soste, si è ritrovato al comando della gara.



La pioggia ha finalmente dato una tregua consentendo di poter osservare un po’ di azione in pista. Con poco più di cinque minuti alla bandiera a scacchi, è arrivato il semaforo verde. Gounon, non solo ha mantenuto il primato, ma ha addirittura preso il largo andando a conquistare un meritato successo nonostante delle noie al motore registrate sulla sua Mercedes. Alle spalle uno scatenato Patric Niederhauser, in coppia con Sven Müller, ha sopravanzato Cesar Gazeau, subentrato a Panis, prendendo il secondo posto.

Rilevato il volante della Mercedes da Auer, Maro Engel ha provato una disperata rimonta. Nella foga il tedesco ha, però, commesso un’errore alla Caixa scivolando al sesto posto. Rimessosi in carreggiata, Engel è tornado a spingere scalando nuovamente la classifica fino a conquistare un importante terzo posto. Tale risultato, complice il nono posto di Charles Weerts e Vanthoor, ha permesso alla coppia del Winward di balzare al comando della classifica del campionato quando manca solamente la gara di domani.

Quarto posto per l’equipaggio dell’Emil Frey Racing Ben Green e Konsta Lappalainen. A lungo in testa, Panis ha poi ceduto il volante della Mercedes a Gazeau che ha ottenuto il quinto posto assoluto, nonché la vittoria in Silver Cup. A seguire Simon Gachet e Lucas Legeret, vincitori della classe Gold con l’Audi del CSA Racing davanti a Luca Engstler e Max Höfer. In Bronze il successo è andato alla McLaren del Garage59 di Miguel Ramos e Luis Prette, diciottesimi assoluti. Da segnalare la speronata, negli ultimi metri, di Dustin Blattner nei confronti della Ferrari dell’incolpevole Jonathan Hui.

Sabato 12 ottobre 2024, gara 1

1 - Gounon-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 21 giri
2 - Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 2"363
3 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 6"939
4 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 9"305
5 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 9"716
6 - Jakes-Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 11"359
7 - Engstler-Hofer (Audi R8) - Engstler - 14"575
8 - Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 16"986
9 - Vanthoor-Weerts (BMW M4) - WRT - 19"628
10 - Vermeulen-Altoè (Ferrari 296) - Emil Frey - 19"893
11 - Lismont-Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 21"252
12 - Klymenko-Perez Companc (Audi R8) - Sainteloc - 21"848
13 - Basz-Reicher (Audi R8) - Eastalent - 22"029
14 - Donno-Fleming (Ferrari 296) - AF Corse - 22"977
15 - Gelael-Williams (BMW M4) - WRT - 23"183
16 - Feller-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 24"088
17 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 24"818
18 - Prette-Ramos (McLaren 720S) - Garage 59 - 26"872
19 - Marschall-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 32"231
20 - Patrese-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 32"864
21 - Machiels-Hudspeth (Ferrari 296) - AF Corse - 33"683
22 - Harper-Leung (BMW M4) - Century - 34"406
23 - Mitchell-Collard (Lamborghini Huracan) - Barwell - 34"563
24 - Kujala-Rindone (Lamborghini Huracan) - Barwell - 42"231
25 - Palette-Denoual (Porsche 911) - Schumacher - 43"247
26 - Cheever-Hui (Ferrari 296) - Tempesta - 44"333

Giro più veloce: Maro Engel 1'56"946

Ritirati
Drudi-Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou
De Wilde-Gvazava (Lamborghini Huracan) - Imperiale
Rappange-Lecertua (Aston Martin Vantage) - ComToYou
Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto
Pereira-Mukovoz (Audi R8) - Tresor Attempto
Jakes-Umbrarescu (Aston Martin Vantage) - ComToYou

Il campionato
1.Auer-Engel 109 punti; 2.Vanthoor-Weerts 102,5; 3.Lappalainen-Green 70; 4.Gounon-Götz 46; 5.Vermeulen-Altoè 39,5; 6.Niederhauser-Müller 35,5; 7.Goethe-Gamble 29; 8.Rossi-Martin 27; 9.Aka-Feller 19,5; 10.De Haan-Williams 19.

