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22 Nov [19:50]

Intervista a Vincenzo Sospiri
“Nel 2024 saremo nel GT Italia
e correremo anche in Asia"

Luca Basso – Foto Speedy

Anche la stagione 2023 ha visto protagonista VSR nel Campionato Italiano Gran Turismo e nel Lamborghini Super Trofeo Europe. Nella serie tricolore, Mattia Michelotto ed Edoardo Liberati hanno concluso al secondo posto nella Sprint, a pari punti con i campioni Jens Klingmann e Bruno Spengler di BMW, così come nel monomarca continentale con il già citato Michelotto, questa volta in coppia con il debuttante Gilles Stadsbader. Da segnalare, inoltre, il titolo Pro-Am di Andrej Lewandowski, aiutato dal velocissimo Loris Spinelli, e una vittoria nella GT World Challenge Europe Sprint Cup con Marcus Påverud e Baptiste Moulin a Brands Hatch, nella categoria Silver Cup.

VSR, acronimo di Vincenzo Sospiri Racing, si è confermata come una delle più temibili in Italia e in Europa, anche con ragazzi promettenti e dalla poca esperienza al volante, ma velocissimi grazie agli insegnamenti della squadra in tutti gli appuntamenti. Vincenzo Sospiri crede fermamente sulla possibilità di formare e dare spazio ai talenti del domani, tema che abbiamo approfondito con il team manager forlivese nel corso della nostra chiacchierata alle Lamborghini World Finals di Vallelunga, dove abbiamo parlato anche degli impegni in programma per il 2024.

Partirei dal Campionato Italiano Gran Turismo, dove Michelotto e Liberati si sono laureati vicecampioni Sprint, tuttavia a pari punti con i vincitori. Ti brucia questo risultato?
“Mi da un po’ fastidio perché siamo stati veramente veloci per tutto l’anno. Ci sono state un po’ di cose strane a livello di gestione del Balance of Performance perché, se guardiamo tutte e otto le gare della Sprint e dell’Endurance, per Ferrari e BMW è rimasto sempre lo stesso. Invece, noi di Lamborghini abbiamo avuto un BoP poco favorevole nei primi due appuntamenti della Sprint – nonostante abbiamo vinto una gara per miracolo –, dopodiché ci hanno penalizzato ulteriormente con un restrittore più piccolo per Mugello e Imola. Questa scelta non l’abbiamo capita né noi né Lamborghini, speriamo che le cose vengano sistemate per il prossimo anno perché, altrimenti, non ha senso per noi correre in questo campionato. Noi comunque ci saremo, però abbiamo carta bianca da parte di Lamborghini: se le cose non vanno bene, noi possiamo andarcene quando vogliamo.”

Al di là di questo problema con il BoP, puoi comunque considerare questa stagione positiva?
“Più che positiva perché abbiamo tanti ragazzi giovani in squadra e non avevamo piloti ufficiali come BMW. Possiamo dire che i nostri ufficiali erano solo Liberati e Michelotto, mentre gli altri erano tutti forti, ma non con la stessa esperienza, specialmente con il nostro team. Sono molto contento per quello che hanno fatto, per il supporto di Lamborghini e per il lavoro dei ragazzi della mia squadra. Non ho nulla di cui lamentarmi, a prescindere dalla questione del BoP. Stiamo già pensando al prossimo anno, dove correremo il campionato italiano con due macchine sia nella Sprint sia nell’Endurance, più una terza auto solo per una delle due serie.”

Invece cosa ne pensi di Michelotto? In pochi anni è cresciuto davvero molto e ha ancora margine di crescita…
“Si può sempre migliorare, al momento è in forma strepitosa. Gli piace qualunque macchina, la porta sempre al 110% del suo potenziale e fornisce ottime indicazioni. È cresciuto tantissimo con noi, ha già firmato per il prossimo anno e abbiamo per lui due bei programmi. Penso che entro breve potrebbe diventare un pilota ufficiale da qualche parte perché è veramente e completo. Deve solamente migliorare il proprio inglese, ma per il resto le doti ci sono. È molto giovane e quindi gli diamo un altro anno per acquisire ulteriore know-how.”



E invece di Stadsbader, al suo primo anno in auto?
“Lui ha corso nel kart fino al 2021 e ha disputato la 25 Ore di Spa della Fun Cup lo scorso anno. Abbiamo fatto con lui una prova negli ultimi mesi del 2022, mi sembrava avesse del potenziale. Logicamente era senza esperienza e quindi è facile fare errori, ma abbiamo parlato con suo papà, gli abbiamo proposto di disputare un anno insieme e di vedere come sarebbe andato. Siamo partiti così, lui non conosceva diverse piste. Non avrà il ritmo di Michelotto o di tanti altri piloti più esperti, ma non è tanto lontano. Specialmente il passo di gara, sugli altri circuiti, sa gestirlo molto bene.”

Tralasciando il possibile risultato finale, com’è invece andato il vostro cammino nel Lamborghini Super Trofeo Europe?
“Esperienza positiva, abbiamo sempre avuto delle macchine molto veloci, i piloti si sono divertiti a guidarle e hanno imparato tanto. La Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 è una macchina spettacolare, siamo passati alle Hankook che, almeno inizialmente, erano difficili da capire, ma tutti hanno trovato più o meno la quadra. La macchina va molto forte, come sempre, e i piloti devono gestirla. È un’ottima scuola per loro per poi spostarsi in campionati GT3 più competitivi.”

Parlando del GT World Challenge Europe, quest’anno avete corso nella Sprint Cup. Avete ottenuto una vittoria e due podi in Silver Cup, ma c’è ancora qualcosa di migliorare?
“C’è un po’ di rammarico, speriamo di risolvere tutto per il prossimo anno. Secondo me abbiamo lavorato molto bene, anche con i piloti ci siamo trovati in sintonia. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, stiamo ancora cercando di inquadrare i motivi e come migliorarci. Già il 2024 sarà importante perché torneremo nel GT World Challenge Asia.”

