30 Giu [1:29]
Rally Acropoli – Finale
Tänak e Hyundai ritrovano il successo
Michele Montesano
Otto lunghi mesi. Questo il tempo trascorso dall’ultima volta che Ott Tänak è salito sul gradino più alto del podio del WRC. L’estone ha interrotto l’interminabile digiuno conquistando con determinazione il Rally dell’Acropoli. Sugli sterrati greci Tänak, in coppia con Martin Jarveoja, ha inoltre riportato al successo la Hyundai ponendo fine al lungo dominio messo in atto fin dall’inizio di questa stagione dalla Toyota.
L’ultima volta che Tänak e il team coreano erano riusciti a vincere era stato il Rally dell’Europa Centrale, poi più nulla. Eppure l’estone sia in Portogallo che in Sardegna c’era andato molto vicino, prima che la fortuna gli voltasse le spalle. Finalmente in Grecia tutto è girato per il verso giusto, o quasi. Tänak ha preso le redini della gara già verso la fine della tappa del venerdì, per poi allungare nei confronti degli avversari capitanati da Sebastien Ogier.
Il sabato ha visto l’estone volare sulle speciali elleniche tanto da siglare lo scratch in cinque delle sei prove in programma. Dopo aver lasciato le briciole agli avversari, Tänak la domenica ha proseguito a dettare l’andatura. Proprio il vantaggio accumulato su Ogier si è rivelato provvidenziale. Infatti nell’ultima prova dell’Acropoli, la Power Stage di Tarzan, sulla i20N Rally1 si è registrato un guasto alla trasmissione. Nonostante il cambio abbia iniziato a fare le bizze, Tänak è riuscito a mantenere i nervi saldi e conquistare l’agognata vittoria.
Ogier ha cercato di approfittarne, ma questa volta non c’è riuscito. Secondo al traguardo del Rally dell’Acropoli, con un distacco di quasi 33 secondi sul battistrada, l’otto volte iridato WRC si è consolato con lo scratch nella Power Stage. Ciò gli ha permesso di accumulare ulteriori punti e consolidare il secondo posto in campionato. A completare il podio è stato Adrien Fourmaux. Velocissimo sugli sterrati ellenici, il francese ha commesso un errore il sabato mattina che gli è costato una possibile vittoria.
Nel corso della speciale di Inohori, Fourmaux è uscito di traiettoria toccando un masso a bordo strada. Nell’impatto si è danneggiata la sospensione posteriore destra della i20N Rally1 con il francese che ha perso oltre un minuto. Come se non bastasse, una foratura ha messo fine a ogni possibile velleità di rimonta, così Fourmaux si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio.
Quarto al traguardo, Elfyn Evans è riuscito a contenere i danni. In virtù della prima posizione in campionato, il gallese della Toyota ha aperto le prove del venerdì. Pur dovendo affrontare le polverose speciali greche per primo, Evans ha mantenuto la scia dei migliori chiudendo quarto. Poi i giorni successivi ha badato a gestire la situazione incamerando punti che potrebbero rivelarsi fondamentali nel prosieguo del campionato.
Thierry Neuville avrà molto da recriminare al temine del Rally dell’Acropoli. Bersagliato dalla sfortuna, il campione in carica del Mondiale Rally è stato costretto a rallentare per via di tre forature, due il venerdì e una il sabato. Come se non bastasse, nella tappa di domenica noie al motore l’hanno relegato al quinto posto. Il belga, inoltre, è stato l’ultimo pilota del WRC che ha chiuso “a pieni giri”. Infatti sia Kalle Rovanpera che Takamoto Karsuta, dopo essersi ritirati, sono rientrati in gara raccogliendo alcuni punti nella Power Stage.
Peccato per gli alfieri di Ford M-Sport. Gregoire Munster ha accusato un problema con la pompa del carburante dovendosi ritirare. Ugualmente, costretti al ritiro per noie meccaniche, Martinš Seks, Joshua McErlean e Sami Pajari sono riusciti a racimolare qualche punto dopo essere tornati in azione.
Nel WRC2 si è assistito a un netto dominio di Oliver Solberg. Sesto assoluto, il figlio d’arte ha preceduto di quasi un minuto Gus Greensmith, al volante della Skoda Fabia Rally2 del Toksport WRT. A completare il podio di classe è stato Yohan Rossel, su Citroën C3 Rally2, bravo a recuperare dopo aver danneggiato lo sterzo nelle prime battute del fine settimana. Top-5 completata dalle Toyota Yaris Rally2 di Kajetan Kajetanowicz e Alejandro Cachón.
Domenica 29 giugno 2025, classifica Super Sunday (top 10)
1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1h15"37"6
2 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 10"8
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 37"5
4 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 1'12"6
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'02"6
6 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'02"8
7 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'20"7
8 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'31"7
9 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 2'54"9
10 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'04"8
Domenica 29 giugno 2025, classifica dopo finale (top15)
1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4h12'20"1
2 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 32"8
3 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'09"8
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'31"1
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 8'59"5
6 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris WRC2) - Printsport - 10'34"7
7 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 11'28"5
8 - Y.Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 11'43"7
9 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris WRC2) - Kajetanowicz - 12'56"7
10 - Cachon-Rozada (Toyota GR Yaris WRC2) - Toyota Espana - 14'19"9
11 - Prokop-Ernst (Skoda Fabia WRC2) - Prokop - 14'54"5
12 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) - M Sport - 16'46"1
13 - Lindholm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 17'25"7
14 - Virves-Viilo (Skoda Fabia WRC2) - Virves - 18'16"5
15 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) - M Sport - 19'00"0
Il campionato piloti
1.Evans 150 punti; 2.Ogier 141; 3.Tanak 138; 4.Rovanpera 117; 5.Neuville 96; 6.Katsuta 63; 7.Fourmaux 61; 8.Pajari 32; 9.Munster 18; 10.McErlean 12.
Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 358 punti; 2.Hyundai 293; 3.M-Sport Ford 97.