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21 Apr [12:36]

Rally di Croazia – 1° giorno mattino
Neuville 1°, Ogier e Rovanperä forano

Michele Montesano

Il Rally di Croazia, soprannominato dagli organizzatori ‘The asphalt challenge’, non ha di certo tradito le aspettative. Già nel corso delle prime quattro Prove Speciali non sono mancati i colpi di scena. L’asfalto croato, reso scivoloso e insidioso per via della pioggia caduta nei giorni scorsi, ha creato non pochi grattacapi ai protagonisti del WRC. Lo stesso Thierry Neuville, seppur al comando delle operazioni, ha rischiato di terminare il Rally anzitempo contro una balla di fieno.

Scattato per primo, Sebastien Ogier (nella foto in basso) ha immediatamente impresso il suo ritmo conquistando lo scratch della Mali Lipovec-Grdanjci seguito, a 2”6, dalla Hyundai di Neuville. L’otto volte iridato ha però subito una brusca battuta d’arresto nella successiva Stojdraga-Hartje, la PS più lunga del Rally di Croazia con i suoi 25,67 km. Il francese, nel corso del dodicesimo chilometro, è stato costretto a parcheggiare la sua Yaris con l’anteriore sinistra forata a seguito di un taglio di traiettoria. Nonostante la rapida sostituzione dello pneumatico, Ogier ha perso oltre un minuto nei confronti di Neuville scivolando in settima posizione.



Stessa sorte per Kalle Rovanperä. Il campione in carica WRC, a distanza di qualche minuto, ha forato nello stesso identico punto del suo compagno di squadra. Come se non bastasse, l’equipaggio finlandese è stato più lento nel sostituire lo pneumatico perdendo oltre due minuti. In difficoltà di assetto, il Flying Finn anche nelle restanti prove non è riuscito a trovare il giusto ritmo chiudendo la tornata mattutina al dodicesimo posto assoluto.

La Stojdraga-Hartje non ha risparmiato neppure Neuville. Nonostante sia riuscito a conquistare lo scratch e il comando delle operazioni, il belga ha perso il retrotreno della sua i20N centrando una balla di fieno posta a delimitare una chicane. Fortunatamente l’impatto, avvenuto a pochi chilometri dal traguardo, ha causato solamente danni estetici alla sua vettura. Neuville, navigato da Martijn Wydaeghe, ha poi cercato di consolidare la prima posizione. “Non riesco a trovare il giusto assetto della i20N - ha ammesso il belga a fine PS4 - la sensazione è simile a quella vissuta a Montecarlo, la vettura è decisamente nervosa e faccio fatica a controllarla nei tratti più veloci”.



Approfittando delle vicissitudini dei compagni di squadra, Elfyn Evans ha ereditato la seconda posizione. Risolti i problemi elettrici accusati sulla Yaris nello shakedown di ieri, l’alfiere della Toyota ha cercato di impostare un ritmo costante stando alla larga da possibili tagli di traiettoria. Ciò nonostante, il gallese è stato vittima di una foratura lenta nel corso della PS3 costatagli 2”5 sul battistrada Neuville (nella foto sopra). Evans ha quindi cercato di recuperare il terreno perso nell’ultima speciale della mattinata chiudendo a 16”1 dal leader.

Mattinata difficile per Ott Tänak (nella foto in basso) rallentato da noie meccaniche sulla sua Puma Rally1. Il pilota M-Sport ha infatti accusato problemi allo sterzo fin dalla prima PS di giornata. Non solo, sempre nella Mali Lipovec-Grdanjci, l’estone ha fatto stallare il motore della Ford perdendo secondi preziosi. Messa in archivio la prima speciale, Tänak ha cambiato passo cercando di sopperire al problema meccanico della Puma. Costantemente nella top 5 nelle successive prove, l’estone ha così chiuso la mattinata al terzo posto staccato di soli 6”1 da Evans.



A chiudere le prime cinque posizioni sono stati Esapekka Lappi e Takamoto Katsuta. Dopo un avvio guardingo, entrambi hanno cercato di prendere confidenza con l’insidioso asfalto croato. Il finlandese della Hyundai è quindi riuscito ad adattarsi al meglio allo sporco trovato sulle speciali, fino a guadagnare un margine di 12”7 su Katsuta. Il nipponico della Toyota, nella tornata pomeridiana, dovrà prestare attenzione anche alle sue spalle, visti i soli 5”3 che lo separano dalla Ford di Pierre-Louis Loubet.

A comandare la classifica del WRC2 è Yohan Rossel. Ottavo assoluto, il portacolori della Citroën ha impresso un ritmo indiavolato nella mattinata chiudendo con un margine di quasi mezzo minuto sui diretti avversari. Lotta apertissima per i restanti gradini del podio: Nikolay Gryazin, Nicolas Ciamin e Oliver Solberg sono infatti racchiusi in appena 1”3. Avvio sfortunato per il campione in carica Emil Lindholm che, nelle prime due PS, ha dovuto fare i conti con noie alla trasmissione della sua Skoda Fabia. Più attardato Gus Greensmith rallentato da una foratura nel corso della seconda speciale.

Venerdì 21 aprile 2023, classifica dopo la SS4 (top 15)

1 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 37'40"3
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 16"1
3 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 22"2
4 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 34"9
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 50"5
6 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 55"8
7 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 1'27"1
8 - Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 1'48"7
9 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'18"4
10 - Ciamin-Roche (Volkswagen Polo WRC2) - Ciamin - 2'19"6
11 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'19"7
12 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'35"9
13 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'36"2
14 - Linnamae-Morgan (Hyundai i20N WRC2) - Linnamae - 3'05"4
15 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'07"3