Come vi state trovando, invece, con la Lamborghini Huracán GT3 EVO2?
“È una macchina più difficile della precedente, ma molto più bilanciata. Se riesci a trovare la quadra è molto più bella da guidare rispetto alla EVO. Alla fine ha solo un anno di vita, hanno già apportato delle modifiche, alcune che abbiamo già provato, per la prossima stagione.”

Come mai avete deciso di spostarvi dalla Endurance Cup?
“Lo scorso anno avevamo deciso di correre l’Endurance Cup per effettuare delle prove per le gare di durata. Abbiamo voluto provare tutte e due le situazioni per capire esattamente come la squadra deve reagire, come deve lavorare e come migliorarci. Stiamo imparando per il futuro, ci siamo trovati bene in ambedue i campionati e ci stiamo preparando molto bene per dei programmi impegnativi per il 2025. Il nostro 2024 sarà un anno di transizione.”

Per riassumere: il 2024 vi vedrà impegnati in Asia e in Italia, ma avrete anche delle vetture nella GT Cup del Campionato Italiano Gran Turismo?
“Sì, una o due macchine sempre per allenare i ragazzi giovani. Alcuni di loro correranno anche nel Super Trofeo per macinare più chilometri, sebbene in Italia ci siano le Pirelli e nel monomarca le Hankook. Alla fine, la macchina è sempre quella e funziona molto bene con entrambi gli pneumatici ed è eccezionale per imparare.”



Consideri quindi utile la Lamborghini Super Trofeo EVO2 per i ragazzi? Vediamo che sempre più giovani provenienti dal karting scelgono di correre con questa vettura…
“È la soluzione migliore. Questa è una macchine molto potente e veloce rispetto alle altre auto da monomarca, ti permette di spingere forte e di capire come guidare una GT3. Negli ultimi otto anni è sempre stata più competitiva e istruttiva rispetto alle altre.”

Avete in programma la 24 Ore di Spa?
“Abbiamo deciso di non andarci perché c’è una concomitanza con una gara in Asia. Preferiamo saltarla e concentrarci sul campionato asiatico, dove devi avere un pilota Am in equipaggio e questa è sempre un’incognita, e sull’italiano.”

16 Ott [15:14]

A Zandvoort, Patrese nella bufera
Le belle parole di Marciello

Massimo Costa

Ha fatto molto discutere nel paddock del GT World Challenge Sprint, e non solo lì, la manovra piuttosto assurda di Lorenzo Patrese con l'Audi del team Tresor nel corso del primo giro della gara 2, nei confronti della Mercedes di Boguslavskiy, in coppia con Raffaele Marciello, e in piena corsa per il titolo Sprint. Una manovra che di fatto ha eliminato i contendenti alla vittoria finale di quelli che sono i compagni di squadra del pilota veneto, Drudi-Feller, che hanno così vinto il campionato. Al termine di gara 1, l'equipaggio Audi aveva 93,5 punti, Marciello-Boguslavskiy 90.

La cosa ha generato grandi polemiche sui social e con notevole correttezza e intelligenza, è intervenuto lo stesso Marciello che ha scritto: "Di sicuro Patrese ha fatto un grosso errore, di proposito o no non sono io a giudicarlo e a questo punto non mi interessa più, Chiedo solo a tutti di non essere troppo aggressivi o cattivi nei suoi confronti. è un essere umano e ha dei sentimenti, quindi pensateci due volte prima di dire qualcosa sui social media. #NoHate".

Le immagini sono eloquenti. Boguslavskiy procede in nona posizoine con a fianco proprio l'Audi di Luca Drudi e dietro c'è Patrese. Giunti alla curva 2-3, Drudil lascia scorrere il pilota Mercedes, ma il veneto tenta una manovra impossibile buttandosi all'interno dello stesso Drudi e poi, tutto sul cordolo, prova a infillare Boguslavskiy. E' in netto ritardo, non si capisce cosa volesse fare, e come risultato finale va a centrare la fiancata della vettura del team ASP che finisce in testacoda e viene colpita da altri piloti. In tutto ciò, ha rischiato grosso anche Drudi che ha evitato Boguslavskiy per pochi centimetri.



Patrese è al secondo anno nel GT World, capita che ancora commetta errori banali, ma questa volta ha finito per coinvolgere un equipaggio che si stava giocando il campionato e a trarne vantaggio sono stati i suoi compagni. Patrese ha agito di impulso vedendo un varco oggettivamente impossibile da colmare e con quella azione ha perso a sua volta la possibilità di aggiudicarsi il titolo Silver Cup. La direzione gara gli ha comminato 15" di penalità e tra l'altro, dopo l'incidente provocato, si è girato a sua volta. A fine corsa, Lorenzo è andato a scusarsi con Marciello e Boguslavskiy.

Come ha sottolineato Marciello, il veneto ha commesso un grosso errore, di proposito o no non lo sapremo mai. Rimane il fatto che grazie a quel contatto, per Drudi-Feller il cammino verso la bandiera a scacchi e la vittoria del campionato Sprint, assolutamente meritata, è stato decisamente più semplice togliendo il "pathos" per il duello tra i due equipaggi contendenti. Peccato.

15 Ott [16:10]

Sprint a Zandvoort – Gara 2
Drudi-Feller trionfo da campioni

Michele Montesano

Firmando il secondo centro a Zandvoort, Mattia Drudi e Ricardo Feller hanno conquistato il loro primo titolo nel GT World Challenge Europe Sprint Cup. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche, l’equipaggio dell’Audi R8 griffata Tresor Orange 1 si è rivelato imbattibile sulle dune olandesi. Tutt’altra storia per la coppia Mercedes composta da Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy costretti alla resa già nel corso del primo giro.