12 Ott [10:28]

Sprint a Montmelò – Qualifica 1
Kujala piazza la Lamborghini in pole

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Maggi

Lamborghini ha ufficialmente aperto l’ultimo atto stagionale del Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup sbaragliando la concorrenza sul circuito di Montmelò. Autore di un giro perfetto, Patrick Kujala ha portato la Huracán GT3 Evo2 in prima fila assoluta. Non solo, l’alfiere del Barwell Motorsport si è assicurato anche la pole in Bronze Cup. Con le temperature ancora basse, per via di un cielo coperto, i piloti hanno trovato non poche difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici. Nonostante ciò, la qualifica è risultata combattuta con sedici vetture racchiuse in appena un secondo.

Kujala è riuscito a interpretare al meglio il circuito spagnolo istallandosi già nelle prime battute in top 5. Il finlandese si è poi migliorato proprio nel suo ultimo tentativo fermando il cronometro in 1’39”091. Kujala ha quindi issato la Lamborghini ai vertici della classifica scalzando uno stuolo di Mercedes AMG GT3 capitanate dall’alfiere del Boutsen VDS Maximilian Götz. A lungo in testa, il tedesco si è visto soffiare la pole nell’ultimo istante pagando un distacco di quasi tre decimi dalla Huracán.

Seconda fila tutta griffata Mercedes con Lucas Auer, al volante della AMG del Winward, che ha avuto la meglio su Aurelien Panis autore della pole di classe Silver. Buon quinto tempo per Sven Müller, bravo a trovare il giusto ritmo al volante della sua Porsche del Rutronik Racing. A seguire il campione in carica Ricardo Feller. Autore di una delle sue migliori qualifiche in campionato, lo svizzero dell’Audi prenderà il via davanti le Ferrari 296 GT3 di Ben Green e di Eddie Cheever, quest’ultimo autore del secondo crono in Bronze Cup.

A completare la top 10 sono stati Louis Prette, al volante della McLaren del Garage 59, e il portacolori della Lamborghini Sandy Mitchell. Appena dietro troviamo l’alfiere del team AF Corse Eliseo Donno e la Ferrari di Thierry Vermeulen. Tredicesimo assoluto, David Pittard si assicurato la pole di classe Gold con l’Aston Martin Vantage del Comtoyou Racing. Restando nel box belga Nicolas Baert, che divide la Vantage con Mattia Drudi, non si è rivelato ugualmente efficace chiudendo sedicesimo assoluto.

Solamente diciottesimo il leader di campionato Dries Vanthoor. Resta da capire se il belga ha avuto reali difficoltà in qualifica o se il team WRT ha preferito nascondere le proprie carte per ottenere un BoP (Balance of Performance) più favorevole in gara. Peccato per Lorenzo Ferrari che non è andato oltre la ventiduesima piazza. Chiamato a sostituire l’indisposto Sam De Haan, Sean Gelael ha chiuso la qualifica in ultima fila.

