Super Trofeo Lamborghini

Montmelò – Gara 3
Orudzhev vince tra le safety car

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Maggi Egor Orudzhev è tornato sul gradino più alto del podio del Lamborghini Super Tr...

Leggi »
GT World Challenge

Sprint a Montmelò - Gara 2
Auer-Engel campioni, Porsche vince

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Speedy Germania sugli scudi nel Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup. Sul circ...

Leggi »
Super Trofeo Lamborghini

Montmelò – Gara 2
Bonduel mette la quinta

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Maggi Quinto successo stagionale nel Lamborghini Super Trofeo Europa per Amaury Bondu...

Leggi »
GT World Challenge

Sprint a Montmelò – Qualifica 2
Niederhauser regala la pole a Porsche

Da Montmelò - Michele Montesano Porta la firma di Patric Niederhauser l’ultima pole della stagione 2024 del Fanatec GT World...

Leggi »
IMSA

Road Atlanta – Gara
Cameron, Nasr e Porsche campioni
Successo di tappa per la Cadillac

Michele Montesano Non poteva esserci gara d’addio migliore per Cadillac e il team Chip Ganassi Racing. Le due entità american...

Leggi »
Super Trofeo Lamborghini

Montmelò – Gara 1
Michelotto-Frassineti ingranano la prima

Da Montmelò - Michele Montesano - Foto Maggi Buona la prima in quel del Montmelò. Chiamati a dividere la Huracán STR Evo2 de...

Leggi »
19 Mar [21:16]

Rally del Messico – Finale
Ogier 1° da record, Neuville beffa Evans

Michele Montesano

Inarrestabile Sebastien Ogier che, conquistando il Rally del Messico, ha stabilito l’ennesimo record della sua lunga e vittoriosa carriera nel WRC. Proprio nella Sierra de Lobos e Guanajuato il francese, nell’ormai lontano 2008, esordiva nel Mondiale Rally trionfando nella classe JWRC al volante della Citroën C2 S1600. In quindici anni Ogier ha inanellato ben otto titoli iridati e, con quella di oggi, 56 vittorie nel WRC. Non solo, conquistando per la settima volta il Rally del Messico, il transalpino è diventato il pilota più vincente sulle strade messicane. Poteva essere un weekend perfetto per Toyota, ma Thierry Neuville ci ha messo il suo zampino scalzando dal secondo posto Elfyn Evans proprio nell’ultima speciale.



Ogier non ha perso il suo smalto e l’ha dimostrato, ancora una volta, sulle speciali messicane. Già a partire dall’iconica PS di El Chocolate, il pilota Toyota ha messo in chiaro le cose prenotando il gradino più alto del podio. Ma la strada verso la vittoria non è stata affatto facile per il francese che ha dovuto fare i conti con un velocissimo Esapekka Lappi. Il pilota Hyundai e Ogier hanno duellato senza risparmiarsi per tutta la prima tappa chiudendo la giornata del venerdì separati da appena 5”3.

Se il transalpino ha mostrato la sua solita freddezza nell’affrontare le speciali, la troppa foga è costata carissima a Lappi. Il finnico, nel corso della PS15 di Ibarrilla, ha letteralmente scaraventato la sua i20N contro un palo della luce terminando di fatto la sua gara. Senza più rivali, Ogier e Vincent Landais hanno blindato il Rally del Messico gestendo tranquillamente le operazioni. Da vero campione, il francese non ha lasciato nulla al caso vincendo anche la Power Stage di El Blinco. La vittoria in Messico, che fa il bis con quella ottenuta a Montecarlo, proietta Ogier in cima alla classifica generale. Peccato però che il francese sia impegnato in un programma part-time nel Mondiale Rally.