L’esito del campionato si è infatti deciso dopo pochi metri dallo spegnimento dei semafori. Boguslavskiy, in lotta con Drudi, è stato tamponato da Lorenzo Patrese (poi sanzionato di quindici secondi per la manovra). Andata in testacoda, la Mercedes AMG è poi stata centrata da Nicolas Baert, a sua volta spinto dalla Honda di Alex Frassineti, riportando ingenti danni. Boguslavskiy non ha potuto far altro che rientrare mestamente ai box decretando il suo ritiro.

I numerosi detriti, disseminati lungo il tracciato, hanno costretto la direzione gara a far entrare la safety car in pista. Scattato dalla pole, Martin ha mantenuto il comando anche dopo la ripartenza cercando di allungare sui rivali. Nonostante il titolo già in tasca, Drudi si è reso protagonista di una gara grintosa provando a rimontare dal nono posto. A scompaginare nuovamente le carte ci ha pensato la pioggia che, nel giro di pochi minuti, ha inondato il circuito.

Nonostante la difficoltà nel guidare le vetture sul bagnato con le slick, tutti hanno cercato di resistere per arrivare indenni alla finestra del cambio pilota. Ma il primo a commettere un errore è stato proprio il leader Martin. Andato lungo nella prima staccata, il belga è stato costretto a cedere il comando a Frank Bird. Neppure il tempo di assaporare la prima posizione, che anche il pilota Mercedes si è reso protagonista di un dritto lasciando via libera a Calan Williams appena prima dell’introduzione della Full Course Yellow, innescata dal testacoda di Erwan Bastard.



Complice la pioggia, la neutralizzazione ha accompagnato l’intera finestra di soste ai box. Ad approfittarne è stato il muretto del Tresor Orange 1 che ha rispedito in pista Feller, subentrato a Drudi, al terzo posto. Al restart, lo svizzero si è subito sbarazzato di Valentino Rossi per poi infilare Nicklas Krütten all’esterno della Kumhobocht e prendere il comando della gara. La coppia Drudi-Feller ha così suggellato il titolo conquistando il quarto successo stagionale nella Sprint Cup (nella foto sopra).



Il sole, rispuntato su Zandvoort, ha permesso a Dries Vanthoor e Charles Weerts di recuperare terreno chiudendo la gara al secondo posto davanti i compagni di squadra Williams e Krütten (nella foto sopra) laureatisi campioni della classe Gold Cup battendo Alberto di Folco e Aurélien Panis. Prestazione maiuscola da parte di Marco Mapelli e Andrea Caldarelli. Partita dalla sedicesima piazzola, la coppia del Vincenzo Sospiri Racing ha chiuso al quarto posto al termine di un intenso duello che ha visto Caldarelli avere la meglio su Konsta Lappalainen, in equipaggio con Giacomo Altoè.



Sesto posto assoluto e vittoria in Silver Cup per Bird e Jordan Love (nella foto sopra). L’australiano ha inoltre approfittato dell’errore commesso da Patrese per laurearsi campione di classe. Ereditato il volante della BMW M4 da Martin, Rossi inizialmente è riuscito a tenere il passo dei migliori. L’ex campione MotoGP ha poi commesso due sbavature che l’hanno fatto scivolare in settima posizione davanti la Ferrari di Albert Costa e Thierry Vermeulen. A completare la top 10 ci hanno pensato Nicolai Kjaergaard e Benjamin Goethe, sulla McLaren del Garage 59, seguiti dalla Porsche di Laurin Heinrich e Ayhancan Güven.

Domenica 15 ottobre 2023, gara 2

1 - Drudi-Feller (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 29 giri
2 - Weerts-Vanthoor (BMW M4 GT3) - WRT - 3.563
3 - Williams-Krütten (BMW M4 GT3) - WRT - 10.424
4 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 13.696
5 - Lappalainen-Altoè (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 16.693
6 - Love-Bird (Mercedes-AMG GT3) - Haupt - 17.897
7 - Rossi-Martin (BMW M4 GT3) - WRT - 18.236
8 - Costa-Vermeulen (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 20.611
9 - Goethe-Kjaergaard (McLaren 720S GT3) - Garage 59 - 24.242
10 - Heinrich-Güven (Porsche 911 GT3) - CLRT - 25.142
11 - Hutchison-Magnus (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 26.013
12 - Legeret-Haase (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 27.646
13 - Simmenauer-Neubauer (BMW M4 GT3) - WRT - 32.808
14 - Salmenautio-Perez Companc (Mercedes-AMG GT3) - Madpanda - 34.324
15 - Panis-di Folco (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 34.603
16 - Gachet-Evrard (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 35.116
17 - Engelhart-De Leener (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 37.141
18 - Klien-Macdonald (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 43.297
19 - Hudspeth-Marinangeli (Ferrari 488 GT3) - AF Corse - 43.688
20 - Paverud-Paul (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 43.851
21 - Siedler-Krupinski (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 46.021
22 - Demoustier-Mies (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 46.198
23 - Moncini-Guidetti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 46.671
24 - Meijer-Haughton (Lamborghini Huracan GT3) - GSM - 1:00.375
25 - Aka-Patrese (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1 giro
26 - Eteki-Gazeau (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 5 giri

Giro più veloce: Maxime Martin 1'34"630

Ritirati
Bastard-Niederhauser (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc
Marciello-Boguslavsky (Mercedes-AMG GT3) - ASP
Zanotti-Frassineti (Honda NSX GT3) - Nova Race
Vervisch-Baert (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou

Il campionato 
1.Feller-Drudi 109,5 punti; 2.Marciello-Boguslavskiy 90,5; 3.Vanthoor-Weerts 86,5; 4.Costa-Vermuelen 62,5; 5.Rossi-Martin 50; 6.Haase-Legeret 50; 7.Altoè-Lappalainen 41; 8.Vervisch-Baert 27,5; 9.Williams-Krütten 18,5; 10.Bastard-Niederhauser 13.