Sabato 12 ottobre 2024, qualifica 1

1 - Patrick Kujala (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'39"091
2 - Maximilian Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'39"385
3 - Lucas Auer (Mercedes AMG) - Winward - 1'39"479
4 - Aurelien Panis (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 1'39"558
5 - Sven Müller (Porsche 911) - Rutronik - 1'39"651
6 - Ricardo Feller (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'39"681
7 - Ben Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'39"709
8 - Eddie Cheever (Ferrari 296) - SKY Tempesta - 1'39"818
9 - Louis Prette (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'39"829
10 - Sandy Mitchell (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'39"852
11 - Eliseo Donno (Ferrari 296) - AF Corse - 1'40"004
12 - Thierry Vermeulen (Ferrari 296) - Emil Frey - 1'40"024
13 - David Pittard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'40"025
14 - Dante Rappange (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'40"055
15 - Lucas Legeret (Audi R8) - CSA - 1'40"066
16 - Nicolas Baert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1'40"092
17 - Ezequiel Perez Companc (Audi R8) - Sainteloc - 1'40"128
18 - Dries Vanthoor (BMW M4) - WRT - 1'40"179
19 - Ugo De Wilde (Lamborghini Huracan) - Imperiale - 1'40"299
20 - Dennis Marschall (Porsche 911) - Rutronik - 1'40"363
21 - Benjamin Goethe (McLaren 720S) - Garage 59 - 1'40"367
22 - Lorenzo Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'40"541
23 - Dylan Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto - 1'40"555
24 - Steven Palette (Porsche 911) - Schumacher - 1'40"605
25 - Reece Barr (Mercedes AMG) - Winward - 1'40"659
26 - Daniel Harper (BMW M4) - Century - 1'40"724
27 - Gilles Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 1'40"836
28 - Simon Reicher (Audi R8) - Eastalent - 1'40"861
29 - Max Hofer (Audi R8) - Engstler - 1'40"875
30 - Jef Machiels (Ferrari 296) - AF Corse - 1'41"296
31 - Sean Gelael (BMW M4) - WRT - 1'42"155
32 - James Jakes (Aston Martin Vantage) - ComToYou - Senza tempo

22 Set [20:08]

Endurance a Monza – Gara
Blitz di Klingmann-Al Harthy- De Haan

Da Monza - Michele Montesano - Foto Speedy

Gara pazza a Monza. Il Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup ha offerto una corsa ricca di colpi di scena, neutralizzazioni e un finale incerto fino all’ultima curva. A sorpresa a tagliare il traguardo per primi sono stati Jens Klingmann, Ahmad Al Harthy e Sam de Hann. Il terzetto della BMW gestita dal team OQ by Oman Racing (leggasi team WRT)  ha trionfato grazie a un ottimo lavoro di strategia. Nulla da fare per la Ferrari AF Corse di Alessio Rovera, Vincent Abril e Alessandro Pier Guidi, con quest’ultimo autore di una rimonta furiosa culminata con il terzo posto alle spalle della BMW WRT di Dries Vanthoor, Sheldon van der Linde e Charles Weerts.

Se il poleman Rovera è uscito indenne dalla prima curva, non è andata bene a Mattia Drudi. Il pilota dell’Aston Martin, scattato dalla seconda posizione, si è trovato chiuso nella morsa tra la Mercedes di Lucas Auer e la BMW di van der Linde scivolando al nono posto. Il gruppo di mischia ha poi visto il contatto multiplo alla staccata della Roggia tra la Mercedes di Meyuhas Roee, la Porsche di Michael Verhagen e la Ferrari di Ashish Patel ferme in via di fuga. Immancabile l’ingresso della safety car per consentire la rimozione delle vetture.

La gara è finalmente ripresa al quinto giro con Rovera che ha immediatamente allungato sulla Porsche di Ayhancan Güven, il quale ha iniziato a sentire anche la pressione di Raffaele Marciello, bravo ad approfittare del caotico primo giro per salire in terza posizione. Il terzetto di testa è quindi arrivato alla prima sosta in contemporanea con Abril che, dopo aver rilevato il volante della Ferrari 296 GT3, è rientrato in prima posizione. I meccanici del WRT sono riusciti a rispedire Valentino Rossi secondo. Il ‘Dottore’ non è riuscito a resistere a un combattivo Kevin Estre. Salito al secondo posto, l’alfiere della Porsche ha poi perso il controllo della vettura finendo nella ghiaia della Ascari.

Non si è dovuto attendere molto per l’ennesimo colpo di scena. Rimasto fermo in pista, James Baldwin ha costretto a un lungo periodo di neutralizzazione dapprima con la Full Course Yellow e poi con la safety car permettendo ai team di effettuare la seconda sosta. Neppure il tempo di riprendere le ostilità che dapprima la Aston Martin di Matisse Lismont e poi la Lamborghini di Antoine Doquin hanno subito la foratura spargendo detriti in pista. Infine il contatto alla prima variante tra il portacolori Ferrari Jef Machiels e la Lamborghini di Mateo LLarena ha richiesto nuovamente l’intervento della FCY.



