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29 Ago [19:30]

Rally del Friuli - Finale
Travaglia si rilancia nel tricolore

UDINE – Piccoli dispetti informatici. Sul monitor compare il tempo di Luca Rossetti e non è un gran tempo, ma ci sta. “Perché mai avrebbe dovuto tirare?”, si chiede uno dei ragazzi della Friulmotor che aspettano l’ultimo, definitivo verdetto del fine settimana udinese. Già: Rox non aveva più nessun motivo di tenere giù il piede, di rischiare. Tanto, era chiaro che il terzo posto non glielo avrebbe più tolto nessuno. E lui in nessun modo avrebbe potuto migliorare la sua posizione. L’orologio gira e la tensione sotto la tenda della squadra furlana sale. “Dovrebbe essere già comparso il tempo di Paolo Andreucci”, osserva un altro in tuta rossa. Però il tempo del garfagnino non compare. “Stai a vedere che per inserirlo aspettano che anche Renato si lasci alle spalle l’ultima prova”, fa un terzo.

Renato è ovviamente Travaglia, quello che questa stagione cambia casacca ogni corsa o giù di lì. Quello che ha fra le mani la 207 Super2000 che i De Cecco Boys hanno accudito. Un altro paio di minuti, un’altra trentina di tasti premuti per rinfrescare la videata. Poi qualche secondo di religioso silenzio. Infine un applauso caldo e liberatorio. Il trentino ce l’ha fatta. Anche a Tribil è stato più veloce di tutti. Ha dato altri dieci secondi al garfagnino. Ha consolidato il suo primo posto. Ha vinto.
La sfida sull’asfalto intorno a Udine finisce così. Con Renauto che si gode un successo che lo rilancia nella corsa al tricolore. Con Ucci che stringe i denti per riportare alla base la sua “leoncina” con una gamba, quella posteriore sinistra, ferita nel contatto troppo ravvicinato con un ostacolo. Con Umberto Scandola fermo a tre chilometri dall’ultimo controllo stop a meditare sul come e perché è andato a sbattere quando non aveva più niente da chiedere alla giornata.
E piove. A intermittenza, ma piove. Travaglia guarda l’acqua che il cielo manda giù e forse pensa che è acqua benedetta. Anche e soprattutto perché gli ha permesso di sfruttare il gran mestiere accumulato nel tempo per fiutare più e meglio degli altri l’aria, per non sbagliare niente.

g.r.

La classifica finale


1. Travaglia-Granai (Peugeot 207 S2000) in 2.12’16”7

2. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) a 14”6

3. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto S2000) a 1'03”1

4. Perico-Carrara (Peugeot 207 S2000) a 2'11”4

5. Medici-De Luis (Peugeot 207 S2000) a 2'28”7

6. Longhi-Imerito (Skoda Fabia S2000) a 2’32”2
7. Michelini-Perna (Peugeot 207 S2000) a 2’42”8

8. Biasiotto-Tomasi (Peugeot 207 S2000) a 2’44”6

9. Gamba-Pollicino (Peugeot 207 S2000) a 2’50”9

10. Campedelli-Fappani (Mitsubishi Lancer) a 5’36”5

Le classifiche del CIR

Piloti:
1. Travaglia 46; 2. Andreucci 44; 3. Rossetti 38 ; 4. Cavallini e Michelini 14; 6. Longhi 13; 7. Perico 11.
Costruttori: 1. Peugeot 102 punti; 2. Abarth 80; 3. Mitsubishi 20; 4. Skoda 18; 5. Subaru 8.
Trofeo Indipendenti: 1. Ceccoli punti 23; 2. Trentin 21; 3. Dati 18; 4. Campedelli 16; 5. Perego 15.