15 Ott [14:17]

Altoè e Goethe penalizzati
Rossi-Martin ereditano la pole

Michele Montesano

Dalla gioia della pole allo sconforto della penalizzazione. Giacomo Altoè si è visto togliere la prima fila per non aver alzato il piede dall’acceleratore, nel corso del suo ultimo tentativo, nonostante l’esposizone delle bandiere gialle nel primo settore. Il pilota dell’Emil Frey Racing è quindi stato retrocesso di tre posizioni e scatterà dalla quarta piazzola nell’ultima gara del GT World Challenge Europe Sprint Cup di Zandvoort.

Stessa sorte per Benjamin Goethe. L’alfiere McLaren del Garage 59 aveva ottenuto il secondo crono pagando un distacco di appena dodici millesimi nei confronti di Altoè. Al netto delle sanzioni, la prima fila dell’ultimo atto stagionale sarà griffata tutta BMW WRT con Maxime Martin, in coppia con Valentino Rossi, che scatterà dalla prima piazzola seguito da Calan Williams.

Domenica 15 ottobre 2023, qualifica 2

1 - Maxime Martin (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"704
2 - Calan Williams (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"746
3 - Frank Bird (Mercedes-AMG GT3) - Haupt - 1'37"799
4 - Giacomo Altoè (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'37"189 *
5 - Benjamin Goethe (McLaren 720S GT3) - Garage 59 - 1'37"201 *
6 - Charles Weerts (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"913
7 - Thierry Vermeulen (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'38"283
8 - Timur Boguslavsky (Mercedes-AMG GT3) - ASP - 1'38"283
9 - Mattia Drudi (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'39"047
10 - Lorenzo Patrese (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'39"194
11 - Adam Eteki (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'39"220
12 - Finlay Hutchison (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"224
13 - Christopher Mies (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'39"293
14 - Nicolas Baert (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"772
15 - Ayhancan Güven (Porsche 911 GT3) - CLRT - 1'39"803
16 - Marco Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'39"845
17 - Christopher Haase (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"999
18 - Ezequiel Perez Companc (Mercedes-AMG GT3) - Madpanda - 1'40"124
19 - Paul Evrard (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'40"154
20 - Maximilian Paul (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'40"204
21 - Jean Baptiste Simmenauer (BMW M4 GT3) - WRT - 1'40"747
22 - Sean Hudspeth (Ferrari 488 GT3) - AF Corse - 1'40"884
23 - Alberto di Folco (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'40"919
24 - Alex Frassineti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'41"108
25 - Leonardo Moncini (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'41"754
26 - Adrien De Leener (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 1'42"192
27 - Harley Haughton (Lamborghini Huracan GT3) - GSM - 1'42"473
28 - Erawan Bastard- (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'43"269
29 - Patryk Krupinski (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'44"590
30 - Dean Macdonald (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'44"643

* Retrocessi di tre posizioni per non aver rispettato l'esposizione delle bandiere gialle

15 Ott [10:32]

Sprint a Zandvoort – Qualifica 2
Altoè conquista la pole in extremis

Michele Montesano

È stato Giacomo Altoè a siglare l’ultima pole della stagione 2023 del GT World Challenge Europe Sprint Cup. Ancora una volta Zandvoort ha accolto i piloti con un manto stradale umido costringendo a effettuare i primi minuti della qualifica con le gomme da bagnato. Le condizioni sono man mano migliorate fino a convincere gli sfidanti a montare le slick. Come prevedibile, i tempi sul giro sono nettamente crollati con Altoè che è riuscito a stampare un crono di 1’37”189 proprio sotto la bandiera a scacchi.

Il pilota della Ferrari 296 GT3, gestita dall’Emil Frey Racing, ha strappato per soli dodici millesimi la pole a Benjamin Goethe. Seconda fila tutta marchiata BMW WRT: Maxime Martin, a lungo in cima alla lista dei tempi durante la sessione, ha preceduto Calan Williams che si è assicurato la pole in Gold Cup. Più veloce della classe Silver Cup, Frank Bird ha piazzato la Mercedes AMG in quinta posizione assoluta aiutando nella lotta al titolo il suo compagno di squadra Jordan Love.

Costretto ad abdicare lo scettro nella gara di ieri, Charles Weerts si è consolato con un buon sesto crono chiudendo davanti l’idolo di casa Thierry Vermeulen, velocissimo in condizioni di pista umida. Si preannuncia un finale infuocato quello che andrà in scena sul tracciato di Zandvoort. Dopo un avvio tutt’altro che positivo, Timur Boguslavskiy è riuscito a siglare l’ottavo crono proprio davanti al diretto rivale al titolo Mattia Drudi. In vetta alla classifica generale nel corso degli ultimi minuti, il romagnolo dell’Audi Tresor Orange 1 è stato però rallentato da Bird costringendo ad abortire il suo ultimo tentativo.

Decisamente competitivo sull’umido, grazie all’ottimo bilanciamento della Porsche 911, Ayhancan Güven non è riuscito ad essere altrettanto incisivo con le slick chiudendo in quindicesima piazzola davanti la Lamborghini Huracán di Marco Mapelli. Qualifica tutt’altro che facile quella di Alberto di Folco. Il leader di classe Gold Cup non è riuscito ad andare oltre il ventitreesimo crono assoluto.