La girandole di soste, con annesse differenti strategie, ha visto numerosi cambi in classifica con Pier Guidi, subentrato ad Abril, che si è ritrovato a centro classifica. Costretto a una rimonta furiosa, l’alfiere della Ferrari non si è tirato indietro sorpassando, nell’arco di due giri, prima Maro Engel e poi Rossi, quest’ultimo tornato al volante per rispettare il tempo minimo di guida. Proprio la durata massima dello stint ha avuto un ruolo determinante per l’esito finale della gara. Infatti, da regolamento, ogni pilota avrebbe dovuto rispettare un tempo massimo di guida di 45 minuti ma, considerando i periodi di neutralizzazioni, tale finestra è stata dilatata a 55 minuti.

In ossequio a tale regola, dapprima Riccardo Feller e poi Vanthoor sono stati costretti a effettuare uno splash and go negli ultimi minuti. Se lo svizzero dell’Audi non è riuscito a fermare l’avanzata di un indemoniato Pier Guidi, Vanthoor si è rivelato davvero un osso duro. L’alfiere della BMW griffata WRT ha duellato strenuamente con il ferrarista arrivando anche al rude contatto all’inizio dell’ultimo giro. A malincuore Pier Guidi ha dovuto gettare la spugna accontentandosi del terzo gradino del podio. Ma a gioire è stato il terzetto Klingmann, Al Harthy e De Haan che, complice una strategia azzeccata, si è ritrovato in prima posizione proprio nel momento decisivo. Oltre al successo assoluto, l’equipaggio della BMW del OQ by Oman Racing ha vinto anche in Bronze Class.

Quarto posto per l’Audi del Tresor Attempto Racing, con Feller-Aka-Haase che hanno chiuso davanti la BMW M4 di Rossi-Marciello-Martin. Sesta la Mercedes di Sette Camara, Gotz e Gounon mentre il settimo posto assoluto è valso al terzetto BMW Century Dennis-Leung-Sowery il secondo posto di classe Bronze. Vittoria e titolo in Silver Cup per la Mercedes del Winward , con Ceresani-Arrow-Sathienthirakul ottimi noni davanti la Lamborghini dei vincitori del Nürburgring Pepper-Mapelli-Perera. Fuori dai giochi troppo presto l’Audi di Patrese-Ferrari-Moncini. I ragazzi del Tresor Attempto Racing sono stato costretti ad alzare bandiera bianca dopo la prima sosta per noie elettriche.

Diciottesima assoluta la Huracan del’Iron Lynx del terzetto Bortolotti-Pulcini-Mortara. Grazie al ventiduesimo posto la Mercedes dell’HRT, condotta in pista da Beretta-Howega-Maini, si è assicurata la vittoria in Gold Cup. Gara sfortunata per Drudi. Dopo essere stato coinvolto nell’incidente al via, il riminese è stato costretto a effettuare anche un reset della sua Aston Martin. In equipaggio con Marco Sørensen e Nicki Thiim, l’italiano ha chiuso ventiquattresimo conservando, per sole tre lunghezze, la leadership di campionato sulla Ferrari di Pier Guidi e Rovera. Tutto verrà deciso nell’atto finale di Jeddah in scena a fine novembre.