Decisamente più adrenalinica la lotta per il secondo posto che ha visto Evans e Neuville sfidarsi fino agli ultimi metri. L’alfiere Hyundai (nella foto sopra) ha proseguito il pressing messo in atto nella tappa di ieri ottenendo lo scratch nell’ultimo passaggio della Las Dunas. Visto la strada troppo solcata, Evans ha preferito non correre rischi ribattendo nella speciale successiva di Otates. Al termine della prova più lunga dell’intero rally, il gallese ha infatti siglato il suo primo scratch ristabilendo le gerarchie.

I giochi si sono riaperti nella PS di San Diego quando un problema al braccetto della sospensione ha rallentato notevolmente la marcia di Evans. Neuville ne ha immediatamente approfittato ricucendo nuovamente il distacco sulla Toyota. La resa dei conti è arrivata nella Power Stage con il belga della Hyundai che, per soli quattro decimi, è riuscito a sopravanzare il gallese. Inoltre, l’arrivo al fotofinish ha permesso a Neuville di guadagnare anche il secondo posto in classifica generale.



Neanche in Messico Kalle Rovanperä è riuscito a conquistare il primo rally da campione del mondo. A penalizzare il Flying Finn (nella foto sopra) è stato sicuramente l’ordine di partenza nella tappa del venerdì. Inoltre un assetto non ottimale ha ulteriormente rallentato l’avanzata del pilota Toyota. Nulla da fare anche nella Power Stage quando il finlandese ha perso il posteriore rompendo l’alettone posteriore della Yaris. Ciò nonostante Rovanperä è riuscito a chiudere al quarto posto finale. Quinto Dani Sordo, tradito da una foratura nella tappa del venerdì quando era in lotta per le posizioni di vertice.

Il Rally del Messico è stato decisamente travagliato per Ott Tänak. Presentatosi a Guanajuato come leader di campionato, l’estone è stato letteralmente bersagliato dalla sfortuna. Tradito dal turbo della sua Puma, nella PS3 di El Chocolate, Tänak è immediatamente sprofondato in fondo alla classifica. Il portacolori Ford non si è dato per vinto provando a recuperare terreno fino a chiudere al nono posto assoluto. Suo anche il secondo crono nella Power Stage, nonostante un grave danno alle sospensioni. Da dimenticare il fine settimana messicano di Pierre-Louis Loubet, subito fuori gara dopo aver piegato la sospensione anteriore destra.



Clamorosa tripletta per la Skoda e il team Toksport WRT nel WRC2. Vittoria al debutto sulla Fabia Rally2 per Gus Greensmith e Jonas Andersson (nella foto sopra). Sempre in controllo, l’inglese ha preceduto il compagno di squadra, nonché campione in carica, Emil Lindholm. A completare il podio Oliver Solberg, costretto ad affrontare le ultime due speciali con vistosi problemi al propulsore. Triste epilogo per Adrien Fourmaux. Il francese, che occupava saldamente la seconda posizione di classe, è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo aver rotto il servosterzo nella terzultima speciale.

Domenica 19 marzo 2023, classifica finale (top 15)

1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3h16'09"4
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 27"5
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 27"9
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'55"3
5 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'58"8
6 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 12'31"5
7 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 13'04"4
8 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 13'37"7
9 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 15'19"6
10 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 15'56"6
11 - Prokop-Ernst (Ford Fiesta WRC2) - Prokop - 18'56"1
12 - Salas-Zapata (Skoda Fabia WRC2) - Salas - 24'03"0
13 - Cordero-Hernandez (Citroen C3 WRC2) - Cordero - 25'08"2
14 - Martinez-Alvarez (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 28'06"9
15 - Dominguez-Penate (Ford Fiesta WRC3) - Dominguez - 30'24"8

Il campionato piloti
1.Ogier 56 punti; 2.Neuville 53; 3.Rovanpera 52; 4.Tanak 47; 5.Evans 44; 6.Breen 19; 7.Sordo 17; 8.Lappi 15; 9.Katsuta 8; 10.Loubet 8.

Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 127 punti; 2.Hyundai 100; 3. M-Sport Ford 73.