Domenica 15 ottobre 2023, qualifica 2

1 - Giacomo Altoè (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'37"189
2 - Benjamin Goethe (McLaren 720S GT3) - Garage 59 - 1'37"201
3 - Maxime Martin (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"704
4 - Calan Williams (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"746
5 - Frank Bird (Mercedes-AMG GT3) - Haupt - 1'37"799
6 - Charles Weerts (BMW M4 GT3) - WRT - 1'37"913
7 - Thierry Vermeulen (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'38"283
8 - Timur Boguslavsky (Mercedes-AMG GT3) - ASP - 1'38"283
9 - Mattia Drudi (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'39"047
10 - Lorenzo Patrese (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'39"194
11 - Adam Eteki (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'39"220
12 - Finlay Hutchison (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"224
13 - Christopher Mies (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'39"293
14 - Nicolas Baert (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"772
15 - Ayhancan Güven (Porsche 911 GT3) - CLRT - 1'39"803
16 - Marco Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'39"845
17 - Christopher Haase (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'39"999
18 - Ezequiel Perez Companc (Mercedes-AMG GT3) - Madpanda - 1'40"124
19 - Paul Evrard (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'40"154
20 - Maximilian Paul (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'40"204
21 - Jean Baptiste Simmenauer (BMW M4 GT3) - WRT - 1'40"747
22 - Sean Hudspeth (Ferrari 488 GT3) - AF Corse - 1'40"884
23 - Alberto di Folco (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'40"919
24 - Alex Frassineti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'41"108
25 - Leonardo Moncini (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'41"754
26 - Adrien De Leener (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 1'42"192
27 - Harley Haughton (Lamborghini Huracan GT3) - GSM - 1'42"473
28 - Erawan Bastard- (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'43"269
29 - Patryk Krupinski (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'44"590
30 - Dean Macdonald (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'44"643

14 Ott [16:05]

Sprint a Zandvoort – Gara 1
Drudi-Feller vittoria e leadership

Michele Montesano

Tutto da scrivere il finale del GT World Challenge Europe Sprint Cup che si deciderà domani nell’ultimo appuntamento stagionale. A Zandvoort Mattia Drudi e Ricardo Feller hanno vinto gara 1 conquistando la testa della classifica generale. Tuttavia la coppia Audi Tresor Orange 1 ha un margine di soli due punti e mezzo nei confronti di Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy, quarti al traguardo. Prestazione da incorniciare per Valentino Rossi e Maxime Martin terzi al termine di una gara tutta in rimonta.

A rendere il finale ancora più incandescente ci ha pensato la pioggia, caduta poco prima della partenza. Nonostante l’asfalto ancora leggermente umido, tutti hanno optato per affrontare la gara con le gomme slick. Se il poleman Feller è riuscito a mantenere saldamente le redini della gara, alle sue spalle Albert Costa e Marciello hanno dato spettacolo. Il pilota della Mercedes ha però chiesto troppo finendo nella ghiaia nel settore centrale. È andata decisamente peggio a Gregoire Demoustier che ha concluso la sua gara anzitempo richiamando anche l’ingresso della safety car.



Feller ha poi saputo gestire al meglio la ripartenza rintuzzando gli attacchi di uno scatenato Costa. Nel mentre Marciello, scivolato in quindicesima posizione, si è reso protagonista di un recupero forsennato. In gran spolvero anche Rossi. Particolarmente a suo agio sulle dune olandesi, l’ex campione di MotoGP ha issato la sua BMW M4 ai margini della top 5. Aperta la finestra box nel corso del tredicesimo giro, Feller è stato il primo ad essere richiamato per effettuare il cambio pilota obbligatorio lasciando, così, il volante a Drudi. La sosta lenta ha però penalizzato l’Audi del Tresor Orange 1 che si è ritrovata alle spalle di Thierry Vermeulen, subentrato a Costa due tornare dopo.

Ultimo a effettuare la fermata ai box, Marciello ha inanellato una sequenza di giri veloci prima di cedere la Mercedes AMG a Boguslavskiy addirittura in quarta posizione alle spalle dell’Audi di Erwan Bastard, a sua volta subentrato all’ottimo Patric Niederhauser. La gara è poi stata nuovamente neutralizzata per via dell’uscita di pista di Patryk Krupinsky e del contemporaneo testacoda di Christian Engelhart, quest’ultimo tamponato da Alberto di Folco.



Riprese le ostilità, a undici minuti dalla bandiera a scacchi, Boguslavskiy è subito stato infilato da Ayhancan Güven e da un indemoniato Martin che ha poi sopravanzato Bastard salendo in zona podio. Il francese dell’Audi si è visto sotto attacco anche da Güven, i due hanno proseguito appaiati prima di arrivare al contatto finendo la corsa nelle vie di fuga. Ad approfittarne è stato Boguslavskiy (nella foto sopra) che ha così riconquistato un insperato quarto posto. Nel mentre si è riacceso il duello tra Drudi e Vermeulen. Dopo aver ricucito il distacco sulla Ferrari, a quattro minuti al termine, l’italiano ha sferrato l’attacco decisivo alla staccata di curva uno negando la vittoria a Vermeulen davanti al suo pubblico.



La coppia Audi del Comtoyou Racing composta da Frédéric Vervisch e Nicolas Baert ha chiuso in quinta posizione davanti la BMW di Dries Vanthoor e Charles Weerts che hanno così abdicato lo scettro. La settima piazza assoluta è valsa la vittoria in Silver Cup per Jordan Love e Frank Bird. Complice il secondo posto di classe, nonché tredicesimo assoluto, di Lorenzo Patrese e Alex Aka, Love è riuscito a mantenere il comando della graduatoria generale per soli due punti e mezzo. Vittoria in Gold Cup e allungo in classifica per di Folco e Aurelien Panis (nella foto sopra). Undicesimi sul traguardo, la coppia del Boutsen VDS ha approfittato di una penalità inflitta alla BMW di Calan Williams e Nicklas Krütten colpevoli di aver effettuato un sorpasso in regime di safety car.