Domenica 22 settembre 2024, gara

1 - Klingmann-Al Harthy-de Haan (BMW M4) - OQ by Oman - 81 giri
2 - Vanthoor-S.van der Linde-Weerts (BMW M4) - WRT - 1"759
3 - Rovera-Abril-Pier Guidi (Ferrari 296) - AF Corse - 2"133
4 - Haase-Aka-Feller (Audi R8) - Tresor Attempto - 12"126
5 - Marciello-Rossi-Martin (BMW M4) - WRT - 16"084
6 - Sette Camara-Drouet-Götz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 16"860
7 - Leung-Sowery-Dennis (BMW M4) - Paradine - 18"194
8 - Bachler-Malykhin-Sturm (Porsche 911) - Pure - 24"897
9 - Sathienthirakul-Arrow-Caresani (Mercedes AMG) - Winward - 33"501
10 - Perera-Mapelli-Pepper (Lamborghini Huracan) - GRT - 34"165
11 - Mukovoz-Hofer-Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto - 39"328
12 - Cheever-Hui-Froggatt (Ferrari 296) - SKY-Tempesta - 39"873
13 - Andlauer-Niederhauser-Müller (Porsche 911) - Rutronik - 46"249
14 - Macdonald-Goethe-Gamble (McLaren 720S) - Garage 59 - 47"621
15 - Pawels-Baert-Øgaard (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 52"947
16 - Engel-Morad-Auer (Mercedes AMG) - Mann Filter - 56"290
17 - Marschall-Fach-Blattner (Porsche 911) - Rutronik - 57"553
18 - Bortolotti-Mortara-Pulcini (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 1'06"299
19 - Robin-Leroux-Hanafin (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 1'07"007
20 - Mies-Vervisch-Olsen (Ford Mustang) - Proton - 1'07"828
21 - Rosi-Schirò-Fumanelli (Ferrari 296) - Kessel - 1'08"993
22 - Beretta-Maini-Owega (Mercedes AMG) - Haupt - 1'13"738
23 - Pittard-Hasse-Clot-Chaves (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 1'17"554
24 - Drudi-Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1 giro
25 - Hook-Perel-Laser (Ferrari 296) - Rinaldi - 1 giro
26 - Magnus-Pla-Evrard (Audi R8) - Sainteloc - 1 giro
27 - Farfus-Harper-Hesse (BMW M4) - Rowe - 1 giro
28 - Rappange-De Oliveira-Nouet (Porsche 911) - Dinamic - 1 giro
29 - Varutti-Perez Companc-Klymenko (Audi R8) - Sainteloc - 1 giro
30 - Jakes-J.De Wilde-Koolen (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 1 giro
31 - Cassarà-Denes-Jelmini (BMW M4) - Ceccato - 1 giro
32 - Clark-Lismont-Van Uitert (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 2 giri
33 - Rougier-Carton-Cook (Audi R8) - CSA - 6 giri
34 - Ye-Vidales-Neubauer (Ferrari 296) - AF Corse - 9 giri

Giro più veloce: Alessandro Pier Guidi 1'44"593

Ritirati
Mettler-Kell-Bartone (Mercedes AMG) - GetSpeed
Rueda-Radcliffe-Bell (McLaren 720S) - Optimum
Stevenson-Rindone-Kujala (Lamborghini Huracan) - Barwell
LLarena-Moulin-Petrov (Lamborghini Huracan) - GRT
Güven-Estre-Boccolacci (Porsche 911) - Schumacher
Bertolini-L. Machiels-J. Machiels (Ferrari 296) - AF Corse
Doquin-Bechtolsheimer-Mitchell (Lamborghini Huracan) - Barwell
Baldwin-Sansom-Kjaergaard (McLaren 720S) - Garage 59
Smalley-Ramos-Prette (McLaren 720S) - Garage 59
Patrese-Moncini-Ferrari (Audi R8) - Tresor Attempto
Al Zubair-Baumann-Feeney (Mercedes AMG) - GetSpeed
Stolz-Schiller-Gounon (Mercedes AMG) - GetSpeed
Jansen-Creswick-Green (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst
Bohn-Schuring-Renauer (Porsche 911) - Herberth
Patel-Tuck-Fontana (Ferrari 296) - Kessel
Verhagen-Kolb-Buus (Porsche 911) - Lionspeed
Gazeau-Meyuhas-Panis (Mercedes AMG) - Boutsen VDS

Il campionato piloti
1.Drudi-Sorensen-Thiim 54 punti; 2.Pier Guidi-Rovera 51; 3.Haase-Feller-Aka 51; 4.Mapelli-Pepper-Perera 39; 5.Farfus-Harper-Hesse 36.

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