Sabato 14 ottobre 2023, gara 1

1 - Drudi-Feller (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 32 giri
2 - Costa-Vermeulen (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1"020
3 - Rossi-Martin (BMW M4 GT3) - WRT - 2"451
4 - Marciello-Boguslavsky (Mercedes-AMG GT3) - ASP - 3"627
5 - Vervisch-Baert (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 9"920
6 - Weerts-Vanthoor (BMW M4 GT3) - WRT - 10"308
7 - Love-Bird (Mercedes-AMG GT3) - Haupt - 11"298
8 - Simmenauer-Neubauer (BMW M4 GT3) - WRT - 12"434
9 - Caldarelli-Mapelli (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 13"301
10 - Lappalainen-Altoe (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 14"942
11 - Panis-di Folco (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 17"697
12 - Eteki-Gazeau (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 18"209
13 - Aka-Patrese (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 18"304
14 - Williams-Krütten (BMW M4 GT3) - WRT - 18"954
15 - Hutchison-Magnus (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 20"809
16 - Salmenautio-Perez Companc (Mercedes-AMG GT3) - Madpanda - 22"450
17 - Heinrich-Güven (Porsche 911 GT3) - CLRT - 22"842
18 - Goethe-Kjaergaard (McLaren 720S GT3) - Garage 59 - 22"985
19 - Paverud-Paul (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 23"593
20 - Moncini-Guidetti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 24"946
21 - Hudspeth-Marinangeli (Ferrari 488 GT3) - AF Corse - 28"619
22 - Zanotti-Frassineti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 40"928
23 - Klien-Macdonald (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 53"677
24 - Gachet-Evrard (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1 giro
25 - Siedler-Krupinski (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1 giro
26 - Bastard-Niederhauser (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 3 giri
27 - Demoustier-Mies (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 8 giri
28 - Legeret-Haase (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 9 giri

Giro più veloce: Christopher Haase 1'34"331

Ritirati
Engelhart-De Leener (Porsche 911 GT3) - Dinamic
Meijer-Haughton (Lamborghini Huracan GT3) - GSM

Il campionato 
1.Feller-Drudi 93 punti; 2.Marciello-Boguslavskiy 90,5; 3.Vanthoor-Weerts 73; 4.Costa-Vermuelen 60,5; 5.Haase-Legeret 50; 6.Rossi-Martin 47; 7.Altoè-Lappalainen 34; 8.Vervisch-Baert 32,5; 9.Bastard-Niederhauser 13; 10.Simmenauer-Neubauer 11,5.

14 Ott [10:41]

Sprint a Zandvoort – Qualifica 1
Feller in pole prima della rossa

Michele Montesano

Con la pole position siglata da Ricardo Feller, nella qualifica 1 andata in scena sul tracciato di Zandvoort, è ufficialmente iniziato l’ultimo fine settimana del GT World Challenge Europe Sprint Cup. Autore di un crono di 1’32”290, il pilota Audi del Tresor Orange 1 è riuscito a imporsi sul finale appena prima dell’esposizione della bandiera rossa. Infatti a interrompere la sessione, a un minuto dalla bandiera a scacchi, è stato Paul Meijer autore di un errore all’uscita della Scheivlak e poi finito nelle vie di fuga.

Se la giornata di ieri era stata condizionata dal classico meteo olandese, con la pioggia caduta a intermittenza, la qualifica si è svolta su pista asciutta. Questo ha permesso un continuo incremento delle prestazioni con i piloti impegnati a girare sul tracciato fino all’ultimo.

Nelle prime fasi Albert Costa era riuscito a dettare il passo, complice l’ottimo assetto della Ferrari 296 GT3 tra le dune olandesi, poi Laurin Heinrich è salito al comando negli ultimi minuti sfruttando un tracciato più gommato. Il pilota Porsche è però stato beffato sul finale da Feller per meno di tre decimi. Lo svizzero, in coppia con Mattia Drudi, ha quindi conquistato un punto fondamentale in ottica campionato, visto che l’attuale leader Raffaele Marciello scatterà dalla terza piazzola.

Ottimo quarto crono per Andrea Caldarelli al volante della Lamborghini Huracán del Vincenzo Sospiri Racing. A completare la top 5 Dries Vanthoor, il più veloce tra gli alfieri BMW, il quale ha preceduto Frédéric Vervisch e la Ferrari di Costa. Alex Aka, che divide l’Audi R8 con Lorenzo Patrese, è riuscito a siglare la pole in Silver Cup, oltre al decimo crono assoluto. Grazie al riferimento fatto registrare da Gilles Magnus, la vettura dei Quattro Anelli è stata la più veloce anche in Gold Cup. Finale in crescendo per Valentino Rossi, l’ex campione di MotoGP ha concluso la qualifica con un positivo quindicesimo crono.

Sabato 14 ottobre 2023, qualifica 1

1 - Ricardo Feller (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'32"290
2 - Laurin Heinrich (Porsche 911 GT3) - CLRT - 1'32"579
3 - Raffaele Marciello (Mercedes-AMG GT3) - ASP - 1'32"739
4 - Andrea Caldarelli (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'32"779
5 - Dries Vanthoor (BMW M4 GT3) - WRT - 1'32"830
6 - Fréderic Vervisch (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'32"836
7 - Albert Costa (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'32"841
8 - Christian Klien (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'33"028
9 - Konsta Lappalainen (Ferrari 296 GT3) - Emil Frey - 1'33"119
10 - Alex Aka (Audi R8 LMS GT3) - Tresor Attempto - 1'33"127
11 - Patric Niederhauser (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'33"194
12 - Nicolai Kjaergaard (McLaren 720S GT3) - Garage 59 - 1'33"239
13 - Gilles Magnus (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'33"358
14 - Christian Engelhart (Porsche 911 GT3) - Dinamic - 1'33"392
15 - Valentino Rossi (BMW M4 GT3) - WRT - 1'33"431
16 - Jordan Love (Mercedes-AMG GT3) - Haupt - 1'33"500
17 - Niklas Krütten (BMW M4 GT3) - WRT - 1'33"538
18 - Thomas Neubauer (BMW M4 GT3) - WRT - 1'33"556
19 - Lucas Legeret (Audi R8 LMS GT3) - Comtoyou - 1'33"633
20 - Norbert Siedler (McLaren 720S GT3) - JP Motorsport - 1'33"839
21 - Marcus Paverud (Lamborghini Huracan GT3) - VSR - 1'33"908
22 - Jacopo Guidetti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'33"910
23 - Cesar Gazeau (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'34"132
24 - Simon Gachet (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'34"150
25 - Aurelien Panis (Audi R8 LMS GT3) - Boutsen VDS - 1'34"360
26 - Nicola Marinangeli (Ferrari 488 GT3) - AF Corse - 1'34"543
27 - Jesse Salmenautio (Mercedes-AMG GT3) - Madpanda - 1'34"545
28 - Paul Meijer (Lamborghini Huracan GT3) - GSM - 1'34"605
29 - Erwin Zanotti (Honda NSX GT3) - Nova Race - 1'36"111
30 - Gregoire Demoustier (Audi R8 LMS GT3) - Sainteloc - 1'36"303

1 Ott [19:23]

Endurance al Montmelò – Gara
Doppietta Ferrari AF Corse
Marciello si conferma campione

Michele Montesano

Sul circuito del Montmelò Raffaele Marciello e Jules Gounon si sono confermati campioni del GT World Challenge Europe Endurance Cup. Alla coppia della Mercedes AMG Akkodis ASP, quest’anno affiancati da Timur Boguslavskiy, è stato sufficiente terminare al quinto posto per sbaragliare la concorrenza della BMW M4 del team Rowe di Philipp Eng, Marco Wittmann e Nick Yelloly. Oltre a vincere l’Endurance, Marciello e Boguslavskiy hanno conquistato anche il titolo assoluto con una gara d’anticipo.

In Spagna hanno finalmente ritrovato il sorriso anche le Ferrari del team AF Corse. Dopo un avvio di stagione interlocutorio, le nuovissime 296 GT3 sono parse finalmente competitive conquistando una perentoria doppietta. I poleman Alessio Rovera, Robert Shwartzman e Nicklas Nielsen al termine della 3 Ore di Barcellona hanno preceduto i compagni di squadra Antonio Fuoco, Davide Rigon e Daniel Serra.



L’avvio ha visto Rovera cercare subito l’allungo seguito da Serra, bravo a sorpassare Jordan Pepper allo spegnimento dei semafori (nella foto sopra). Proprio l’alfiere della Lamborghini è stato poi speronato dalla Mercedes GetSpeed di Maro Engel in curva tre finendo nelle vie di fuga. Scattato dalla nona piazza, Marciello ha approfittato della confusione del primo giro per risalire in quinta posizione.

A causa di due periodi di neutralizzazione, entrambi dovuti a detriti sparsi in pista, Rovera non è riuscito a creare un margine sugli inseguitori. Inoltre le fasi concitate del primo cambio pilota, avvenute durante una Full Course Yellow causata dell’uscita di pista di Valentino Rossi, hanno fatto scivolare entrambe le Ferrari AF Corse alle spalle della Mercedes del GetSpeed di Fabian Schiller, nel frattempo subentrato a Engel. Complice una sosta veloce, anche Boguslavskiy è riuscito a sopravanzare la Ferrari di Rigon.



Se la fase centrale di gara non ha visto cambi al vertice, l’ultima ora è stata caratterizzata nuovamente da due interruzioni. Scivolato su una macchia d’olio nella staccata de La Caixa, Christopher Haase è uscito fuoripista. Il pilota del Comtoyou Racing, nel riprendere la marcia, ha disseminato la ghiaia in pista causando una lunga Full Course Yellow durata quasi mezz’ora. Neppure il tempo di ripartire, che la gara è stata nuovamente neutralizzata a causa dell’uscita della Porsche di Daniele di Amato.

A dieci minuti dalla bandiera a scacchi, la Mercedes del GetSpeed ha ricevuto una sanzione di cinque secondi per il contatto avvenuto nel corso del primo giro con la Lamborghini di Pepper. Tale penalità ha così regalato la doppietta alla Ferrari (nella foto sopra) seguita dalla Porsche del Rutronik Racing di Thomas Preining, Laurin Heinrich e Dennis Olsen. Scivolati al quarto posto Engel, Stolz e Schiller hanno chiuso davanti ai campioni Marciello, Gounon e Boguslavskiy (nella foto sotto).



Autore di un ottimo stint Lorenzo Ferrari, in equipaggio con Maximilian Götz e Thomas Drouet, si è assicurato il settimo posto dietro la Porsche gestita dal team Dinamic GT di Ayhancan Güven, Christian Engelhart e Sven Müller. Solamente decima, e mai in gara, la BMW M4 GT3 del Rowe di Eng, Wittmann e Yelloly.

Dimostra di forza da parte di Alberto di Folco, Aurelien Panis e Adam Eteki che hanno conquistato la vittoria in Gold Cup. Il terzetto del Boutsen VDS ha portato l’Audi R8 in tredicesima posizione assoluta chiudendo davanti le Mercedes AMG della scuderia Winward di Schumacher-Zug-Born e Ward-Dontje-Ellis. Ma il titolo è andato alla coppia del Comtoyou Racing Nicolas Baert e Maxime Soulet, per l’occasione affiancati da Max Hofer.



Doppietta per le Lamborghini Huracán del Grasser Racing Team in Silver Cup. Fabrizio Crestani, Sam Neary e Gerhard Tweaser hanno preceduto i neo campioni Glenn van Berlo, Clemens Schmidt e Benjamin Hites (nella foto sopra). Pur non avendo vinto nessuna gara, Eddie Cheever, Chris Froggatt e Jonathan Hui hanno conquistato il titolo in Bronze Cup grazie alla loro regolarità. In Spagna all’equipaggio dello Sky Tempesta Racing è stato sufficiente il sesto posto, mentre la vittoria della 3 Ore di Barcellona è andata a Miguel Ramos, Louis Prette ed Henrique Chaves. Con il titolo già assegnato alla Porsche del Car Collection, la Ferrari dell’ST Racing di Samantha Tan, Isaac Tutumlu e Lopez-Lorcan Hanafin ha conquistato il primo successo stagionale in ProAm.

Domenica 1° ottobre 2023, gara

1 - Rovera-Shwartzman-Nielsen (Ferrari 296) - AF Corse - 88 giri - 3h00'28"394
2 - Fuoco-Serra-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 0"422
3 - Preining-Heinrich-Olsen (Porsche 911) - Rutronik - 2"328
4 - Engel-Stolz-Schiller (Mercedes AMG) - AlManar - 2"770
5 - Marciello-Gounon-Bogusiavskiy (Mercedes AMG) - Akkodis ASP - 4"413
6 - Güven-Müller-Engelhart (Porsche 911) - Dinamic - 5"953
7 - Ferrari-Drouet-Götz (Mercedes AMG) - Akkodis ASP - 8"033
8 - Goethe-Kjaergaard-Kirchhöfer (McLaren 720S) - Garage 59 - 8"822
9 - Mies-Niederhauser-Gachet (Audi R8) - Sainteloc - 9"795
10 - Eng-Wittmann-Yelloly (BMW M4) - Rowe - 10"213
11 - Vanthoor-van der Linde-Weerts (BMW M4) - WRT - 12"228
12 - Harper-Verhagen-Hesse (BMW M4) - Rowe - 12"576
13 - di Folco-Panis-Eteki (Audi R8) - Boutsen VDS - 15"874
14 - Born-Schumacher-Zug (Mercedes AMG) - Winward - 16"878
15 - Ward-Dontje-Ellis (Mercedes AMG) - Winward - 19"266
16 - Tweraser-Neary-Crestani (Lamborghini Huracan) - GRT - 21"000
17 - van Berlo-Schmid-Hites (Lamborghini Huracan) - GRT - 21"410
18 - Prette-Ramos-Chaves (McLaren 720S) - Garage 59 - 21"650
19 - Bohn-A.Renauer-R.Renauer (Porsche 911) - Herberth - 22"791
20 - Bortolotti-Caldarelli-Pepper (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 24"996
21 - Simmenauer-Williams-Krütten (BMW M4) - WRT - 26"091
22 - Franco-Sbirrazzuoli-Wadoux (Ferrari 296) - AF Corse - 27"123
23 - Demoustier-Evrard-Bastard (Audi R8) - Sainteloc - 29"872
24 - Makowiecki-Palette-Mateu (Porsche 911) - CLRT - 49"121
25 - Baud-Maini-Haupt (Mercedes AMG) - Haupt - 49"608
26 - Barker-Nakken-Sager (Porsche 911) - Dinamic - 50"206
27 - Hui-Froggatt-Cheever(McLaren 720S) - SKY Tempesta - 50"866
28 - Patrese-Delli Guanti-Aka (Audi R8) - Tresor Attempto - 53"407
29 - Krohn-Proctor-Whale (BMW M4) - WRT - 54"005
30 - Kell-Buchardt-Green (BMW M4) - Walkenhorst - 54"546
31 - L.Machiels-J.Machiels-Bertolini (Ferrari 296) - AF Corse - 54"928
32 - Tan-Tutumlu Lopez-Hanafin (Ferrari 296) - ST with Rinaldi - 59"658
33 - Dejonghe-Hezemans-Hutchison (Audi R8) - Comtoyou - 1'07"133
34 - Frey-Bovy-Gatting (Lamborghini Huracan) - Iron Dames - 1'34"464
35 - Soulet-Baert-Hofer (Audi R8) - Comtoyou - 2'20"887
36 - Valente-Juffali-Aron (Mercedes AMG) - Theeba - 1 giro
37 - Balon-Collard-Lind (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1 giro
38 - Robin-Cougnaud-Rougier (Audi R8) - CSA - 1 giro
39 - Leroux-Riegel-Robin (Aston Martin Vantage) - Bullit - 1 giro
40 - Oiseka-Lewandowski-Walker (Mercedes AMG) - GetSpeed - 1 giro
41 - Leutwiler-Jacoma-Fontana (Porsche 911) - Car Collection - 1 giro
42 - Mukovoz-Zôchling-Pereira (Audi R8) - Tresor Attempto - 1 giro
43 - R.Baptista-A.Baptista-B.Baptista (Mercedes AMG) - Akkodis ASP - 1 giro
44 - Mitchell-Mapelli-Perera (Lamborghini Huracan) - K-Pax - 2 giri
45 - Scholze-Assenheimer-Auer (Mercedes AMG) - GetSpeed - 3 giri
46 - Gustavsen-Nesov-Perez Companc (Mercedes AMG) - Madpanda - 7 giri
47 - Rappange-Sathienthirakul-Di Amato (Porsche 911) - Dinamic - 9 giri
48 - Feller-Drudi-Marschall (Audi R8) - Tresor Orange 1 - 23 giri
49 - Haase-Magnus-Vervisch (Audi R8) - Comtoyou - 23 giri

Giro più veloce: Marvin Kirchhôfer 1'41"263

Ritirati
Chovet-Beretta-Pulcini (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx
Rossi-Farfus-Martin (BMW M4) - WRT
Cola-Meyuhas-Gazeau (Audi R8) - Boutsen VDS
Sturm-Malykhin-Bachler (Porsche 911) - Pure Rxcing
Fagg-de Haan-Macdonald (McLaren 720S) - Optimum

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